Festa tifosi al ritorno della Fiorentina da Roma

Firenze, accoglienza festosa per la Fiorentina di ritorno questa notte da Roma, dopo il successo, il sesto consecutivo, conquistato all’Olimpico contro i giallorossi.

La Fiorentina ha trovato centinaia di tifosi che dapprima hanno scortato il pullman, poi l’hanno seguita fino al centro sportivo, nei pressi dello Stadio Franchi, dedicandole cori e applausi.

Gli stessi giocatori, a loro volta, si sono uniti al coro dei sostenitori viola, cantando soprattutto il coro per Davide Astori, il capitano che non c’è più, nel cui ricordo la Fiorentina si sta battendo per cercare di arrivare in Europa.

Proprio l’improvvisa scomparsa del capitano viola, 50 giorni fa, ha compattato tutto l’ambiente viola, come dimostrano i risultati e le prestazioni delle ultime settimane.

La squadra viola attualmente è settima in classifica e non ha alcuna intenzione di fermarsi.

E in attesa del ritorno dei Della Valle, previsto a fine settimana, i tifosi si sono stretti ancora di più a Pioli e ai suoi giocatori, protagonisti di una cavalcata da applausi.

Fiorentina a Udine un mese dopo morte Davide Astori

A quasi un mese dal 4 marzo, quando il capitano Davide Astori è morto in una camera di albergo durante la trasferta di Udine, la Fiorentina torna adesso in Friuli proprio per disputare il recupero di quella 27/a giornata, sospesa per il lutto legato al decesso del giocatore viola.

Per Pioli e tutta la Fiorentina sarà tutto terribilmente difficile e complicato anche se la squadra viene da una striscia di vittorie: da quel giorno tutto viene fatto nel ricordo di Astori e chiaramente in Friuli il pensiero di tutti andrà a quanto accadde la mattina del 4 marzo. La Fiorentina raggiungerà Udine in serata, ha deciso di cambiare hotel e a poche ora dalla gara contro l’Udinese andrà in ritiro all’Hotel Astoria: un nome che non sembra un caso.
Dalla scomparsa di Davide Astori la Fiorentina poteva sprofondare in una crisi di prestazioni e risultati oppure reagire e sorprendere tutto e tutti. Grazie all’unità di tutto l’ambiente, alla forza interiore di tutta la squadra, i viola hanno cambiato marcia. Sono cresciuti, hanno superato i propri limiti e inanellato quattro vittorie consecutive (Chievo Verona, Benevento, Torino e Crotone). Domani la Fiorentina al Dacia Arena vuol centrare il pokerissimo. Anche se Pioli dovrà fare ancora fare a meno degli infortunati Badelj e Thereau, recupera però gli squalificati Biraghi e Benassi. “L’Udinese – afferma Pioli a Violachannel – arriva a questa gara con alle spalle sei sconfitte consecutive e anche per questo la gara sarà molto più
difficile. È inevitabile che i nostri avversari daranno l’anima per interrompere questa striscia negativa. Però è anche vero che vogliamo continuare con la nostra striscia positiva di
vittorie”. Nonostante le sei sconfitte consecutive degli avversari, Pioli sottolinea la forza dell’Udinese e del suo tecnico: “Oddo è un allenatore giovane, capace, determinato con buone idee. Ha subito ottenuto grandi risultati e adesso sta facendo un po’ più fatica. Ma anche questo il calcio, ci sono momenti dove le cose non vanno del tutto meglio – conclude l’allenatore dei viola -. L’Udinese è sempre stata in partita, anche nell’ultima gara contro l’Atalanta. È una squadra che sicuramente ci creerà delle difficoltà”.

Mondonico: minuto di silenzio, il Franchi ricorda il suo ”Cuore Viola”

”Ciao Mondo – Cuore Viola”, è lo striscione esposto dai tifosi della curva Fiesole dedicato a Emiliano Mondonico, l’allenatore che riportò la Fiorentina in serie A ma, soprattutto, grande tifoso della squadra gigliata.

Durante il minuto di silenzio, prima del fischio d’inizio di Fiorentina-Crotone (finita 2-0), molti altri striscioni sono apparsi sugli spalti del Franchi e tra questi ”Adesso sei tu che sei uscito a riveder le stelle… Ciao Mondo”.

“Era un tifoso della Fiorentina, oltre al suo lavoro professionale voleva bene alla nostra città e alla nostra squadra e anche per questo gli siano grato”. Il club manager viola, Giancarlo Antognoni, ha ricordato così Emiliano Mondonico, questa mattinapoco prima del funerale
dell’allenatore che lavorò a Firenze per una stagione nel 2003.
“Ha fatto bene a Firenze, e in tutta Italia lo ricordano con affetto. Purtroppo è un”annata negativa” ha notato con amarezza Antognoni prima di entrare in chiesa, riferendosi anche alla prematura morte del capitano della Fiorentina, Davide Astori, stroncato da un malore meno di un mese fa.

Calcio: morto Mondonico, Nardella “Se ne va una persona vera”

“Con Mondonico se ne va una persona vera mossa da sani principi nella vita e nel calcio. Perdiamo un grande allenatore, il mister che riportò la Fiorentina in Serie A nel campionato 2003/2004”. Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella commenta la morte dell’ex allenatore della Fiorentina Emiliano Mondonico.

“Mondo era un grande uomo sia dentro che fuori dal campo – continua Nardella – Lodevole è stato il suo impegno al fianco dei giovani per i quali ha messo a disposizione la sua esperienza”. “Mondo era molto legato alla nostra città e alla Fiorentina e noi a lui – conclude Nardella – e in questo momento di dolore siamo vicini alla sua famiglia, alla quale esprimo il cordoglio mio personale, dell’amministrazione comunale e della città di Firenze”.

L’allenatore lombardo si è spento all’età di 71 anni dopo una lunga battaglia con un tumore. A darne la notizia la famiglia su Facebook. “Ciao Papo…. sei stato il nostro esempio e la nostra forza… ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu… eternamente tua”.

Con la Fiorentina, squadra per la quale non ha mai nascosto la sua simpatia ottenne nel 2003-04 la quinta promozione in A della sua carriera che lo vede al secondo posto in questa particolare classifica. Esonerato dopo le prime giornate del campionato 2004-05 per contrasti con la società, partecipò per oltre un anno come opinionista in televisione a diverse trasmissioni sportive.

“Un enorme dolore stamani per la scomparsa nella notte di un uomo straordinario, l’allenatore del ritorno Viola in serie A e un grandissimo tifoso della Fiorentina. La morte di Mondonico lascia un vuoto nel mondo del calcio, nel cuore dei fiorentini e nella storia della squadra. Tra le pagine Viola più belle il suo nome resterà inciso per sempre”. Così l’assessore allo Sport Andrea Vannucci alla notizia della scomparsa nella notte dell’ex allenatore della Fiorentina Emiliano Mondonico.

3 punti alla Viola: Torino-Fiorentina, 1-2

Torino, la Fiorentina di Pioli torna con 3 punti dalla trasferta di Torino contro i granata di Mazzarri.

La Fiorentina, contro il Torino alla prima trasferta dopo la scomparsa di Astori, era andata in vantaggio al 14′ del secondo tempo: Veretout ruba il pallone a centrocampo e trova la strada libera verso la porta e non fallisce.

Il pareggio dei granata al 41′ grazie a una punizione di Ljajic che serve il taglio di Belotti che al volo supera Sportiello.

La vittoria arriva grazie a un rigore per fallo di mano di Ansaldi, in un primo momento non rilevato dall’arbitro Gavillucci ma poi concesso grazie alla Var.

Dagli 11 metri Thereau non fallisce e con un tiro preciso sotto la traversa porta i viola alla vittoria. Nel primo tempo Veretout si era fatto parare un primo penalty, anche in questo caso concesso grazie alla Var che, invece, pochi minuti prima ne aveva annullato un altro assegnato dall’arbitro sempre ai viola.

Alla fine una vittoria meritata e cercata anche se il gioco degli uomini di Pioli non è stato brillante.

Fiorentina, commozione alla prima partita senza il capitano Astori

Firenze, un maxi telo bianco, con impressa la maglia viola numero 13 di Astori e la scritta ‘Capitano per sempre’ è stato posizionato in mezzo al campo, prima di Fiorentina-Benevento, la prima partita senza Davide Astori.

La squadra con addosso la maglia numero 13 di Astori, insieme a tutto lo staff viola, al suo ingresso in campo per il riscaldamento, si è portata in mezzo al campo, vicino al maxi telo, per un abbraccio collettivo e per applaudire tutti i tifosi.

I giocatori del Benevento, accolti da uno scrosciante applauso, hanno sospeso per qualche secondo il riscaldamento in segno di rispetto e applaudendo a loro volta gli avversari.

Allo stadio Franchi tanti anche gli striscioni tra cui quello esposto ai piedi della curva Fiesole con scritto ‘Ci sono uomini che non muoiono mai…Ci sono storie che verranno tramandate in eterno…Buon viaggio capitano’.

Al suo arrivo al Franchi, anche Diego Della Valle ha voluto fermarsi davanti al ‘muro del pianto’ eretto in questi giorni dai tifosi viola sui cancelli dello stadio per ricordare e omaggiare Davide Astori.

Il proprietario del club viola è rientrato dall’estero, dove si trovava per impegni di lavoro, per assistere alla gara con il Benevento, la prima senza il capitano. Mentre il fratello Andrea era già da ieri è a Firenze per stare in ritiro con la squadra.

I due proprietari della Fiorentina mancavano dal Franchi da quasi un anno: al loro arrivo sono stati accolti da applausi dai tifosi. “Astori ci ha insegnato molto – ha dichiarato Antognoni a Premium – è giusto ricominciare subito per ricordarlo, la partita può smorzare la tensione di questi giorni. Sarà uno stimolo per costruire una squadra più competitiva”.

Sui led a bordo campo non ci sono cartelloni pubblicitari ma le scritte ‘Davide sempre con noi’ e ’13 Davide Astori’. Dopo la lettura delle formazioni e il nome di Astori scandito dall’altoparlante sul maxischermo è stato trasmesso il video con le immagini più belle del capitano e la musica di Jovanotti, contrassegnato dalla maxi sciarpata in curva Fiesole. Uno scenario suggestivo e commovente.

Un silenzio surreale è calato sul Franchi all’ingresso di Fiorentina e Benevento nel ricordo di Davide Astori: le due squadre sono state accompagnate da 22 bambini con le maglie numero 13 viola e del Cagliari, i club di cui il difensore è stato il capitano. Nelle curve venivano esposti striscioni per Davide, come pure nel settore dei tifosi del Benevento: ‘Nessuno muore finchè vive nel tuo cuore’.

Poi al minuto di raccoglimento, tutti e 22 i giocatori si sono abbracciati in mezzo al campo.

Silenzi, commozione e lacrime – Pioli in panchina, Andrea Della Valle in tribuna e tanti, tantissimi tifosi sugli spalti le hanno trattenute a stento – fino all’applauso liberatorio e al lancio di cinquemila palloncini viola e bianchi. Il coro ‘Davide Davide’ è rimbombato in tutto lo stadio, dalla curva Fiesole fino al settore dei tifosi campani.

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