Ricorso Viola Park: “Italia Nostra è braccio armato comitati”

Il sindaco di Bagno a  Ripoli commenta così l’esposto al Capo dello Stato dell’associazione ambientalista per bloccare la realizzazione del centro sportivo della fiorentina. “Se la richiesta di sospensiva cautelare avanzata da Italia Nostra  sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi”

“Prendiamo atto del ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte di Italia Nostra che in extremis cerca di rallentare l’iter del Viola park con la collaudata prassi dei ricorsi e dei contro-ricorsi. Rallentare, non certo fermare l’opera, perché siamo certi della bontà e della assoluta correttezza dell’iter urbanistico”  il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, commenta così il ricorso presentato dall’associazione Ambientalista contro la realizzazione del viola park, il cui cantiere  era stato inaugurato con grande soddisfazione da parte della Acf Fiorentina, lo scorso venerdì 5 febbraio 2021

“il Centro sportivo della Fiorentina  -commenta ancora Casini- È una infrastruttura importantissima per tutto il territorio fiorentino, non solo per la Fiorentina, con ricadute vitali per il tessuto economico cittadino, che ha alle spalle un percorso amministrativo attento e rigoroso2.

Nel merito del ricorso presentato da Italia nostra Casinisi dice tranquillo. “Tutti i passaggi sono stati ben delineati e definiti con il coinvolgimento di tutti gli enti e le istituzioni interessate che hanno espresso pareri favorevoli e unanimi, dalla Regione Toscana e la Città metropolitana, alla Soprintendenza” precisa il sindaco. Che aggiunge “C’è stato anche  con un percorso partecipativo che è stato il più ampio possibile e pure allungato per un coinvolgimento della cittadinanza”.

Inoltre “praticamente unanime e bipartisan è stata inoltre l’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, che con una sola eccezione ha votato compatto, con l’unità di intenti di forze politiche che rappresentano il 95% della nostra comunità”.

“Ho fiducia che le autorità preposte tengano conto di tutto questo e che la situazione si risolva in tempi brevi” sotolinea Casini. ” Purtroppo, però, se la richiesta di sospensiva cautelare avanzata da Italia Nostra sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi, proprio adesso che con l’arrivo dei titoli a costruire sono pronti ad entrare nel vivo”.

“Resta l’amaro in bocca perchè” di fatto il ricorso di Italia nostra si configura come “il tentativo di frenare investimenti importanti per i territori, tanto più fondamentali in questo momento così delicato per le drammatiche ricadute economiche e sociali seguite all’emergenza sanitaria” dice ancora il sindaco.

Che conclude: “non è la prima volta, purtroppo, che Bagno a Ripoli vive in prima persona questo paradosso. Ma come già accaduto in altre occasioni siamo sicuri che la bontà della nostra azione amministrativa riuscirà a prevalere”. Francesco Casini, sindaco Bagno a Ripoli”.

Italia Nostra presenta ricorso contro il Viola Park

Firenze, la notizia arriva dal sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, che ai microfoni di Radio Bruno, fa sapere del ricorso di Italia Nostra, una onlus nata per “la salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali”, nei confronti del nuovo ‘Viola Park’ della Fiorentina.

“Era l’ultima possibilità di fare un ricorso sulla variante urbanistica approvata, e ci è stato notificato quando ormai non ce l’aspettavamo più”, dice il sindaco Francesco Casini a proposito del ricorso di Italia Nostra.

“Io non ho preoccupazioni perché il procedimento è stato assolutamente rigoroso e ha avuto l’ok da tutti gli enti preposti. Purtroppo, Italia Nostra, che ormai è il braccio armato dei comitati, ha fatto quest’azione col solo scopo di rallentare il progetto. I termini in questione sono contraddittori e non credo possano essere accolti, ma il rischio è che i tempi si allunghino. Al momento c’è una richiesta di sospensione dei lavori e se venisse accolta bloccherebbe il cantiere in attesa del giudizio. Nel frattempo, però i lavori continueranno a procedere fino a prova contraria e sono sicuro che arriveremo in fondo. L’umore di Barone? Ci girano le scatole, a tutti”.

Il cantiere del Viola Park era stato inaugurato con grande soddisfazione da parte della Acf Fiorentina, lo scorso venerdì 5 febbraio 2021, che era stato considerato un grande giorno, per il futuro sviluppo della società viola, almeno dal punto di vista simbolico.

“È un orgoglio essere coprotagonisti di questa pagina storia per la Fiorentina, inauguriamo il cantiere del primo grande patrimonio della storia del club viola -aveva gioito allora lo stesso sindaco Casini – Siamo riusciti in tempi eccellenti per il nostro Paese ad arrivare fino a qui, appena 15 mesi dopo i primi incontri, quasi tempi statunitensi. C’è stato uno straordinario gioco di squadra tra la Fiorentina, gli architetti e le amministrazioni per raggiungere questo traguardo”.

La nota ufficiale del sindaco di bagno a Ripoli Francesco Casini:
“Prendiamo atto del ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte di Italia Nostra che in extremis cerca di rallentare l’iter del Viola park con la collaudata prassi dei ricorsi e dei contro-ricorsi. Rallentare, non certo fermare l’opera, perché siamo certi della bontà e della assoluta correttezza dell’iter urbanistico.
È una infrastruttura importantissima per tutto il territorio fiorentino, non solo per la Fiorentina, con ricadute vitali per il tessuto economico cittadino, che ha alle spalle un percorso amministrativo attento e rigoroso. Tutti i passaggi sono stati ben delineati e definiti con il coinvolgimento di tutti gli enti e le istituzioni interessate che hanno espresso pareri favorevoli e unanimi, dalla Regione Toscana e la Città metropolitana, alla Soprintendenza. E con un percorso partecipativo che è stato il più ampio possibile e pure allungato per un coinvolgimento della cittadinanza. Praticamente unanime e bipartisan è stata inoltre l’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, che con una sola eccezione ha votato compatto, con l’unità di intenti di forze politiche che rappresentano il 95% della nostra comunità.
Ho fiducia che le autorità preposte tengano conto di tutto questo e che la situazione si risolva in tempi brevi. Purtroppo, però, se la richiesta di sospensiva cautelare sarà accolta, c’è il rischio che i lavori possano fermarsi temporaneamente per alcuni mesi, proprio adesso che con l’arrivo dei titoli a costruire sono pronti ad entrare nel vivo. Resta l’amaro in bocca per il tentativo di frenare investimenti importanti per i territori, tanto più fondamentali in questo momento così delicato per le drammatiche ricadute economiche e sociali seguite all’emergenza sanitaria.
Non è la prima volta, purtroppo, che Bagno a Ripoli vive in prima persona questo paradosso. Ma come già accaduto in altre occasioni siamo sicuri che la bontà della nostra azione amministrativa riuscirà a prevalere”. Francesco Casini, sindaco Bagno a Ripoli”.

Bagno a Ripoli, scuole: al via screening nei plessi con classi in quarantena

Gli screening alla scuola Cocchi e alla scuola Granacci dove, in seguito alla positività di alcuni alunni al Covid-19, ci sono rispettivamente una e nove sezioni in quarantena

Nuovo round per i test rapidi anti-Covid nelle scuole di Bagno a Ripoli. Da domani il Comune darà avvio ad una nuova fase dello screening a base di tamponi antigenici. Il primo “giro” di test rapidi, finanziato dalla Fondazione CR Firenze, era stato attivato il 7 gennaio scorso al rientro dalle vacanze di Natale e si era concluso due settimane fa dopo aver coinvolto 2300 bambini dalle scuole materne e alle medie ripolesi, oltre al personale docente e scolastico. Il secondo turno della campagna di prevenzione, che impiegherà i test avanzati, si concentrerà adesso sui plessi che, in seguito alla positività di alcuni alunni, presentano classi in quarantena.

Ad essere interessate allo screening sono, attualmente, la scuola dell’infanzia Cocchi per l’Istituto comprensivo Caponnetto, e la scuola media Granacci per l’Istituto comprensivo Mattei, che registrano rispettivamente una e nove classi in quarantena.

Anche per lo  screening al via da domani i test saranno effettuati dagli operatori della Misericordia di Antella, della Croce Rossa Italiana e della Fratellanza Popolare di Grassina. I primi test riguarderanno i bambini delle classi in quarantena da ormai da dieci giorni. In caso di tampone negativo, gli alunni potranno tornare in classe da mercoledì 17 febbraio (previa comunicazione della Ausl Toscana Centro). Poi, sarà la volta dei bambini che attualmente svolgono didattica in presenza.

Nel caso dell’infanzia, i bambini potranno svolgere il test in presenza dei genitori. I piccoli alunni in quarantena li effettueranno presso la sede dell’associazione (in questo caso presso la Misericordia), gli altri presso il giardino della scuola. Alla Granacci, invece, i testper lo screening saranno effettuati presso i locali della Croce Rossa. Per gli alunni che attualmente svolgono didattica in presenza invece saranno effettuati nella palestra della scuola.

In caso di tampone rapido positivo, come ormai di consueto, verrà effettuato subito il tampone molecolare ed inviata segnalazione al pediatra di famiglia e alla Ausl per le procedure di competenza.

“Mantenere le scuole un luogo sicuro è la priorità – dicono il sindaco Francesco Casini e l’assessore alla scuola Francesco Pignotti -. Gli screening con  test rapidi finora si sono dimostrati un’arma efficace per fare prevenzione, garantire la didattica in presenza e consentire ai bambini, al personale e alle famiglie di vivere la scuola con tranquillità. Proseguiamo quindi lo screening tra gli alunni, dando priorità ai plessi in cui si registrano casi di positività, pronti se necessario ad investire risorse proprie. Un ringraziamento a tutti coloro che ci stanno supportando in questo lavoro, in particolare agli operatori delle associazioni per il loro inestimabile supporto”.

Tramvia Firenze: Comune Bagno a Ripoli contro ricorso a Tar

Il Comune di Bagno a Ripoli (Firenze) si costituisce a fianco di Palazzo Vecchio nel giudizio promosso davanti al Tar della Toscana per la linea della tramvia 3.2, presentato dal consigliere comunale fiorentino Mario Razzanelli (Fi).

Il ricorso, contro il Comune di Firenze e Tram spa, ricorda una nota, è per l’annullamento e la riforma della delibera della giunta fiorentina relativa alla non assoggettabilità a Via del progetto della linea tramviaria per Bagno a Ripoli.
“Pur non essendo direttamente citati dal ricorso – spiega il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – riteniamo doveroso costituirci nel giudizio dinanzi al Tar, al fianco del Comune di Firenze nella battaglia in difesa della tramvia.
Stiamo parlando di un progetto di altissimo interesse pubblico che, una volta realizzato, consentirà a tutto il territorio a sud est di Firenze e al nostro comune di disporre di un mezzo di trasporto ecologico, moderno e all’avanguardia, in grado di ripensare in chiave sostenibile la mobilità e gli spostamenti di migliaia di cittadini”.
Per Casini, “eventuali ritardi o slittamenti del progetto costituirebbero un grave danno per il nostro territorio. Un rischio che vogliamo scongiurare”.

 

Linea 3.2.1 Libertà – Bagno a Ripoli

Il tracciato ha una estensione di circa 7,2 Km con 17 fermate previste: si aggancia al sistema tramviario fiorentino in Piazza della Libertà (con il capolinea previsto su un piccolo tronco posizionato lungo Viale Don Minzoni) da dove imbocca Viale Matteotti, percorre i viali di circonvallazione, fino a Viale Giovine Italia, per proseguire sui Lungarni Pecori Giraldi, del Tempio e Cristoforo Colombo. Superato il Ponte da Verrazzano il tracciato percorre Via Poggio Bracciolini, Viale Giannotti, Viale Europa e Via Pian di Ripoli, fino a svoltare in Via Granacci e arrivare al capolinea di Bagno a Ripoli.

Con l’Atto Aggiuntivo del 2007 il Comune di Firenze ha affidato alla Tram di Firenze SpA (concessionario) la progettazione del prolungamento di Linea 3. Il progetto è stato approvato nel 2009. Il Progetto Definitivo, redatto nel 2018 e presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato ammesso al finanziamento statale per circa 200 M€. Attualmente sul Progetto Definitivo è in corso il processo autorizzativo, in primis la verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale, a valle della quale potrà chiudersi la Conferenza dei Servizi.

Fiorentina: Commisso apre i cantieri Viola Park di Bagno a Ripoli

”Quanto hanno speso i Pontello, i Cecchi Gori e i Della Valle assieme per acquistare la Fiorentina è inferiore a questo mio investimento, sarà il più costoso mai costruito in Italia – ha detto Commisso- A chi mi critica rispondo che nessuna società tra Atalanta, Bologna, Napoli, Torino e altre è stata pagata la cifra messa in questo centro sportivo”.

”Sono davvero orgoglioso di realizzare un progetto così importante in Italia e in un momento così difficile, dimostra che pure in Italia ci può essere sinergia tra pubblico e privato anche se purtroppo la burocrazia e la politica in questo Paese interferiscono sempre”.  Lo ha a dichiarato Rocco Commisso oggi in occasione della cerimonia di apertura del cantiere del Viola Park, il centro sportivo della Fiorentina che sorgerà a Bagno a Ripoli.

”I paletti della Soprintendenza hanno allungato i tempi e aumentato i costi da 70 a 85 milioni – ha proseguito il presidente viola – Quanto allo stadio se l’industria del pallone fosse stata quella di auto o scarpe sarebbe stato meglio portare le aziende fuori dall’Italia come ha fatto la Fiat”. Tutta l’attenzione però oggi è per il centro sportivo: ”Quanto hanno speso i Pontello, i Cecchi Gori e i Della Valle assieme per acquistare la Fiorentina è inferiore
a questo mio investimento, sarà il più costoso mai costruito in Italia – ha evidenziato il magnate italoamericano – A chi mi critica rispondo che nessuna società tra Atalanta, Bologna, Napoli, Torino e altre è stata pagata la cifra messa in questo centro sportivo”.

Alla cerimonia hanno presenziato poche persone nel rispetto delle norme anti-Covid: la famiglia Commisso, i dirigenti viola, l’architetto Marco Casamonti che ha firmato il progetto, 26 ettari che ospiteranno fra le altre cose 10 campi, due per maschile e femminile e il resto per le giovanili, un piccolo stadio da 3000 posti, una mini arena da 1500 posti, una cappella voluta dalla moglie del patron, Catherine. ”E’ una giornata storica, quello della Fiorentina è
il maggiore investimento privato realizzato nel nostro territorio – ha detto il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – e sarà nel massimo rispetto dell’ambiente e del
paesaggio”.

Il dg viola Joe Barone ha mostrato una maglia celebrativa con dedica del centro sportivo ai tifosi. e Casamonti ha spiegato: ”Realizzeremo un luogo di comfort psico-fisico per gli atleti come in nessuna altra città europea. Ci sarà anche un lago con fontana chiesto da Commisso. In 18 mesi dovrebbero essere completatii i lavori ”. Come gesto per l’apertura dei cantieri è stato piantato un ulivo di oltre 200 anni donato dal vivaio Vannucci di Pistoia, benedetto dal cappellano viola don Massimiliano. Prima della piantumazione
Commisso e i suoi familiari hanno gettato nella buca dei messaggi di buon auspicio.

Covid:Bagno a Ripoli test rapidi,finora 1.511,tutti negativi

Dei 1.511 test realizzati in questi primi 10 giorni, 764 hanno riguardato l’Istituto Comprensivo Teresa Mattei e 747 l’I.C. Caponnetto (dove oggi sono iniziati i test anche alla scuola “Michelet”).

Partiti lo scorso 7 gennaio, i test rapidi anti-Covid hanno già coinvolto oltre
1.500 persone, tra studenti e personale scolastico degli istituti di Bagno a Ripoli. I risultati sono stati tutti negativi. Lo screening di prevenzione promosso dal Comune è stato reso possibile dalla Fondazione CR Firenze che ha dato un contributo fondamentale alla campagna. Dei 1.511 test realizzati in questi primi 10 giorni, 764 hanno riguardato l’Istituto Comprensivo Teresa Mattei e 747 l’I.C. Caponnetto (dove oggi sono iniziati i test anche alla scuola “Michelet”).

In entrambi gli istituti, il tasso di adesione complessivo (tra studenti, docenti e personale Ata) si è attestato intorno all’85%: 85 al Caponnetto, 86 al Mattei. Al Caponnetto, le adesioni maggiori si sono registrate tra gli alunni di 1°, 2° e 3° elementare. Stesso “trend” con tasso di adesione particolarmente alto anche nelle scuole primarie Padule,
Rimaggio e Croce a Varliano.

Nelle prossime settimane sarà avviato lo screening anche tra i bambini dell’infanzia, ma considerata l’età dei piccoli alunni i test non saranno eseguiti a scuola ma nelle sedi delle
associazioni, in modalità ‘drive thru’, con la possibilità per i bambini di essere accompagnati dai genitori. Il calendario verrà a breve comunicato alle famiglie. Alle scuole dell’infanzia
saranno coinvolti circa 450 bambini.

“Con la collaborazione degli studenti, delle loro famiglie e del personale scolastico – dichiarano il sindaco Francesco Casini e l’assessore alla scuola Francesco Pignotti – stiamo portando a compimento un lavoro eccezionale per garantire la ripresa in
sicurezza delle lezioni in presenza. Poter andare a scuola, mantenendo tutte le precauzioni del caso, è il regalo più grande che possiamo fare ai nostri ragazzi. Grazie di cuore a tutti i
volontari impegnati ogni giorno nella campagna di screening e grazie ancora alla Fondazione CR Firenze che l’ha resa possibile”.

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