Consiglio Comunale, sostegno economico a Fondazione Zeffirelli

Firenze, il Consiglio Comunale di Firenze in aiuto della Fondazione Zeffirelli: l’assemblea ha approvato una risoluzione, con primo firmatario Maria Federica Giuliani (Pd), per garantire un sostegno economico.

Con la risoluzione del Consiglio Comunale, in particolare si chiede di recepire nuovi finanziamenti e collaborazioni al fine di assicurare la piena attività del Centro internazionale delle arti e dello spettacolo e lo sviluppo di nuovi progetti.

La richiesta riguarda anche il Ministero per i Beni e le attività culturali e la Regione Toscana. Da parte del Comune è stata applicata la massima riduzione prevista dalle norme dell’affitto al momento della concessione dell’immobile di San Firenze.

“Con questa risoluzione – ha detto Giuliani – intendiamo aiutare la Fondazione che, prima del periodo del lockdown, aveva iniziato corsi importanti per giovani attori, giovani scenografi e giovani registi e che sono stati bloccati a causa dell’emergenza sanitaria. Il sostegno del Comune di Firenze non è mai venuto meno. Ma non basta, occorre anche un impegno concreto da parte del Mibact e, soprattutto, da parte della Regione Toscana”.

Zeffirelli: Firenze, oggi la camera ardente e domani i funerali in Duomo

Si svolgeranno domani, a partire dalle 11, nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, le esequie di Franco Zeffirelli, scomparso sabato nella sua casa di Roma all’eta’ di 96 anni. La cerimonia funebre sara’ officiata dall’Arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, prendera’ parte al rito anche la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze, diretta da Michele Manganelli. Il Maestro riposera’ nella cappella di famiglia del cimitero fiorentino delle Porte Sante, a San Miniato a Monte. Il feretro sara’ esposto oggi, dalle 11 alle 23, nella camera ardente allestita nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze.

Sarà Firenze a dare l’ultimo abbraccio a Franco Zeffirelli. La città dove nacque 96 anni fa lo farà con il massimo degli onori e della solennità: per lui, infatti, si apriranno le porte del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dove verrà allestita la camera ardente, e poi le porte del Duomo, dove saranno celebrati i funerali. E proprio le esequie che si terranno nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore daranno il senso del tributo con cui Firenze vuole onorare il cineasta autore di film celebri per la sontuosità formale: per lo stesso giorno il sindaco Dario Nardella ha proclamato il lutto cittadino “in ricordo del grande regista fiorentino”.

Dalle ore 11 alle 23 sarà aperta la camera ardente allestita nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dove il feretro sarà affiancato dal Gonfalone del Comune e da due vigili urbani in alta uniforme. La concessione di questo spazio, ideato alla fine del XV secolo per le riunioni del Consiglio della Repubblica Fiorentina, per cerimonie funebri è una rarità: l’ultima volta è stato il 1 marzo 2005 in occasione della morte del poeta Mario Luzi, ultimo esponente della grande stagione dell’Ermetismo e senatore a vita. In una più recente occasione, ad esempio, per la morte dell’ex partigiano fiorentino Silvano Sarti, presidente onorario dell’Anpi, il 27 gennaio scorso, la camera ardente fu allestita nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. I funerali si svolgeranno martedì 18, giugno alle ore 11, nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore. La cerimonia funebre sarà officiata dall’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori. In un messaggio di cordoglio, Betori ha sottolineato “la più volte ribadita professione di fede cattolica” di Zeffirelli e ha ricordato come “nella sua opera egli abbia mostrato la bellezza della fede e abbia proposto la bellezza come strada verso la fede”. Prenderà parte al rito anche la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze diretta dal maestro Michele Manganelli. I funerali in Duomo sono riservati, in genere, solo a vescovi, cardinali o sacerdoti che si sono particolarmente distinti per la loro opera pastorale; per le personalità laiche si tratta di un’eccezione: l’ultima volta è stato per le esequie del poeta Mario Luzi, il 2 marzo 2005; in precedenza, il 7 novembre 1977, era avvenuto per il giurista Giorgio La Pira, il ‘sindaco santo’ di Firenze e uno dei padri della Costituzione.

Sara’ sepolto nel cimitero delle Porte Sante con i fiorentini illustri (AdnKronos) – Al termine del sacro rito, il feretro verrà trasferito su una delle più belle colline di Firenze, dove si trova la Basilica di San Miniato al Monte, a pochi passi da piazzale Michelangelo. Zeffirelli riposerà nella cappella di famiglia del cimitero delle Porte Sante, accanto alla millenaria Basilica. In questo cimitero si trovano le tombe di illustri fiorentini come il pittore Pietro Annigoni, l’editore Felice Le Monnier, lo stilista Enrico Coveri, gli scrittori Carlo Collodi (autore di “Pinocchio”), Giovanni Papini, Luigi Bertelli detto Vamba (“Il giornalino di Giamburrasca”), Giorgio Saviane (“Eutanasia di un amore”), Pellegrino Artusi (“La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”), Vasco Pratolini (“Metello”, “Cronache di poveri amanti”, “Le ragazze di San Frediano”. E ancora: l’attore Paolo Poli, lo storico, giornalista e statista Giovanni Spadolini, presidente del Senato, Giovanni Meyer, fondatore dell’ospedale pediatrico Meyer, lo storico Pasquale Villari, il cantante Riccardo Marasco e il produttore cinematografico Mario Cecchi Gori. Infine, “in segno di rispetto e in conseguenza del lutto cittadino proclamato dal sindaco per la giornata di martedì 18 giugno”, la prima seduta del Consiglio comunale di Firenze, con l’insediamento dei nuovi consiglieri, inizialmente prevista per la giornata di oggi, è stata rinviata. La seduta verrà nuovamente convocata per un altro giorno.

Proveniente da Roma, il feretro di Zeffirelli è arrivato intorno alle 11.10, accolto sull’Arengario dal sindaco Dario Nardella e dal prefetto Laura Lega, con i figli adottivi del regista, Luciano e Pippo: quest’ultimo ha posato sulla bara una sciarpa della Fiorentina, la squadra di cui Zeffirelli era acceso tifoso da sempre. Il feretro del regista è stato quindi portato nel Salone dei Cinquecento, accolto dal gonfalone della città di Firenze, dalla giunta comunale al completo e dallo squillo delle chiarine: queste hanno poi lasciato il posto ad arie scelte di Maria Callas, il sottofondo musicale scelto per la camera ardente.

Su un grande schermo scorrono immagini di ritratti di Zeffirelli, scattati in ogni parte del mondo. Tra coloro chje sono accorsi per omaggiare il Maestro ci sono la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il soprintendente del Maggio Musicale Fiorentino Cristiano Chiarot, lo stilista Ermanno Daelli e l’imprenditore Toni Scervino, fondatori della maison fiorentina Ermanno Scervino, e il presidente della LegaPro di calcio Francesco Ghirelli.

“I lavori del maestro, e io l’ho sempre chiamato maestro, andranno in tutto il mondo come ha sempre fatto: ha lasciato una grande eredità a tutti noi, e spero a molte persone che oggi sono qui”. Lo ha detto ai giornalisti Luciano, figlio adottivo di Franco Zeffirelli, appena aperta la camera ardente. “Se c’è un insegnamento che ci ha lasciato più di tutti – ha proseguito – è l’amicizia. Era un personaggio difficile il maestro, perché non era facile, però la bellezza di quello che ricevevi in cambio era impagabile. Quello che lascia lo lascia per farlo ricordare. E’ stato un grande professionista del suo lavoro, era molto umano ed era una persona buona, un credente: dal suo lavoro si vede la sua fede, era amico della Chiesa e in questi quarant’anni ho visto il rapporto che aveva con la Chiesa. Se pensate al Gesù di Nazareth, è stato visto da due miliardi di persone già nel 1977 in tutto il mondo, è una grande eredità che lascia a tutti”.

Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha affermato: “Sarebbe bello che lo Stato, il governo, le istituzioni delle cultura, la Siae, sostenessero il progetto di una scuola internazionale delle arti e dello spettacolo intitolata a Zeffirelli, che possa sviluppare le iniziativa che già stanno facendo nella Fondazione. Il maestro amava i giovani, si metteva sempre a loro disposizione: come aveva imparato dal grande Visconti, allo stesso modo aveva questo modo di insegnare ai suoi ragazzi. E penso che questo aspetto debba essere mantenuto. Mi auguro davvero che possa crescere questa scuola internazionale, e come Comune faremo di tutto per sostenerla”.

Per domani, giorno dei funerali in Duomo, è stato proclamato il lutto cittadino: “Chiederemo a tutti gli esercizi commerciali – ha spiegato il sindaco – di abbassare per qualche minuto la saracinesca alle 11, nell’orario del funerale, e invito tutti gli organizzatori delle manifestazioni pubbliche di qualunque natura ad osservare un minuto di silenzio, o comunque a dedicare un saluto alla memoria del maestro”.

Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, che nell’aprile scorso aveva premiato Zeffirelli nell’ambito dell’iniziativa ‘Senato e Cultura’ a Palazzo Madama, ha affermato: “Sono venuta a rendergli omaggio qui a Firenze, nella sua città: il maestro Zeffirelli rappresenta l’eccellenza e la genialità italiana nel mondo”. Zeffirelli, ha sottolineato la presidente del Senato, “ha lavorato nei palcoscenici più prestigiosi e ha tenuto alta l’immagine dell’Italia anche come senatore della Repubblica: è stato un mio collega, e il fatto di aver partecipato anche alla vita politica ha significato dare alla cultura un valore aggiunto. E’ stato un uomo libero, come deve essere libera l’arte in tutte le sue articolazioni. Io lo ricordo con affetto, e oggi questa sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile per tutti”.

Casellati ha ricordato anche l’evento dell’aprile scorso: “Devo dire che quello che mi ha commosso è stato ripensare che l’ultima volta in Senato, ad aprile di quest’anno, già faceva fatica a parlare, però di fronte ad un pubblico che gli ha tributato un applauso lunghissimo ha detto ‘grazie’. Era commosso. Avergli regalato questo momento di gioia, dovuto, per quello che lui rappresenta, ha rappresentato e rappresenterà anche per le future generazioni, perché la sua opera è un lascito per tutti ed è immortale, questo mi ha lasciato un ricordo più dolce nel dolore di questo momento”.

Cristiano Chiarot, sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, ha dichiarato: “Cercheremo di ricordare la sua memoria attraverso un progetto dedicato a lui”, che potrebbe essere realizzato “forse già in autunno”. “Portando le condoglianze ai suoi figli – ha detto – abbiamo parlato di fare presto un omaggio al maestro Franco Zeffirelli, grande interprete del teatro, del cinema e della città di Firenze. Noi possediamo molte tracce del suo lavoro a Firenze nel nostro archivio storico”. Secondo Chiarot questo progetto “lo faremo forse già in autunno, perché la memoria va conservata anche a breve, con la sua famiglia e la sua Fondazione con cui già collaboriamo”.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le voci di dario Nardella e di Luciano Zeffirelli

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Addio al Maestro Zeffirelli, camera ardente in Palazzo Vecchio

Zeffirelli si è spento nella sua casa romana sulla via Appia. Era nato a Firenze il 12 febbraio 1923 e da tempo era malato.

Studente all’Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura della sua città, nel 1946 si trasferì a Roma dove esordì come attore di cinema e di teatro, e dove ebbe l’incontro che gli cambiò la vita: quello con Luchino Visconti. Iniziò così una carriera artistica andata avanti per 60 anni circa, che lo ha eletto uno degli uomini di spettacolo più noti al mondo, capace di passare con grande facilità dal cinema al teatro, alla tv, premiato con innumerevoli riconoscimenti, tra cui ben cinque David di Donatello, due Nastri d’argento e ben 14 candidature dei suoi film agli Oscar, tra cui due personali (per ”Romeo e Giulietta” nel 1968 quale miglior regista e per ”La Traviata” nel 1982 per la migliore scenografia).
Nel 2008 Franco Zeffirelli aveva manifestato la volontà di lasciare alla città di Firenze l’intero suo archivio dove – aveva spiegato – aveva ”raccolto per i miei spettacoli di lirica, di teatro e di cinema nel l’arco di sessant’anni”. A distanza di quasi dieci anni da quella dichiarazione, il 1° ottobre 2017 ha aperto a Firenze il Centro per arti dello spettacolo – Fondazione Franco Zeffirelli onlus, ospitato nel complesso monumentale di San Firenze e che contiene al suo interno oltre 250 fra oggetti e cimeli legati alla sua carriera artistica.

La scomparsa di Zeffirelli, che riposera’ nel cimitero delle Porte Sante di Firenze, e’ avvenuta alla fine di una lunga malattia, fa sapere la Fondazione che porta il suo nome.

Regista e sceneggiatore, Gian Franco Corsi Zeffirelli e’ stato anche senatore della Repubblica, eletto nelle fila di Forza Italia. Zeffirelli vinse numerosi David di Donatello per film quali “Fratello Sole e Sorella Luna” e “Amleto”, con “Romeo e Giulietta” vinse anche un Nastro d’Argento. Su iniziativa del presidente della Repubblica nel 1977 fu nominato Grand Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

“La scomparsa di Franco Zeffirelli lascia un grande vuoto nel mondo dello spettacolo e della cultura italiana e internazionale. Con il suo straordinario talento e la sua profonda sensibilità estetica, ha dato vita, nella sua lunga vita di artista, a grandi capolavori nel cinema e nell’opera. Spirito brillante e coinvolgente, ha accompagnato la sua arte con grande passione civile e amore per il suo Paese”. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Ciao Maestro. E’ stato un onore averti conosciuto e aver condiviso con te il sogno del tuo Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo a San Firenze”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della morte del celebre regista Franco Zeffirelli.
“Franco Zeffirelli – ha ricordato il sindaco – ha sempre amato visceralmente la sua città, anche se da anni gli impegni lavorativi e la fama internazionale lo avevano portato altrove. E proprio qui, nell’ex Tribunale di San Firenze, aveva fortemente voluto il Centro che raccoglie la sua eredità professionale, un centro dedicato all’immane materiale raccolto nei decenni di successi nel cinema, scenografia, teatro, lirica”. “Zeffirelli – ha continuato Nardella – voleva che San Firenze diventasse anche un punto di riferimento per i giovani che vogliono intraprendere la strada dello spettacolo. Per questo, oltre al suo archivio, il centro accoglie un museo, una biblioteca, corsi di regia, sceneggiatura, scenografia, fotografia, costume, recitazione. Questo spazio è il coronamento di un sogno e un bellissimo regalo per la sua, la nostra città”.
“Di Zeffirelli – ha aggiunto il sindaco – mi piace ricordare il carattere forte e verace, la passione instancabile per il lavoro e per la sua città, dove tornava appena poteva e dove, per suo volere, sarà sepolto: questo amore, contraccambiato, per Firenze, trovò come suo apice la consegna del Fiorino d’oro da parte del sindaco Matteo Renzi il 31 maggio 2013”.
“In accordo con la famiglia, alla quale vanno le più commosse condoglianze mie personali e dell’amministrazione – ha concluso il sindaco – troveremo insieme un modo di altissimo significato per ricordare il Maestro, uno più grandi esponenti della cultura mondiale

“Con la morte di Zeffirelli se ne va un altro grande del Novecento, un classico, un esponente di primo piano del patrimonio culturale ed artistico del nostro Paese. Ha
segnato un’epoca del cinema e del teatro italiano partendo con Rosi e Visconti e realizzando veri capolavori per il pubblico della Scala o del Metropolitan come per quello del grande schermo, ridando vita a grandi testi classici come quelli di Shakespeare, Puccini o Verga. A Firenze, sua citta’ natale e alla quale restera’ per sempre legato, aveva dedicato un commovente documentario dopo l’alluvione del 1966 e aveva deciso, pur tra mille difficolta’, di regalare il Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo, una parte di eredita’ del suo lavoro. A nome di tutta la giunta regionale esprimo le condoglianze per la sua scomparsa”. Cosi’ il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, non appena appresa la notizia della morte del regista fiorentino.

Al cordoglio del presidente Rossi si aggiunge anche quello della vicepresidente Monica Barni, titolare della delega alla cultura.
“Scompare un artista totale – ha detto – che ha raccontato grandi storie al teatro e al cinema come un artigiano della produzione artistica, con una ricerca, un rigore e una maestria unici, come e’ raccontato magistralmente nel percorso a lui dedicato nella sua fondazione”.

“Ci lascia un protagonista della cultura del nostro tempo, un maestro del cinema e dello spettacolo che ha scelto Firenze come luogo custode del suo immenso sapere. A noi resterà oltre al ricordo il compito di tenere viva la sua arte”. Lo afferma l’assessore alla cultura di Firenze, Tommaso Sacchi. “Apriremo la rassegna estiva di cinema al piazzale degli Uffizi che inizierà nei prossimi giorni – annuncia Sacchi – con il film  “Un tè con Mussolini” in omaggio al Maestro”. “Appresa la notizia ho subito sentito Pippo Zeffirelli per esprimere il mio più sentito cordoglio e il mio affetto a lui e alla famiglia – aggiunge-. Da oggi la comunità fiorentina, italiana e internazionale piange un grande artista e un grande uomo”.

La camera ardente con il feretro di Franco Zeffirelli sarà allestita lunedì mattina, 17 giugno, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella. “Tutto il mondo potrà salutarlo nella sua Firenze”, ha scritto Nardella in un tweet. In un primo momento la Fondazione Zeffirelli aveva reso noto, con un comunicato, che la camera ardente sarebbe stata allestita nel Campidoglio di Roma. Zeffirelli riposerà nella cappella di famiglia del cimitero fiorentino delle Porte Sante, a San Miniato al Monte. In questo cimitero si trovano le tombe di illustri fiorentini come il pittore Pietro Annigoni, lo scrittore Carlo Collodi, l’editore Felice Le Monnier, lo stilista Enrico Coveri, lo scrittore Giovanni Papini, l’attore Paolo Poli, lo scrittore Vasco Pratolini, lo storico e statista Giovanni Spadolini.

Zeffirelli: domenica metropolitana in Fondazione

La Fondazione Zeffirelli nell’arco di soli nove giorni (3, 7, 12 febbraio) propone tre eventi: la proiezione di due documentari diretti quasi 30 anni fa dal Maestro, l’archivio mai visto dedicato a Elisir d’amore di Donizetti, e l’ormai consueto appuntamento con il compleanno di Franco Zeffirelli (il 12 febbraio) che quest’anno propone anche il concerto di un vincitore di “Amadeus Factory”, primo e unico talent show italiano dedicato alla musica classica e al jazz.

Come ogni prima domenica del mese, anche durante l’intera giornata del prossimo 3 febbraio (dalle 10 alle 18) per tutti i residenti nell’area metropolitana di Firenze sarà gratuito l’ingresso nel Museo Zeffirelli, che in 22 sale propone testimonianze della settantennale carriera del Maestro Zeffirelli. Inoltre alle 11 e alle 16 nella Sala della Musica saranno proiettati i documentari Firenze e Toscana diretti dal Maestro Zeffirelli.

Firenze è l’episodio facente parte del progetto intitolato “12 registi per 12 città”, prodotto in occasione dei campionati mondiali di calcio in Italia del 1990. In questo cortometraggio, di quasi 10 minuti di durata, sono state ricostruite le fasi precedenti una partita di Calcio Storico Fiorentino (o Calcio in costume), di cui comunque si vedranno alcune immagini riprese dal vivo. La fotografia è di Daniele Nannuzzi (AIC) e le musiche di Ennio Morricone.

Il secondo documentario, dal titolo Toscana, venne realizzato nel 1991 da Franco Zeffirelli su commissione della Regione per promuovere il turismo in Toscana. Il Maestro racconta la bellezza e la storia della Regione attraverso le immagini delle città toscane, della natura che le circonda e delle opere d’arte che la rendono unica nel mondo.

Primo appuntamento del 2019 con Archivio mai visto, l’appuntamento con il patrimonio di appunti e ricordi che il Maestro Zeffirelli ha donato a Firenze e che si apre per scoprire i segreti del suo straordinario lavoro.

Giovedì 7 febbraio, alle 17.30 (ritrovo ore 17.15 davanti la biglietteria) è in programma Archivio mai visto, la visita esclusiva all’archivio personale del Maestro alla scoperta dei materiali inediti, dei bozzetti e degli schizzi che Franco Zeffirelli ha prodotto per la realizzazione delle messe in scena dell’opera buffa di Donizetti, l’Elisir d’amore. Durante la sua carriera, Zeffirelli si è occupato due volte dell’Elisir d’amore, prestando la sua arte a quel raffinato intreccio, comico e sentimentale.

Il percorso è a cura di Maria Alberti, storica dello spettacolo e della scenografia. I visitatori saranno condotti nelle sale del Museo Zeffirelli dedicate all’opera e avranno l’esclusiva opportunità di visitare la biblioteca e l’archivio personali del Maestro: qui conosceranno da vicino i materiali usati da Zeffirelli per il suo lavoro, i libri consultati, i documenti con le annotazioni, gli schizzi autografi e i bozzetti preliminari delle produzioni del ’54 e del ’61.

In occasione del 96° compleanno di Franco Zeffirelli, la Fondazione che porta il suo nome per tutta la giornata (dalle 10 alle 18) apre gratuitamente le sale del Museo a tutti i cittadini di Firenze e dell’area metropolitana che vorranno scoprire la ricchissima collezione, da poco rinnovata con la presenza di nuovi costumi di scena.

Nella mattina (alle ore 11) e nel pomeriggio (alle ore 16,30) i visitatori potranno partecipare alla visita guidata a cura del personale del Museo.

La giornata di appuntamenti in onore del Maestro si concluderà alle 20,30 nella Sala della Musica con il concerto di fisarmonica del giovanissimo talento Lorenzo Albanese, vincitore di “Amadeus Factory” 2017, primo e unico talent show in Italia dedicato alla musica classica e al jazz. Il programma propone un’ampia scelta di brani fra trascrizioni da Pachelbel e Rossini (il celebre “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia) e originali di Angelis, Voytenko, Pusharenko, Semionow, espressamente scritti per fisarmonica. Quest’ultimo appuntamento conferma la vocazione della Fondazione Zeffirelli a promuovere i giovani artisti per farli affermare nel mondo delle arti dello spettacolo, e segna l’inizio della nuova serie dei “Concerti di San Firenze” organizzati da Francesco Ermini Polacci, direttore artistico della attività culturali.

INFO:

Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo – Fondazione Franco Zeffirelli onlus – Piazza San Firenze 5 – Firenze

www.fondazionefrancozeffirelli.cominfo@fondazionefrancozeffirelli.com

biglietteria e prenotazioni visite guidate tel. 055-2658435

http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=284694

Fondazione Zeffirelli ospita Giornata contro leucemie: Ail Firenze sceglie opera Bernabei per rappresentare il momento 

Sarà il Centro internazionale per le arti dello spettacolo della Fondazione Franco Zeffirelli ad ospitare domani, mercoledì 20 giugno, per la sezione fiorentina, la Giornata nazionale contro leucemie, linfomi e mieloma.

La Giornata, promossa dall’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, e posta sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, rappresenta un’occasione molto importante per promuovere l’attenzione e l’informazione sulla cura delle malattie del sangue, sottolineando i grandi progressi della ricerca scientifica e delle terapie.

L’evento fiorentino sarà patrocinato da Regione Toscana e Comune di Firenze e sarà realizzato grazie alla generosità di due aziende. Per rappresentare simbolicamente questo momento Ail Firenze ha scelto un’opera di Pietro Antonio Bernabei, medico ematologo da sempre e studioso anche di pittura. L’opera, che sarà messa all’asta nel corso della serata, rappresenta un invito alla speranza riposta nella ricerca scientifica nel trovare soluzioni alle manifestazioni patologiche delle malattie del sangue e, come afferma lo stesso Bernabei, “si sviluppa intorno al valore estetico dell’immagine biologica nel contesto di ‘Bioarte'”, termine coniato dallo stesso ematologo per indicare l’ambito di contaminazione tra arte e scienze della vita.

Dalle 17.30 previste visite al Museo Zeffirelli, alle ore 18.30 sono in programma i saluti istituzionali con l’intervento del professor Pierluigi Rossi Ferrini e alle 19 un light dinner nella corte interna di Palazzo San Firenze. Durante la serata, condotta da Anna Maria Tossani, ci sarà anche l’esibizione Bandierai degli Uffizi. L’evento sarà anche un’occasione di raccolta fondi da destinare alle attività dell’Ail.

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