Astori: familiari a Coverciano, camera ardente dalle 16.30

Il ricordo di Gennaro Gattuso: “Era già maturo a 16 anni. L’ho conosciuto quando era alle giovanili del Milan: spesso mi chiedeva il permesso di usare la palestra, poi gli ho spegato che Milanello era casa sua”. Folla alla camera ardente.

La salma di Davide Astori è arrivata a Coverciano, accompagnata da uno dei fratelli maggiori, Marco. Nella grande palestra è stata allestita la camera ardente che aprirà alle 16,30 fino alle 22,30: intanto all’interno del centro tecnico federale si trovano già la compagna del capitano viola, Francesca Fioretti, i genitori Renato e Anna e l’altro fratello di Astori, Bruno.

Arrivati anche il dg Corvino e il presidente esecutivo Cognigni insieme al cappellano della Fiorentina e della Nazionale don Massimiliano Gabbricci, il tecnico Pioli (che ha annullato l’allenamento pomeridiano) e diversi giocatori fra i quali Sportiello, l’ultimo ad aver visto in vista Davide, Saponara e Veretout. All’esterno di Coverciano, che eccezionalmente aprirà tutti e tre i cancelli, si sono radunati già molti tifosi. Ad attendere l’apertura dei cancelli anche il padre di Federico Bernardeschi, Alberto.

“Non è stato facile lavorare in questi giorni” dopo la morte di Davide Astori, che ha scioccato l’ambiente del Milan, come ha raccontato Rino Gattuso, ricordando il capitano della Fiorentina come “un ragazzo impeccabile, già maturo a 16 anni”.

“Domenica la squadra era molto scossa. La tristezza è rimasta, anziché musica negli spogliatoi c’era grande silenzio in questi giorni, ma in allenamento non è cambiato nulla. Perdiamo un grandissimo uomo, un ragazzo di un’umiltà incredibile – ha ricordato l’allenatore rossonero -.

L’ho conosciuto quando era alle giovanili del Milan, aveva 16 anni: spesso mi chiedeva il permesso di usare la palestra, ma dopo due tre volte gli ho dato una pacca e gli ho spiegato che non serviva, che Milanello era casa sua”. Per Gattuso, Astori “deve essere un esempio per i giovani. Ultimamente ci lamentiamo che fanno come gli pare, invece lui era impeccabile.

Era già vecchio, maturo a 16 anni. Questo era Davide Astori. Speriamo di non dimenticarlo”. Al fianco dell’allenatore rossonero, Giacomo Bonaventura ha voluto mandare le proprie “condoglianze alla famiglia, agli amici, ai cari di Davide. Siamo ancora scioccati, Davide ci mancherà, era benvoluto da tutti, sempre con il sorriso, sempre positivo, cercheremo di andare avanti anche per lui”.

“Astori? Mi dispiace tanto non partecipare ai funerali di domani. Ci ha sconvolto tutti dentro lo spogliatoio, anche i ragazzi che non lo conoscevano. Una brutta botta, una cosa incredibile, siamo vicini alla famiglia in questo momento molto triste. Davide lo conoscevo bene, come persona era sempre disponibile, umile, a modo e per bene. Questa cosa ci ha toccato davvero nel profondo”. Lo dice l’attaccante della Lazio, Ciro Immobile, che domani a causa del match di Europa League contro la Dinamo Kiev, non potrà partecipare ai funerali del capitano della Fiorentina.

File di tifosi e di gente comune, uomini e donne, persone di ogni età, le sciarpe viola al collo o i fiori in mano all’apertura della camera ardente di di Astori.

Dentro il centro tecnico della Federcalcio erano entrati nel primo pomeriggio la compagna, Francesca Fioretti, i genitori e i fratelli di Astori. Le file dietro le transenne allestite al centro tecnico erano cominciate dall’ora di pranzo, e all’apertura della camera ardente e’ cominciato l’omaggio silenzioso e commosso.

Ai piedi del feretro collocato nella palestra del centro tecnico sono poggiate le maglie di Astori della Fiorentina e della nazionale, le corone della societa’ viola, della Federcalcio e di numerose societa’ di serie A. Tra i primi dirigenti a rendere omaggio Pierluigi Collina, designatore arbitrale Fifa, Alessandro Costacurta, vicecommissario Figc, e Michele Uva, dg della federcalcio.

Mentre continua la processione di tifosi e gente comune a Coverciano per dare l’ultimo saluto a Davide Astori, al Centro tecnico federale è arrivata al completo anche tutta la squadra viola, insieme al presidente onorario Andrea Della Valle, accolto da un applauso dalle persone presenti. Silenzio e commozione all’esterno della grande palestra dove è stata allestita la camera ardente. Tra i tanti che sono finora arrivati per un saluto al capitano della Fiorentina anche il capitano della Roma Daniele De Rossi e una delegazione del Torino formata da Belotti, De Silvestri e Ljajic.

“Sono dall’altra parte del mondo, ma vorrei essere a Firenze per dare l’ultimo saluto a Davide, insieme alla mia gente. Quando a Reconquista è arrivata la terribile notizia del decesso del nostro capitano, ho avuto la stessa vostra reazione: sono rimasto choccato, senza parole. Per la morte con c’è mai risposta, ma stavolta è stata pazzesca”.

Lo scrive Gabriel Omar Batistuta in una lettera diffusa tramite l’ANSA dopo la morte di Davide Astori. “Un calciatore che muore dormendo – ha aggiunto – è qualcosa di incredibile, inspiegabile, inaccettabile. Un trauma che colpisce una comunità, in particolare il nostro mondo”.

“Non conoscevo di persona Davide – scrive ancora Batistuta -, ma i miei amici fiorentini mi avevano sempre presentato uno splendido ritratto di lui. In campo parlavano classe e bravura, fuori lo spessore era ancora più alto. Mi raccontano che fosse sempre impegnato sul fronte della solidarietà e della beneficenza. Nello spogliatoio un leader silenzioso, ma determinato. Davide era un esempio assoluto”.

Secondo Batistuta “la Fiorentina aveva fatto bene ad affidargli la fascia perché Davide prima di tutto era un uomo vero. E per me questo nella vita resta l’elemento decisivo. Ho sempre pensato che la storia viola avesse un solo capitano, il mio fraterno amico Giancarlo Antognoni. D’ora in poi ne avrà due, per sempre. Cerchiamo di onorare al meglio la memoria di Davide e soffochiamo di affetto Francesca, Vittoria e i suoi familiari. Un abbraccio a tutta la Fiorentina e un bacione a Firenze”

[Notizia in aggiornamento]

Astori: A. Della Valle con squadra poi a camera ardente 

Andrea Della Valle è tornato oggi a Firenze per stare vicino alla squadra e per andare a rendere un primo omaggio a Davide Astori, nella camera ardente che dalle 16:30 sarà allestita a Coverciano.

Il presidente onorario della Fiorentina si è recato in mattinata al centro sportivo per stare vicino ai dirigenti, all’allenatore e alla squadra, con la quale pranzerà prima di recarsi a Coverciano a salutare il capitano scomparso improvvisamente nella notte tra sabato e domenica scorsa. In serata è atteso anche Diego Della Valle, entrambi i proprietari viola presenzieranno domani ai funerali che si terranno dalle 10:00 nella basilica di Santa Croce. Anche tutti i compagni di squadra di Astori, in giornata, si recheranno a Coverciano per un primo struggente abbraccio al loro capitano.

Astori: Fiorentina chiede partecipare autopsia, Procura nega 

La Fiorentina ha chiesto questa mattina di poter partecipare, con la nomina di un proprio consulente, all’autopsia sul capitano Davide Astori, deceduto nella notte tra sabato e domenica, nella camera dell’hotel “Là di Moret” di Udine mentre era in ritiro con la squadra. La Procura ha respinto la richiesta.

Lo conferma l’avvocato Raffaele Conte, nominato legale del club toscano, che questa mattina si è presentato con il medico legale Gloria Manetti in Procura per il conferimento dell’incarico. “Non lo abbiamo chiesto a tutela della Fiorentina. Lo abbiamo fatto perché tenevamo a partecipare per acclarare e sapere quali sono le cause della morte – ha spiegato – ritenevamo di poterlo fare quale persona offesa o danneggiata dal reato. La Procura ha ritenuto invece che siano persone offese solo i prossimi congiunti. Noi siamo persone danneggiate dal reato e siccome l’articolo 360 prevede l’avviso solo alla persona offesa hanno ritenuto che, nella veste di danneggiati, non fossimo legittimati a poter partecipare in questa fase”. L’avvocato ha depositato una memoria in cui spiegava le ragioni per cui la Fiorentina dovesse partecipare all’esame, “anche perché c’è un buco normativo. L’articolo 360 prevede che l’avviso venga dato solo alle persone offese ma non c’è una norma che vieta la partecipazione”.

Morte Astori: Fiorentina e Cagliari ritirano maglia numero 13

Decisione congiunta dei due club, resa nota sui rispettivi siti. Oggi l’autopsia, domani la camera ardente a Coverciano e giovedì i funerali nella Basilica di Santa Croce a Firenze.

Per onorarne la memoria e rendere indelebile il ricordo di Davide Astori, Cagliari Calcio e Fiorentina hanno deciso di ritirare congiuntamente la maglia con il numero 13. La notizia è stata pubblicata sul sito di entrambi i club. Sopra la scritta una foto che ritrae il capitano, all’interno della stadio Artemio Franchi, mentre mostra la maglia con il numero 13 ed accanto la frase ”Questa maglia sarà per sempre tua”.

La Procura ha conferito questa mattina al direttore del Centro di patologia vascolare dell’Università di Padova Gaetano Thiene e all’anatomopatologo Carlo Moreschi l’incarico di effettuare gli esami autoptici. I due esperti sono giunti intorno alle 10:15 in Procura e si sono diretti nella sezione di Polizia giudiziaria dei carabinieri dove hanno ricevuto l’incarico. Dovranno individuare le cause della morte del calciatore.

Uno dei due fratelli maggiori di Astori, Marco, ha nominato un proprio consulente per assistere all’autopsia. “Il senso della nostra presenza è avere un interlocutore che aiutasse la famiglia a capire cosa sta succedendo, a capire cosa è successo per elaborare il lutto”, ha spiegato l’avvocato Virio Nuzzolese dello studio Campeis presente al conferimento dell’incarico per conto del legale della famiglia Astori, l’avvocato Francesco Zonca di Bergamo. “L’auspicio della famiglia è che venga archiviata l’inchiesta il prima possibile per una tragica fatalità, imprevedibile, inevitabile e ineluttabile”, ha rimarcato.
A Udine sono rimasti ancora il fratello Marco e uno zio del calciatore, per sbrigare le pratiche per il trasferimento della salma che domani arriverà a Coverciano, dove sarà allestita la camera ardente, prima dei funerali, giovedì alle 10 nella Basilica di Santa Croce a Firenze. Il resto della famiglia è ripartito invece ieri per tornare a casa, in provincia di Bergamo, dove sarà poi tumulata la salma del giocatore.

Fiorentina: Astori trovato morto in camera albergo

Il capitano della Fiorentina Davide Astori è morto in nottata per cause non ancora precisate. Secondo quanto si è appreso, il giocatore era in un albergo di Udine con la squadra. Partita rinviata.

Il capitano della Fiorentina, Davide Astori, è morto nella notte colto da malore mentre si trovava con la squadra in un albergo di Udine in attesa della sfida di campionato in programma oggi contro la formazione friulana. A darne notizia è stata la società viola con una nota sul suo sito in cui si dice “profondamente sconvolta” nel comunicare la scomparsa del giocatore.

L’ingresso dell’hotel Là di Moret di Udine è chiuso con un nastro bianco e rosso e all’interno ci sono numerosi uomini delle forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia. Alcuni loro mezzi sono parcheggiati, invece, davanti allo stesso albergo.
Nei pressi staziona una grande folla di giornalisti e teleoperatori e un gruppo di tifosi della Fiorentina che, diretti allo stadio, hanno appreso della notizia della morte del giocatore proprio passando davanti all’albergo dove è ospitata la squadra. Intorno alle 12.40 ha lasciato l’albergo un carro funebre giunto poco prima, probabilmente con all’interno la
salma.

Della morte del giocatore della Fiorentina si sono accorti, secondo quanto si è
appreso, stamattina i compagni di squadra e i tecnici della società quando alle 9.30 il giocatore non si è presentato alla colazione. A quel punto, dopo aver atteso ancora qualche minuto, sono andati a cercarlo in stanza – dove era solo – e lo hanno
trovato morto.
L’ultima persona a incontrare Astori è stato il portiere della Fiorentina, Marco Sportiello, intorno alle 23.30 quando il capitano, come si è appreso, stava bene. La persona che invece ha trovato il corpo questa mattina è stato uno dei massaggiatori.
Subito dopo il rinvenimento, i dirigenti della società hanno telefonato ai genitori del giocatore, a Bergamo, per avvertirli della tragedia. E contestualmente hanno anche avvertito la compagna, che si trova a Firenze e dalla quale Astori due anni
fa aveva avuto una bimba. I familiari dovrebbero raggiungere Udine quanto prima. Astori non sembra che avesse alcun problema di salute.

Il commissario straordinario della Lega, Giovanni Malagò. ha deciso di rinviare a data da destinarsi tutte le gare in programma oggi dopo la tragica scomparsa del capitano della
Fiorentina.

 

Fiorentina torna a vincere al Franchi col Chievo

Battendo 1-0 il Chievo la Fiorentina è tornata a vincere al Franchi dopo quasi tre mesi: l’ultimo successo risaliva al 3 dicembre scorso, al 3-0 sul Sassuolo.

Uomo della partita, condizionata dal vento forte e gelido, è stato Cristiano Biraghi, decisivo con un siluro di sinistro dopo appena sei minuti: per l’esterno ex Pescara e anche ex Chievo primo gol in maglia viola, per giunta nella centesima presenza in Serie A e reduce dalla convocazione per lo stage della Nazionale.
La Fiorentina si è aggrappata a quel gol non riuscendo a trovare il raddoppio nel primo tempo giocato col tempo a favore e, dopo la rete annullata a Benassi per un millimetrico
fuorigioco a inizio ripresa (intervento della Var, come pure su un tocco di mano in area viola), ha sofferto nella ripresa quando Maran ha cercato di raddrizzare il risultato inserendo tutta l’artiglieria inserendo, accanto a Inglese e Pucciarelli, anche Meggiorini e Pellissier.

Tanta intraprendenza però non è stata premiata e così il Chievo ha incassato la sesta sconfitta consecutiva in trasferta. Tra i protagonisti del match Sportiello e soprattutto Sorrentino: il portiere viola è stato inoperoso per tutto il primo tempo ma nella ripresa è stato chiamato in causa due volte da Radovanovic. Il numero uno del Chievo è stato autore di almeno tre interventi importanti, su Biraghi in apertura prima di essere trafitto dallo stesso esterno viola, poi nel secondo tempo su un colpo di testa di Simeone e un tiro di Veretout mentre nel finale Sorrentino è stato salvato dai suoi compagni di reparto sulla zampata del neo entrato Gil Dias. Alla fine di una gara brutta, specchio degli evidenti limiti
e difficoltà delle due squadre, sono stati i viola, schierati con un inedito 3-5-2, a tirare un sospiro di sollievo tenendosi stretti questi tre punti arrivati dopo due ko di fila in casa: è
il primo successo interno del 2018 per la Fiorentina. Unico rammarico per Pioli, in panchina nonostante l’influenza, l’infortunio nel finale di Falcinelli, uscito in barella per una
seria distorsione alla caviglia destra. Mentre l’allarme per Chiesa, uscito all”88” zoppicante dopo una botta presa alla caviglia sinistra, sembra già rientrato e domani mattina è
regolarmente atteso a Coverciano per lo stage azzurro con Di Biagio.

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