‘Italia Nostra’ attacca l’assessore Giorgio: “Quali sono le sue competenze in materia ambientali”

Firenze, in una nota, Italia Nostra replica alle affermazioni dell’assessore Giorgio nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri in merito alla protesta “per salvare i 21 pini che si vorrebbero abbattere in viale Redi“.

Sul progetto viale Redi a Firenze, si legge nella nota di Italia Nostra, “ci hanno colpito le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente Andrea Giorgio. Una cosa che non possiamo accettare è il giudizio di incompetenza tecnica dato ai cittadini e alla nostra associazione. Lo rispediamo al mittente chiedendo a Giorgio che ci dica quali sono le sue competenze in materia ambientali e, in particolare, di verde urbano. E ancora ci dica quali sono i tecnici autorevoli che l’amministrazione comunale ha in organico o come consulenti per la gestione del verde urbano”.

“Facciamo notare che la parte del progetto di riqualificazione del viale Redi – prosegue l’associazione – relativa alla sistemazione a verde è stata redatta da un ingegnere e da due geometri”.

Giorgio ieri aveva dichiarato di non voler “fermare il progetto perché ha a che fare con la sicurezza”, invitando ad “ascoltare gli esperti” e non le “persone che hanno meno competenze”.

Italia Nostra si è detta “pronta in ogni momento a fornire a Giorgio e ai consiglieri i dati sulle competenze tecnico professionali possedute”.

‘Cambiare Rotta’, protesta in tenda davanti alla Regione Toscana

Firenze, una tenda con lo striscione ‘Cambiare Rotta’, posizionata davanti alla sede della Regione Toscana a Firenze per chiedere misure di contrasto per il caro-affitti che colpisce gli studenti universitari degli atenei toscani. Anche gli studenti della Toscana hanno così aderito alla mobilitazione nazionale per il diritto all’abitare promossa da associazioni studentesche e sindacali.

“Con il dilagare della protesta da Nord a Sud Italia – spiega Camila Diurno, studentessa di ‘Cambiare Rotta’ – abbiamo deciso di lanciare questa giornata di mobilitazione nazionale sotto le sedi delle regioni perché sono gli enti preposti a gestire il diritto allo studio per portare anche qui le nostre rivendicazioni”.

Per quanto riguarda la condizione abitativa degli studenti universitari, aggiunge Diurno, “vediamo situazioni drammatiche sia nel pubblico che nel privato. Personalmente ho passato anni a barcamenarmi tra case fatiscenti e affitti alle stelle. In Toscana, a Firenze, siamo a un minimo di 400 euro per una stanza e situazioni simili si trovano in altre città universitarie in Toscana, ma è un problema generale dell’intero Paese”.

Per gli studenti di ‘Cambiare Rotta’ la “Regione dovrebbe stanziare più fondi per il diritto allo studio”, ma aggiunge Diurno, “da parte di Giani l’anno scorso c’è stato il taglio totale dei fondi regionali destinati al diritto allo studio. Abbiamo già chiesto un tavolo nazionale per far fronte a questa situazione drammatica”.

Durante il presidio davanti alla sede della Regione Toscana, alcuni giovani di ‘Cambiare Rotta’ sono stati ricevuti, spiegano loro stessi “da membri dell’Ufficio di presidenza che non hanno preso impegni se non quello di riferire le nostre richieste”.

Nardella: “Pd è riuscito ad affermarsi in moltissime città”

Firenze, il sindaco di Firenze Dario Nardella, in collegamento con ‘Tagadà’ su La7, ha commentato i risultati delle ultime comunali.

“Il Pd è riuscito ad affermarsi in moltissime città. – ha detto Nardella – Ha vinto al primo turno in città come Brescia, in una regione che non è rossa. In Toscana il Pd è andato al ballottaggio in città dove i governi uscenti sono di centrodestra, penso a Pisa e Siena. La partita è aperta”.

È fisiologico che il ballottaggio serva a favorire il coagulo di coalizioni, questo succede in tutti i sistemi che hanno il ballottaggio – ha aggiunto -. È normale che al primo turno si favorisca l’identità del singolo partito e al secondo ci sia una aggregazione maggiore”

Sulle intese in vista dei prossimi ballottaggi nelle elezioni comunali “sono gli altri partiti che si devono esprimere riguardo ai candidati che arrivano al ballottaggio. Di certo più si riesce ad aggregare e meglio è. Ma la prima parola non la deve avere il segretario del Pd”.

“Alle amministrative le coalizioni cambiano a seconda dei contesti – ha aggiunto -. Non c’è una scelta centralizzata che si decide in una stanza a Roma ma si vedranno le dinamiche territorio per territorio: sono sicuro che il Pd farà le scelte ponderate e convenienti”.

Toscana Pride dedicato ai “Corpi InTRANSigenti”

Firenze, è dedicato ai “Corpi InTRANSigenti” il Toscana Pride 2023 che si terrà sabato 8 luglio nel capoluogo toscano. Lanciato il manifesto, realizzato dall’illustratrice Luchadora, della manifestazione, che torna nel capoluogo toscano dopo sette anni.

Tante le rivendicazioni, spiega una nota, contenute nel documento politico del Toscana Pride in cui si chiedono leggi, tutele e diritti adeguati alle necessità di ogni individuo: fra tutte, una nuova legge (in sostituzione della 164/82) che tuteli le persone trans e non binarie, rendendo più veloci, snelli e accessibili i loro percorsi di affermazione di genere.

“Quest’anno, il manifesto del Toscana Pride realizzato dall’illustratrice Luchadora che ringraziamo, lancia un messaggio chiaro e forte a chi ci odia – spiega in una nota Vincent Vallon portavoce del Toscana Pride -, ed è questo: noi non abbiamo paura. Occuperemo le piazze con i nostri corpi disobbedienti alla norma e questo sarà il nostro atto politico, di lotta e di resistenza. Con i nostri corpi e le nostre identità portiamo in piazza la nostra rabbia e lo facciamo con la varietà dei nostri corpi intransigenti”.

Per Vallon “vogliamo che venga facilitato e reso omogeneo l’accesso alle terapie ormonali per chiunque ne faccia richiesta e che continui a essere tutelato il diritto allo studio nelle scuole e nelle Università attraverso l’attivazione delle carriere alias. Chiediamo che lo stesso avvenga nella pubblica amministrazione e in tutti i luoghi di lavoro. Vogliamo un provvedimento che riconosca e tuteli i diritti delle persone intersex, ancora costrette a subire interventi chirurgici e trattamenti farmacologici senza il loro consenso”.

E ancora, “vogliamo una legge che istituisca in Italia il matrimonio egualitario e una riforma complessiva del diritto di famiglia che estenda a tutte le persone la possibilità di adottare o procreare con il ricorso alla Pma e alla Gpa, che permetta il riconoscimento dei figli alla nascita e che decostruisca il legame biologico come criterio su cui si fonda il concetto di genitorialità”.

🎧 Alta velocità Firenze, ripartono i lavori alla presenza dei ministro Matteo Salvini

Il vero scavo comincerà soltanto in estate, ma quella di oggi è una data significativa per il cantiere dell’alta velocità a Firenze. La fresa, chiamata Iris in onore del fiore simbolo della città, è stata rimessa in movimento alla presenza del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. Con lui il sindaco Dario Nardella e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

L’evento per l’alta velocità a Firenze ha costituito l’occasione per avviare anche in Toscana il progetto “Cantieri Parlanti”. E’ stato realizzato dal Gruppo FS (con le società del Polo Infrastrutture RFI e Italferr) in collaborazione con il MIT. Prevede la presenza di pannelli e infopoint, oltre che di un sito internet dedicato, per conoscere il cantiere e le varie fasi dell’intervento.

alta velocità firenzeIl cantiere

Il Passante alta velocità di Firenze è un’opera realizzata dal Polo Infrastrutture del Gruppo FS. Attraverso il sottoattraversamento ferroviario della città, consentirà una separazione dei flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità. Aumenterà la capacità della rete di superficie a beneficio del traffico locale. Eliminerà ogni interferenza tra le due differenti tipologie di servizio. Insieme al sottoattraversamento verrà realizzata anche la nuova stazione dell’AV di Firenze Belfiore. Rete Ferroviaria Italiana è il committente dell’opera, mentre a Italferr è stata assegnata la direzione dei lavori. Investimento complessivo di circa 2,7 miliardi di euro.

Per il sottoattraversamento saranno scavate a circa 20 metri di profondità due gallerie parallele, una per ogni senso di marcia, ciascuna lunga circa 7 chilometri. Sono collegate tra loro con by pass di sicurezza. Le gallerie collegheranno la stazione di Firenze Campo di Marte e la zona del viale XI Agosto, situata fra le stazioni di Firenze Rifredi e di Firenze Castello. Al fine di ottimizzare le fasi di lavoro e contenere i tempi, le gallerie saranno realizzate mediante due frese. Che scaveranno con modalità e tempistiche tali da non essere operative in contemporanea. Tecnicamente denominata TBM (Tunnel Boring Machine), la fresa ha un peso di 1.500 tonnellate, un diametro di scavo di 9,4 metri e prevede un avanzamento medio giornaliero di circa 12 metri. La seconda fresa entrerà in funzione a gennaio.

alta velocità firenze

Inoltre, sono state intraprese iniziative utili a contenere le emissioni, elaborando progetti e predisponendo lavorazioni ecosostenibili che potranno giovarsi di attrezzature e mezzi d’opera “green”. Avranno motori ibridi e, in alcuni casi, elettrici. Proprio per questo, le terre provenienti dagli scavi (gallerie e stazione) verranno trasportate in treno e riutilizzate per la riqualificazione e valorizzazione paesaggistica di un’ex cava di lignite, di proprietà di ENEL, in località Santa Barbara.

Lungo il tracciato in sotterraneo, a meno 25 metri rispetto alla sede stradale, nella zona di via Circondaria verrà realizzata la nuova stazione alta velocità Firenze Belfiore. E’ progettata dallo studio di Architettura Foster e dalla società di ingegneria Ove Arup & Partners. La nuova Stazione Belfiore, servita dai treni AV, sarà interconnessa con quella di Firenze Santa Maria Novella e con l’area urbana grazie a diverse modalità di trasporto: il nuovo people-mover, la linea 2 del sistema tramviario cittadino già in esercizio e i bus urbani, opportunamente potenziati. Mentre la nuova fermata ferroviaria Circondaria, raggiungibile con un percorso pedonale, consentirà la connessione con la rete Regionale.

È previsto che nei cantieri lavorino a regime circa 400 persone al giorno, il cantiere della fresa sarà operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Nel corso di avanzamento dei lavori l’Osservatorio Ambientale, appositamente ricostituito, costituirà un ulteriore elemento di supporto al controllo degli aspetti ambientali correlati alle attività di cantiere (atmosfera, rumore e vibrazione, acque sotterranee e superficiali, campi elettromagnetici, ecc.), anche per il tramite dell’ARPAT.

L’opera e i benefici per la mobilità ferroviaria

Ad agosto 2022 è stato pubblicato il bando di gara per il nuovo affidamento dei lavori, aggiudicati il 28 novembre 2022 al “Consorzio Florentia” (composto dalle società Pizzarotti e Saipem). Parallelamente, la società Infrarail ha svolto attività di “revamping” della fresa: smontaggio della macchina, revisione, sostituzione componentistica e riassemblaggio. A dicembre 2022 è avvenuta una prima consegna al Consorzio Florentia delle aree di cantiere per l’avvio delle attività propedeutiche, concretizzatasi il 26 gennaio 2023 con la consegna dei lavori. Dopo l’accensione della fresa, è previsto per l’estate 2023 l’inizio dello scavo. Durante lo scavo delle due gallerie saranno svolti in contemporanea i lavori per la realizzazione della stazione Belfiore. Il completamento dell’opera è previsto per il 2028.

Il Passante AV di Firenze, oltre ad accorciare i tempi di percorrenza per i servizi AV che attualmente effettuano la fermata nella stazione di Santa Maria Novella, permetterà di liberare la rete di superficie dal transito dei treni ad Alta Velocità. Migliorerà, quindi, anche la regolarità dei servizi regionali e aumenterà la capacità della rete, tale da potenziare l’offerta fino al 50% in più. Questo a beneficio delle persone, delle attività economiche e turistiche, della mobilità locale e metropolitana, con una contemporanea riqualificazione anche delle aree comunali e ferroviarie tra Belfiore e Santa Maria Novella.

La Stazione AV di Firenze Belfiore

La nuova stazione Alta Velocità Firenze Belfiore sorgerà su parte dell’area BelfioreMacelli, adiacente all’attuale area ferroviaria. Il progetto è realizzato da Foster & Partners e Ove Arup & Partners. Prevede la costruzione di una struttura delle dimensioni di circa 450 x 50 metri, con un’estensione di circa 45mila metri quadrati, posta fino a 25 metri sotto il livello stradale. Mentre la copertura si eleverà per circa 18 metri in altezza. L’elemento architettonico di maggiore rilievo sarà rappresentato da una grande copertura vetrata sorretta da una struttura in acciaio.

alta velocità firenze

La copertura è articolata in elementi la cui struttura variabile garantisce il controllo ambientale e acustico e l’illuminazione naturale. Ma anche il ricambio dell’aria e l’evacuazione dei fumi. Nel progetto sono state adottate soluzioni tecnologiche che prevedono l’impiego di materiali rinnovabili. E la riduzione del fabbisogno di energia e delle emissioni di sostanze inquinanti. Quella di Firenze è una tipologia di stazione completamente nuova per l’Italia. Si tratta infatti di una struttura interrata nella quale anche i livelli inferiori godono di illuminazione naturale.

Il Progetto Cantieri parlanti

Cantieri Parlanti è un’iniziativa del Gruppo FS, condotta in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le imprese coinvolte nei lavori e, laddove presenti, con i Commissari Straordinari di Governo. Comunicano tramite una pagina dedicata alle opere strategiche, presente su fsitaliane.it, aggiornata sullo stato dei fatti e sull’avanzamento delle attività. Verranno, infine, organizzate iniziative ad hoc che trasformeranno i cantieri in veri hub di comunicazione, aperti al pubblico esterno.

L’Infopoint al cantiere della Stazione Belfiore

Oggi apre anche un infopoint multimediale dedicato al Passante alta velocità di Firenze in via Circondaria 32 presso il cantiere della stazione Belfiore, che rientra nell’ambito del progetto Cantieri Parlanti. Questo punto informativo, dopo quelli di Genova e Messina, rappresenta il terzo tassello di un progetto più ampio. Presso l’infopoint sarà possibile chiedere informazioni a personale dedicato, e ricevere notizie sul tracciato dell’opera, le caratteristiche tecniche. Ma anche i dati aggiornati sull’avanzamento dei lavori, l’attenzione per l’ambiente e l’impatto sociale ed economico che le nuove infrastrutture avranno per il territorio e le persone.

Tribunale riconosce il diritto all’immagine dei beni culturali, l’immagine del David non si può usare ‘senza pagamento del canone per l’uso del bene’

Il tribunale di Firenze ha riconosciuto, per la prima volta in una sentenza, che riguardava il David di Michelangelo, l’esistenza del ‘diritto all’immagine dei beni culturali’.

Il Tribunale di Firenze ha stabilito infatti che la riproduzione non autorizzata dell’immagine del David di Michelangelo ha determinato un danno di carattere patrimoniale, legato al mancato pagamento del canone per l’uso del bene (e calcolato in € 20.000,00 così come da tariffario del Museo), ma soprattutto un danno di natura non patrimoniale, quantificato in € 30.000,00, poiché la società editoriale con la tecnica lenticolare “ha insidiosamente e maliziosamente accostato l’immagine del David di Michelangelo a quella di un modello, così svilendo, offuscando, mortificando, umiliando l’alto valore simbolico ed identitario dell’opera d’arte ed asservendo la stessa a finalità pubblicitarie e di promozione editoriale”.

Lo rende noto la Galleria dell’Accademia, che custodisce il capolavoro e che ha promosso la causa dopo che “una famosa casa editrice”, senza la concessione all’uso dell’immagine del David e senza pagare alcun canone, ha pubblicato sulla copertina di una propria rivista la scultura modificata col meccanismo della cartotecnica lenticolare e quindi sovrapposta all’immagine di un modello, il tutto in chiave apertamente pubblicitaria”.

“Un altro grande traguardo. Ormai è stato affermato un principio che esula dal singolo caso” dichiara con grande soddisfazione Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze.

Exit mobile version