Toscana Aeroporti Handling: sindacati, Regione Toscana pronta a confronto

Riferiscono in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl, in seguito a un incontro avuto su Toscana Aeroporti Handling con gli assessori regionali Nardini, Baccelli e Marras

La Regione Toscana è disponibile “ad aprire nell’immediato un confronto specifico con Toscana Aeroporti” sul destino di Toscana Aeroporti Handling, “coinvolgendo anche il sindacato per ricercare delle soluzioni, fare chiarezza e mettere in sicurezza i lavoratori”. E’ quanto riferiscono in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl, in seguito a un incontro avuto con gli assessori regionali al lavoro Alessandra Nardini, ai trasporti Stefano Baccelli e allo sviluppo economico Leonardo Marras.

“Abbiamo lanciato l’idea di creare un tavolo di lavoro – sottolineano -, che a fronte del censimento di tutte le lavorazioni specifiche e delle professionalità possedute dalle maestranze, per istituire un piano di formazione, attingendo dalle risorse economiche sia dal fondo nazionale che da quello regionale, per mettere i lavoratori in aula e coinvolgerli e tenerli formati. Questo permetterà che quando la ripresa partirà di essere pronti a rispondere alla domanda del lavoro. Su questo tema, l’assessora Nardini ha recepito questa opportunità e verificherà la possibilità di procedere in questa direzione, inoltre ha dato disponibilità a fare un focus sugli appalti che per primi rischiano di subire la scellerata scelta della vendita dell’Handling”. Su questa ultima ipotesi “non accetteremo mediazioni al ribasso”, aggiungono i sindacati, con l’obiettivo di “garantire i lavoratori sia sul piano salariale che occupazionale: metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per arrivare ad una soluzione positiva per i lavoratori”

Dalla scuola ai trasporti, venerdì di piazza e protesta in Toscana

Un venerdì di protesta come non se ne vedevano dalla stagione pre Covid. Oggi anche in Toscana dalla scuola ai trasporti, dai ristoratori ai rider fino al mondo circense si danno appuntamento in manifestazioni, presidi, flash mob nel rispetto delle misure anti covid.

Partiamo dalla scuola:  a Firenze come in altre in 60 città si svolgeranno le mobilitazioni per lo sciopero nazionale  dalla Didattica a Distanza da parte di studenti e docenti, per chiedere la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti scolastici, dal nido all’università, non oltre il 7 aprile. La mobilitazione è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas. A Firenze, ore 9.30, piazza Santissima.

Scendono in piazza oggi, lanciando l’hashtag #blocchiamolitalia, le imprese di TNI Horeca Italia, che hanno deciso di unirsi ai tassisti e, insieme a loro, commercianti e partita Iva, per una manifestazione nazionale di protesta contro le misure insufficienti messe in campo dal governo Draghi. La mobilitazione coinvolgerà diverse città italiane. Un lungo serpentone di taxi e mezzi privati si muoverà lento lungo dalle 10 da via Simone Martini e conclusione in piazza Signoria.

Centinaia di luna park e circhi annullati in tutta Italia, oltre cinquemila famiglie senza lavoro e reddito dal primo lockdown. È il bilancio degli ultimi dodici mesi per gli esercenti dello spettacolo viaggiante e circense che, nella mattinata di oggi scendono uniti in piazza chiedendo al governo una data per la riapertura e un sostegno per la ripartenza. Luogo della mobilitazione a Firenze, piazza santa Croce.

Oggi è indetto anche lo sciopero di tutto il settore del trasporto pubblico locale, proclamato a livello nazionale da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna. “I 5500 lavoratori del Tpl in Toscana hanno sempre risposto presente in questi mesi di pandemia, mentre ancora una volta registriamo la mancata volontà da parte delle associazioni datoriali di non rinnovare il Ccnl, scaduto ormai da tre anni – spiega David Zullo della segreteria Uiltrasporti Toscana. La fascia di garanzia a Firenze per la tramvia sarà fino alle 9.30 e dalle 17 alle 20.

E la rete nazionale “riderxidiritti” ha promosso il “No Delivery Day”, una nuova mobilitazione dei ciclofattorini del food delivery per protestare contro il contratto Assodelivery-Ugl, che in questi mesi ha peggiorato ulteriormente le condizioni dei rider.
A Firenze la mobilitazione è promossa da Nidil Cgil: dopo una biciclettata dei ciclofattorini tra le vie del centro, ci sarà un presidio alle 12 in piazza della Signoria.

Seguiremo le manifestazioni a partire dalle 9.00 di questa mattina con dirette radio e sui nostri canali social. 

Sciopero tramvia 26/3, fasce orarie servizio tram

Durante lo sciopero della tramvia il servizio sarà comunque garantito dalle 6.30 fino alle 9.30 e dalle 17 fino alle 20

Venerdì 26 marzo 2021 è stato proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore, promosso dalle associazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl Fna, per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e il miglioramento delle condizioni lavorative.

Lo sciopero della tramvia, di 24 ore, coinvolgerà anche il servizio della tramvia di Firenze. Il servizio della tramvia di Firenze, viene spiegato in un comunicato, sarà comunque garantito dalle 6.30 fino alle 9.30 e dalle 17 fino alle 20. Fuori da queste fasce orarie la presenza e regolarità del servizio non saranno garantite e dipenderanno dal grado di adesione allo sciopero.

Il tasso di adesione dei precedenti scioperi proclamati dalle medesime sigle sindacali è stato pari al 94%, si legge sul sito Gest Tramvia dove si spiegano anche i dettagli della giornata di sciopero.

Per maggiori informazioni viene diffuso l’invito a prendere visione dei pannelli informativi elettronici presenti alle fermate, a visitare il sito www.gestramvia.it, i profili social media (Twitter e Facebook), seguire l’app Telegram, o contattare il call center al numero verde 800.964424 (Gratuito da numero fisso), o dal cellulare al numero 199.229300 (Pagamento).

Prato, riders assunti col contratto nazionale Logistica

50 riders saranno assunti col Contratto nazionale Logistica in una azienda di Prato operante per Runner Pizza: accordo con Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. “Stop a lavoro nero, improprio o sottopagato: con questa intesa si afferma che i rider sono lavoratori subordinati con diritti, tutele e retribuzione mensile”

In questi giorni è stato sottoscritto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti un accordo, che disciplina il lavoro subordinato per i riders, in una azienda di Prato operante per il marchio Runner Pizza. Si tratta di una azienda, nata da poco, che attualmente ha 24 lavoratori e che prevede di arrivare ad averne 40 entro un anno e 70 entro due anni. Dunque circa 50 lavoratori in più di adesso, per servizi di food delivery e non solo.

Anche in questa realtà vogliamo che emergano i ciclofattorini dal lavoro nero, sottopagato o con forme contrattuali sbagliate e improprie.

Con questo nuovo accordo, anche a Prato, si afferma che i rider sono lavoratori subordinati che hanno diritto all’applicazione del Contratto nazionale Merci, Logistica e Spedizioni, oltre che al pagamento delle ore effettivamente lavorate e non in base alle consegne. E ovviamente anche alla retribuzione mensile e al riconoscimento di tutti i diritti e tutele che il Contratto nazionale  della Logistica riconosce, anche con le ultime specifiche, a tutti i lavoratori del settore.

“Soprattutto – si legge in una nota sindacale conglunta – si stabilisce che il rischio d’impresa legato alla vendita dei prodotti e le conseguenti consegne non sia a carico dei lavoratori, bensì dell’impresa. Ora, avanti per l’estensione di questo tipo di accordi  a tutte le aziende del settore, a vantaggio dei tanti  rider che svolgono le attività di consegna del cibo, e non solo, in tutta la Toscana”.

Quello pratese non è il primo accordo di questo tipo sull’assunzione di rider firmato in Toscana: nel luglio del 2019 sempre Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ne firmarono uno analogo con Runner Pizza a Firenze (riguardava 200 rider).

Fit-Cisl, 200 portuali Livorno sono a rischio

Firenze, circa 150 lavoratori diretti e altri 50 stagionali fra i portuali di Livorno sono a rischio: è l’allarme lanciato dalla Fit-Cisl Toscana.

Secondo la Fit-Cisl infatti, a fronte della forte riduzione post-Covid dei traghetti (-45%) e del traffico dei container (-15%) rispetto al 2019, si registra un utilizzo a volte non regolato del lavoro, col ricorso allo straordinario, con turni comandati giornalmente e con riposi spesso saltati, e il mancato utilizzo dei lavoratori delle Cooperative di lavoro autorizzato e temporaneo.

“Come Fit-Cisl – affermano il segretario regionale Stefano Boni e il coordinatore provinciale Dario Pierfederici – chiediamo un presenziamento costante da parte dell’Autorità di Sistema Portuale. Quest’ultima deve vigilare rispetto ai protocolli di sicurezza condivisi che devono essere la base di riferimento per poter lavorare in tranquillità e anche per fare in modo che l’organizzazione dei turni di lavoro da parte delle imprese non abbia il solo obiettivo del risparmio, mentre invece è necessario fare riferimento alle regole esistenti e ai contratti vigenti. Con questa situazione, se non interveniamo energicamente, rischiamo di avere alcuni lavoratori che non hanno neanche il tempo di riposarsi, e altri invece che non vengono mai chiamati”.

Fase 2: bus Ataf, porta davanti chiusa, a studio doppia fermata

Aumento del servizio, assistenza alla clientela da parte del personale interno, chiusura della portiera anteriore, grande attenzione ai Dpi e alle sanificazioni di posti guida, vetture e condizionatori, navette per il personale.  Sono le misure anti Covid-19 nei bus di Firenze decise in un incontro stamani in video tra Rsu Ataf e azienda.

Chiesto anche che si “proceda quanto prima – afferma Michele Lulurgas, membro Rsu per Filt Cgil – anche all’installazione di un divisorio in nylon, in maniera da tutelare ancora di più il conducente”. Soddisfazione “per il lavoro fatto dalla Rsu in questo periodo di emergenza” è stato espresso da Gianluca Mannucci della Fit Cisl e coordinatore Rsu
Ataf.

In base a quanto stabilito, si legge nella nota della Rsu, la discesa/salita passeggeri “sarà garantita dalla porta centrale con due flussi alternati e separati. Per garantire questo in via
sperimentale l’azienda sta studiando dove possibile doppia fermata, una per discesa e una per la salita. La catena di separazione dal posto guida sarà leggermente avanzata verso la
zona anteriore, per andare incontro alle richieste degli Enti sul numero dei passeggeri (11 a sedere e 7 in piedi) ma nel rispetto delle distanze previste dall’ordinanza, cioè la separazione di 1 metro tra autista e passeggeri”. Per l’assistenza alla clientela, al fine del corretto uso dei mezzi, previsti circa 50 addetti di Ataf, con possibilità di chiamare le forze dell’ordine in caso di necessità.

Allo studio poi “la presenza di guardie giurate in divisa”. L’azienda si sta poi “attrezzando per fornire gli autisti dei kit sanificanti, come da ordinanza. Da domani è possibile utilizzare il gel che sarà consegnato come detergente delle parti più utilizzate del posto guida”.
Dal 18 di maggio, si spiega ancora, “è previsto un ulteriore incremento del servizio che dovrebbe essere in linea con” quello svolto nello scorso anno. Sempre dal 18 maggio riprenderà il loro lavoro in azienda ad orari diversificati.

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