Fondazione Don Milani impugna decisone tribunale su archivio prete Barbiana

Il tribunale civile di Monza, a gennaio scorso, ha rigettato  la richiesta avanzata dallo stesso ente di avere il materiale di archivio del prete di Barbiana (Firenze) dagli eredi di Michele Gesualdi, uno dei fondatori dell’ente.

Probabilmente il prete di Barbiana, Don Lorenzo Milani, che insegnava agli ultimi e dialogava con i potenti, questa vicenda proprio non se la meritava. Fatto sta che le sue carte sono diventate terreno di contesa, con tanto di carte bollate e tribunali. La notizia di oggi è che la Fondazione don Lorenzo Milani ha impugnato la decisione del tribunale civile di Monza, risalente a gennaio scorso, di rigettare la richiesta avanzata dallo stesso ente di avere il materiale di archivio del prete di Barbiana (Firenze) dagli eredi di Michele Gesualdi, uno dei fondatori dell’ente.

Lo fa sapere la stessa Fondazione in una nota.

Piero Ichino, legale della Fondazione don Milani, parla della “necessità di questa iniziativa giudiziale, ritenuto fondato il timore di un pregiudizio concreto, grave, imminente ed irreparabile per la Fondazione, derivante dalla pubblicazione dei documenti di sua proprietà da parte di terzi privi di qualsiasi titolo per farlo, con la richiesta al tribunale di impedire il suddetto pregiudizio con i provvedimenti ritenuti più idonei, ordinando alle signore Sandra Gesualdi e Carla Carotti l’immediata reintegra della Fondazione nel possesso del materiale archivistico”.

L’avvocato aggiunge che “contro l’atto di spossessamento abusivo delle eredi di Michele Gesualdi, la Fondazione Don Milani  è stata costretta ad agire in via cautelare presso il tribunale di Monza” e, a suo avviso, “l’ordinanza del tribunale si fonda su errori in punto di fatto e incongruenze che risultano evidenti dalla lettura delle circostanze illustrate come siamo convinti di dimostrare al collegio con questo nostro reclamo”.

La Fondazione Don Milani, continua ancora il legale, “ha prodotto copiosa documentazione da cui si evince che gli scritti pubblicati, sebbene fossero conservati presso l’abitazione di Michele Gesualdi per mere questioni logistiche e di cortesia, erano pacificamente nella disponibilità della Fondazione medesima, come riconosciuto pubblicamente da Michele Gesualdi stesso in diverse occasioni e, dopo la sua morte, anche dalla stessa signora Sandra Gesualdi”.

Archivio don Milani: è guerra legale tra gli ‘eredi’

La fondazione intitolata al parroco di Barbiana, fondata nel 2004 da Michele Gesualdi e altri ex allievi, ha intimato alla propria vicepresidente Sandra Gesualdi di restituire la ricca raccolta di documenti lasciati da don Lorenzo. E’ quanto riportato dal quotidiano La Repubblica.

Dopo la morte del priore, scritti e foto erano stati raccolti da Michele Gesualdi e da altri allievi e conservati nella casa dei Gesualdi a Calenzano (Firenze). Carte preziose, di cui la  Fondazione si ritiene proprietaria, per questo contesta a Sandra Gesualdi di aver ceduto i diritti di pubblicazione “senza averne titolo” alla casa editrice San Paolo. L’udienza davanti al tribunale di Monza si aprira il prossimo 3 gennaio.

“L’archivio di don Milani deve tornare alla sua Fondazione” dice in una nota la  Fondazione  spiegando di essere ricorsa al tribunale di Monza per tornare in possesso dell’archivio dell’ex priore.

“La raccolta delle lettere e degli scritti di don Lorenzo Milani è iniziata già all’indomani della morte dell’amato priore, da parte di tutti gli allievi della sua scuola”, ricorda il presidente della Fondazione Agostino Burberi.

“Tutti gli atti che Michele Gesualdi ha raccolto e pubblicato, proprio in qualità di presidente della Fondazione, sono stati donati alla Fondazione – aggiunge -. Lo stesso Michele Gesualdi, tra le altre, ha sottoscritto di suo pugno una dichiarazione in tal senso. Come Fondazione abbiamo il dovere di tutelare e promuovere, accrescere e valorizzare, l’intero archivio, fondamentale eredità materiale e spirituale di don Milani, e proteggerlo da ogni tentativo di indebita e ingiustificata appropriazione o peggio ancora qualsivoglia speculazione. Lo dobbiamo alla memoria di don Lorenzo, e alle future generazioni. Per questo andremo avanti con le nostre ragioni, risoluti, fino al termine di questa vicenda”.

Con una azione possessoria cautelare, presentata al tribunale civile di Monza, lo scorso 21 novembre, a firma di Burberi, la Fondazione infatti ha richiesto l’immediato reintegro alla Fondazione, del rilevante materiale archivistico ancora in possesso alle signore Sandra Gesualdi e Carla Carotti, rispettivamente figlia e moglie dell’ex presidente della Fondazione, Michele Gesualdi, si spiega ancora nella nota. Dopo il decesso di quest’ultimo (2018), la conservazione del materiale archivistico, di assoluto valore documentale, un numero assai rilevante di lettere, testi originali delle opere milaniane, fotografie, scritti vari, appunti, inediti, è rimasta affidata in piena fiducia nella casa dei Gesualdi a Calenzano, alla moglie Carla Carotti e alla figlia Sandra, che già da anni avevano aderito alla Fondazione.

Nella stessa nota La Fondazione spiega inoltre che: “La causa civile si è resa necessaria e improcrastinabile, all’indomani dell’uscita di un libro (dicembre 2022), a cura di Sandra Gesualdi, per le Edizioni San Paolo, con la pubblicazione di lettere inedite di don Milani senza alcuna autorizzazione da parte della Fondazione”

“Si tratta di un archivio frutto di un lavoro durato 50 anni curato da mio padre Michele Gesualdi. Dal 2004 come fondatore ha messo a disposizione della Fondazione Lorenzo Milani l’archivio e ne ha fatto delle pubblicazioni, i diritti delle pubblicazioni sono stati lasciati alla Fondazione che se li sta godendo. La Fondazione dovra’ dimostrare il contrario”. Questa la replica di  Sandra Gesualdi, figlia di Michele e vicepresidente della Fondazione don

Don Milani, oggi la “Marcia a Barbiana”. Bindi: “Ispiriamoci a lui”

“La Pace. Tra non violenza e resistenza” è della 21esima edizione della “Marcia a Barbiana”, manifestazione promossa dal Comune di Vicchio e dall’Istituzione Culturale Centro di Documentazione Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana in collaborazione con la Fondazione Don Lorenzo Milani e l’Associazione Gruppo Don Lorenzo Milani di Calenzano e col patrocinio di Regione Toscana, Consiglio regionale toscano, Città Metropolitana di Firenze e Unione Montana dei Comuni del Mugello.

Nonostante la pioggia, oggi la Marcia a Barbiana si è tenuta ugualmente: i partecipanti hanno camminato, in silenzio, salendo, fino alla piccola località di Barbiana, fino alla chiesetta e alla canonica dove il priore dette vita alla scuola, a una straordinaria esperienza educativa e scolastica. Oltre al sindaco di Vicchio erano presenti anche rappresentanti del Comune di Firenze, della Città Metropolitana e della Regione Toscana, dei Comuni mugellani e dell’area metropolitana, il coordinatore del Comitato promotore della Marcia della Pace PerugiAssisi Flavio Lotti con un gruppo di giovani, il sindaco di Verona.

A Barbiana si sono tenuti i saluti istituzionali e quelli dei presidenti della Fondazione Don Lorenzo Milani, Agostino Burberi, dell’Istituzione culturale Don Lorenzo Milani, Leandro Lombardi, e dell’associazione di volontariato Gruppo Don Lorenzo Milani di Calenzano, Alessandro Santi, ai quali è seguita la “riflessione” del presidente del Comitato per il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani, Rosy Bindi, e di mons. Giovanni Paccosi, Vicario per la Pastorale della Diocesi di Firenze e Presidente del Comitato diocesano Don Lorenzo Milani. Hanno chiuso, la benedizione del Monaco Padre Guidalberto Bormolini e l’omaggio musicale a Don Lorenzo con canti spirituali e di liberazione dal mondo.

Per Rosy Bindi: “La marcia di quest’anno assume tanti significati. Si marcia nell’anno in cui l’Europa si confronta di nuovo con la guerra che è tornata forse a causa della nostra distrazione. Questo è un evento importante anche perché dà inizio alla preparazione del centenario dalla nascita di Don Milani, che celebreremo il prossimo anno: chiediamo a lui di ispirarci in questo tempo difficile”. “Si torna a marciare dopo il Covid. Ci stiamo riabituando alla normalità senza assumerci le nostre responsabilità. .- ha continuato – Ricordiamo le parole di don Milani che non aveva diviso il mondo tra amici e nemici ma tra ricchi e poveri: lui stava dalla parte dei poveri, solo da lì si può costruire un mondo giusto e di pace”.

Il sindaco di Verona Damiano Tommasi ha ricordato che: “Per noi Don Lorenzo Milani è una figura che fa parte delle nostre vite: tanti di noi hanno tratto ispirazione dall’idea di politica che Don Milani aveva trasmesso, il pensiero di uscirne tutti insieme. Non dobbiamo dimenticare il suo messaggio”. “Il suo messaggio è forte ed è partito da una realtà molto
piccola – ha aggiunto -. E’ il messaggio di non porsi limiti e non trovare alibi”.

Per il sindaco di Vicchio don Milani ha costruito un nuovo vocabolario che ha permesso di re-interpretare il mondo. All’origine della realtà c’è la coscienza e dunque la conoscenza. La pace non deve essere una meta ma un metodo. I partecipanti alla marcia sono portatori di pace. Il primo cittadino vicchiese ha poi affermato che oggi è necessaria una “Agenda don Milani” da cui tutti dovrebbero attingere: attenzione ai più deboli, a chi ha meno; eguaglianza delle opportunità; la scuola.

Marcia di Barbiana: una camminata di “princìpi” fino alla scuola di Don Milani

Domani, sabato 26 Maggio, torna la Marcia di Barbiana: per i partecipanti il ritrovo è previsto alle 10:30 al Lago Viola e all’arrivo verranno premiati anche i vincitori del Concorso “La parola genera”, che ha visto la partecipazione di 11 scuole da tutta Italia; nel pomeriggio poi seguirà un incontro di riflessione su scuola, famiglie e comunità.

Si terrà Sabato 26 maggio la XVII edizione della Marcia di Barbiana: torna così un appuntamento che ogni anno coinvolge centinaia di partecipanti provenienti da tutta Italia che salendo a piedi fino alla scuola che fu di Don Milani vogliono ribadire l’importanza di una scuola per tutti, pubblica, modello di stimolo per trasmettere saperi critici e di affermazione dei principi di equità e solidarietà.

Il Comune di Vicchio insieme all’Istituzione Don Milani con la Fondazione Don Lorenzo Milani e il Centro Formazione e ricerca e Scuola di Barbiana, tornano così a promuovere un’iniziativa divenuta ormai appuntamento fisso, capace di attirare l’attenzione verso quell’esperienza educativa unica che dal dicembre 1954 vide protagonista Don Lorenzo Milani per quasi tredici anni.

La Scuola di Barbiana divenne una realtà che sconcertò e stimolò il dibattito pedagogico ed educativo, anche nei decenni successivi, ed ancora oggi provoca riflessioni sul futuro della scuola italiana. Per questo, oggi più che mai, è significativo il tornarci insieme, facendo della marcia un momento di riaffermazione di un impegno civico e culturale.

Per i partecipanti l’appuntamento è alle ore 10:30 presso la località “Lago Viola” per la partenza a piedi in direzione di Barbiana. Al Lago Viola si potrà accedere sia con mezzi propri (fino ad esaurimento del parcheggio) oppure con le navette messe a disposizione del Comune di Vicchio che partiranno dalla Stazione ferroviaria (in concomitanza con l’arrivo dei treni da Borgo San Lorenzo e Firenze) o dal parcheggio per autobus in Via Costoli adiacente alle Piscine Comunali. All’arrivo, previsto intorno alle ore 12:00, saranno rivolti i saluti delle autorità presenti a tutti i partecipanti, prima di presentare i lavori e resi noti i vincitori del Concorso “La Parola genera”, promosso dall’Istituzione Don Milani che ha visto la partecipazione di 11 diversi istituti scolastici provenienti da varie zone d’Italia ed in particolare da Bergamo, Matera, Parma, Pescara, Vicenza oltre che dal Mugello e Firenze.

Nel pomeriggio, alle ore 14, sempre a Barbiana, si svolgerà infine un incontro di riflessione su “scuola, famiglie e comunità, alla luce del messaggio di don Milani”, promosso dall’Istituzione culturale don L. Milani e Scuola di Barbiana, dalla Rete di Coordinamento delle Consulte del Mugello e la Fondazione don Lorenzo Milani. L’incontro si aprirà con interventi di un allievo della Scuola di Barbiana, un amministratore locale, un dirigente scolastico e un genitore della Rete delle Consulte dei genitori del Mugello. Seguirà una discussione a gruppi e conclusioni condivise.

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