Livorno, sindacati: “Sciopero in porto dovuto a criticità”

I segretari dei sindacati Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Filippo Bellandi (Nidil-Cgil), Dino Keszei (Fit-Cisl), Gianluca Vianello (Uiltrasporti), nel corso di una conferenza stampa indetta per fare chiarezza sulla vertenza del porto di Livorno, hanno riferito che: “Le organizzazioni sindacali, con la proclamazione dello sciopero in porto, a seguito della presentazione della piattaforma rivendicativa, hanno messo a nudo tutte le criticità che dopo anni di denunce non hanno ricevuto le soluzioni necessarie”.

“Dal 12 settembre – hanno spiegato i sindacati – primo giorno di sciopero, abbiamo ricevuto conferme delle responsabilità. Cos’è successo in questi giorni di sciopero e trattative? I
rappresentanti degli imprenditori portuali livornesi hanno dichiarato al tavolo che è stato un errore permettere l’acquisizione di quote societarie agli armatori e di non avere nessun potere contrattuale nei loro confronti. Le imprese portuali hanno chiesto l’adeguamento tariffario pena la tenuta stessa delle aziende, ed è stato riconosciuto oltretutto dall’AdSp un uso distorto del Ccnl unico dei lavoratori dei porti in materia di sicurezza e abuso dello straordinario. Su richiesta delle segreterie, hanno accordato 30 stabilizzazioni, per due terzi nei soggetti economici più deboli, che senza garanzie delle risorse economiche necessarie aggravano ulteriormente la crisi portuale”.

Questa valutazione, come hanno spiegato i segretari sindacali nel corso della conferenza,
“arriva dopo che, il 14 settembre, l’AdSp e gli imprenditori, avevano dato per certo un confronto nella giornata del 19 settembre con i rappresentanti degli armatori, per ridefinire un regime tariffario che garantisse una redistribuzione di ricchezza, dichiarazione sconfessata il 19 settembre”. “Pertanto – sottolineano ancora – rigettiamo ogni accusa: i lavoratori portuali sono le vittime del sistema porto, che ha negli imprenditori gli unici responsabili. La dimostrazione ne è il dato sulla produttività del porto di Livorno (Piano
dell’organico porto 2021-2023) che è in linea con tutti i porti europei”.

“I portuali hanno fatto il loro dovere – concludono i sindacati -. Adesso è il momento che coloro che hanno causato questo disastro porgono rimedi, invece di addossare le
responsabilità ai lavoratori. Queste sono le ragioni che hanno costretto le segreterie a proseguire lo sciopero”.

🎧 Trasporto pubblico locale in sciopero per aggressioni

E’ stato indetto per oggi lo sciopero nazionale di 8 ore nel trasporto pubblico locale, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro a seguito delle aggressioni sui mezzi pubblici a conducenti, controllori e addetti ai lavori. A Firenze lo sciopero interesserà la fascia oraria che va dalle 15.30 alle 23.30.

Al via lo sciopero nazionale di 8 ore nel trasporto pubblico locale, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro a seguito delle “violente e reiterate” aggressioni sui mezzi pubblici a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti. Per i sindacati è “una situazione non più tollerabile”, che richiede provvedimenti “immediati” a tutela del personale. Lo sciopero si tiene nel rispetto delle fasce di garanzia e secondo modalità e orari diversi da città a città: a Firenze la fascia oraria interessata è quella che va dalle 15.30 alle 23.30.

La protesta si aggiunge e si sovrappone allo sciopero di quattro ore precedentemente proclamato da Fast Slm Confsal. I due scioperi coinvolgeranno sia il personale viaggiante che gli impiegati, compresi quelli delle biglietterie. La regolarità del servizio e delle biglietterie dipenderà dalle adesioni.

E’ di stamani la notizia dell’ennesimo episodio violento: un passeggero, che aveva sbagliato autobus e pretendeva di scendere, avrebbe aggredito l’autista di un pullman di linea su cui stava viaggiando dopo che il conducente si sarebbe rifiutato di fermarsi in autostrada. E’ quanto accaduto, riporta la questura, su un pullman della tratta Viareggio-Lucca. L’aggressore ha reagito poi anche contro i poliziotti, chiamati dallo stesso autista, venendo infine arrestato. Secondo quanto spiegato l’uomo avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente l’autista, minacciandolo e insultando e arrivando
a lanciargli una bottiglia di vetro colpendolo alla gamba mentre stava guidando.

Un altro passeggero sarebbe poi riuscito a distrarre il 44enne consentendo all’autista di telefonare al 112 e concordare un punto di incontro con le volanti. A Lucca l’autista ha così trovato ad attendere il bus gli agenti che, si spiega ancora dalla questura, hanno avuto non poche difficoltà a far scendere lo straniero e a metterlo in sicurezza: il 44enne
avrebbe minacciato i poliziotti lanciandosi poi contro il capopattuglia. L’uomo si sarebbe poi ‘calmato’ alla vista del taser mostrato dagli agenti.

Simona Gentili ha intervistato Alessandro Frungillo, delegato di Filt Cgil di Firenze

Livorno: dopo stop, riprende sciopero dei portuali

La decisione è stata presa congiuntamente dalle segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti al termine dell’incontro, durato sette ore, oggi con le organizzazioni datoriali a Livorno a Palazzo Rosciano, sede dell’Autorità di sistema portuale.

Niente da fare. il confronto non ha portato ad alcun risultato tangibile e dunque, dopo lo stop delle ultime ore, riprende, a partire dalle 19.30 di stasera,  lo sciopero dei lavoratori del sistema portuale livornese (Livorno, Piombino e Elba).

Domani sono già in programma due assemblee nel porto di Livorno. La prima si terrà al terminal darsena Toscana dalle 8.30 alle 11.30 mentre la seconda davanti al varco Galvani dalle 15.30 alle 17.30.

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati molti temi, tra cui salute e sicurezza, riorganizzazione del lavoro portuale, competitività del sistema, tariffe e molto altro, ma, come come sottolineato dagli stessi sindacati,  il tavolo non ha purtroppo generato gli effetti sperati.

In tema di salario e contrattazione integrativa i sindacati di Livorno hanno ottenuto comunque la disponibilità ad aprire un confronto a partire dalle prossime settimane. Stesso discorso per quello che riguarda il contenimento del lavoro straordinario (al fine di favorire la stabilizzazione di precari) e la corretta applicazione degli inquadramenti.

“Il segnale concreto e immediato – dicono i sindacati – che ci aspettavamo da parte delle imprese, soprattutto in relazione alla nostra richiesta di stabilizzare 35 lavoratori (tra contratti a tempo determinato e somministrati), non è purtroppo arrivato. Il tavolo di oggi ci ha permesso di riaprire il dialogo e di aprire un nuovo percorso per cercare di migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori. Si tratta senza dubbio di un primo passo importante anche se il segnale concreto e forte che però avevamo chiesto nell’immediato non è purtroppo arrivato”.

Sospeso sciopero portuali Livorno, domani vertice

A seguito della richiesta di incontro avanzata stamani dall’Autorità di sistema portuale, le segreterie provinciali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti a partire dalle ore 12 di oggi hanno sospeso lo sciopero dei lavoratori del sistema portuale di Livorno.

Il tavolo – a cui parteciperanno sindacati, authority e organizzazioni datoriali – è stato convocato per domani mercoledì 14 settembre alle ore 10 a Livorno presso Palazzo
Rosciano, sede dell’Autorità di sistema portuale. Sempre davanti a Palazzo Rosciano, in concomitanza alla riunione, si terrà un presidio dei delegati sindacali del porto. “La decisione di sospendere lo sciopero è stata molto sofferta – si legge in una nota dei sindacati firmata da Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Dino Keszei (Fit-Cisl) e Gianluca Vianello (Uiltrasporti) – Per riaprire il tavolo di confronto l’authority ci ha però chiesto come condizione essenziale la revoca o almeno la sospensione dello sciopero. Per senso di responsabilità e per riprendere il dialogo è stato perciò deciso di sospendere lo
sciopero, in attesa di verificare quello che accadrà nel corso della riunione che si terrà domani”.

Stamani, riferiscono le sigle, i lavoratori dei primi due turni hanno scioperato per due ore, com’era previsto dal programma dello sciopero. Dalle 9.30 alle 11.30 davanti al varco Galvani del porto di Livorno si è tenuta un’assemblea con i lavoratori, per discutere sulle questioni oggetto della mobilitazione. “Al termine dell’assemblea è arrivata la richiesta di incontro avanzata dall’Authority: dopo un confronto in merito alla possibilità di riaprire il tavolo, è stato deciso di sospendere lo sciopero – concludono -. A partire dalle ore 12 i lavoratori del sistema portuale livornese hanno perciò ripreso a lavorare. Sia chiaro, si tratta di una tregua armata. Le organizzazioni datoriali hanno ben chiaro le richieste dei sindacati. Senza garanzie chiare e concrete su salute, sicurezza e salario la mobilitazione è pronta a ripartire”.

In Toscana il 9/9 sciopero treni per aggressioni

Stop alle aggressioni del personale viaggiante sui treni regionali. Anche in Toscana i capitreno, macchinisti e personale di assistenza a bordo treno di Trenitalia e Italo aderiranno allo sciopero del 9 settembre, dalle ore 9 alle 17, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa “per gravi eventi lesivi della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori”.

In merito alle motivazioni dello sciopero Monica Santucci, segretaria generale di Filt Cgil Toscana, riferisce che anche nella nostra regione: “La situazione per le aggressioni al personale sui treni non è più sostenibile. La salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità che deve valere anche per queste categorie. Chiediamo alle aziende di fare finalmente la propria parte, così come invitiamo anche le istituzioni a interessarsi della questione, si tratta di servizi per il pubblico in cui a rischio non c’è solo l’incolumità di chi lavora ma anche degli utenti. Facciamo appello, infine, alla Prefettura affinché si riprenda il filo del discorso avviato su come individuare soluzioni al problema. Che peraltro non riguarda solo il personale sui treni ma tutto il settore dei trasporti, dove non mancano aggressioni subite da lavoratori e lavoratrici in prima linea nelle stazioni, negli aeroporti e sugli autobus”.

Firenze, sindacati: “Troppe aggressioni su autisti, disservizi azienda esasperano utenza”

“L’utenza è esasperata dai disservizi e spesso scarica il suo nervosismo sul primo autista che si trova davanti”lo denunciano i sindacati  in una lettera inviata al sindaco di Firenze Dario Nardella, al prefetto Valerio Valenti, all’assessore regionale alla mobilità Stefano Baccelli e all’azienda

“Ormai da tempo la disastrosa irregolarità del servizio crea malumore tra l’utenza e fa sì che gli autisti, che di fatto sono il ‘front office’ dell’Azienda, siano oggetto di pesanti aggressioni verbali che ultimamente sono sfociate anche in tentate violenze fisiche.Negli ultimi due giorni si sono verificati ben tre episodi, uno dei quali da parte di un uomo armato anche di forbici” comincia così  la lettera che i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal (segreterie fiorentine, Rsa e Rls) hanno inviato ieri al sindaco di Firenze Dario Nardella, al prefetto Valerio Valenti, all’assessore regionale alla mobilità Stefano Baccelli e all’azienda Autolinee Toscane.

“Sugli autisti pesanti aggressioni verbali da parte degli utenti, che ultimamente sono sfociate in tentate violenze fisiche (una di un uomo armato di forbici), è inammissibile. Le condizioni di lavoro sono inaccettabili, il servizio è indecente. La mole di corse mancate crea situazioni di pericolo che non possono assolutamente più essere accettate. L’utenza è esasperata dai disservizi e spesso scarica il suo nervosismo sul primo autista che si trova davanti. Siano adottate rapidamente misure che vadano a regolarizzare il servizio e di conseguenza agiscano sulla sicurezza dei conducenti”  dicono i sindacati

 

Che aggiungono. “non è più ammissibile che un lavoratore, nello svolgere con responsabilità la sua mansione, paghi per un servizio pubblico assolutamente INDECENTE; le condizioni di lavoro sono diventate oramai inaccettabili, soprattutto nel fine settimana quando il servizio è già estremamente ridotto.Non è possibile che l’Azienda programmi un servizio che, già sulla carta, è infattibile per mancanza di personale; deve essere costruito un servizio ad hoc in modo da poterlo garantire!”

“Chiediamo che l’azienda adotti rapidamente misure che vadano ad incidere pesantemente sulla regolarizzazione del servizio e di conseguenza, migliorando tale fattore, agiscano anche sulle TUTELE e sulla SICUREZZA dei conducenti, in modo che tali episodi non si ripetano e l’integrità psicofisica delle persone che stanno con responsabilità svolgendo le proprie mansioni non venga minata” concludono i sindacati.

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