Toscana: Regione approva mozione per ristori familiari vittime delle stragi nazifasciste

Obiettivo della mozione, approvata all’unanimità, “spingere sul Governo affinché vengano rese effettive le liquidazioni degli indennizzi ai parenti delle vittime delle stragi nazifasciste in Toscana”

La mozione, approvata all’unanimità chiede al Governo di rendere effettiva la misura risarcitoria istituita dal Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e di prorogare i termini per l’avvio delle azioni giudiziarie. L’atto, promosso dal gruppo Pd con primo firmatario Giacomo Bugliani, è stato approvato da Consiglio regionale della Toscana all’unanimità.Illustrando la mozione, Bugliani ha spiegato che l’atto vuole “spingere sul Governo affinché vengano rese effettive le liquidazioni degli indennizzi ai parenti delle vittime delle stragi nazifasciste e, dell’altra parte, abbiamo voluto tener conto di un’esigenza: quella di prorogare i termini per l’avvio delle azioni giudiziarie finalizzate a ottenere i risarcimenti. Termine che ormai è scaduto ma che è opportuno dilatare nel tempo per consentire a molti parenti delle vittime di poter accedere al Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità commessi in territorio italiano o comunque a danno di cittadini italiani dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra l’1 settembre 1939 e l’8 maggio 1945, assicurando che tale differimento abbia congrua durata e che di esso sia data ampia informazione”. 

L’atto recepisce due emendamenti proposti da Francesco Torselli (FdI), Elena Meini (Lega) e Marco Stella (Forza Italia), accolti dallo stesso Bugliani. Come ha ricordato poi Bugliani “il presupposto per poter accedere al Fondo istituito dal decreto legge 36/2022 presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, è che si consegua una sentenza passata in giudicato o che si arrivi a una transazione della vertenza civile, previo parere favorevole dell’Avvocatura dello Stato”.

“L’Avvocatura dello Stato in una serie di giudizi civili di primo grado, ha però esercitato il diritto d’appello fondato su motivazioni discutibili che sembrano trasformare questo legittimo diritto in una volontà di dilazione temporale degli indennizzi. Situazione che ha peraltro portato oltre una ventina di sindaci, per la maggior parte della nostra Regione, a condannare l’atteggiamento dell’Avvocatura dello Stato. Perciò si chiede un differimento del termine per l’azione giudiziale”.

Francesco Torselli (FdI) ha espresso voto a favore ribadendo che “c’è una volontà unanime di andare in fondo alla questione” e sottolineando come “vi siano ancora tante persone che non hanno ottenuto il risarcimento per le stragi. “Nell’atto – ha affermato – c’è un riconoscimento di un dato di fatto, non una polemica politica”.

Toscana, bilancio: discussione a ‘singhiozzo’ in consiglio, opposizioni in rivolta contro PD/IV

Dall’inizio della seduta pomeridiana esponenti di Italia Viva e del Pd hanno chiesto tre sospensioni dei lavori. Durante la sospensione della seduta, i capigruppo dei partiti di opposizione (Fi, Fdi, Lega e M5s) hanno indetto una conferenza stampa per protestare contro la gestione dei lavori

“Siamo indignati e disgustati da questo atteggiamento di Pd e Iv in questo momento . Abbiamo visto arrivare in fretta e furia il segretario regionale Pd e di Iv e si sono rinchiusi nelle stanze dei bottoni a trattare chissà cosa, forse qualche candidatura. E siamo disgustati” lo ha detto Elena Meini, capogruppo delle Lega dopo l’ennesima  sospensione dei lavori del Consiglio regionale della Toscana per il tentativo di trovare un accordo in maggioranza per l’approvazione del bilancio che introduce anche l’aumento dell’aliquota Irpef.

Dall’inizio della seduta pomeridiana esponenti di Italia Viva e del Pd hanno chiesto tre sospensioni dei lavori. Durante la sospensione della seduta, i capigruppo dei partiti di opposizione (Fi, Fdi, Lega e M5s) hanno indetto una conferenza stampa per protestare contro la gestione dei lavori nell’aula del consiglio regionale della Toscana

Il capogruppo M5s, Irene Galletti, ha detto che da “stamattina tutto il dibattito è incentrato sullo scontro interno alla maggioranza. Pd e Iv stanno dibattendo su non sappiamo cosa perché si chiudono da soli per discutere del futuro dei toscani. Questo noi non lo accettiamo, non accettiamo che si manchi di rispetto a quell’aula che dovrebbe governare la Regione Toscana”.

Il capogruppo Fdi, Francesco Torselli ha spiegato che “i componenti dell’assemblea che da oggi pomeriggio non riescono a lavorare perché dobbiamo aspettare di capire cosa si possono scambiare Pd e Iv in cambio dei 200 milioni di euro che andranno a prelevare dalle tasche dei toscani”. Il capogruppo Fi, Marco Stella, si chiede se “il ‘partito della tasse’ e ‘Italia confusa’ riusciranno a trovare un accordo? continueranno a stare insieme? Noi siamo stufi di aspettare che da Roma qualcuno gli dica cosa devono fare magari scambiandosi qualche figurina nei Comuni che andranno al voto in Toscana nel 2024”.

🎧 Autisti ‘migranti’: Autolinee Toscane difende scelta, è progetto sociale

Il presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli, ai nostri microfoni. “cerchiamo autisti, se hanno le caratteristiche giuste perché no?”

Si chiama “professione Autista” ed il  progetto di Autolinee Toscane per allargare Accademia. E’ stato  avviato in via sperimentale con la collaborazione del Comune di Firenze e del Terzo Settore, si propone di intercettare la domanda di coloro che sono interessati alla professione di autista o perché l’hanno già svolta in altri Paesi, o perché sono alla ricerca di un lavoro o di una nuova opportunità di occupazione.

Ma le polemiche non sono mancano. anche in virtù del fatto che gli autisti da tempo denunciano paghe troppo basse e sottolineano come la carena di autisti sia soprattutto da attribuire a questo. insomma, per qualcuno, ad esempio il consigliere regionale FdI Francesco Torselli, AT alimenta la ‘guerra tra poveri’, andando a pescare nelle sacche del disagio così da trovare persone che si ‘accontentano’ della  paga proposta, causa forza maggiore.

“E’ un’operazione di rilevo sociale -ribatte Gianni Bechelli, presidente di Autolinee Toscane-. Che gli stipendi siano bassi non dipende da noi: AT ha anzi messo in busta paga 300 euro in più”. “Autolinee Toscane ha proposto il progetto all’Assessorato al Welfare del Comune di Firenze, il quale lo ha apprezzato e ha dato il suo contributo alla formazione di un gruppo di lavoro che comprende alcuni soggetti della Rete della Solidarietà che afferiscono al Comune di Firenze, e la Caritas Diocesana di Firenze. Questi soggetti, che Autolinee Toscane ringrazia per la collaborazione, si sono dimostrati interessati a offrire una possibile opportunità di lavoro ai propri assistiti. Si tratta di realtà del Terzo Settore che si occupano di primo inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro, e che già autonomamente sostengono i loro assisiti anche per ottenere la patente di guida”

I requisiti richiesti dal progetto “Professione Autista” sono gli stessi obbligatori per chiunque voglia accedere a Autolinee Toscane e alla professione di conducente del TPL in generale: cittadinanza italiana, comunitaria o altro titolo di soggiorno valido a risiedere nel nostro Paese. La visita medica è obbligatoria per legge, così come i test psicoattitudinali e la conoscenza della lingua italiana.

“Nel corso del 2022 Autolinee Toscane ha iniziato a costruire nuovi canali di reclutamento del personale di guida, da affiancare alla selezione tradizionale di autisti già formati, a causa della carenza strutturale di personale con le qualifiche necessarie (in Italia ma ormai in tutta Europa) e di quella della nostra regione, dove al subentro Autolinee Toscane si è trovata con un organico in passaggio dalle precedenti aziende inferiore di 280 dipendenti rispetto a quanto previsto dalla gara per un servizio regolare. Questa è stata la prima emergenza che abbiamo dovuto affrontare, causa di molti disservizi” sottolinea AT in un comunicato.

Aggiungendo: “in tutta Italia tutta esiste una carenza cronica di personale in alcune specializzazioni, tra cui quello dell’autista del trasporto pubblico. Anav (l’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori) parla di oltre 15mila autisti mancanti per le esigenze nazionali. Inoltre   molti giovani – ma non solo giovani – vorrebbero fare l’autista ma non possono permettersi di conseguire privatamente le patenti specialistiche (D e CQC – Carta di Qualificazione del Conducente) necessarie per il TPL, e che hanno un costo di qualche migliaio di euro. Per questi motivi Autolinee Toscane ha avviato la costruzione di nuovi canali di reclutamento per intercettare l’interesse di nuove fasce di persone verso la professione di autista del TPL. Per prima è nata Accademia, la scuola di formazione interna che  offre: assunzione immediata con contratto di apprendistato professionalizzante di tre anni durante il quale viene fornita la formazione – comprese le patenti specialistiche D e Carta di Qualificazione Conducente CQC – a costo zero per i neoassunti. Al termine del contratto di formazione triennale si potrà procedere alla prosecuzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.Nata in via sperimentale lo scorso 16 maggio, Accademia ha già assunto in 5 mesi 75 giovani tra Firenze e Siena, di cui 17 sono già alla guida dei bus a Firenze”.

Firenze: svastiche su furgoni, Nardella ‘Trovare i colpevoli’

Nel quartiere di San Jacopino a Firenze la notte scorsa tre furgoni della ditta di corrieri ‘Postini fiorentini’ sono stati imbrattati da svastiche tracciate con vernice nera.

La ditta, che svolge servizi postali, ha avuto tre furgoni su quattro danneggiati e ha fatto denuncia ai carabinieri che hanno già avviato le indagini per risalire ai responsabili. “Condanniamo con forza quanto avvenuto la scorsa notte ai danni dei mezzi dell’azienda di corrieri Postini Fiorentini. – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – Certi simboli che credevamo ormai relegati a un buio passato non devono assolutamente tornare e questi episodi non devono essere sottovalutati. I responsabili devono essere individuati e puniti. Firenze e i suoi cittadini sono altro da questo”.

Le repliche di due trasmissioni dedicate al 25 aprile – ma ripetute da poco su Lady Radio, il 19 e 20 agosto – fanno pensare all’amministratore unico di Postini Fiorentini, Alessandro Prosperi, che l’accaduto possa essere stato una reazione a questo tema. “Oltre al mio lavoro – spiega Prosperi -, curo da tempo una trasmissione in radio dove parlo della città e della sua storia partendo dai nomi delle vie. Venerdì e sabato la radio ha mandato in replica due puntate sul 25 aprile dove ho trattato della Resistenza usando la toponomastica e ho anche parlato di personaggi come il partigiano Bruno Fanciullacci”, uno dei gappisti dell’attentato mortale al filosofo Giovanni Gentile, “e Reginaldo Giuliani”, cappellano militare degli arditi nella Grande Guerra poi da taluni associato al fascismo. Su entrambi esistono strade intitolate a Firenze.

Prosperi ipotizza che “alcune mie considerazioni abbiano provocato la reazione di qualcuno”. “Davvero non riusciamo a capire”, ha aggiunto, “il 25 aprile è passato da mesi, ma venerdì 19 e sabato 20 sono andate in onda proprio quelle puntate. Sarebbe assurdo no? Questa è storia e non politica”. In attesa di sviluppi, il titolare della ditta “ringrazia le tante persone che anche dalle istituzioni che hanno espresso la loro solidarietà” e sottolinea che il danno materiale c’è stato all’azienda: “Per noi partire in ritardo di ore con le consegne è stato un grosso problema”.

“Va tutta la nostra solidarietà al titolare e i dipendenti di ‘Postini fiorentini’, l’azienda che
questa notte è stata oggetto di un atto intimidatorio. – affermano Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e a
Palazzo Vecchio – Questa mattina quattro dei furgoni della ditta sono stati ritrovati imbrattati con svastiche disegnate al contrario. E’ gravissimo danneggiare in questo modo chi svolge quotidianamente un servizio fondamentale per la nostra città. Ci auguriamo che i colpevoli siano identificati quanto prima”.

In una nota il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo esprime “Costernazione e incredulità per la miseria di un gesto che lascia sgomenti”, ribadendo “il compito delle istituzioni che mai come in questo momento sono chiamate a rimettere al centro della riflessione culturale del nostro Paese una proposta altra di attenzione alle nuove generazioni per far fronte alle emergenze educative e sociali che sono all’origine di episodi di questo tipo”. “Il Consiglio regionale- ricorda il presidente – è impegnato da sempre nella sensibilizzazione ai valori della memoria, in particolare verso gli studenti e il mondo della scuola ed esorta a non sottovalutare mai certi episodi di degrado culturale. A nome di tutta l’Assemblea legislativa auspica infine che le forze dell’ordine possano identificare i responsabili in tempi brevi”.

Piombino: corteo contro rigassificatore, Giani pronto per ok senza valutazione ambientale

I comitati cittadini Salute Pubblica, La Piazza, Liberi insieme
per la salute e Gazebo 8 Giugno hanno organizzato per l’1 luglio a Piombino (Livorno) un corteo contro il
rigassificatore.

La manifestazione partirà alle 14,30 da piazza Gramsci per poi giungere davanti al Palazzo Comunale dove alle ore 15 inizierà il consiglio comunale straordinario dedicato proprio al progetto del rigassificatore nel porto di Piombino. Il presidente della Toscana Eugenio
Giani, commissario del governo per la procedura inerente il rilascio della autorizzazione per la collocazione e l’esercizio della nave impianto, parteciperà alla seduta.

I comitati fanno sapere che il loro no al rigassificatore è determinato dal fatto che la nave rigassificatrice è collocata in una banchina del porto, e quindi “non crediamo possa garantire adeguate misure di sicurezza e interdizione, come invece sono state attuate a
Livorno e a Chioggia, dove sono collocati impianti simili, ma in alto mare. Crediamo invece possa avere negative ripercussioni sulla nostra economia, dal mare ai traffici portuali, al
turismo, alla diversificazione produttiva in genere”. I comitati specificano inoltre che alla
manifestazione saranno ammesse “solo bandiere di associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, sociali”, non “di partito”. Fuori dal Comune saranno installati altoparlanti per poter seguire la discussione del consiglio.

Secondo quanto spiega la comunicazione della Giunta toscana sul progetto di rigassificatore, prevista all’ordine del giorno del Consiglio regionale convocato per oggi e domani, Giani avrà il compito di rilasciare l’autorizzazione per la sua realizzazione nel porto di Piombino con una procedura agevolata da rilasciare entro centoventi giorni dalla data di ricezione dell’istanza e senza procedure di valutazione ambientale.

In qualità di commissario, spiega Giani “al sottoscritto compete adesso il rilascio dell’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto. In via ordinaria il procedimento autorizzativo ha durata prevista di 200 giorni ma il decreto legge, tenuto conto della urgenza e strategicità dell’opera,
accorcia i tempi prevedendo che l’autorizzazione sia rilasciata dal commissario, a seguito di procedimento unico, entro 120 giorni dalla data di ricezione dell’istanza. Al fine di
semplificare le procedure il comma 3 prevede che il procedimento sia esentato dalle procedure di valutazione ambientale”.

La comunicazione annuncia anche la firma di un’ordinanza “al fine di istituzionalizzare la struttura di staff di cui il sottoscritto si avvarrà e il cui coordinamento sarà attributo al
direttore generale della giunta, dott.Pantuliano”. Secondo quanto si legge nel testo ad oggi “non è stata ancora presentata l’istanza, ma tutto lascia presupporre che Snam lo farà nei
prossimi giorni” e il progetto di massima prevede “l’ormeggio presso la banchina est della darsena nord del porto di Piombino di una nave di poco meno di 300 metri di lunghezza e capacità di volume stoccato attorno ai 170.000 metri cubi. Il metano gassificato verrà trasferito via condotta sino al punto di ingresso della rete nazionale gasdotti posto a circa otto chilometri”.

Francesco Torselli, capogruppo Fdi in Consiglio regionale e il consigliere FdI Diego Petrucci si sono espressi in merito alla faccenda: “Sfortunatamente, Giani continua a fare gli interessi di Snam e non dei toscani, visto che nella comunicazione si è limitato a dire che attende solo la richiesta dell’azienda per avviare la procedura di autorizzazione. Ancor più grave è che nella comunicazione non venga fatta menzione alle richieste di compensazione per i piombinesi. Così, è fin troppo chiaro che al governatore non interessa il futuro della costa toscana”.

“La comunicazione del presidente Giani sul rigassificatore di Piombino – aggiungono i consiglieri in una nota – è arrivata a un’ora dall’inizio del Consiglio regionale. Ricordiamo che nel caso di comunicazioni della Giunta, i documenti devono pervenire ai consiglieri e agli uffici entro 48 ore dai lavori d’aula. Ci chiediamo a cosa sia stato dovuto tutto questo ritardo, visto che il governatore è anche commissario governativo per la struttura. Forse non tutti gli esponenti del Pd toscano sono favorevoli a piazzare una nave-rigassificatore per un paio di anni in uno dei principali porti turistici d’Italia?”. “Per noi – concludono – il governatore si può presentare in aula anche con un foglio bianco, l’importante è discutere del rigassificatore di Snam. Il tema è cruciale per il futuro di una comunità che ha pagato sin troppo per gli errori commessi dalla sinistra”.

Spese Maggio: commissione Palazzo Vecchio convoca sovrintendente Pereira per chiarimenti

“Nessuna opacità – si spiega in una nota della commissione – può essere tollerata in un ente così importante per la città che viene regolarmente sovvenzionato con importanti risorse pubbliche”. Su Pereira indaga anche Corte dei Conti.

A seguito delle notizie apparse sulla stampa riguardo “a presunte spese extra effettuate dal sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira, il presidente della commissione controllo” di Palazzo Vecchio Antonio Montelatici “ha deciso una convocazione d’urgenza della Commissione per martedì 31 maggio alle 12. Scopo della riunione, alla quale è stato convocato il sovrintendente Alexander Pereira, è far luce su quanto sta accadendo in seno al Maggio Musicale Fiorentino”. “Nessuna opacità – si spiega in una nota della commissione – può essere tollerata in un ente così importante per la città che viene regolarmente sovvenzionato con importanti risorse pubbliche”.

Intanto  la corte dei conti ha aperto un fascicolo sulle spese sostenute da Alexander Pereira (voli e alberghi di lusso, treni  taxi, trattorie  ristoranti stellati, ma anche costosi cataloghi, spese in pescheria e al fruttivendolo mazzi di fiori ) , per stabilire eventuali danni erariali. La procuratrice Mondera Acheropita stamattina, 25 maggio, ha aperto un’indagine esplorativa proprio per valutare se quelle spese siano state sostenute fuori dai limiti istituzionali.

Quasi 60 mila euro spesi nel 2021. E già oltre 14 mila euro nei primi 4 mesi del 2022. Sul caso c’è una doppia interrogazione di Fratelli d’Italia in Palazzo Vecchio e in Regione firmata da Alessandro Draghi e Francesco Torselli. Il Sovrintendente ha spiegato la sua versione dei fatti rivendicando che quelle spese servono per le sue attività istituzionali e per tessere le relazioni consone al suo ruolo, che stanno fruttando al Maggio i”l triplo degli sponsor rispetto al passato”.  “Io amo cucinare per gli sponsor del teatro” si è difeso Pereira.

I sindacati del Maggio hanno chiesto un incontro urgente. Mentre  sindaco Dario Nardella ha chiesto “approfondimenti” e fatto sapere a Pereira di volere i “giustificativi di ogni spesa”. Il governatore Eugenio Giani invoca “sobrietà”.

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