Sciopero generale a Livorno dopo la morte dei due operai al porto

Molto alta oggi a Livorno l’adesione allo sciopero generale, proclamato  da Cgil, Cisl e Uil, per la morte al porto dei due lavoratori della Labromare, investiti ieri dall’esplosione di un deposito di acetato di metile mentre stavano effettuando alcune manutenzioni. Lo rende noto la Cgil di Livorno. Lo stesso sindacato prevede per la serata un’alta adesione alla manifestazione con fiaccolata fissata per le 21.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte dei due operai. “Sono vicino alle loro famiglie, ai lavoratori e alla città di Livorno”. Il Presidente della Repubblica si augura, ancora una volta, che “dopo questa ennesima, intollerabile tragedia sul lavoro vengano rafforzate a tutti i livelli le misure di prevenzione e di controllo. Non è accettabile che si muoia sul lavoro”.

“Il cordoglio alle famiglie prima di tutto. Non è ammissibile nel 2018 andare al lavoro e non tornare a casa – ha detto Fabrizio Zannotti, segretario generale della Cgil di Livorno – Se si fa un conto siamo a cinque episodi di questa gravità nel territorio livornese negli ultimi cinque anni. Sulla sicurezza si fanno tanti convegni, ma passati questi non si riescono a mettere in campo le attenzioni necessarie: prima di tutto bisognerebbe tenere alla vita delle persone e dei lavoratori”.

L’esplosione li ha travolti e uccisi all’improvviso mentre stavano concludendo le operazioni di svuotamento del serbatoio 62, contenente acetato di etile, nella zona industriale del porto di Livorno. Nessuna possibilità di salvezza per Lorenzo Mazzoni, 25 anni, e Nunzio Viola, 53, dipendenti della Labromare, un’azienda livornese da 40 anni attiva nella raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti portuali. Cosa abbia provocato l’incidente non è chiaro e probabilmente solo l‘inchiesta della procura, che ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, potrà dare risposte. All’arrivo dei soccorsi i sanitari hanno cercato inutilmente di rianimare uno dei due operai. L’altro era stato investito in pieno dall’esplosione. L’incidente è avvenuto poco prima delle 14.  L’onda d’urto ha colpito anche altri lavoratori che erano nella zona.

Oggi tutta la città di Livorno si ferma per uno sciopero generale di 8 ore, indetto dai sindacati, mentre il sindaco Nogarin e il suo collega Lorenzo Bacci di Collesalvetti (dov’era nato Viola) hanno deciso il lutto cittadino per il giorno in cui si celebreranno i funerali. Tantissime le reazioni del mondo politico e sindacale. Il neo presidente della Camera Roberto Fico e l’ex premier Paolo Gentiloni hanno telefonato a Nogarin.

Esplosione Livorno, Nogarin: “solo rabbia più forte del dolore”

Secondo la prima ricostruzione gli operai stavano effettuando delle operazioni di manutenzione ordinaria. Il sindaco: “Quanto ancora deve allungarsi l’elenco delle vittime sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa?”.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti i due operai morti, dipendenti dell’azienda Labromare, specializzata nelle bonifiche, “stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione all’interno del deposito costiero della società Neri”. Lo afferma il Comune di Livorno in una nota, spiegando che il sindaco Filippo Nogarin, di ritorno da impegni istituzionali in programma a Firenze, “si è immediatamente recato sul luogo dell’incidente, nella zona del deposito completamente evacuata dai vigili del fuoco in via cautelativa”. “In questo momento – ha detto Nogarin – più forte del dolore è solo la rabbia”.
“Siamo di fronte – ha aggiunto – a una tragedia immane. Tocca contare l’ennesimo incidente sul lavoro che strappa due uomini innocenti alle loro famiglie. In questo momento drammatico per tutta la città il mio primo pensiero è per loro. A queste mogli, madri, figli. A ognuno di loro va il mio più profondo cordoglio, il mio sostegno e la massima vicinanza. Perché tutto questo è inaccettabile. Quanto ancora, mi chiedo, deve allungarsi l’elenco delle vittime e delle tragedie consumate sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa? A tutti i lavoratori, in particolare a quelli che operano in ambiente portuale, la politica deve garantire costantemente la massima sicurezza e non le vuote chiacchiere. La fine di una vita non ammette tentennamenti e impone risposte coraggiose e, soprattutto, immediate. In questo momento le autorità preposte sono impegnate a far luce su questa terribile vicenda, mi auguro che riescano a chiarire al più presto le dinamiche dei fatti e accertare le eventuali responsabilità”.

Livorno, Nogarin, no Tari per chi ha subito danni in alluvione

Così su facebook il sindaco M5s di Livorno Filippo Nogarin ha annunciato il provvedimento rivolto alle famiglie che hanno subito danni in seguito alla tragica alluvione che il 10 settembre scorso ha colpito la città

“Chi ha subito gravi danni a causa dell’alluvione è esentato dal pagamento della Tari a partire dal 10 settembre 2017, data dell’evento e per tutto il 2018. Lo avevamo promesso nei giorni immediatamente successivi e siamo pronti a mantenere la parola”. Così su facebook il sindaco M5s di Livorno Filippo Nogarin ha annunciato il provvedimento rivolto alle famiglie che hanno subito danni in seguito alla tragica alluvione che il 10 settembre scorso ha colpito la città.
“Verranno esentati dal pagamento della tariffa rifiuti – spiega ancora il sindaco nel post – tutti i livornesi che si sono visti l’abitazione invasa dal fango e hanno subito danni per oltre 10mila euro. Si tratta di 335 famiglie. Chi rientra in questa categoria riceverà una comunicazione da parte del Comune, ma non dovrà fare nulla. Se non ha pagato la seconda e terza rata della Tari 2017, non c’è problema. Non dovrà pagare nemmeno per tutto il 2018. Chi invece dovesse aver già versato le rate di settembre e novembre dello scorso anno, beneficerà automaticamente di uno sconto equivalente sulla Tari 2019”. “Nessun adempimento, né spreco di tempo ed energie – conclude – Faremo tutto noi”.

Livorno: sindaco Nogarin sperimenta il taxi scuola 

“Si tratta di un’iniziativa innovativa realizzata insieme alla Cooperativa Taxi Livornesi che senza prevedere ulteriori aggravi di spesa a carico delle famiglie integra il servizio pubblico” spiega il sindaco labronico.

“Chi ha detto che il trasporto pubblico locale è fatto solo di autobus e bikesharing?” Così il sindaco M5 Filippo Nogarin che lancia sul blog delle Stelle il nuovo progetto per Livorno:il taxi per le scuole.
“Da qualche settimana abbiamo avviato un servizio sperimentale a Castellaccio e Montenero: il taxi-scuola, che dal prossimo anno verrà esteso ad altri 8 quartieri della città” spiga Nogarin che aggiunge: “Si tratta di un’iniziativa innovativa realizzata insieme alla Cooperativa Taxi Livornesi che senza prevedere ulteriori aggravi di spesa a carico delle famiglie integra il servizio pubblico”.
Insomma, “un modo diverso per pensare la mobilità urbana, riducendo il traffico e le emissioni e ammortizzando le linee deboli. E questo significa utilizzare al meglio le risorse dei cittadini” commenta il sindaco.

Nogarin: Coop ricorre a Tar per bloccare nuova Esselunga

 “La Coop vuole bloccare Esselunga”: comincia così un post su Fb del sindaco M5s di Livorno, Filippo Nogarin, commentando la notizia di un ricorso al Tar piovuto sull’operazione, già approvata con voto definitivo dal consiglio comunale labronico, che porterebbe Esselunga ad aprire in città un nuovo supermercato.

“Ieri sera – continua Nogarin – abbiamo saputo che UniCoop Tirreno e altre tre società (Sigma, Simply, Risparmio Casa), che si occupano di grande distribuzione alimentare e non, hanno fatto ricorso al Tar contro il piano di riqualificazione dell’area ex-Fiat. Tradotto: puntano a bloccare l’operazione Esselunga”. “Per prima cosa – ha aggiunto il sindaco – voglio sottolineare che sono certo che gli uffici del Comune abbiano lavorato al meglio, nel pieno rispetto delle norma nazionali e regionali. Tanto è vero che questa variante è stata approvata dalla stessa Regione Toscana”.
“Comunque, come è ovvio, ciascuno ha il diritto e il dovere di tutelare i suoi affari, ma mi permetto una semplice riflessione – conclude Nogarin – Come mai nessuno dei soggetti ricorrenti ha pensato di presentare alcuna osservazione al Piano di riqualificazione dell’area ex Fiat, prima che terminasse il percorso a fine novembre 2017, con il voto definitivo in Consiglio comunale? Perché hanno preferito le vie legali? E come mai nessuno si è mai mosso quando sono stati aperti altri centri commerciali ben più grandi? Domande legittime, al massimo un po’ retoriche”.

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