Pensiline fotovoltaiche al posteggio ospedale Ponte Niccheri

Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, partiti in questi giorni i lavori nel parcheggio presso la Palazzina dell’ospedale di Santa Maria Annunziata, a Ponte a Niccheri, sul lato est del presidio sanitario nei quali è previsto anche l’istallazione delle pensiline fotovoltaiche.

Si tratta, spiega la Asl Toscana centro, di un intervento per il completo rifacimento della prima porzione del parcheggio, ricompreso nei lavori complessivi di ristrutturazione dell’ospedale. Per rendere minimi i disagi a utenti e operatori, i lavori sono stati organizzati per fasi per una durata di circa 2 mesi ciascuna. Nel corso di ogni fase, è prevista una parziale riduzione di posti auto, pari a Circa un terzo del parcheggio. Tra le altre opere è prevista anche l’installazione di pensiline fotovoltaiche che produrranno oltre 400 kw di potenza elettrica a servizio dell’ospedale.

Ma saranno realizzati anche interventi per il rifacimento della pavimentazione e la contestuale riorganizzazione della viabilità e dei percorsi. Le modifiche di accesso alla Palazzina saranno indicate sul posto da apposita segnaletica. Il nuovo parcheggio avrà 186 posti auto, in larga misura coperti dalle pensiline fotovoltaiche, con zone riservate ai disabili e postazioni di ricarica per veicoli elettrici.

L’intervento di efficientamento energetico dell’ospedale, mediante il quale potranno essere sostituiti gli infissi del lato nord, potrà contare su un investimento di 3 milioni di euro. Il finanziamento dell’opera è stato possibile mediante fondi europei programma Por Fesr.

Fermata Guidoni, Giorgetti: “Capacità superiore alla stazione di Rifredi nelle previsioni”

Firenze, l’assessore alla Mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti intervenendo nelle Commissioni territorio urbanistica, infrastrutture, patrimonio e ambiente, vivibilità urbana e mobilità, ha parlato della nuova fermata ‘Guidoni’ della ferrovia.

“La fermata Guidoni che poi diventa una vera e propria stazione è stata calcolata in base ai flussi che ci possono essere in quella zona e avrà grande importanza a livello regionale: si parla di una capacità superiore alla stazione di Rifredi nelle previsioni”.

Le commissioni sono state convocate oggi in modo congiunto per discutere del Piano operativo, alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re.

La nuova fermata ferroviaria, prevista da tempo, ma la cui realizzazione diventa più vicina grazie ai venti milioni di euro di risorse nazionali previsti nel PNRR, che saranno impiegati per finanziarla, sarà costruita in fondo al viale Guidoni, all’altezza dell’area dedicata al check point dei bus turistici tra viale XI Agosto, viale Giovanni Luder e viale degli Astronauti.

La fermata Guidoni dovrebbe nascere entro il 2026, potrebbe avere una capacità di circa 10 mila utenti al giorno e, come aggiunto da Giorgetti, “si andrà a innescare col futuro parcheggio di Guidoni di oltre 1.500 posti”.

La nuova fermata sfrutterà la linea ferroviaria già in funzione, grazie a due banchine della lunghezza di 250 metri, dotate di scale, ascensori, pensiline e arredi. Dalla quota della banchina ferroviaria è prevista la possibilità di realizzare alcune passerelle per l’attraversamento degli stessi viale Guidoni e viale XI Agosto, insieme a percorsi di collegamento con le fermate Guidoni e Montegrappa della linea T2 Vespucci della tramvia.

Taniche di benzina trovate vicino al circolo sportivo del’Istituto Geografico Militare a Firenze

Firenze, sono state rinvenute due taniche di plastica contenenti benzina e spirito vicino al muro di cinta della villa di un libero professionista, a circa trenta metri dal Centro sportivo dipendenti Istituto Geografico Militare, in via Giuseppe de Robertis, zona Coverciano.

A riportare la notizia è il Corriere Fiorentino. Il ritrovamento delle taniche è avvenuto venerdì ma, secondo quanto emerso, solo sabato sera è stato segnalato alle forze dell’ordine.

Non emerge alcun riferimento certo alla matrice anarchica. Ma gli investigatori della digos non escludono tuttavia che le taniche potessero servire per un’azione incendiaria contro l’istituto.

Intanto, i contenitori sono stati sequestrati e sottoposti a test della polizia scientifico per il rilievo di eventuali impronte. Sono al vaglio degli investigatori le telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire la vicenda e individuare i responsabili.

Bus in fiamme a Barga, At : “Mezzi di tipologia e marca analoga a quella del mezzo incendiato, saranno progressivamente sostituiti”

Firenze, in seguito all’incendio dei due bus di Autolinee Toscane, avvenuto qualche giorno fa sulla salita che collega Fornaci a Barga, l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli ha incontrato Autolinee Toscane per  acquisire informazioni in merito alle cause che hanno determinato l’incendio nonché alle iniziative che l’azienda intende adottare al fine di escludere il ripetersi di eventi analoghi.

Alla riunione che si è svolta a Novoli negli uffici dell’assessorato erano presenti, oltre i vertici di At  con l’amministratore delegato Jean Luc Laugaa, il direttore del dipartimento Nord Massimiliano Palloni ed il responsabile della manutenzione dei mezzi area Nord Emiliano Cipriani, anche la sindaca  di Barga Caterina Campani e  il consigliere della provincia di Lucca Patrizio Andreuccetti

L’assessore Baccelli ha ribadito la sua preoccupazione rispetto a quanto accaduto, per la sicurezza degli utenti e ha voluto approfondire quanto successo. “L’azienda – ha spiegato Baccelli- ha sottolineato che i mezzi in questione erano stati revisionati tramite audit e che quindi occorre tempestivamente approfondire le cause del guasto. Autolinee ha già attivato le verifiche necessarie avvalendosi di periti che hanno già effettuato una prima valutazione e che effettueranno un’ ulteriore ispezione smontando il bus   in cui si è innescato l’incendio. Attendiamo la relazione di Autolinee con gli esiti delle verifiche – ha proseguito l’assessore- , Autolinee ci ha comunque  garantito che, grazie agli investimenti previsti per l’attuazione del programma di rinnovo dei bus in coerenza con l’offerta di gara, i mezzi di tipologia e marca analoga a quella del mezzo incendiato, saranno progressivamente sostituiti e  a tale proposito l’azienda fornirà anche un crono programma dei tempi previsti per la sostituzione”

La sindaca di Barga ha apprezzato l’approccio di Autolinee: “Ho visto serietà e responsabilità su come Autolinee intende procedere – ha detto Caterina Campani– . A questo punto aspettiamo l’esito degli approfondimenti con i periti e, nella nuova riunione che faremo  a breve – ha proseguito la sindaca- , non solo avremo ulteriori dettagli sulle cause, ma anche gli esiti delle verifiche sui mezzi in provincia di Lucca”

Baccelli ha poi  sottolineato “la tempestività delle iniziative adottate da At. Ora – ha precisato –  aspettiamo la relazione e il cronoprogramma. Garantire viaggi sicuri alle persone che prendono il bus – ha concluso – è una priorità assoluta”

Il consigliere Andreuccetti ha ribadito la necessità che “si faccia chiarezza su quanto accaduto. Vanno esaminati tutti gli aspetti – ha concluso il consigliere provinciale- . Un fatto del genere non deve accadere mai più  ed è importante che At , come ci ha confermato, lavori con celerità al rinnovo del parco mezzi  e faccia le dovute e costanti verifiche sui mezzi attualmente in circolazione “

Pedaggio su Fi-Pi-Li, Giani: “A tir che possono essere controllati con il sistema satellitare”. Su alta velocità : “Ho visto molta vitalità”

Firenze, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione del consigliere regionale della Lega e portavoce dell’opposizione Marco Landi, ha ipotizzato un pedaggio per i Tir senza però la costruzione di caselli, usando come strumento di controllo il sistema satellitare.

Per la manutenzione e il potenziamento della Fi-Pi-Li ha detto Giani “occorrono 15-20 milioni l’anno e probabilmente sarà opportuno il pedaggio selettivo ai tir che possono essere controllati con il sistema satellitare, con cinque grandi strutture che sono archi metallici per evitare i caselli”.

“Non è un intervento che si può fare da oggi a domani – ha poi aggiunto Giani – noi pensiamo che possa realizzarsi da qui a circa un anno perché occorre approvare lo statuto della società, comporla, poi la società deve fare l’accordo di programma, la convenzione con la società Autostrade e la realizzazione di queste infrastrutture”.

E tutto questo, ha concluso, “è ancora un progetto e ci vorranno mesi per poterlo attuale. Quindi non devono esserci allarmi o prese di posizione, perché tutto questo verrà affrontato in più sedute del Consiglio regionale”.

Sull’Alta velocità di Firenze “sta andando avanti l’appalto per la stazione e le altre opere da un 1,1 miliardi. Quindi quello che concordammo in quello che io chiamo il ‘patto delle Ferrovie’ fatto nel luglio dell’anno scorso, sta funzionando e il patto ha permesso la ripresa l’attività che è stata interrotta sostanzialmente per cinque-sei anni – ha detto il presidente  Giani,  spiegando di aver fatto un sopralluogo al cantiere Tav di Firenze – Ho visto molta vitalità – ha aggiunto Giani -. I lavori sono in atto, vi è un continuo via via di camion che entrano nella stazione di Campo di Marte, quindi i tempi che Rfi aveva previsto per il funzionamento della talpa e l’inizio dello scavo possono essere rispettati”.

ChatGPT? Tutto quello che c’è da sapere sull’Intelligenza Artificiale (AI), in grado di comprendere il linguaggio umano e generare autonomamente testi

Che cos’è ChatGPT e come funziona?

ChatGPT (Generative Pretrained Transformer) è uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale che sta spopolando di recente. Ma cosa lo rende accattivante, o spaventoso che dir si voglia, rispetto alle dozzine di altre AI a cui abbiamo attualmente accesso? Lo strumento si serve di avanzati algoritmi di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle che darebbe una persona reale all’interno di un discorso.

“Quando un utente inserisce un messaggio, ChatGPT elabora l’input e genera una risposta pertinente e coerente all’interno della conversazione”

Le abilità conversazionali di ChatGPT sono notevoli e questo lo differenzia dalla maggior parte dei chatbot che sfruttano una piccola selezione di risposte automatiche pre impostate. Infatti l’incredibilità del software è che può rispondere ad una domanda sul momento, adattando via via le proprie risposte come farebbe un essere umano. Il suo potenziale rientra in una vasta gamma di azioni: ChatGPT può infatti dare vita a testi coerenti e ben scritti in diversi stili, può analizzare problemi e suggerire soluzioni, è inoltre in grado di ammettere i propri errori e correggersi. Molti utenti lo hanno anche testato affidandogli lavori creativi, per esempio comporre canzoni, testi e articoli.

Il modello su cui è costruita l’intelligenza artificiale si basa sui campioni di testi presi da internet (pagine web, articoli, libri). L’ampiezza dei sample, vale a dire, la precisione e pertinenza dei campionamenti presi da internet, determina l’accuratezza delle frasi di ChatGPT. Proprio perché è un software che pesca contenuti qua e là dalla rete, è chiaro che non può essere considerato una fonte attendibile o autorevole. Rimane comunque il fatto che la sua cura e meticolosità nel rispondere sono impressionanti.

Come possiamo usare ChatGPT?

Se da un lato molti si prefigurano futuri catastrofici in cui i chatbot come ChatGPT diffondono disinformazione e manipolano le persone su vasta scala, dall’altro i più pratici hanno già chiaro come sfruttarlo. ChatGPT è sempre più utilizzata per rimorchiare su Tinder. L’intelligentissima chat quindi, oltre a produrre temi per studenti pigri o content per i creators, è capace di suggerire frasi d’acchiappo nel dating online.
Sicuramente per i più timidi sarà una manna dal cielo, ma è evidente che si va in contro a un fiorire di account fake dove tutto è finto: dalle foto alle conversazioni. C’è il rischio che aumentino le truffe online, soprattutto è facile che esse siano sempre più realistiche e difficili da gestire.

Le intelligenze artificiali ci ruberanno il lavoro?

Un altro settore che si sente minacciato dall’intelligenza artificiale è quello artistico. Infatti il dubbio espresso da chi svolge lavori creativi è capire se un giorno le abilità di ChatGPT potranno soppiantare le competenze di giornalisti, content creators, scrittori e così via. Fortunatamente per il momento è troppo presto per fare supposizioni, è già stato ribadito che il sistema talvolta può fallire o dare informazioni errate. Non è ancora quindi abbastanza sofisticato per sostuire a pieno le figure descritte prima.
La questione però solleva dei problemi reali, non solo relativi al mercato del lavoro ma anche per quanto riguarda il copyright.

A proposito di questo ricordo la vicenda del designer statunitense Ammaar Reshi, il quale aveva pubblicato una storia illustrata per bambini, utilizzando le intelligenze artificiali Midjourney e ChatGPT generare immagini e testi. L’opera di Reshi, “Alice and the Spark”, ha scatenato velocemente un grande dibattito sui social media: quanto vengono danneggiati i lavori artistici dalle applicazioni AI? Una cosa simile è stata fatta anche dal collettivo artistico italiano “Roy Ming”, pubblicando la prima storia per bambini in italiano scritta e illustrata con intelligenza artificiale. Il racconto si intitola “La volpe e il futuro”, la cui morale alla fine è una visione positiva della tecnlogia, la quale può rivelarsi un utile strumento per la vita degli esseri umani.

Le critiche sollevate in merito al fatto che le AI producono immagini, si basa su un concetto di furto. Gli artisti che caricano le loro opere sul web rischiano di mettere a disposizione i loro lavori all’algoritmo che si occupa di trasmettere gli input all’intelligenza artificiale. E ciò avviene senza consenso. Molti trovano ingiusto il fatto che le aziende che sviluppano tali algoritmi, generino dei ricavi allenando le loro tecnologie sulle creazioni altrui. La questione centrale quindi, è capire come tutelare gli artisti e garantire anche a loro un compenso, anziché essere vittime di queste dinamiche.

Diventeremo gli schiavi di ChatGPT?

Ma a conti fatti, possiamo fidarci dei diversi software di intelligenza artificiale, oppure dobbiamo dare per scontato che interferiranno con il nostro modo di vivere fino a renderci schiavi? In realtà non è il caso di farsi prendere dal panico, poiché siamo noi esseri umani ad avere il coltello dalla parte del manico. Noi educhiamo e addestriamo questi sistemi e li miglioriamo di volta in volta, in funzione di renderli preziosi strumenti che cambiano il nostro modo di vivere, interagire e lavorare in maniera positiva.

Pertanto siamo sempre noi che decidiamo se sfruttare gli innovativi servizi tecnologici in vista di uno scopo malevolo. E’ fondamentale che il paradigma di pensiero rimanga fisso su un obiettivo rivolto al benessere della comunità.

Al momento è difficile stabilire con certezza cosa aspettarci da servizi come ChatGPT, Midjourney, ChatSonic, Easy-Peasy e via dicendo. Quando ci troviamo dinnanzi a situazioni che presentano due facce della stessa medaglia, non possiamo fare altro che appellarci a quella capacità originaria dell’uomo, che spesso viene meno, cioè il buon senso.

 

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