Presidio degli studenti universitari “Riaprite le aule”

?Firenze, decine di studenti in presidio davanti alla sede del rettorato dell’Università di piazza San Marco per chiedere la riapertura, in sicurezza, delle aule.

I giovani, sotto la sigla “Studenti in Lotta per il Diritto allo Studio” che riunisce vari comitati studenteschi, dopo un breve corteo da piazza santa Maria Annunziata, hanno organizzato un presidio ed esposto di fronte all’ingresso del rettorato uno striscione con la scritta ‘Garantire il diritto allo studio è vostra responsabilità, l’Università deve riaprire per tutti’.

“Abbiamo organizzato questo presidio – racconta uno di loro – perché vogliamo che sia garantito il diritto allo studio a tutti e questo deve essere fatto attraverso la riapertura totale e in sicurezza dell’Università. È impensabile che si possano riaprire le discoteche e le fabbriche in sicurezza, ma che ancora l’Università, perché considerata improduttiva, non si riapra e si lasci gli studenti in un limbo”.

“Mentre tutto è ormai riaperto l’università continua a restare chiusa, – si può leggere sulla pagina Facebook “Studenti in lotta per il diritto allo studio – Firenze” – con il rischio che lo resti anche il prossimo semestre. Sessioni di laurea ed esami continuano ad essere svolti online, con una regolamentazione folle che non tiene conto dei problemi: non tutti abbiamo la fortuna di avere un’ottima connessione, uno spazio sufficiente in casa, un PC tutto per noi, viviamo in case dello studente fatiscenti, senza connessione Wi-Fi, in stanze condivise con altri o con genitori in smart-working. Nonostante il servizio offerto dall’Ateneo sia stato del tutto carente, si è preteso che gli studenti versassero per intero la rata primaverile, solamente prorogata ai primi di giugno. Non si può pensare di richiedere rate in un contesto in cui gli studenti non possono usufruire completamente del proprio diritto allo studio, in cui non possono accedere a spazi ed attività fondamentali per la didattica. Le proroghe delle scadenze non bastano se i soldi non ci sono!”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato alcuni dei ragazzi presenti al presidio:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200626_04_MANIFESTAZIONE-UNIVERSITARI_RAGAZZI.mp3?_=1

Saccardi: “25 mln € pronti per ristrutturazione Torregalli”

?Firenze, come rivedere il sistema sanitario alla luce degli ultimi mesi, dai nuovi pronto soccorso ad una nuova cultura del pronto soccorso, dalla medicina di territorio ad un ruolo nuovo per i medici di base. Di tutto ciò ha parlato stamane a Controradio l’assessora regionale alla Sanità Stefania Saccardi.

Durante l’intervista l’assessore Saccardi ha rivelato un’imminente ristrutturazione del Torregalli per la quale sarebbero già stati stanziati 25 milioni di euro: “Torregalli è assolutamente una nostra priorità – dice infatti la Saccardi – la dimostrazione tra qualche giorno, quando porterò in giunta una delibera sugli interventi. Abbiamo 25 milioni di euro pronti per la ristrutturazione del Pronto Soccorso”.

Raffaele Palumbo ha intervistato l’assessora regionale alla Sanità Stefania Saccardi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200626_01_SANITA-TOSCANA_SACCARDI.mp3?_=2

Condannati i genitori bimba concepita per essere abusata

Firenze, condannati in abbreviato dal tribunale di Firenze, rispettivamente a 9 anni e a 6 anni, un 40enne del Grossetano e una donna di Terni, genitori di una bambina concepita apposta per abusarne sessualmente, entrambi arrestati nei mesi scorsi dalla polizia postale.

Nello stesso processo è stata condannata a 6 anni anche un’altra donna, residente nella provincia di Reggio Emilia, che avrebbe abusato della propria figlia per soddisfare le richieste del 40enne di Grosseto, cui avrebbe inviato foto pedopornografiche in cambio di denaro.

La notizia della sentenza è riportata da alcuni quotidiani. Le indagini che hanno portato agli arresti prima e poi al processo sono partite da accertamenti sul 40enne, da tempo sotto la lente degli investigatori.

L’esame delle chat WhatsApp tra l’uomo e le due donne ha messo in luce, come scriveva il gip nell’ordinanza che disponeva gli arresti, “la raccapricciante e gravissima reificazione delle due piccolissime bambine, meri oggetti sessuali dei tre adulti”.

Il 40enne peraltro già nel 2006 fu condannato a 1 anni e 6 mesi per pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Nel novembre del 2019 il tribunale di Firenze lo aveva condannato a 2 anni e 4 mesi per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Tenuto sotto osservazione, durante la perquisizione nella sua casa furono trovati anche bambolotti riproducenti neonati.

Palazzo Tornabuoni, assolti manager imputati di lottizzazione abusiva

Firenze, il giudice Paola Belsito del tribunale di Firenze ha assolto ‘perché il fatto non sussiste’ Gianluca Palmieri, presidente del cda della società Tornabuoni srl tra il 2014 e il 2016 e Jacopo Fratini, manager dell’holding Gruppo Fingen che controlla la stessa Tornabuoni srl.

I due erano imputati di aver realizzato lottizzazione abusiva e la vendita di un certo numero di appartamenti di lusso ricavati nella dimora storica Palazzo Tornabuoni a Firenze, un edificio del Quattrocento in pieno centro.

Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni. Nel processo gli imputati sono stati assistiti da un collegio difensivo composto tra gli altri dagli avvocati Duccio Traina, Pier Matteo Lucibello e Paola Pasquinuzzi.

Sempre per l’accusa di lottizzazione abusiva nello stesso edificio è ancora aperto a Firenze un altro processo-stralcio con due imputati fra cui Riccardo Maccolini, legale rappresentante dell’Associazione Palazzo Tornabuoni, club che gestisce la struttura di lusso ricavata nel palazzo.

La sentenza è prevista per luglio. Per l’accusa, sostenuta dal pm Gianni Tei la residenza sarebbe stata lottizzata attraverso la creazione di 38 appartamenti di lusso, con presunti lavori di restauro che per il pm sono stati invece una vera e propria ristrutturazione, in violazione del piano regolatore urbanistico di Firenze.

Inoltre, viene ricordato, che per questa stessa vicenda di lavori in Palazzo Tornabuoni, erano finite imputate in un precedente e distinto processo per abusi edilizi altre otto persone, a seguito di un’inchiesta partita nel 2010 che portò a suo tempo anche al sequestro dell’immobile, poi dissequestrato pochi giorni dopo.

Nel 2014 gli otto imputati, compreso uno poi deceduto, erano stati assolti in primo grado ‘perché il fatto non sussiste’. Successivamente la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso ‘in saltum’ del pm fiorentino Gianni Tei, aveva annullato con rinvio la sentenza di primo grado, disponendo il processo di appello. Il 16 novembre 2018 la Corte di appello ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti degli imputati per avvenuta prescrizione.

Toscana, 50mila imprese fanno ricorso prestito ‘Covid’

Firenze, le domande per ottenere un prestito, presentate dalle imprese toscane al Fondo centrale di garanzia per operazioni fino a 30mila euro erano pari a 50.500 allo scorso 13 giugno: è stato reso noto oggi da Mario Venturi, direttore della sede di Firenze della Banca d’Italia, in occasione della presentazione alla stampa del rapporto Bankitalia sull’economia regionale, in cui si è parlato anche delle misure di sostegno post-Covid.

Le operazioni in questione, ha spiegato Venturi, riguardano finanziamenti “complessivamente per 1 miliardo di euro, a fronte di 12 miliardi di euro del totale nazionale, con una quota toscana dell’8,3%”.

Per il direttore della sede fiorentina di Bankitalia si tratta di “dati senz’altro importanti” che mostrano come “dopo un avvio faticoso nel mese di maggio il meccanismo sia diventato più fluido, e le imprese della Toscana vi abbiano fatto ricorso in misura percentuale maggiore rispetto alla media nazionale”.

Toccafondi e Grazzini “Evasiva risposta MIBACT a interrogazione su Franchi”

Firenze, “Ho presentato una interrogazione in Commissione alla Camera nella quale chiedevo esplicitamente al MIBACT se avesse intenzione di intervenire sui vincoli di tutela dello stadio Franchi – ha dichiarato il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera – Ma il ministero non ha risposto su questo punto, limitandosi a ricordare che le disposizioni di tutela non “congelano” lo stadio al non utilizzo”

“Firenze ha bisogno di un impianto sportivo moderno, a misura di famiglie, dove le partite si vedano bene e comodamente – ha aggiunto il deputato Toccafondi, assieme al coordinatore fiorentino di Italia Viva Francesco Grazzini – La società calcistica ha messo sul piatto la volontà di investire ingenti risorse private, che genererebbero importanti occasioni di sviluppo economico e occupazionale che Firenze non può perdere.”

“A dire del ministero poi non c’è contrasto tra le norme di tutela e la realizzazione di un impianto moderno ed efficiente. Ma siamo realisti: se non saranno modificati i vincoli di tutela per impianti del genere quelle risorse finiranno per essere destinate alla costruzione dell’impianto in un’altra area, lasciando campo di marte con un impianto, pur bellissimo, ma che senza interventi, senza società calcistica e senza eventi rischierebbe di essere costosissimo per le casse pubbliche.” Hanno concluso i due esponenti di Italia Viva.

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