Neve, scuole chiuse domani anche a Livorno

Ordinanza del sindaco Nogarin che dispone la chiusura delle scuole per domani, giovedì 1 marzo

In previsione di una perturbazione con caduta probabile di neve  che dovrebbe interessare tutta la Toscana centro-settentrionale nella notte di oggi, mercoledì 28 febbraio, fino alla mattina di domani, giovedì 1 marzo, la Protezione civile regionale ha diramato una allerta meteo di colore arancione.

A Livorno non sono previsti grossi accumuli di neve, e considerando che già da domani (giovedì) le precipitazioni dovrebbero volgere a pioggia, la neve accumulata è destinata a sciogliersi entro poco tempo.

A scopo precauzionale, comunque, e per ridurre i disagi alla cittadinanza e i rischi legati alla circolazione sia a piedi che in auto nelle ore in cui saranno più tangibili gli effetti della nevicata (la mattina), il sindaco Filippo Nogarin ha disposto lachiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado per domani, giovedì 1 marzo.

Per ragioni di sicurezza saranno chiusi anche i parchi cittadini.

 

La Protezione Civile raccomanda alla popolazione di limitare al massimo gli spostamenti, soprattutto verso le zone collinari, e l’utilizzo dei mezzi privati.

Si raccomanda anche prudenza alla guida per la possibile permanenza di ghiaccio anche nei giorni successivi.

 

 

Cosa può verificarsi in caso di allerta arancione per neve

In caso di allerta arancione per neve, possono verificarsi accumuli di neve significativi.

A seconda delle zone, lo strato di neve può variare da alcuni centimetri in pianura fino diversi centimetri in collina.

Permanenza di ghiaccio da neve diffuso.

Diffusi problemi alla circolazione stradale con conseguenti interruzioni della viabilità soprattutto nelle strade secondarie.

Possibilità di black-out elettrici e telefonici.

Possibili danni alle strutture leggere (tende verande, serre, ecc.) e occasionalmente ai tetti.

Possibile riduzione del servizio ferroviario.

Caduta di rami e occasionalmente di alberi.

 

Nogarin (M5S): Paese spaccato, ritroviamoci sui programmi

La politica, il Movimento, e…quella maledetta notte. nella nostra Situation ROOM intervista  in esclusiva con  il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Da astro nascente della politica a indagato per omicidio colposo:  le difficoltà del governare e la tensione verso il cambiamento

Alluvione Livorno, Nogarin: “Valutare ipotesi automatizzare alert system”

Lo ha detto il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, intervenuto in commissione speciale sull’alluvione del 10 settembre scorso. Nogarin risulta indagato per concorso in omicidio colposo per le vittime dell’alluvione.

Nogarin ha provato “a mettere in fila alcuni fatti, in parte inediti e in parte già noti, a proposito dell’organizzazione della Protezione civile comunale e a proposito di quanto fatto tra il 9 e il 10 settembre 2017”. “E’ su questo punto che dobbiamo lavorare tantissimo e noi lo stiamo facendo attraverso il nuovo piano strutturale che presto presenteremo al Consiglio comunale”, ha chiarito il sindaco.

“Non è vero che come Comune siamo rimasti inermi di fronte all’allerta -ha sostenuto Nogarin-. Le procedure imposte dalla legge sono state tutte seguite pedissequamente, come è sempre accaduto in casi simili”.

“La differenza rispetto al passato è una e non è di poco conto: l’alluvione che si è abbattuta su Livorno è stata di una portata eccezionale e se vogliamo davvero mettere in sicurezza il nostro territorio è con eventi di questo tipo che dobbiamo imparare a fare i conti -ha dichiarato Nogarin-. Dal punto di vista della comunicazione diretta ai cittadini, poi, lo dico molto chiaramente: è il momento di riflettere se non sia il caso di rendere automatica l’attivazione dell’alert system in caso di allerte gravi, invece di lasciare questo strumento alla discrezionalità dei sindaci”.

“Questa amministrazione non ha smembrato la Protezione civile comunale -ha chiarito Nogarin-. I due geologi che abbiamo spostato all’ufficio Ambiente sono tutt’oggi in forza alla Protezione civile. Hanno ancora in dotazione i cellulari di servizio, rientrano nelle turnazioni delle reperibilità in caso di emergenza e uno di loro era operativo lo settimana scorsa durante l’allerta arancione diramata per vento forte”.

Nogarin ha aggiunto che “anche l’ex dirigente della Protezione civile, fino al 31 ottobre del 2017, aveva in dotazione il cellulare di servizio e percepiva l’indennità di reperibilità. Non solo. La decisione di incrementare il personale all’ufficio Ambiente è stata presa anche a seguito di una mozione presentata a maggio 2015 da un consigliere comunale che oggi è all’opposizione, che chiedeva proprio di potenziare questo settore”.

Parrini: “Nogarin si misuri con episodio di pessima amministrazione”

Il segretario del PD della Toscana Dario Parrini interviene sul sindaco livornese alla luce dell’indagine per omicidio colposo. Le opposizioni chiedono a Nogarin di “fare un passo indietro”.

“Diversamente dal M5s trovo incivili i processi fatti sui giornali anziché in tribunale. Che il sindaco Nogarin sia indagato per omicidio colposo plurimo in seguito all’alluvione dello scorso settembre è cosa che mi dispiace sinceramente. Gli auguro di cuore di uscirne penalmente indenne. Ciò detto, sarebbe ingiusto tacere che in quella circostanza Nogarin non fu all’altezza dei suoi doveri istituzionali”.

Lo afferma il segretario del Pd della Toscana Dario Parrini intervenendo su facebook. “Fu commesso un reato? Non lo so e non spetta a me dirlo – aggiunge -. Ma di certo si verificò un plateale episodio di pessima amministrazione”. Secondo Parrini, “è con questo dato di fatto che Nogarin deve misurarsi fino in fondo. Ed è in primo luogo di questo che deve rispondere ai suoi concittadini”.

Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin ha incassato la piena fiducia del capogruppo di maggioranza Daniele Ceselli (M5S) ma dai banchi delle opposizioni si sono levate richieste perchè faccia un passo indietro. La prima a chiedere le dimissioni di Nogarin è stata la consigliera di Forza Italia Elisa Amato, seguita dal consigliere di Città Diversa Marco Cannito: “in attesa dell’operato della magistratura sarebbe il caso di fare un passo indietro per sensibilità istituzionale e coscienza”.

Anche Marco Valiani (Livorno per tutti) ha invitato il sindaco a lasciare, “si dimetta perchè questa città ha bisogno di altro”. Mentre il capogruppo del Pd, Pietro Caruso non ha chiesto espressamente le dimissioni di Nogarin, cosa già richiesta a ottobre scorso con la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni, ma ha richiamato il sindaco “alle sue responsabilità”.

Nogarin torturato dal rimorso, “se solo avessi preso decisioni diverse”

Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, dichiara di pensare “ogni giorno” al settembre scorso, quando persero la vita 8 persone nell’alluvione. “giusto che gli inquirenti indaghino a 360°”.

Cosa sarebbe cambiato se il 9 settembre il sindaco Filippo Nogarin, dopo l’allerta arancione arrivato dalla protezione civile regionale avesse dato l’allarme alla popolazione? E’ la domanda che lo stesso sindaco dichiara di farsi dal giorno dell’alluvione del settembre scorso che causò la morte di 8 persone: “Non passa giorno senza che io mi metta a pensare e ripensare a cosa sarebbe successo se avessi preso decisioni diverse”, ha detto il primo cittadino in Consiglio comunale, “nelle ore in cui veniva allestita la macchina per affrontare la fase dell’allerta meteo”.

La notizia dell’indagine che lo vede coinvolto non lo ha colto di sorpresa, “non arriva come un fulmine a ciel sereno”. Il sindaco è responsabile della Protezione civile comunale, “e rispondo e risponderò del funzionamento della macchina dei soccorsi nelle ore del disastro e in quelle immediatamente precedenti.

Ed è giusto che davanti alla morte di otto persone, gli inquirenti indaghino a 360 e cerchino di accertare le eventuali responsabilità di ciascuno”, ha spiegato. Nogarin, comunque, non intende per questo farsi da parte: “per ora però, per quanto mi riguarda, questo è il momento di lavorare con ancora maggior determinazione, proseguendo sulla strada della ricostruzione e della messa in sicurezza del nostro territorio”.

“Io ho un lavoro da portare a termine e per questo continuerò a svolgere il mio ruolo con il massimo impegno e la dedizione di sempre”, ha aggiunto ricordando i tanti cantieri aperti in città, e quegli “interventi che si sarebbero dovuti fare decenni fa” e che sono ora “in fase di realizzazione e tutti gli sforzi, anche economici, di questa amministrazione sono volti ad aiutare nella maniera migliore tutti coloro che si sono a doversi confrontare con enormi cambiamenti della loro vita dopo l’alluvione del 10 settembre”.

Alluvione Livorno: sindaco Nogarin indagato per omicidio colposo

 ”Questa mattina sono stato interrogato dai pubblici ministeri di Livorno che stanno indagando sull’alluvione del 10 settembre. Mi è stato comunicato di essere indagato per concorso in omicidio colposo”. Lo comunica il sindaco di Livorno Filippo Nogarin in un post su Facebook.

”Non sono stupito per questa indagine, visto che in quanto sindaco sono il diretto responsabile della Protezione civile comunale. Io so di aver operato nel massimo rispetto delle leggi e delle procedure, ma è chiaro che davanti alla morte di 8 persone gli investigatori debbano approfondire ogni dettaglio ed esaminare la condotta di ciascuno degli attori in campo quella notte e non soltanto”.
”L’ipotesi di accusa è molto pesante, sarei un irresponsabile e un pazzo se la sottovalutassi. Oggi ho fornito agli inquirenti tutte le risposte e le spiegazioni che mi sono state richieste e sono a completa disposizione dei magistrati per chiarire loro, anche nei prossimi giorni, ogni eventuale dubbio”.
“Questo è un momento per me molto difficile – così Nogarin conclude il suo post su fb – sia come sindaco che come uomo. Ma voglio rassicurare i miei concittadini: continuerò a lavorare con il massimo impegno e dedizione anche nei prossimi mesi per portare a compimento quel percorso di miglioramento della città di Livorno, che abbiamo
cominciato ormai 3 anni e mezzo fa”.

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