Covid, Bagno a Ripoli: 300 test rapidi agli studenti e nessun positivo

All’avvio dello screening nelle scuole ripolesi presenti stamani il governatore Giani, il presidente di Fondazione CR Firenze Salvadori e il sindaco Casini

Quasi trecento test rapidi effettuati in una sola mattina e nessun positivo. Si chiude con questo bilancio la giornata inaugurale dello screening di prevenzione contro il Covid-19 tra gli alunni delle scuole di Bagno a Ripoli. Il monitoraggio, promosso dal Comune e reso possibile grazie al fondamentale contributo della Fondazione CR Firenze, si è aperto nelle scuole medie “Francesco Redi” e “Francesco Granacci” (rispettivamente Istituto “Antonino Caponnetto” e Istituto “Teresa Mattei”) e nei prossimi giorni interesserà complessivamente 2600 alunni e il personale scolastico.

Ad accogliere gli studenti alla scuola Redi di Ponte a Niccheri, presenti accanto al sindaco Francesco Casini e all’assessore alla scuola Francesco Pignotti, il presidente della Regione Eugenio Giani e il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori. Alla Redi nella sola mattinata di stamani sono stati effettuati 190 test: 130 ai ragazzi delle classi III e 60 ad adulti tra professori e personale tecnico-amministrativo (tra cui la vicepreside Silvia Zuffanelli). Tutti hanno dato esito negativo. I test si svolgono in un gazebo collocato all’esterno dell’edificio. Su oltre 480 studenti in totale, solo una trentina non ha dato il proprio consenso al test. Un tasso di adesione superiore al 90%, in linea con quello registrato alla scuola Granacci (che conta circa 400 studenti). Qui, nei locali della palestra, stamani si sono sottoposti a tampone in 99, tra studenti delle classi III, insegnanti e personale Ata (tra cui la preside Amalia Bergamasco). Anche in questo caso, sono risultati tutti negativi. Dopo le terze, i tamponi interesseranno gli alunni di seconde e prime. Successivamente, i volontari e gli operatori del comitato di Bagno a Ripoli della Croce Rossa Italiana, della Fratellanza popolare di Grassina e della Misericordia di Antella incaricati di effettuare i tamponi rapidi, passeranno alle scuole primarie e in ultima battuta all’infanzia.

“Grazie alla Fondazione CR Firenze – ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani – per il lavoro capillare che ha permesso di svolgere nelle scuole fiorentine, sostenendo la campagna di test rapidi anche a Bagno a Ripoli. Il tracciamento è il miglior anticorpo alla crescita del contagio. Poter testare i nostri ragazzi è la condizione fondamentale per tenere aperte le scuole. Per un Comune, interventi come questo nelle scuole, in un momento di emergenza sanitaria, sono un segno di buongoverno del territorio”.

“Abbiamo accolto con molto piacere – ha dichiarato il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – la richiesta del sindaco Francesco Casini di poter effettuare lo screening nelle scuole del suo comune. Riteniamo questa operazione molto importante per poter avere in tempi rapidi un prezioso e utile spaccato sull’attuale diffusione del virus nella popolazione scolastica. Fino ad ora, come è stato annunciato al termine dei primi test nelle scuole fiorentine prima della pausa natalizia, il Covid sembra circolare in maniera assai limitata fra i ragazzi delle prime classi della secondaria di primo livello, e questo è un dato molto significativo. Abbiamo anche riscontrato un grande favore per questo intervento sia da parte delle famiglie che dei docenti. Li ringraziamo per la collaborazione, come ringraziamo gli operatori sanitari, i volontari e tutto il personale delle scuole interessate’’.

“Un grazie di cuore agli alunni delle scuole medie Redi e Granacci – ha dichiarato il sindaco Francesco Casini -. Sono stati bravissimi nell’affrontare questa piccola prova, che nei prossimi giorni coinvolgerà 2600 studenti ripolesi e il personale scolastico. L’adesione per il momento sfiora il 95%. In attesa del vaccino i test diagnostici rapidi sono l’arma migliore che abbiamo a disposizione per combattere la diffusione del Covid-19. Nel caso delle scuole, poi, sono ancora più importanti. Con questi test diamo il nostro contributo affinché tutta la comunità scolastica possa ripartire in sicurezza e in presenza. Un ringraziamento al presidente della Regione Eugenio Giani, presente per questo rientro a scuola così particolare, e al presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, per il fondamentale contributo che ha reso possibile lo screening. Da ultimo, ma non per importanza, la mia profonda gratitudine a tutti i volontari e agli operatori di Croce Rossa Italiana, Fratellanza Popolare di Grassina e Misericordia di Antella, al lavoro da stamani per effettuare i test e sempre presenti in questa emergenza”.

I test si svolgono su base volontaria e con il consenso dei genitori. Sono indolori, veloci ed esaustivi, in grado di rilevare a presenza del virus in soli 30 minuti. In caso di positività di un alunno, questi sarà sottoposto anche al tampone molecolare per confermare il risultato e l’esito dello screening sarà comunicato all’Ufficio di Igiene pubblica della Asl per i provvedimenti di sua competenza.

Biglietto ‘Unico Metropolitano’ esteso fino a marzo 2021

Biglietto unico metropolitano, Francesco Casini: “A primavera presenteremo la progettazione per la tariffa integrata su tutti i territori e i Comuni della Città Metropolitana”.

Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze, su proposta del consigliere delegato alla Mobilità Francesco Casini, ha approvato nell’ultima seduta dell’Assemblea la proroga dell’accordo tra Regione Toscana ed Enti locali per il proseguimento di un’ulteriore fase sperimentale, fino a marzo 2021, dell’utilizzo del titolo di viaggio denominato ‘Unico metropolitano’ (per il servizio di trasporto pubblico integrato urbano su gomma, treno e tramvia).

“La Città Metropolitana di Firenze – dichiara Francesco Casini – sta intervenendo a tutto campo sulla mobilità sostenibile. Uno dei tasselli fondamenti di questo percorso è la tariffazione integrata, che consente ai cittadini, che hanno mostrato di apprezzarlo, la possibilità con un unico titolo di viaggio di utilizzare tutti i mezzi del trasporto pubblico locale: tramvia, bus, treni”.

Con quest’atto “confermiamo il progetto, con i Comuni di Firenze, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa, sostenuto anche dalla Regione Toscana”.

Ma l’obiettivo generale “è più ambizioso: dotare tutta la Città Metropolitana del sistema di tariffazione integrata estendendo Unico a tutti i territori e i Comuni della Metrocittà. Proprio per questo già da alcune settimane abbiamo affidato l’incarico per la relativa progettazione che sarà presentata a primavera 2021 e contemporaneamente abbiamo attivato un percorso con l’assessorato ai trasporti della Regione Toscana che ha fortemente apprezzato la nostra idea progettuale”.

Nel corso del Consiglio, sempre su proposta di Casini, sono stati approvati all’unanimità l’accordo tra Regione Toscana e Metrocittà sulla realizzazione del sistema integrato ‘Ciclopista dell’Arno – sentiero della bonifica’ e lo schema dell’accordo tra Regione, Metrocittà e Province di Pistoia e Prato e i Comuni di Campi Bisenzio, Montale, Montemurlo, Pistoia, Prato e Signa per la progettazione degli interventi relativi al tronco 2 della Ciclovia del Sole.

Doppio ponte Vallina, via libera Consiglio di Stato

Via libera per la realizzazione del doppio ponte a Vallina, nel Comune di Bagno a Ripoli (Fi). Il Consiglio di Stato ha respinto i due ricorsi presentati dal Mibact e da Italia Nostra contro la delibera di Via (Valutazione di impatto ambientale) che aveva completato l’iter progettuale dell’opera.

La sentenza del Consiglio di Stato segue un analogo pronunciamento del Tar e conclude il percorso giudiziario dei ricorsi, aprendo di fatto la strada alla realizzazione della variante alla S.S. 67 e dei due ponti sull’Arno a Vallina. L’opera è fortemente voluta e sostenuta, oltreché dalla Regione Toscana, anche dagli enti locali interessati, in particolare dai Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve. ”Questa sentenza conferma la scelta fatta dalla Regione e dagli enti locali – commenta l’assessore regionale a mobilità e infrastrutture Stefano Baccelli – E’ decisiva per la realizzazione di un’opera che snellirà fortemente il traffico da e per Firenze, con evidenti benefici per la qualità della vita dei residenti. Adesso l’iter progettuale potrà ripartire, in continuità con il lavoro fatto begli anni scorsi, cercando soluzioni condivise e attente al rispetto dell’ambiente. L’area su cui l’opera andrà ad insietere è di straordinaria bellezza, oltre ad essere strategica dal punto di vista della mobilità, per questo la nostra attenzione dal punto di vista della tutela del paesaggio sarà massima”.

“Siamo davvero felici di questo risultato – commenta il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini -. Si tratta del via libera decisivo per realizzare un’opera attesa da molti anni da tutto il territorio a sud di Firenze, strategica per la viabilita’ e per la qualita’ della vita dei cittadini di Vallina. Adesso, avanti veloci, con lo spirito di condivisione che ha caratterizzato finora l’iter dell’opera e mantenendo alta l’attenzione per gli aspetti paesaggistici e ambientali. Un ringraziamento in particolare alla Regione Toscana per l’impegno profuso e a tutta la comunita’ di Vallina, il cui contributo in questi anni e’ stato fondamentale”.

“Siamo molto soddisfatti- cosi’ la sindaca di Pontassieve Monica Marini – finalmente siamo arrivati alla conclusione di questa vicenda che riconosce, anche in quest’ultimo grado di giudizio, il grande lavoro fatto dai Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve, dalla Regione e Anas, per portare avanti un progetto capace di coniugare sviluppo dei territori e tutela ambientale e paesaggistica. Adesso si deve andare avanti, il piu’ rapidamente possibile, per realizzare quest’opera, tanto strategica quanto urgente per il nostro territorio: sia per tutte le cittadine e i cittadini del sud-est fiorentino che vedranno migliorata sensibilmente la propria qualita’ della vita, primi tra tutti quelle delle frazioni interessate direttamente dalla realizzazione quelle delle frazioni interessate direttamente dalla realizzazione del doppio ponte; sia per il tessuto economico e produttivo della zona che finalmente potra’ contare su collegamenti piu’ efficienti”.

La sindaca di Fiesole, Anna Ravoni, aggiunge inoltre: “Mi auguro che gli interventi proseguano veloci e che che non ci siano altri ostacoli alla prosecuzione di un’opera molto importante per tutta la Valle dell’Arno. Un grande grazie a tutti gli uffici che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo, alla Regione Toscana e all’ex Vice Ministro Nencini, che in questi anni hanno sempre appoggiato la forte volonta’ di noi Sindaci di ripartire con questa opera che migliorera’ di molto la qualita’ della vita nelle frazioni dei Comuni di Fiesole, Pontassieve e Bagno a Ripoli, piu’ direttamente interessante. Insieme a noi, hanno vinto i cittadini, ha vinto l’idea che la qualita’ della vita supera qualsiasi altra motivazione”.

“Vittoria è stata fatta e da oggi la Frazione di Vallina guarderà con occhi più luminosi il suo futuro. Grazie alla realizzazione dell’opera sarà finalmente possibile procedere ad una complessiva valorizzazione tanto della attuale strada provinciale a funzione urbana, quanto – più in generale – del contesto ambientale di riferimento. L’impegno di noi cittadini in questi trent’anni, come già detto, è stato notevole e con la nostra perseveranza abbiamo sicuramente fatto la differenza. Nell’ultimo periodo abbiamo anche affrontato il TAR ed il Consiglio di Stato e dunque sostenuto alcune spese legali, che purtroppo – per la compensazione integrale tra le parti disposta dalla sentenza in questione – non possiamo recuperare. Lieti tuttavia del buon esito raggiunto, desideriamo in conclusione ringraziare lo studio legale Gracili Associato, la Regione Toscana, il Comune di Bagno a Ripoli, il Comune di Pontassieve, il Comune di Fiesole, nonché tutti coloro che in questi anni hanno voluto sostenere la nostra causa”, si legge in uno stralcio del comunicato diffuso dal Comitato di Vallina.

Il progetto, dal valore stimato di 55 milioni di euro, interessa direttamente i Comuni di Bagno a Ripoli e Fiesole, ma indirettamente anche Pontassieve e le aree limitrofe. Si presenta come una variante dell’abitato di Vallina sulla strada statale 67 Tosco-Romagnola e la Sp 34 e prevede la realizzazione di due ponti sull’Arno per collegare la localita’ di Vallina, nel Comune di Bagno a Ripoli, con la localita’ di Quintole, nel Comune di Fiesole. Prevede un sistema di tre rotatorie (due situate nel Comune di Bagno a Ripoli ed una nel Comune di Fiesole), una pista ciclabile e un parco fluviale-agricolo lungo l’ansa dell’Arno sul lato di Fiesole.

Firenze, Festa della Repubblica: “Guardare avanti con senso di responsabilità e fiducia nel futuro”

Guardare avanti con senso di responsabilità e con fiducia nel futuro e nelle istituzioni. Questi i temi principali emersi nel corso della videoconferenza che il prefetto di Firenze Laura Lega ha tenuto oggi per celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti, tra cui Nardella, Betori e Eugenio Giani.

Un momento di condivisione e di riflessione, aperto dalla lettura del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella, per la Festa della Repubblica, che si è svolto con i parlamentari, i sindaci del territorio, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali e gli uffici statali periferici. “E’ necessario oggi più di prima esercitarsi nel difficile ruolo di gestori della propria libertà, ricordando che maggiore è la libertà e maggiore diviene la nostra personale responsabilità”, ha detto il prefetto di Firenze Laura Lega.

“Dobbiamo evitare che questa emergenza generi una crisi economica strutturale capace di ingoiare imprese e famiglie. Dobbiamo evitare che questo territorio diventi terreno di conquista per usurai, speculatori selvaggi e per infiltrazioni criminali”, ha proseguito Lega. “Lo dobbiamo fare a tutela del nostro tessuto produttivo e sociale con l’impegno di tutti, istituzioni e società civile, operatori economici, associazioni di categoria, ordini professionali. In parallelo, dobbiamo far sì che da questa crisi nascano opportunità inaspettate e lo possiamo fare con un impegno collettivo che metta a fattor comune le migliori energie del territorio per rivedere alcuni nostri modelli di vita, di business, riscoprendo una laboriosità etica, correggendo alcune distorsioni, restituendo vitalità a settori abbandonati ed incentivando lo sviluppo di nuove attività e di nuove modalità di lavoro. E’ il tempo di innalzare la qualità delle classi dirigenti, assicurando competenze, professionalità e senso dello Stato. Dobbiamo evitare la frattura della coesione sociale, rifuggendo ogni strumentalizzazione delle possibili tensioni sociali”, ha concluso il prefetto.

Unità e gioco di squadra per costruire un nuovo futuro per la collettività e il mondo economico e imprenditoriale sono gli elementi fondanti del percorso da intraprendere, sottolineati unanimemente dai partecipanti alla videoconferenza.

Il sindaco Dario Nardella ha evidenziato come oggi più che mai bisogna essere uniti e lavorare insieme nel costruire una prospettiva per i cittadini. Il cardinale Giuseppe Betori ha sottolineato la delicata riflessione che il lockdown ha portato in ognuno facendo riscoprire il senso profondo dell’essere comunità. Hanno poi preso la parola il presidente del Consiglio Regionale toscano Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella, la senatrice Caterina Biti, il presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, il presidente della Sezione giurisdizionale toscana della Corte dei Conti Antonio Galeota, il vice presidente dell’Ordine degli avvocati Gianluca Gambogi, l’avvocato distrettuale dello Stato Gianni Cortigiani, il segretario generale dell’Istituto Universitario Europeo Vincenzo Grassi, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, il presidente dell’Ordine degli architetti Duilio Senesi, il sindaco di Palazzuolo Gian Piero Moschetti, l’imam Izzeddin Elzir, il comandante dell’Istituto Geografico Militare e comandante del Presidio Militare Interforze Pietro Tornabene, il rabbino capo Gad Piperno e il segretario generale della CGIL Firenze Paola Galgani.

E’ stata una Festa della Repubblica intensa anche se diversa dal consueto quella che si è celebrata oggi, nel 74° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana. Quest’anno, infatti, le misure di contenimento anti-Covid19 hanno imposto di commemorare la ricorrenza con modalità differenti da quelle tradizionali per rispettare il divieto di assembramento e osservare le dovute distanze sociali. Anche la Deposizione della Corona in onore ai Caduti, che ha aperto la giornata celebrativa alle ore 9 in piazza dell’Unità Italiana, si è svolta in modo sobrio ed alla limitata presenza delle autorità cittadine. A fine mattinata, il prefetto Laura Lega ha poi voluto portare il proprio saluto in questo 2 giugno agli operatori della mensa della Caritas in piazza Santissima Annunziata, per condividere con chi è quotidianamente al servizio dei più vulnerabili la Festa della Repubblica.

Lorenzo Braccini

Piano della mobilità per la ripartenza nella fase 2

?Firenze, con una video conferenza stampa, il Sindaco Dario Nardella, l’assessore al Traffico del Comune di Firenze Stefano Giorgetti, il consigliere delegato della Metrocittà al Tpl Francesco Casini, hanno illustrato i dettagli del Piano della mobilità per la ripartenza nella fase 2.

“La ripartenza della mobilità a Firenze dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19 passa attraverso il trasporto pubblico e la mobilità green – si legge in un comunicato di Palazzo Vecchio che sintetizza i contenuti del nuovo Piano della mobilità – Nessuna corsa all’uso dei mezzi privati, ma anzi un decisivo colpo di acceleratore con l’ampliamento massiccio della rete ciclabile e il potenziamento della sharing mobility individuale con l’arrivo delle bici a pedalata assistita, dei monopattini e degli scooter.

“Abbiamo lavorato alacremente per mettere a punto un piano a 360 gradi che contiene interventi che possiamo attuare in piena autonomia e altri che invece necessitano di condivisione con istituzioni centrali e regionali e altri soggetti come sindacati, associazioni di categoria e via dicendo – premette il sindaco Nardella nella prima conferenza stampa dopo il lockdown, rigorosamente in modalità video, insieme all’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti e Francesco Casini, consigliere delegato della Città Metropolitana al Tpl -. Ma si tratta di uno sforzo davvero notevole di programmazione che supera le azioni legate alla fase contingente per diventare una visione strategica più ampia”.

Nel dettaglio il piano si concentra sulla fase 2, che scatta dal 4 maggio e vede un primo allentamento del lockdown con alcune limitate aperture delle attività commerciali e produttive, e sulla fase 3, il cui avvio dovrebbe essere nel mese di settembre e che prevede tra l’altro l’apertura delle scuole.

Gli obiettivi sono da un lato soddisfare la domanda di trasporto dei cittadini che si devono spostare, soprattutto per recarsi a lavoro, dall’altro adeguare la domanda all’offerta di trasporto disponibile in particolare nei momenti di punta. E tutto questo garantendo la sicurezza sanitaria dei cittadini durante di spostamenti. Il metodo più semplice sembrerebbe l’uso del mezzo privato ma su questo il sindaco Nardella è netto: “Nessun appello all’uso di mezzi privati, auto in primis. Rischiamo ingorghi in tutta l’area metropolitana oltre a un forte aumento dell’inquinamento assolutamente da evitare”. A questo proposito il sindaco ricorda gli studi in corso per valutare l’impatto dello smog, in particolare delle polveri sottili, sulla diffusione del Covid-19 e le numerose ricerche che confermano come l’epidemia sia più forte dove c’è più inquinamento.

Il piano quindi si concentra su cinque assi di offerta di mobilità: trasporto pubblico, servizio pubblico di trasporto individuale (taxi, ncc ecc), mobilità ciclabile, sharing mobility individuale e utilizzo del mezzo privato (auto e scooter).

Dalle analisi emerge che stante le disposizioni in materia di distanziamento sociale e sicurezza, l’offerta di trasporto pubblico non è in grado di soddisfare la potenziale richiesta (a fronte di una domanda pari al 50% rispetto a quella pre-emergenza l’offerta disponibile dovrebbe essere tra il 20 e il 50%) che nell’ipotesi più sfavorevole sarà 2 volte e mezzo la disponibilità. Pertanto, diventa necessario mettere in campo azioni che consentano di colmare il gap tra domanda e offerta. Tre quelle individuate dal piano: agire sulla domanda per ridurla rispetto ad una situazione standard e renderla compatibile con la significativa riduzione dell’offerta di trasporto disponibile alle nuove condizioni di sicurezza; ampliare l’offerta dei mezzi di trasporto; attivare modalità di spostamento scaglionato in particolare per motivi di lavoro articolando turni di lavoro e provenienze.

L’ipotesi è quella di un ingresso a lavoro articolato su 3 turni differenti uniformemente distribuiti (7-8, 8-9 e 9-10) con tre modalità di turnazione (turni assegnati per i singoli lavoratori, orario di ingresso variabile giornalmente per tutti i lavoratori di una singola azienda, orario di ingresso fisso per tutti i lavoratori di una singola azienda in base al codice Ateco). Su questo il sindaco Nardella spiega che i primi a iniziare potrebbero essere proprio il Comune e la Città Metropolitana, che sono già in corso confronti con sindacati e categorie economiche per approfondire le modalità e che saranno attivati tavoli di concertazione con le realtà produttive anche utilizzando il coordinamento del Mobility Manager aziendali presieduto dall’Amministrazione.

Passando al trasporto pubblico il sindaco ribadisce come sia fondamentale garantire ai cittadini che i mezzi siano sicuri. “Stiamo studiando l’idea di un bollino verde da mettere su tutti i mezzi di trasporto che indicherà che è stata effettuata la sanificazione”. Una sanificazione che dovrà essere adeguata e per la quale è in corso di verifica la possibilità di utilizzare l’ozono al termine di ogni corsa ma anche durante il tragitto. Intanto sono già definite le misure da attuare sui mezzi del trasporto pubblico: si va dall’obbligo di uso della mascherine naso-facciali al favorire l’utilizzo dei guanti monouso, dalla separazione dei flussi in salita e in discesa dai mezzi all’identificazione dei posti a sedere e in piedi disponibili, dalla presenza di personale di bordo per la verifica del distanziamento interpersonale e contenimento degli accessi entro la capacità massima al conteggio dei passeggeri in salita, dal filtro dei passeggeri in salita per misurare la temperatura corporea e accertare l’adempimento dell’obbligo di mascherina alla verifica degli assembramenti in fermata. Sul fronte dell’aumento dell’offerta il piano propone l’incremento della frequenza delle corse di tramvia (con quella di punta in vigore su una fascia oraria più estesa) e dei bus (con l’attivazione di corse bis, ovvero accodando 2 bus sulla stessa traccia oraria e la riduzione dell’intervallo di tempo tra i passaggi). Proposte che poi dovranno essere concordate con la Regione e con i gestori dei servizi. Tra le misure anche l’acquisto on line dei biglietti, l’incremento del parco mezzi utilizzando vettori inutilizzati (per servizi turistici o scolastici) e l’introduzione di servizi di collegamento diretto da specifici terminal (parcheggi scambiatori, stazioni) a poli attrattori di traffico (aziende con elevato numero di dipendenti). Proposti anche interventi sul trasporto ferroviario e sul Tpl extraurbano per rendere operativo lo scaglionamento degli ingressi lavorativi da coordinare con la Regione Toscana.

Oltre al trasporto pubblico l’altro cardine del piano è la mobilità ciclabile. “Ho chiesto agli uffici una forte accelerazione per realizzare sia le nuove piste ciclabili che per quelle provvisorie – spiega il sindaco Nardella – e al tempo stesso stiamo lavorando per incentivare l’utilizzo della bicicletta”. Un grande impegno su più fronti che il sindaco battezza “Operazione Bartali”. In dettaglio entro l’anno saranno portate a compimento 12 chilometri di nuove piste che si aggiungeranno ai 95 già a disposizione mentre da subito saranno realizzate i percorsi provvisori previsti dal Mit grazie a una deroga al Codice della Strada: si tratta di 10 chilometri su viabilità fino ad oggi di esclusivo dominio dei mezzi a motore. Sul fronte degli incentivi, le proposte riguardano il riconoscimento del tempo di spostamento come parte dell’orario lavorativo, attivazione di incentivi per la mobilità green come il rilascio kit antifurto, un contributo monetario diretto, sconti negli esercizi commerciali, rottamazione di autoveicoli a favore dell’acquisto di biciclette a pedalata assistita.

Importante anche il ruolo della sharing mobility con la previsione di utilizzare mezzi finora non presenti a Firenze come la bici a pedalata assistita (800), il monopattino elettrico (600) e lo scooter (almeno 250) da aggiungere al parco biciclette attuale (4.000). Per il classico car sharing le proposte di sostegno ai gestori, anche a fronte di costi superiori dovuti alla maggior sanificazione, prevedono l’eliminazione del canone dovuto all’amministrazione comunale per mezzi non elettrici, la possibilità di allungare la durata del noleggio e di differenziazione della flotta

Infine, la mobilità privata che, ribadisce il sindaco Nardella, non può essere la risposta unica alla domanda di mobilità nelle fasi 2 e 3. “Cercheremo comunque di venire incontro alle esigenze di chi necessariamente per motivi di lavoro deve spostarsi con l’auto. Per questo abbiamo pensato nella fase 2 ad un miniabbonamento i 20 euro mensili per la sosta in tutte le zcs”. Si tratta di uno sconto molto importante rispetto alla tariffa piena (50 euro nella zcs1, 40 euro nelle altre) che sarà applicabile sia ai residenti che agli utenti esterni. Sarà invece rinviata alla fase 3 l’attivazione della sosta gratuita per residenti negli spazi di sosta promiscua al di fuori della zcs di residenza. Per il centro, viene confermata ztl ed è allo studio un accordo con gli esercenti delle autorimesse private per un utilizzo facilitato dei posti nelle strutture (tra i 1.500 e i 2.000). In via di verifica anche l’introduzione di tariffe agevolate nei parcheggi di Firenze Parcheggi situati ai limiti della ztl.

“È un piano corposo con molte novità e indicazioni – conclude il sindaco Nardella – e che sarà sottoposto e condiviso con Governo, Regione Toscana, associazioni di categoria, sindacati e aziende di gestione del trasporto. Lo invieremo fin da oggi ai nostri interlocutori perché sia una base di confronto. Nel piano ci sono interventi che dipendono solo dal Comune e che possiamo attivare da subito, come le piste ciclabili, e altre azioni che invece dovranno essere confrontate e condivise. Nessuna fuga in avanti, ma abbiamo voluto essere pronti con idee chiare a livello di prospettive e strategie”.

Alcune delle dichiarazioni del sindaco di Firenze Dario Nardella, raccolte da Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/04/200427_02_FASE-2-FIRENZE_NARDELLA.mp3?_=1

PIANO DELLA MOBILITÀ DELLA CITTÀ DI FIRENZE PER LA RIPARTENZA

Firenze: chiusi parchi e giardini

In seguito alle nuove direttive del Governo Conte e alle maggiori restrizioni, il Comune di Firenze, per evitare affollamenti di persone all’aria aperta, ha deciso di chiudere parchi e giardini.

Nardella lo annuncia in diretta Facebook: “Io sono chiuso in casa ma mi dicono che i giardini pubblici sono pieni di gente e non va bene”. Saranno chiusi quelli con i cancelli e rafforzati i controlli in quelli senza recinzioni. Le Cascine resteranno aperte.

Di seguito il comunicato pubblicato dall’Assessora  all’ambiente,  Cecilia Del Re:

“Il grande afflusso di ieri nei nostri giardini e parchi senza però il rispetto della distanza minima, specie intorno alle aree gioco, ci ha costretti a chiudere i giardini, che da oggi dunque saranno chiusi fino a nuove disposizioni.

L’indicazione è chiara: dovete stare a casa, la situazione è seria, per cui evitate per piacere di andare anche nei parchi e negli spazi verdi liberi, anche nei prossimi giorni quando tornerà il bel tempo. Se volete portare fuori il vostro cane o fare due passi, fatelo intorno alla vostra abitazione così da non aggregarvi tutti in un medesimo spazio.

È un sacrificio per tutti, lo so, ma lo dobbiamo fare tutti insieme per uscire il prima possibile da questa situazione in cui si trova il nostro Paese, la nostra Regione, la nostra Firenze.

Uniti ce la faremo, e come ci stanno dicendo i bambini, ‘andrà tutto bene’.

Contiamo sul vostro senso di responsabilità nel rispetto delle regole. I controlli si faranno sempre più serrati, e la polizia municipale già da ieri è in circolazione con il solo obiettivo di verificare il rispetto da parte nostra delle regole per affrontare questa situazione (ed applicare, se del caso, le relative sanzioni).

Sanificheremo le strade, i giochi e gli arredi urbani, e se ognuno di noi farà la propria parte potremo poi tornare a goderci in libertà i nostri bellissimi spazi verdi.

Con la Direzione Ambiente e i Presidenti di Quartiere, avevamo appena finito di mappare 200.000 mq di verde pubblico inesitato che avevamo censito in città per metterlo poi a disposizione di tutti con nuovi progetti, funzioni, alberi e servizi.

Quel lavoro lo porteremo avanti, e sarà il nostro premio se sapremo essere ora responsabili per la nostra comunità e la nostra città. Ne sapremo allora ancor più apprezzare il valore.
Forza, coraggio, andrà tutto bene!”

Stessa decisione presa anche dal sindaco Francesco Casini per Bagno a Ripoli. Il divieto resterà in vigore fino a mercoledì 25 marzo. Niente jogging al parco o passeggiate con il cane anche a Scandicci, dove il sindaco Sandro Fallani ha annunciato che verranno intensificati i controlli.

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