Diocesi di Pistoia: striscione Forza Nuova contro accoglienza migranti

Uno striscione firmato Forza Nuova è stato trovato sulla porta del vescovado di Pistoia. ‘Cei: da crescete e moltiplicatevi a sbarcate e sostituitici!’ è il testo con la sigla e la firma di FN. La Diocesi respinge “ogni tipo di intimidazione” e rimarca in una nota “con estrema serenità la volontà di continuare ad operare nel solco del Vangelo per costruire un mondo più giusto e accogliente, in pace, dove si ama Dio e il prossimo”.

“Visto il clima sempre più incandescente nel dibattito pubblico”, la Diocesi fa “un appello generale perché in primo luogo, a partire dal nostro territorio, si evitino i toni esasperati che fino ad oggi hanno caratterizzato le vicende di cronaca, in particolare quelle legate al tema migranti”, aggiunge. Il riferimento è, probabilmente, alle vicende del centro di Vicofaro di don Massimo Biancalani. “Le situazioni già complicate di chi è ai margini della società chiedono un maggior rispetto e di essere sottratte alle strumentalizzazioni politiche di ogni genere”, conclude la nota.

Lucca: militanti Forza Nuova perquisiti e denunciati per striscione contro sindaco

Dopo che il sindaco concesse la cittadinanza onoraria a 38 bambini stranieri, lo striscione “unico cittadino onorario S.E. Benito Mussolini” venne affisso davanti alla sua abitazione.

Quattro militanti di Forza Nuova sono stati perquisiti e denunciati dalla polizia per apologia del fascismo, al termine dell’indagine sull’affissione di uno striscione davanti alla casa del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, avvenuta il novembre scorso. Lo striscione riportava la scritta ‘Unico cittadino onorario S.E. Benito Mussolini’, accompagnato dalla sigla di Forza Nuova.

Secondo ipotesi, sarebbe stato affisso presumibilmente contro la decisione del Comune di concedere la cittadinanza simbolica a 38 bambini di nazionalità straniera. Dopo una serie di accertamenti la polizia questa mattina ha perquisito le abitazioni dei quattro militanti di Forza Nuova a Lucca, Altopascio, Viareggio e Massa, acquisendo vario materiale probatorio.

Striscione Forza Nuova Lucca, Rossi: “Reato, si chiama apologia di fascismo”

“Avvocatura valuterà le possibili azioni di iniziativa regionale”.

“Questo è un reato, si chiama apologia di fascismo e nessuno può far finta di non vedere il sempre più sfrontato disprezzo che Forza Nuova mostra nei confronti della Costituzione e delle leggi della Repubblica”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta così la notizia dello striscione inneggiante a Mussolini posto dal gruppo neofascista vicino all’abitazione del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, contestato per la concessione della cittadinanza onoraria simbolica a 38 bambini nati da genitori stranieri.

“Si tratta – continua Rossi – di un’offesa intollerabile ad un’intera città, che ha una forte cultura antifascista e solidaristica, e di un tentativo gravissimo di intimidazione nei confronti del sindaco, cui va la mia piena solidarietà, e delle istituzioni democratiche. E non può non colpire – sottolinea il presidente – che questa violenza verbale e ideologica tutta fascista si applichi ad una scelta di grande umanità e di intelligenza politica assunta dal Comune di Lucca”.

“Siamo di fronte ad un fenomeno che non può essere sottovalutato – conclude Rossi – è evidente l’infittirsi di un agire politico che non nasconde la sua ispirazione fascista. Il senso dell’Osservatorio che abbiamo attivato per monitorarlo è proprio questo e la nostra Avvocatura, cui il fatto è stato già segnalato, valuterà le possibili azioni di iniziativa regionale”.

Secondo il consigliere regionale Pd Stefano Baccelli, “quello che è accaduto al sindaco
Tambellini è inaccettabile. L’orribile striscione esposto da Forza Nuova rappresenta un attacco intimidatorio gravissimo. Sono vicino a Tambellini a cui voglio esprimere tutta la
solidarietà personale e del gruppo del Pd in Regione, sono sicuro, conoscendolo, che non arretrerà di un millimetro di fronte a gesti vergognosi che richiamano purtroppo periodi bui
della nostra storia recente”.

Lucca, sottolinea in una nota, “ha una profonda tradizione antifascista, quella che ha segnato tanti di noi nella nostra militanza politica. Lucca è la città di don Aldo Mei, fucilato per aver dato rifugio a ebrei, dei monaci certosini di Farneta trucidati dalle Ss, e anche di don Pietro Tocchini, parroco di San Marco, al cui seguito nel circolo Coraggio si sono formati tutti quei giovani che poi ebbero ruoli di rilievo nel movimento cattolico, nelle forme di resistenza civile durante la seconda guerra mondiale, nella ricostruzione della città dopo la Liberazione, e non solo. Tutto questo è la nostra storia, è il nostro Dna, chi cerca di dimostrare il contrario è sulla strada sbagliata e noi saremo sempre qui a ricordarglielo”, conclude.

Lucca: ‘Mussolini unico cittadino onorario’, lo striscione di Forza Nuova contro Tambellini

Lo striscione esposto sotto casa del sindaco Alessandro Tambellini in risposta alla cittadinanza simbolica conferita a 38 bimbi stranieri

‘Unico cittadino onorario s.e. Benito Mussolini’: questo il messaggio scritto su uno striscione che Forza Nuova ha esposto sotto casa del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. A darne notizia è stato lo stesso movimento di estrema destra  Fn, spiegando che l’azione è in risposta alla cittadinanza italiana simbolica conferita ieri dal Comune a 38 bimbi nati da genitori stranieri e residenti a Lucca in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia.

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco Alessandro Tambellini ha così commentato così la vicenda: “Stamani alle otto, mentre uscivo di casa, una vicina mi ha detto dello striscione di Forza Nuova. Leggo sulla stampa locale la rivendicazione del gesto effettuata da parte del segretario provinciale e del coordinatore regionale di Forza Nuova.

Di che cosa hanno paura? La cittadinanza simbolica, introdotta nel 2013 dalla mia amministrazione, grazie anche all’impegno che su questo tema ha profuso il compianto consigliere comunale Alessandro Bertolucci, rappresenta un modo per promuovere l’uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana che nascono, vivono, crescono, studiano e lavorano in Italia, e a Lucca in particolare. Forse i militanti di Forza Nuova hanno paura di questi 38 bambini cui abbiamo conferito lunedì scorso la cittadinanza simbolica nella sala del consiglio comunale?

In questa triste vicenda non si tratta di tutelare la mia persona, ma la Memoria storica di una intera comunità. Lo striscione, infatti, configura in maniera chiara un reato che in Italia è perseguito per legge: si chiama apologia del Fascismo.”

“Solidarietà mia personale e del Pd Toscana al sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. I fascio-razzisti di Forza Nuova hanno appeso sotto casa sua uno striscione disgustoso dopo la scelta del comune di sottolineare la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza conferendo cittadinanze simboliche a figli di immigrati residenti in città. Respingiamo con tutta la forza possibile questo atto intimidatorio e incivile così come respingemmo il penoso blitz dell’agosto scorso a Pistoia contro don Biancalani. La guardia non l’abbasseremo mai”. Così Dario Parrini, segretario Pd Toscana, dopo lo striscione appeso da Forza Nuova sotto casa del sindaco Tambellini.

Un messaggio di solidarietà al sindaco Tambellini è arrivato subito sui social anche dal senatore del Pd, Andrea Marcucci: “In Italia il diritto alla critica e al dissenso è garantito dalla Costituzione. L’apologia di fascismo invece è un reato perseguito dalle leggi. Oggi la mia totale solidarietà va al sindaco di Lucca Alessandro Tambellini per l’odioso striscione di Forza Nuova. Il fascismo non è una opinione, è un crimine”.

“Quello che è accaduto al sindaco Tambellini è inaccettabile. L’orribile striscione esposto da Forza Nuova rappresenta un attacco intimidatorio gravissimo. Sono vicino a Tambellini a cui voglio esprimere tutta la solidarietà personale e del gruppo del Pd in Regione, sono sicuro, conoscendolo, che non arretrerà di un millimetro di fronte a gesti vergognosi che richiamano purtroppo periodi bui della nostra storia recente. Lucca ha una profonda tradizione antifascista, quella che ha segnato tanti di noi nella nostra militanza politica. Lucca è la città di don Aldo Mei, fucilato per aver dato rifugio a ebrei, dei monaci certosini di Farneta trucidati dalle SS, e anche di don Pietro Tocchini, parroco di San Marco, al cui seguito nel circolo Coraggio si sono formati tutti quei giovani che poi ebbero ruoli di rilievo nel movimento cattolico, nelle forme di resistenza civile durante la seconda guerra mondiale, nella ricostruzione della città dopo la Liberazione, e non solo. Tutto questo è la nostra storia, è il nostro Dna, chi cerca di dimostrare il contrario è sulla strada sbagliata e noi saremo sempre qui a ricordarglielo”. Così Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd.

Pistoia: striscione Forza Nuova contro Don Biancalani

Appeso all’ingresso della scuola Anna Frank. “Pizzeria del rifugiato, specialità della casa: pizza connection”.

Questa mattina alcuni genitori degli alunni della scuola Anna Frank-Carradori in via Donati, a 300 metri dalla pizzeria del rifugiato di Don Biancalani, hanno scoperto lo striscione appeso al cancello d’ingresso e chiamato le forze dell’ordine. “Pizzeria del rifugiato, specialità della casa: pizza connection”, così recita lo striscione che è stato appeso nella notte tra domenica 19 e lunedì 20; a Vicofaro nessuno si era accorto di nulla. La Digos della Questura di Pistoia è intervenuta per rimuoverlo.

L’episodio in questione è l’arresto di un migrante di 25 anni della Repubblica del Biafra, ospite del centro di accoglienza della parrocchia di Ramini, trovato con 10 grammi di marijuana e 260 euro in tasca durante un controllo della polizia in piazza della Resistenza venerdì 10 novembre.

“I militanti di Forza Nuova hanno affisso uno striscione goliardico presso la cosiddetta pizzeria del rifugiato, riguardo alle tristemente note vicende di don Biancalani – afferma Leonardo Cabras, Coordinatore Regionale di Forza Nuova in Toscana -. La Pizza Connection è quella che unisce la droga a tale pizzeria che vede impiegati quei pseudorifugiati che il parroco mondialista di Vicofaro spaccia per candidi alfieri della nuova società felice e multietnica mentre nella realtà risultano essere spacciatori, oltre che portatori di sostituzione etnica”.

“Sappiamo bene che il legame tra invasione, speculazione economica, ideologie esterofile masochiste e criminalità è ormai noto e ben chiaro al popolo italiano: per questo la nostra azione, più che una denuncia, è una risata verso un mondo marcio – conclude Leonardo Cabras – che è prossimo ad essere spazzato via dalla rivoluzione nazionalista e sociale di Forza Nuova”.

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