Ferruccio Ferragamo confermato presidente Polimoda

Firenze, confermati i vertici della scuola di moda fiorentina Polimoda: l’assemblea dei soci ha rinnovato per il prossimo triennio come presidente Ferruccio Ferragamo, presidente della Ferragamo finanziaria e alla guida dell’istituto dal 2006, e come vicepresidente Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze.

“Ringrazio della fiducia accordatami alla guida di Polimoda, centro di eccellenza che negli anni ha saputo distinguersi nello scenario internazionale dell’alta formazione per la moda e nel suo valore per la città di Firenze, da sempre parte del nostro Dna – ha detto Ferruccio Ferragamo -. Grazie all’impegno e supporto di un gruppo di lavoro unico, dal Cda ai soci, dalla direzione a tutto il team della scuola, è stato possibile fare diventare Polimoda quello che è oggi, ovvero un centro di riferimento scelto dai giovani di tutto il mondo, che arrivano a Firenze con l’intenzione e il sogno di diventare i futuri protagonisti della moda”.

Per il Polimoda l’ultimo triennio, si spiega in una nota, è stato caratterizzato da importanti innovazioni che hanno confermato la crescita della scuola in termini di dimensioni, prestigio e autorevolezza, tra cui l’apertura di una terza sede con oltre 6000 mq di laboratori a Manifattura Tabacchi e la nomina a direttore della scuola di Massimiliano Giornetti.

22 indagati bancarotta a Centro ippico vip, cavalli svenduti

Firenze, procura indaga imprenditori, professionisti e nobiltà al Centro Ippico Toscano

E’ ipotizzato il reato di bancarotta fraudolenta nel fallimento del Centro Ippico Toscano di Firenze e della consorella Società toscana per il cavallo da Sella, due enti ai cui vertici figurano esponenti dell’imprenditoria, della nobiltà e delle professioni in città.

Sono 22 gli indagati, che, secondo quanto riportato oggi da La Nazione e dal Corriere Fiorentino, hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini firmato dai pm Luca Turco e Christine von Borries. Tra le persone coinvolte risultano Oliviero Fani, Guo Shenz Zheng, Margherita Giannini, Ferruccio Ferragamo, Albiera Antinori, Piero Angeletti, Stefano Rosselli del Turco, Guido Francesco Poccianti, Carlo Meli, Agnese Mazzei, Paolo Borghini, Guido Navarrini, Giuseppe Urso, Romolo Scarsella, Massimo Berni, Carlo Comparini, Bruna Fanciullo, Adolfo Stefano Paulgross, Enrico Poli, Marco Papucci, Alessandro Burberi, Maurizio Lazzarini. Parte degli indagati lo sono in quanto componenti dei cda o sindaci revisori.

Per quanto riguarda la Società toscana per il cavallo da sella, l’accusa sostiene che la srl abbia conseguito ingiusti profitti esponendo nei bilanci sociali, dal 2008 al 2016, fatti non veritieri sulla situazione finanziaria della srl. In merito al fallimento del Centro Ippico Toscano, una associazione sportiva dilettantistica (Asd), i pm contestano tra l’altro la distrazione di diversi beni, tra cui lo stesso parco cavalli: nel 2018 secondo l’accusa il valore dei cavalli venne indicato inizialmente in 418.335 euro, ma il saldo finale venne chiuso a 51.835 euro.

Studente precipita e muore a Firenze, ipotesi ‘gioco alcolico’

C’è l’ipotesi del “gioco alcolico” dietro il volo mortale dalla finestra di uno studente  di 21 anni, precipitato dal quarto piano di un palazzo nel centro storico di Firenze. I carabinieri che conducono le indagini sulla morte di Federico Schiraldi, studente universitario del Polimoda, privilegiano l’ipotesi dell’ncidente causato dal troppo alcol che il giovane avrebbe assunto durante una ‘gioco di società’ con altri 7 studenti. Saranno l’autopsia e gli esami tossicologici a dare le risposte attese dalla magistratura.

Federico Schiraldi è morto sul corpo, battendo la testa sul selciato di un cortile interno di un appartamento in via Porta Rossa, nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 febbraio, intorno alle ore 3, dopo essere caduto da una finestra della casa di amici coetanei dopo aver partecipato ad una festa.

Per festeggiare l’imminente ritorno in presenza delle lezioni al Polimoda, il 21enne, che aveva acquistato di recente un’abitazione a Firenze nel quartiere Oltrarno, aveva accettato l’invito di colleghi svizzeri per una cena. Nella casa affittata da due sorelle gemelle svizzere si erano ritrovato in otto, tutti studenti dello stesso corso.

Dalle testimonianze raccolte dai carabinieri, il 21enne, era stato accompagnato a letto in una delle due camere dopo aver bevuto molti superalcolici. Intorno alle 3 si sono accorti della sua assenza e hanno notato la finestra della camera aperta: così hanno dato l’allarme, prima al 118 e poi ai militari dell’Arma.

Nell’appartamento, che è stato sottoposto a sequestro dal pubblico ministero di turno, Giuseppe Ledda, i carabinieri hanno trovato parecchie bottiglie di alcolici, probabilmente consumati dai giovani nel corso della serata, forse facendo una gara di ‘shottini’. Il pm ha disposto l’autopsia sul corpo dello studente: Federico era in jeans e maglietta e non aveva scarpe. Al tempo stesso sono stati disposti gli esami del sangue per rilevare il tasso alcolemico e l’eventuale assunzione di droghe.

Nell’appartamento i militari della sezione di investigazioni scientifiche dell’Arma hanno repertato anche tracce biologiche che confermerebbero lo stato di ubriachezza del 21enne morto. Non ci sarebbero evidenze sul fatto che qualcuno abbia spinto il ragazzo nel vuoto.

Avvertita dai militari la mamma di Federico è arrivata a Firenze di prima mattina insieme a uno zio. I sette studenti che erano nella casa al momento dell’incidente sono stati sentiti dai carabinieri come testimoni e proprio loro hanno raccontato di aver fatto gioco da tavolo in cui chi sbagliava la risposta doveva bere alcolici. Quando è stato accompagnato a letto, il 21enne sarebbe stato ubriaco o comunque in stato di alterazione proprio a causa degli ‘shot’ di superalcolici bevuti durante il gioco.

Secondo una delle ricostruzioni degli investigatori, il 21enne si sarebbe svegliato perché colto da un malore e si sarebbe recato in bagno; avrebbe poi aperto la finestra in cerca di refrigerio ma sporgendosi troppo sarebbe caduto nel vuoto. La Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Il pm tuttavia ha fatto notare che si tratta di un atto dovuto per poter effettuare gli accertamenti medico-legali, tra cui l’autopsia.

“Siamo profondamente addolorati dalla tragedia che ha coinvolto il nostro studente. Il consiglio di amministrazione, l’intero corpo docente e tutta la scuola si stringono attorno alla sua famiglia per un sentito cordoglio”. Lo ha detto il presidente di Polimoda, Ferruccio Ferragamo, subito dopo aver appreso la notizia della morte di Federico. “Una tragedia che ci ha segnato profondamente. Federico era uno studente brillante e determinato, apprezzato dai docenti e da tutti i suoi compagni”, ha detto il direttore, Massimiliano Giornetti.

Coronavirus, negozi chiusi, Ferragamo: “Temo calo fatturato”

?A dirlo è lo stesso Ferruccio Ferragamo, presidente della maison fiorentina ‘Salvatore Ferragamo’, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, rispondendo alle domande dei giornalisti sul tema del Coronavirus.

“Temiamo un calo del fatturato. Ancora non abbiamo fatto una stima esatta, ancora non c’è un mese completo che si possa confrontare con lo stesso mese dell’anno precedente. Abbiamo molti punti vendita chiusi in Cina, altri a orario ridotto”.

Ferragamo ha confermato che gli effetti “si sentono a livello quotidiano, ma ancora non si possono fare proiezioni” nel medio-lungo periodo. “Abbiamo tante persone – ha aggiunto – che sono a casa in Cina, vengono comunque retribuite e quindi molti costi e pochi ricavi. Stiamo lavorando” ad un piano d’emergenza “ma ancora è presto.”

Gimmy Tranquillo ha intervistato Ferruccio Ferragamo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/02/200211_05_CORONAVIRUS_FERRAGAMO.mp3?_=1

Inaugurata in centro a Firenze ‘piazzetta Ferragamo’

Tra Ponte Vecchio, via dei Bardi e via Guicciardini, proprio nel cuore di Firenze, vengono onorati Salvatore e Wanda Ferragamo: da oggi quest’area sarà intitolata ‘Piazzetta Salvatore e Wanda Ferragamo’. La cerimonia di inaugurazione si è tenuta alla presenza della Famiglia Ferragamo e delle autorità cittadine. Il Sindaco Dario Nardella insieme alla giunta di Palazzo Vecchio onorano così Salvatore e Wanda Ferragamo, figure imprenditoriali che hanno contribuito allo sviluppo economico e culturale di Firenze instaurando un forte legame con la città.

Nel 1927 Salvatore Ferragamo, dopo aver dato inizio alla sua attività negli Stati Uniti ed essersi affermato come il ‘calzolaio delle dive’, scelse Firenze come sede della propria attività, affascinato dalla sua impareggiabile storia e dai valori profondi che i suoi artigiani raccoglievano e trasferivano nel proprio lavoro. Alla sua scomparsa nel 1960, la moglie Wanda con tenacia, passione e dedizione sviluppò ulteriormente il progetto iniziato da Salvatore trasformando l’azienda in una casa di moda internazionale, coronando così il sogno del marito di ‘vestire le donne dalle scarpe al cappello’.

piazzetta Ferrgamo
I figli di Salvatore e Wanda Ferragamo

“Crediamo che questa dedica celebri le grandi qualità umane, storiche e artistiche che Firenze ha il dono di infondere, grazie alla sua storia, nei suoi abitanti” commentano i figli Giovanna, Ferruccio, Leonardo e Massimo. “Firenze è stata di grande attrazione per nostro padre che decise di farne la propria sede di lavoro e di vita. Nostra madre, ha saputo continuare e portare la sua opera verso nuovi orizzonti sempre trasferendo ed esaltando quei valori e quegli esempi alla sua Famiglia e ai suoi collaboratori. Sono state proprio queste persone che hanno supportato l’evoluzione dell’azienda e alle quali va la nostra gratitudine. Questa è l’essenza della Firenze che tanto amiamo – affermano i figli dei celebri imprenditori -, alla quale nostra madre era profondamente legata al punto di rivolgere un ultimo riconoscimento attraverso una toccante lettera di commiato, gesto d’amore estremo nei confronti di questa meravigliosa città. E che oggi accoglie nuovamente lei e nostro padre, omaggiandoli, con questo spazio a loro dedicato.”

“Firenze – dichiara il sindaco Dario Nardella – non poteva non onorare la Famiglia Ferragamo che tanto ha dato alla città nel campo della moda, della creatività, del Made in Italy. Abbiamo scelto un luogo particolare, un piccolo angolo nel cuore della città, appena scesi da Ponte Vecchio. I figli di Salvatore e Wanda, infatti, mi hanno raccontato che i loro genitori amavano passeggiare in questa zona. Siamo molto orgogliosi – ha concluso il sindaco Nardella – di dedicare questo spazio a due figure che da Firenze hanno lavorato con umiltà, passione, tenacia e lungimiranza e hanno portato il nome della città alto in tutto il mondo. Questa piazzetta è per noi un modo per dimostrare la nostra gratitudine”.

Stasera Inaugurazione del ‘Biancone’ dopo 2 anni di restauro

?Firenze, dopo due anni, è tornata visibile a tutti la Fontana del Nettuno di piazza della Signoria, riportata all’antico splendore da un accurato e complesso restauro.

Molto importante per il ripristino dell’aspetto originale del ‘Biancone’ è stata la riattivazione dell’impianto idrico che alimenta i maestosi giochi d’acqua, che per la prima volta nella storia, ricalcano gli scenari immaginati e voluti da Bartolomeo Ammannati che la progettò.

Il restauro di uno dei monumenti più noti e amati di Firenze – che viene presentato nell’anno in cui si celebrano i 500 anni dalla nascita di Cosimo I (committente dell’opera) e Caterina de’ Medici – è costato 1,5 milioni di euro, arrivati dalla maison Salvatore Ferragamo tramite Art Bonus.

I lavori, suddivisi in tre lotti, sono iniziati nel febbraio 2017 e inizialmente hanno celato alla vista la statua del ‘Biancone’, consentendo tuttavia visite guidate al cantiere in un percorso protetto che ha permesso a circa 2.000 persone di 90 nazionalità di apprezzare le varie fasi di lavoro.

Tra le peculiarità dei lavori, come detto, il rifacimento completo dell’impianto idrico, più volte rotto o dai risultati deludenti negli ultimi anni tanto che solo adesso può essere considerato pienamente corrispondente al progetto originario di Ammannati.

Alla presentazione, tra gli altri sono intervenuti, il sindaco di Firenze Dario Nardella e la famiglia Ferragamo che ha finanziato il restauro.

“Finalmente – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – restituiamo alla città uno dei suoi simboli più amati: dopo questo restauro la fontana dell’Ammannati è veramente splendente e bellissima. Siamo felici che adesso tutti potranno nuovamente ammirarla e che la fontana torni ad animarsi con nuovi getti d’acqua coreografici che finalmente hanno tutta la potenza pensata dallo scultore e che non potranno non affascinare i visitatori. Grazie a Ferragamo che ha dimostrato intuito e sensibilità nell’essere al nostro fianco in questa operazione che è davvero una prova d’amore per la città, e al Teatro del Maggio musicale fiorentino per aver ideato una festa inaugurale degna di Firenze”.

“È un vero privilegio per la nostra azienda essere stati promotori di questa importante attività di restauro, è un’opera che viene restituita nel suo massimo splendore alla città di Firenze, ai suoi cittadini e ai numerosi turisti provenienti da tutto il mondo che ogni anno visitano il capoluogo toscano. Tutto ciò è il frutto di una collaborazione virtuosa fra pubblico e privato e un ringraziamento della nostra famiglia alla città e all’intenso sodalizio creato da mio padre e mia madre che prosegue tuttora – ha commentato Ferruccio Ferragamo, presidente del gruppo Salvatore Ferragamo – quest’ultimo progetto è dunque un modo per esprimere la nostra gratitudine a Firenze.”

“Siamo felici di omaggiare la cerimonia di inaugurazione della restaurata Fontana dell’Ammannati riportata al suo originario splendore con una  spettacolare performance concepita dal Maggio che richiama con gusto contemporaneo e teatrale lo spirito delle feste rinascimentali e barocche – ha detto Cristiano Chiarot, sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino -. Arricchire di contenuti i momenti importanti della vita della città è una delle missioni del nostro teatro. Questa è l’occasione emblematica in cui un simbolo di Firenze viene restituito alla città attraverso un’operazione virtuosa che unisce l’impegno del pubblico e del privato e il Maggio non poteva mancare”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’architetto Giorgio Caselli, responsabile servizio belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/03/190325_07_RESTAURO-BIANCONE_CASELLI.mp3?_=2

 

Exit mobile version