GKN: QF non si presenta a tavolo. Ministero: li convocheremo

Oggi Qf assente al tavolo a Roma. Il ministero ha dichiarato che convocherà la direzione aziendale  ‘per saperne le intenzioni’.  La Fiom : “gravissima e colpevole l’assenza dell’azienda”.

Un copione già scritto:  QF non si è presentata al tavolo GKN convocato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “Riteniamo gravissima e colpevole l’assenza dell’azienda, per qualsiasi possibile percorso di un eventuale progetto di rilancio industriale è necessario avere un interlocutore serio che abbia la reale intenzione di costruire insieme alle Istituzioni e alle organizzazioni sindacali una possibile soluzione dal progetto di reindustrializzazione dal basso che possa rappresentare un tassello di quel ‘condominio’ industriale su cui, da sempre la Fiom-Cgil, la Rsu e i lavoratori insistono” hanno dichiarato in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze e la Rsu Fiom a proposito del tavolo di oggi al Mimit sulla vertenza ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze).

Allo stato attuale, osservano Lodi e Angelini, “i lavoratori  ex GKN non sono più coperti dagli ammortizzatori sociali dal 31 dicembre 2023, e fino a questo momento non sono nemmeno stati pagati gli stipendi dall’azienda come in realtà dovrebbe essere”. “Abbiamo ribadito che serve un intervento straordinario del governo per definire una tutela per i lavoratori e per ‘commissariare’ l’azienda” concludono Angelini e Lodi.

Il ministro Adolfo Urso e il sottosegretario Fausta Bergamotto da parte loro hanno assicurato che presto convocheranno i vertici aziendali di QF “per approfondirne le intenzioni e verificare la possibilità di promuovere un secondo incontro esteso alle istituzioni locali”.

L’incontro di oggi è stato presieduto dal  ministro Urso, affiancato dal sottosegretario con delega alle crisi, Fausta Bergamotto; presenti, oltre ai rappresentanti dei sindacati, del Ministero del Lavoro e di Cfi, il delegato al Lavoro della Regione Toscana, Valerio Fabiani, il capo di gabinetto della Città Metropolitana di Firenze e il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri. Nell’incontro, convocato su richiesta del presidente della Regione Toscana e dei sindaci di Firenze e di Campi Bisenzio, “si è evidenziata l’assenza di strumenti atti a intervenire nell’ambito della titolarità del sito produttivo da parte del legittimo proprietario”, riporta una nota, e “il ministro e il sottosegretario hanno annunciato che convocheranno al più presto la proprietà presso il Mimit”.

‘Mai più morti sul lavoro’, Cgil e Uil in coreto mercoledì a Firenze. Ci saranno Landini e Bombardieri

Mercoledì 21 febbraio, giorno dello sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici dopo la strage sul lavoro avvenuta a Firenze venerdì scorso, i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri parteciperanno alla manifestazione che si terrà nel capoluogo toscano a partire dalle ore 16.30, zona cantiere (via Mariti).

Lo spiegano CGIL e UIL  in una nota. Lo sciopero riguarderà le ultime due ore di ciascun turno per gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal; le altre categorie hanno programmato per la stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. Presidi e manifestazioni territoriali si terranno in tutto il Paese.

“Basta parlare di cordoglio – affermano Cgil e Uil – è il momento che il governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità. Mai più morti sul lavoro”.

“Non voglio polemizzare, ma l’ultimo incontro che il sindacato ha fatto con il ministro Calderone risale a luglio scorso. Il governo non sta facendo trattative con Cgil Cisl e Uil”. E dopo il crollo nel cantiere a Firenze non c’è stata “nessuna telefonata, nulla. Sono mesi che non si fanno trattative e anche quando si fanno gli incontri c’è una quantità di sigle che non ha senso. C’è la necessità di un cambiamento radicale”. Questo quanto ha dichiarato oggi  il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a “L’aria che tira” su La7.

“Nei primi 15 giorni di febbraio sono 40 le persone morte sul lavoro”, ha sottolineato. il segretario della CGIL che è tornato a puntare il dito sul “subappalto a cascata, una catena che determina una svalorizzazione del lavoro. Una logica pericolosa, inaccettabile” e ha rilanciato tra l’altro la proposta di una patente a punti per le imprese e la necessità di “mettere al centro la qualità del lavoro e delle opere”.

GKN: scontro QF/Sindacati su incontro saltato

Qf Spa: “la riunione del il 7/2? Non avevamo dato disponibilità a partecipare al tavolo, dire che eravamo assenti è una bugia, chiediamo nuovamente l’immediata restituzione del sito” .  Fiom-Rsu ex GKN, ‘gravi affermazioni Qf, venga ai tavoli’

Ancora un botta e risposta tra la proprietà e i sindaci nella vertenza ex GKN.  una nota Gianluca Franchi, liquidatore di Qf Spa, a proposito della riunione del 7 febbraio del tavolo sulla ex-Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) organizzato dalla Regione Toscana afferma “apprendiamo con stupore dagli organi di stampa che la nostra società avrebbe disertato il tavolo in Regione. Precisiamo che la nostra società non aveva dato alcuna disponibilità alla convocazione per il giorno 7 febbraio 2024, indicando invece la data del 13 per il possibile incontro”.

“Ci vediamo costretti a questo punto a prendere le distanze – prosegue Franchi – da una situazione in cui vengono distorti i fatti in danno della immagine della nostra società. Danno che si aggiunge a quello derivante dallo stato di occupazione perdurante senza soluzione di continuità e dalla conseguente indisponibilità del sito ex GKN. Ci riserviamo ogni azione di legge a tutela dei nostri diritti che continuano ad essere lesi per la impossibilità di organizzare e svolgere qualsiasi attività a ragione della inammissibile espropriazione del nostro diritto a disporre dei beni che costituiscono il patrimonio della azienda. Diffidiamo nuovamente alla immediata restituzione del sito aziendale”.

Pronta la risposta di RSU e Sindacati. ”L’assemblea permanente in atto dal 9 luglio 2021″ alla ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) “non ha mai determinato l’impossibilità di svolgere attività lavorativa né, come noto, il venir meno del diritto alla retribuzione: i lavoratori sono tutti a disposizione dal 2 gennaio 2024, ieri dovevano essere pagati”. affermano in una nota la Fiom-Cgil e la Rsu ex Gkn, rispondendo a Qf Spa in liquidazione secondo cui allo “stato di occupazione perdurante” consegue “la impossibilità di organizzare e svolgere qualsiasi attività”.

Per Fiom e Rsu  ex GKN si tratta di “affermazioni gravi, lesive nei confronti delle persone che rappresentiamo, del territorio e delle istituzioni. Ci troviamo di fronte ad un’azienda oggi in liquidazione volontaria che per due anni non è stata in grado di presentare un briciolo di piano industriale utile a far ripartire il sito di Campi Bisenzio. L’azienda volutamente omette la verità e utilizza come capro espiatorio il fatto che lo stabilimento non sia agibile, quando nei fatti non solo lo è, ma i lavoratori sono in assemblea permanente e in parte retribuiti direttamente dall’azienda per attività lavorativa”.

Dunque, concludono Fiom e Rsu, “l’azienda, rappresentata dal liquidatore, venga ai tavoli istituzionali, si confronti con le Organizzazioni sindacali e le Rsu, senza ricatti individuali o collettivi, pagando le retribuzioni di gennaio 2024, tutte le spettanze arretrate, consegnando ai lavoratori le buste paga che trattiene dal novembre 2022, e favorendo tutte le soluzioni utili a far ripartire quel sito produttivo e ridare lavoro alle persone, utilizzando anche gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge”.

Piombino, sindacati: “cassa Integrazione agli sgoccioli, politica dialoghi con Danieli – Metinvest”

‘A gennaio scade cassa Jsw e la  Toscana non ha risorse, la convocazione del tavolo ministeriale non è più rinviabile’,dicono i sindacati. Che aggiungono: “la politica dovrebbe smettere di fare ciò che ha fatto fino ad oggi, ossia subire passivamente e finalmente provare ad attrarre investimenti a Piombino”

“Tutti i soggetti istituzionali, compresa la Regione Toscana, non possono limitarsi a dichiarare che mancano le risorse per la cassa in deroga, ma devono attivarsi per richiederle affinché si mantenga l’impegno assunto nell’accordo di programma del 2018 di salvaguardare i livelli occupazionali“.” Così, in una nota, le segreterie provinciali Fim-Fiom-Uilm dopo il consiglio di fabbrica del gruppo Jsw Steel Italy Piombino (Livorno). Per i sindacati è chiaro che “”L’auspicio è che si arrivi rapidamente ad un nuovo addendum per avere stavolta garanzie e certezze degli investimenti, garanzie della salvaguardia occupazionale ed estensione degli ammortizzatori sociali” . Intanto la notizia è che “i mese di settembre è oramai trascorso, quindi riteniamo che la convocazione del tavolo ministeriale non sia più rinviabile, anche perché ad oggi abbiamo una sola certezza, ossia la scadenza a gennaio dell’attuale cassa integrazione in deroga e la dichiarazione della Regione Toscana della mancanza di risorse economiche, se non saranno rifinanziate, per una proroga di tale ammortizzatore sociale”

“In merito alle indiscrezioni emerse sulla stampa relative ad un progetto siderurgico dei gruppi Danieli – Metinvest, riteniamo che la politica dovrebbe smettere di fare ciò che ha fatto fino ad oggi, ossia subire passivamente e finalmente provare ad attrarre investimenti in un’area di crisi complessa come la nostra, da troppi anni affamata di lavoro e sviluppo”. aggiungono le segreterie provinciali Fim-Fiom-Uilm dopo il consiglio di fabbrica del gruppo Jsw Steel Italy Piombino (Livorno) che ha esaminato rumors circolati negli ultimi giorni sulla stampa locale di un eventuale interessamento del gruppo friulano per impegnarsi in alcune aree delle strutture di Piombino dedicate all’acciaio.

“Abbiamo aree portuali pressoché deserte con banchine poco utilizzate – continua la nota – Anche se il progetto Jsw dovesse realizzarsi totalmente è facile prevedere che si perderebbero posti di lavoro e si libererebbero aree inutilizzate; per questi motivi riteniamo doveroso provare ad aprire un canale con questi importanti gruppi e cercare di costruire e rilanciare un grande polo siderurgico piombinese, capace di produrre acciaio in maniera green e capace di spaziare dalla laminazione di prodotti lunghi e piani”. Secondo Fim-Fiom-Uilm “dopo le tante chiacchiere e annunci di ipotetici piani della siderurgia nazionale, l’ennesima vergogna della politica locale, regionale e nazionale se non si provasse a sondare anche questa opportunità di investimento, rischiando che il Paese Italia continui di fatto a perdere fette di mercato e posti di lavoro”.

Fiom, per la ex Gkn ancora stallo con Qf al Mise su stipendi e futuro

Firenze, sull’ex Gkn la Fiom fa sapere che “l’incontro di oggi convocato dal Ministero dal Lavoro non ha portato nessuna novità alla soluzione della vertenza. Qf continua a ribadire che lo stallo del processo di reindustrializzazione è dovuto alla mancanza di agibilità dello stabilimento, nonostante sia stata smentita dalle visite dei tecnici della Regione, e a chiedere la copertura retroattiva della cassa integrazione”.

Lo riferisce in una nota Simone Marinelli, coordinatore automotive nazionale per Fiom-Cgil sottolineando che è “urgente un confronto sul futuro dello stabilimento e sul pagamento degli stipendi”.

La Fiom chiede chiarezza anche perché “continua ad aleggiare sulla vertenza – afferma sempre Marinelli – un possibile ruolo di una società pubblica, rispetto al quale ad oggi non ci sono state comunicazioni formali”.

Nei vari incontri al Mise “tutte le parti hanno preso atto che il progetto presentato da Qf è di fatto impraticabile per responsabilità aziendale” mentre “oggi avremmo voluto discutere del futuro industriale dello stabilimento e del pagamento dei salari dei lavoratori, ragione per la quale la Fiom non ha firmato il verbale di una procedura contestata nei modi e nei contenuti”.

Per la sigla “è necessario che il confronto venga riportato al Mimit con la presenza della Regione Toscana e del Comune di Firenze, che hanno avviato attività di ricerca di nuovi soggetti industriali e di verifica dei progetti presentati al Comitato di proposta e verifica lo scorso 20 dicembre” mentre “l’accordo quadro sottoscritto al Mise il 19 gennaio, non rispettato da Qf, è l’elemento di garanzia da cui ripartire, ma vanno rimossi gli atteggiamenti messi in campo dall’azienda per drammatizzare la situazione, a partire dal mancato pagamento degli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Gkn, Fiom: “Sentire il ministro, il presidente della Regione ed il sindaco fare appello alla ragionevolezza dei lavoratori ci lascia basiti”

Firenze, a seguito dell’incontro avvenuto tra Mimit, Regione Toscana e Comune di Firenze sulla ex Gkn di Campi Bisenzio, gli esponenti della Fiom sottolineano la piena accessibilità della fabbrica e come affermare che non sia consentito l’accesso allo stabilimento “significa mistificare la realtà”.

A margine dell’incontro sulla Gkn Marinelli, coordinatore automotive Fiom-Cgil nazionale, e Angelini, della Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia, dicono: “Sentire il ministro, il presidente della Regione ed il sindaco fare appello alla ragionevolezza dei lavoratori ci lascia basiti.”

“In 17 mesi -continuano- di vertenza chi ha dimostrato ragionevolezza sono stati proprio i lavoratori che, attraverso l’assemblea permanente, hanno consentito la salvaguardia del sito e il perfetto funzionamento dello stabilimento e tutt’ora continuano a farlo pur in assenza di retribuzione da ottobre.”

“Di irragionevole -proseguono i due- in questa vicenda c’è stata prima Gkn, poi il dottor Borgomeo e Qf assieme alle istituzioni territoriali e nazionali poiché leggere in una nota congiunta che non è consentito l’accesso allo stabilimento significa mistificare la realtà”.

“Lo stabilimento -sostengono- è così accessibile a tutti che proprio la Regione Toscana ha dichiarato la propria volontà di mandare i tecnici a visitarlo al fine di favorire lo scouting pubblico – aggiungono in una nota – e il 6 dicembre anche il Comune di Firenze riunirà lì la commissione lavoro”.

Dai rappresentanti Fiom inoltre viene lanciato un “appello alla ragionevolezza dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy e del Lavoro affinché, a seguito dell’attività di scouting della Regione, sia resa fruibile in tempi brevissimi l’ammortizzatore sociale. Ricordiamo infine che il dottor Borgomeo ha presentato un progetto (mai diventato piano industriale) considerato irragionevole proprio dal ministero”.

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