Aferpi, sindacati: da governo apertura a tutele lavoratori

Nell’incontro oggi al ministero del Lavoro, a Roma, sulla scadenza degli ammortizzatori sociali dei lavoratori Aferpi di Piombino (Livorno), è stata “confermata la volontà del Governo di trovare strumenti utili alla gestione delle tutele sociali dei lavoratori delle aree di crisi industriale, ma in un’ottica di sviluppo” e in questa direzione “è in approvazione presso il Consiglio dei Ministri un’apposito decreto della durata di 12 mesi, a partire dal gennaio 2019”.

Inoltre è stato anticipato che sarà prorogata la “Cigs in deroga per le aree di crisi industriale complessa” anche per il prossimo anno. Lo affermano i sindacati Fiom, Fim e Uilm, in una nota congiunta.
“Nell’incontro – spiegano le sigle sindacali – sono emerse tutta una serie di criticità che devono essere affrontate fin dai prossimi giorni”. Tra queste, “resta tutt’ora in piedi la problematica della copertura dei prossimi tre mesi per cui l’azienda (Aferpi) ha già utilizzato tutte le ore integrabili e fruibili con l’attuale decreto”.

I sindacati hanno “ribadito che per i lavoratori non dovranno esserci decurtazioni economiche e per questo, già nei prossimi giorni, ci confronteremo con azienda e Regione Toscana per trovare le possibili soluzioni”. La riunione odierna è stata aggiornata ai prossimi giorni, sempre al ministero del Lavoro, “per le verifiche su tutte le problematiche ancora aperte e non appena sarà definito il quadro della situazione”.

Bekaert: Fiom-Cgil, accordo raggiunto

Raggiunto in nottata l’accordo al Mise per la Bekaert di Figline Valdarno

“La determinazione del sindacato dei lavoratori e di un intera comunità ha pagato, la solidarietà ha vinto”. Lo ha affermato Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil di Firenze, commentando l’accordo raggiunto in nottata al Mise per la Bekaert di Figline Valdarno.
“La proposta di ripristino l’abbiamo fatta noi come sindacati fiorentini – ha aggiunto -, al Governo bisogna riconoscere che non solo ha accettato la nostra proposta, ma il ministro Di Maio è venuto di fronte ai cancelli e ha mantenuto ciò che ha promesso”.
Calosi ha sottolineato che “abbiamo voluto mettere nell’accordo le quantità economiche che le imprese che reindustrializzeranno il sito di Figline metteranno come dote per chi assume: sono 40mila euro a lavoratore. Se assumeranno 100 lavoratori, saranno 4 milioni di euro che l’azienda darà come contributo. E’ come se lo stabilimento fosse regalato. Abbiamo voluto che lo stabilimento rimanesse al territorio: la multinazionale aveva fatto un grande danno, l’unico elemento di compensazione era che lo stabilimento restasse in mano al
territorio, questo è lo strumento che ci ha consentito di farlo”.
 “Abbiamo sempre rivendicato che ad un’ azione irresponsabile della azienda era necessario rispondere con una responsabilità sociale da parte di tutte le parti per evitare che a pagare il prezzo fossero unicamente i lavoratori”. Lo ha dichiarato Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl, a proposito della vertenza Bekaert dopo la firma di una intesa al Mise stanotte. “L’accordo che abbiamo sottoscritto va in questa direzione”, ha aggiunto.
“Abbiamo sempre rivendicato – prosegue Uliano – che l’azienda dovesse pagare un prezzo, non solo in termini di incentivazione e di piano sociale, ma mettendo a disposizione le aree per la reindustrializzazione collegandolo alla rioccupazione dei lavoratori. Per questo motivo abbiamo inserito che Bekaert riconosca all’azienda che reindustrializza uno sconto di 40.000 euro per ogni dipendente assunto nell’area, che se rapportati all’attuale forza occupazionale, significa un esborso di vari milioni di euro. Queste iniziative di reindustrializzazione non impoveriscono territorio ma lo valorizzano economicamente”.
“Grazie al ruolo responsabile del sindacato ed alle lotte dei lavoratori evitati i licenziamenti alla Bekaert. E’ una buona notizia. Vigileremo sul rispetto dell’accordo. Fin da subito vanno messe in campo nuove soluzioni industriali che garantiscano la ricollocazione dei lavoratori con un impegno diretto del Governo e delle istituzioni locali”. Lo scrive su twitter la segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan, commentando l’accordo per evitare il licenziamento dei 318 lavoratori dell’azienda Bekaert di Figline ed Incisa Valdarno.

Bekaert: Operai in presidio a Firenze, pronti ad occupare

Firenze – Si è tenuto oggi lo sciopero di 4 ore dei lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno, con presidio, dalle 11 alle 13, davanti alla prefettura del capoluogo toscano.

“Abbiamo tempo fino al 2 a mezzanotte – dice Daniele Calosi segretario della Fiom di Firenze – già il 3 ottobre l’azienda potrebbe procedere ai licenziamenti, attendiamo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del ‘decreto emergenza su Genova’ che prevede la reintroduzione della cassa integrazione per cessazione dell’attività, ma se la Bekaert non ci darà il tempo siamo pronti a occupare la fabbrica”.

Per i lavoratori Bekaert, ha proseguito Calosi, è scattato il conto alla rovescia: “Il prefetto ci ha garantito che il decreto è alla firma del Presidente della Repubblica e che sarà eff ettivo con la pubblicazione in Gazzetta. L’azienda potrebbe sospendere i licenziamenti in attesa del decreto, ma non hanno mai voluto trattare su questo; l’unica cosa su cui si sono resi disponibili è ad attivare la cassa integrazione”.

“Al Governo – ha concluso il segretario provinciale della Fiom -, se il decreto andrà in porto, va riconosciuto di aver accettato la proposta avanzata da Fim, Fiom, e Uilm di Firenze, varando un atto che non servirà solo alla Bekaert ma a 170mila lavoratori in tutta Italia.

La cassa integrazione, ha aggiunto Davide Materazzi, segretario Uilm di Firenze e Arezzo, ci darà il tempo “per costruire un percorso per la reindustrializzazione insieme con il ministero e l’advisor; e sarà forse necessario trovare più soggetti per subentrare nell’attività. Ci hanno presentato alcuni interessamenti, ma per farli concretizzare è necessario avere il tempo e fermare i licenziamenti”.

Bekaert, Nardella: contatto con imprenditori disposti ad investire

Il sindaco di Firenze “qualche prospettiva si sta aprendo”, “aspettiamo che il governo passi dagli annunci ai fatti, perché questa vicenda è simbolica delle tante storie di aziende, fabbriche e stabilimenti sani e di lavoratori che pagano per scelte che vengono fatte molto lontano da qui”

Per la situazione della Bekaert, lo stabilimento metalmeccanico di Figline Valdarno con 318 dipendenti della quale la proprietà ha nelle scorse settimane ipotizzato il trasferimento in un paese dell’est europeo, “aspettiamo che il governo passi dagli annunci ai fatti, perché questa vicenda è simbolica delle tante storie di aziende, fabbriche e stabilimenti sani e di lavoratori che pagano per scelte che vengono fatte molto lontano da qui”. Lo ha detto stasera, alla Festa della Fiom a Firenze, il sindaco di Firenze Dario Nardella.
“Non dobbiamo abbassare l’attenzione per quanto riguarda il lavoro – ha proseguito – noi abbiamo preso contatti come autorità locali con alcuni gruppi industriali italiani per sondare una disponibilità concreta a partecipare alla reindustrializzazione dello stabilimento, dunque per dare una prospettiva nuova a questi lavoratori. Qualche prospettiva si sta aprendo”.

 “I 3 settembre ci sarà un incontro di natura amministrativa in Regione Toscana al quale ribadiremo come Fiom la necessità di avere cassa di integrazione, perchè questo consentirebbe un anno di ammortizzatori sociali in più che consentirebbe anche la reindustrializzazione dell’azienda”.ha detto invece   il segretario di Fiom Firenze Daniele Calosi. “Non possiamo procedere a nessuna trattativa che preveda licenziamenti – ha aggiunto il sindacalista – Siamo invece disponibili a una trattativa che preveda da una parte cassa integrazione, che tra l’altro anche il governo ha detto di dare, e dall’altra anche la possibilità di un accordo di reindustrializzazione per salvaguardare tutti e 318 i posti di lavoro”.

Firenze: Torna Fiom in Festa, dal 29 al Torrino di S.Rosa

Dopo il successo dell’anno scorso, torna dal 29 agosto al 2 settembre negli spazi del Circolo della Rondinella de Torrino, la Festa della Fiom Cgil di Firenze. Ognuna delle cinque serate vedrà alle ore 18 la presentazione di un libro con autore, alle 19 un dibattito, a seguire la proiezione di un film e musica dal vivo. Non mancheranno gli stand gastronomici, la libreria ed il gioco dei tappi.

Per il Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze Daniele Calosi “Fiom in festa è occasione per confrontarci e discutere su temi che riguardano il nostro territorio ed il mondo del lavoro. Vi aspettiamo per riscoprire la socialità e il piacere di stare insieme perché insieme siamo più forti nella quotidianità come nelle battaglie per i diritti, per la giustizia e per il lavoro.”

PROGRAMMA

MERCOLEDÌ 29 AGOSTO
h
18.00 Presentazione libro con autore:
Eravamo tanto amati” di Domenico Guarino, Andrea Lattanzi e Andrea Marotta.
Coordina: Daniele Calosi.

h 19.00 Dibattito:
Industria, Territorio, Infrastrutture e Ambiente” con:

Dario Nardella (Sindaco di Firenze),

Daniele Calosi (Segretario Generale Fiom-Cgil Firenze),

Paola Galgani (Segretaria Generale Cgil Firenze).
Coordina: Domenico Guarino.

h 21.00- Cineforum (la direzione artistica del cineforum è a cura del critico cinematografico Andrea Bigalli)
Amici Miei” di Mario Monicelli

h 21.30 tombola

h 22.00- Spettacolo:
Ferro e Carbone live

GIOVEDÌ 30 AGOSTO

h 18.00- Presentazione libro con autore:
Ma come fanno gli operai. Precarietà, solitudine, sfruttamento. Reportage da una classe fantasma” di Loris Campetti.
Coordina: Andrea Vignozzi.

h 19.00- Dibattito:
Lavoro e legalità” con Giuseppe Creazzo (Procuratore Capo di Firenze), Raffaella Conci (Presidente Cooperativa Terre Ioniche Libera Terra), Sandro Ruotolo (giornalista).
Coordina: Don Andrea Bigalli (Referente Regionale di Libera).

h 21.00- Cineforum:
Ammore e Malavita” di Manetti Bros.

h 22.00- Spettacolo:
Mediterranean Quartet live (Pizzica e Taranta).

VENERDÌ 31 AGOSTO

h 18.00- Presentazione libro con autore:
Generare, partorire, nascere. Una storia dall’antichità alla provetta” di Nadia Maria Filippini. Coordina Cristina Arba (Coordinamento Donne Cgil Firenze).

h 19.00- Dibattito:
Venni, vidi, fui accolto. Il lavoro come strumento di integrazione” con Enrico Rossi (Presidente della Regione), Dalida Angelini(Segretario Generale Cgil Toscana), Massimo Braccini (Segretario Generale Fiom-Cgil Toscana), Mamadou Sall (comunità senegalese Firenze).
Coordina: Riccardo Chiari.

h 21.00- Cineforum:
7 MINUTI” di Michele Placido
con ospiti: Ottavia Piccolo e Don Andrea Bigalli.

h 22.00- Spettacolo:
Dj Set- Hugolini

SABATO 1 SETTEMBRE

h 18.00- Presentazione libro con autore:
Nel più bel sogno. Una nuova avventura del Commissario Bordelli” di Marco Vichi, con Lorenzo Degl’Innocenti.
Coordina: Giulia Mazzoni, bookblogger

h 19.00- Corrado Formigli (giornalista) intervista Maurizio Landini (Segretario Cgil Nazionale).

h 21.00- Cineforum:
Scusa Ameri. Storia di un sogno strappato”.
Per rivivere la stagione di campionato 1981/82 della Fiorentina, quella del “terzo scudetto” poi sfumato nell’ultima giornata in virtù di arbitraggi che molto hanno fatto discutere.
con ospiti: Daniele Calosi, Riccardo Ventrella, Fabio Incatasciato, Giacomo Guerrini, Stefano Cecchi.

h 22.00- Spettacolo:
Maggiaioli delle Caselle live

DOMENICA 2 SETTEMBRE

h 18.00- Presentazione libro con autore:
1968. Un anno spartiacque di Giovanni Gozzini”.
Coordina Federico Giuliani.

h 19.00- Dibattito:
Delocalizzazioni e diritti dei lavoratori. Il caso Bekaert” con Francesca Re David (Segretario Generale Fiom– Cgil Nazionale),delegati Bekaert Figline.
Coordina: Luca Telese (giornalista).

h 21.00- Cineforum:
“Il mio amico Eric” di Ken Loach

h 22.00- Spettacolo:
Dj Set- Miss Piggy

Bekaert: Fim-Fiom-Uilm presentanodecreto salva-lavoratori, oggi vertice al Mise

E’ stata illustrata  in vista della nuova convocazione al Mise in programma per oggi pomeriggio sul futuro degli oltre 300 lavoratori licenziati dalla multinazionale belga proprietaria della fabbrica di Figline.   Fim Fiom e Uilm hanno lavorato ad una proposta che sarà poi presentata al Governo.  Un decreto che potrebbe diventare un modello anche per altri casi simili e che punti alla reindustrializzazione del sito produttivo. Alla base, il ripristino della causale per Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività.

Ripristino della causale per Cassa integrazione straordinaria (“crisi per cessazione anche parziale di attività”) per un anno dal primo agosto; prevedere, se l’azienda non vuole trattare col sindacato, la possibilità, da parte del Ministero dello Sviluppo economico, di sospendere la procedura di licenziamento dal giorno dell’incontro al Ministero fino al 12esimo mese successivo, applicando la Cigs; obbligo di preavviso di 12 mesi, da parte delle aziende, ai sindacati in casi di cessazione attività.

Sono questi i punti principali della proposta di decreto salva lavoratori, redatta da Fim-Fiom-Uilm di Firenze per tutelare l’occupazione nel caso della vertenza Bekaert di Figline Valdarno e in situazioni analoghe. Nel dettaglio, il primo punto consentirebbe nei casi di specie di avere il tempo per gestire le crisi, evitare i licenziamenti tout court e favorire un confronto tra le parti che porti ad una reindustrializzazione del sito ed a una gestione del personale. Mentre il terzo punto, viste le modifiche agli ammortizzatori sociali e alle Leggi sul lavoro, permetterebbe un tempo maggiore per reindustrializzare e per gestire il personale.

Fim-Fiom-Uilm di Firenze, stamani in conferenza stampa presso la Camera del lavoro di Firenze coi segretari Alessandro Beccastrini, Daniele Calosi e Davide Materazzi, hanno specificato che circa la proposta di decreto le coperture finanziarie sussistono, perché le aziende sopra 15 dipendenti trattengono dalla busta paga a tutti i dipendenti il contributo Cigs pari allo 0,30% che poi viene versato all’Inps e che serve ad alimentare da molte decine di anni la Cigs stessa. Inoltre, nella previsione che sia il Mise a concedere l’ammortizzatore, come previsto al punto 2, potrebbe essere semplicemente adeguata la dotazione del fondo previsto dall’art. 4 del Decreto del Ministero del Lavoro n° 95075.

La proposta di decreto sarà avanzata al governo già domani pomeriggio in occasione dell’incontro sulla vertenza a Roma al Ministero dello Sviluppo economico.

“Abbiamo deciso di avanzare questa proposta di decreto, una iniziativa pionieristica, perché nelle vertenze come quella della Bekaert abbiamo alcune armi spuntate rispetto al passato e crediamo serva invertire la tendenza per tutelare chi lavora. Sono stati fatti decreti per salvare banche, per salvare i capitali in rientro dall’estero, perché non poter fare un decreto salva lavoratori? Noi chiediamo più tempo per trattare, mentre la nostra controparte non vuole trattare – hanno detto i tre sindacalisti -. E’ una questione di dignità. Ci sono 318 famiglie che sono state precipitate nell’incertezza: il Ministero in questa vertenza ha l’occasione di dimostrare di poter essere non solo un ente che certifica la perdita di posti di lavoro, ma anche un agente che può intervenire fattivamente a tutela del lavoro e per la Bekaert serve il tempo necessario per reindustrializzare il sito. Tra l’altro si parla di una zona, quella del Valdarno, che negli ultimi anni ha perso molta occupazione”.

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