🎧 Postini Fiorentini lancia Firenze Bottegaia, lo shop online degli artigiani

Firenze Bottegaia è un portale online gratuito ideato e messo a disposizione dai Postini Fiorentini di tutti gli artigiani o imprenditori che vogliono vendere i propri prodotti tramite web.

Dai prodotti dei maestri cioccolatieri alle creazioni in oro tipicamente fiorentine fino ai dipinti a mano, all’oggettistica, all’abbigliamento legato alla Fiorentina o al calcio storico. Sono solo alcuni esempi di quello che offre Firenze Bottegaia, la rete delle botteghe fiorentine. Si tratta sostanzialmente di un canale per vendere in tutto il mondo, ma soprattutto una vetrina per le botteghe fiorentine, vero vanto per tutta la città.

All’interno di Firenze Bottegaia si trovano attività diverse: associazioni sportive come il Centro Storico Lebowski e i Verdi di San Giovanni, le creazioni di Maison Gab o della Cioccolateria Urzi. Un elenco in costante aggiornamento che abbraccia settori diversi.

In podcast l’intervista a Alessandro Rinieri, responsabile commerciale di Postini Fiorentini e all’assessore Federico Gianassi, a cura di Lorenzo Braccini. 

“È da tanto che stiamo lavorando a questo progetto e finalmente siamo arrivati al lancio della nostra piattaforma”, spiega Alessandro Prosperi, CEO di Postini Fiorentini. “La pandemia ci ha fatto capire quanto, ancora una volta, sia importante il mondo della vendita online anche per le attività del territorio. Ma per molti ha significato investimenti proibitivi, impiego di personale o collaborazioni che richiedevano percentuali sulle vendite. Abbiamo deciso quindi di creare un nuovo spazio con una concezione diversa: su Firenze Bottegaia viene fornita assistenza su tutto il processo di vendita, gratuitamente. Un sistema virtuoso che sosterrà le imprese, offrirà prodotti di qualità agli utenti e incrementerà le spedizioni per la nostra azienda”.

“Visitando il sito, l’utente non troverà solamente prodotti unici – continua Prosperi -, ma potrà scoprire le storie di negozi, artigiani e associazioni, che meritano di essere conosciute e che più di tutte hanno sofferto questo periodo di grande difficoltà”.
Acquistando su Firenze Bottegaia, infatti, si potranno sostenere i negozi della città, tornando così a far vivere veri pezzi di storia. Saranno poi i Postini Fiorentini a prendersi cura di tutto il processo di spedizione. In questo modo, i prodotti verranno consegnati con la cura e la passione che contraddistingue i dieci anni di vita dell’agenzia postale privata attiva nel settore della corrispondenza, delle spedizioni e della logistica cittadina.

“Firenze bottegaia è una preziosa opportunità per gli artigiani fiorentini, che hanno dimostrato di saper affrontare le sfide globali con spirito imprenditoriale e voglia di fare ancora meglio, unendo la capacità di innovazione con il forte legame con le tradizioni. Il nuovo portale permette di far conoscere ai turisti ma anche agli stessi fiorentini le eccellenze del territorio, i prodotti, le storie delle persone che lavorano ogni giorno con passione e maestria nelle botteghe, contribuendo a salvaguardare un patrimonio importante ed identitario della nostra città” afferma Paolo Gori, vicepresidente Confartigianato Imprese Firenze. “Da tempo Confartigianato imprese Firenze insieme all’amministrazione comunale e ad altre istituzioni cittadine è impegnata nella valorizzazione delle botteghe e dell’artigianato: questa iniziativa va nella stessa direzione, ponendo l’accento sul digitale”.

Maggiori informazioni sul sito: www.firenzebottegaia.it

 

🎧 Firenze, lettera aperta dei biblioprecari al Comune: in 100 ancora senza certezze

Firenze – I biblioprecari che rischiano il posto di lavoro sono 100, e chiedono al Comune maggiori certezze attraverso un tavolo di confronto.

Una lettera aperta al sindaco Dario Nardella, all’assessore al Personale Alessandro Martini e al Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani. A scriverla sono i ‘biblioprecari’, ovvero i lavoratori delle biblioteche e degli archivi fiorentini.

I punti chiave che il comitato dei biblioprecari mette in evidenza sono da un lato, la loro necessità di vedere ‘premiata’ l’esperienza accumulata in molti anni di attività (ricordiamo che per i più anziani in servizio si arriva anche a 15-20 anni di operatività nei servizi bibliotecari e di archivio), dall’altra la necessità della copertura finanziaria per l’ attivazione di tutti i servizi del nuovo appalto, scongiurando il rischio che molti di questi vengano tagliati, attualmente mancano 120.000 euro per la copertura di tutti i servizi, che si tradurranno anche in perdita di posti di lavoro. E che l’importo del nuovo bando corrisponda ad una reale sostenibilità economica dei servizi, scongiurando così il rischio che molti di questi vengano tagliati.

In podcast l’intervista a Giuseppe Cazzato dei Cobas e delegato RSU, a cura di Lorenzo Braccini. 

L’incontro di stamane ha anche visto il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore al bilancio Federico Gianassi colloquiare con il gruppo di lavoratori  che ha portato la lettera a Palazzo Vecchio. “Il sindaco si è mostrato interessato – hanno detto Giuseppe Cazzato (Cobas) e Stefano Cecchi (Usb) –  e ha detto che ne parlerà al direttore generale amministrativo del Comune, Giacomo Parenti”.

Nella lettera, consegnata questa mattina in Palazzo Vecchio, si legge, “nonostante la mobilitazione, i picchetti, gli scioperi, e la convergenza di associazioni e di altre vertenze, con la pubblicazione del Piano economico di gestione (Peg) del 25 Maggio apprendiamo che le risorse stanziate per il nuovo affidamento ammonteranno a 3.202.320 euro, cifra insufficiente a coprire l’attivazione di tutti i servizi, per un ammanco calcolato di circa 120.000 euro, che si tradurranno in una significativa riduzione oraria dell’offerta culturale alla cittadinanza”.

I bibliotecari lamentano anche “una possibile perdita dei posti di lavoro o riduzione oraria del personale esternalizzato che da anni presta servizio nelle biblioteche e nell’archivio di Firenze, spesso con par-time involontari”.

“Su questo – prosegue la lettera – siamo a chiedere un vostro impegno cogente perché riteniamo che sia ancora possibile, prima dell’assegnazione del nuovo affidamento (1 luglio), anche in considerazione dell’entità delle cifre, reperire nelle pieghe del bilancio le risorse mancanti e garantire l’attivazione di tutti i servizi e scongiurare così ogni possibile perdita occupazionale”.

 

 

Firenze: nasce pubblicazione su gallerie d’arte e di antiquariato

Firenze – Presentata stamani la pubblicazione che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale delle gallerie d’arte: un mondo ricco dal momento che i luoghi attivi in città sono 64.

Un testo per promuovere la conoscenza di tutto il mondo delle gallerie d’arte contemporanea e d’antiquariato tra i fiorentini e i visitatori. La pubblicazione è stata realizzata con il supporto di Muse ed è stata curata da Carlo Francini, responsabile di ‘Firenze patrimonio Mondiale e Rapporti con Unesco’ del Comune di Firenze, in collaborazione con Ufficio promozione economica e turistica della direzione attività economiche e turismo del Comune. Alla presentazione, oltre a Francini, sono intervenuti l’assessore alle Attività produttive Federico Gianassi e il segretario generale della Biennale di Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti.

“È un volume che è stato curato dall’amministrazione, promuove la conoscenza tra i fiorentini e i visitatori del prezioso mondo delle gallerie d’arte contemporanea e di antiquariato che ci sono a Firenze – ha spiegato l’assessore Federico Gianassi -. Sono gallerie che promuovono la vendita di opere d’arte, contribuiscono nello svolgimento di un’attività economica e lavorativa a diffondere anche il valore della cultura. Sono valori che si collegano in modo inscindibile alla vocazione della città di Firenze, dove c’è bellezza, arte, cultura, saper fare impresa. Credo che questa pubblicazione avrà successo”, ha concluso Gianassi.

“Questa pubblicazione esce in un momento particolarmente importante, nel centenario della morte di Stefano Bardini, antiquario, che morendo lasciò una collezione d’arte imponente nel suo palazzo, che è oggi il nostro museo Bardini – ha spiegato Carlo Francini -. Un’occasione preziosa che riconnette una storia molto legata al nostro essere città, che è quella del commercio dell’arte”.

Per Fabrizio Moretti si tratta di una “occasione molto importante per far conoscere gli antiquari fiorentini di oggi nel mondo, una tradizione che affonda le sue radici in tanta storia della nostra città”.

Firenze, ipotesi grattacielo, Nardella: “È una provocazione positiva”

Firenze – sull’ipotesi di un grattacielo ha parlato anche il Soprintendente Pessina, “Quando vedrò il progetto dirò la mia”.

L’idea di un grattacielo a Firenze è circolata nella giunta comunale di Firenze, ieri, ed è stata riportata da La Repubblica. L’ipotesi di costruire un tipo di edificio che nel capoluogo toscano non c’è ha acceso subito il dibattito. Intanto, la struttura sarebbe visibile dalle colline insieme ai due edifici più alti, il Duomo con la Cupola del Brunelleschi e il Palazzo di Giustizia e potrebbe essere costruita in periferia. Secondo il quotidiano se ne sarebbe parlato in giunta comunale affrontando i temi dell’urbanistica e ipotizzando di lasciare una nuova impronta dopo il Rinascimento.

Su questo tema è intervenuto il Soprintendente Andrea Pessina, il quale ha detto che valuterà la proposta “quando vedrà il progetto e gli diranno dove collocano il grattacielo. Non tutte le zone sono vincolate” e “credo che per il 2050 ci saranno altre leggi di tutela o forse piani regolatori. Io non faccio processi alle intenzioni, quando vedrò il progetto e dove è collocato dirò la mia”.

L’idea di un grattacielo a Firenze in prospettiva 2050, emersa nella riunione di giunta programmatica di martedì “è un’idea positiva nella misura in cui è anche una provocazione”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella. “La domanda che ci dobbiamo porre oggi – ha proseguito Nardella – è: un Brunelleschi oggi potrebbe fare quello che ha fatto nel 1400? Glielo farebbero fare la burocrazia, il sistema vincolistico, i comitati per il no, i vari ministeri? Farebbero fare a Brunelleschi qualcosa di paragonabile alla cupola di cui noi andiamo tutti orgogliosi? La missione di Firenze oggi è solo conservare quello che ha fatto o continuare ad essere una città che cambia il mondo, che cambia i linguaggi e rivoluziona gli stereotipi? A me pare un po’ pochino accontentarsi di conservare quello che abbiamo fatto”.

“Mi auguro davvero – ha aggiunto Nardella – che Isozaki finisca la sua uscita degli Uffizi, ne ho parlato con il direttore Schmidt e su questo siamo molto d’accordo; mi auguro che Norman Foster non esca deluso dalla città dove abbiamo progettato la stazione che porta il suo nome. I grandi architetti di tutto il mondo devono continuare ad avere fiducia in questa città. Se ci limitiamo soltanto a mettere il vincolo, a dare voce ai comitati del no, a bloccare ogni idea che voglia cambiare qualcosa di forte, di coraggioso come Firenze ha sempre fatto nel Rinascimento, allora io non penso di essere il sindaco adatto per una città del genere”

“Dobbiamo essere sfidanti”, avrebbe detto ai cronisti l’assessore al bilancio Federico Gianassi. Nello stesso articolo si ricorda la prudenza mantenuta a Firenze su costruzioni prive di sobrietà quando negli anni ’60 si accese il dibattito durato mesi per palazzoni di parecchi piani edificati in piazza Leopoldo e in via Lungo l’Affrico. In questi ultimi paraggi in effetti c’è un palazzo di 10 piani chiamato ironicamente il ‘grattacielo’ da residenti storici della zona tra Campo di Marte e Coverciano.

🎧 Gemellaggio tra lo Storico Mercato Centrale e La Boqueria di Barcellona

Firenze, è stato firmato il protocollo di gemellaggio, tra lo Storico Mercato Centrale, il più antico di Firenze, ed il mercato la Boqueria di Barcellona, uno dei più famosi in Spagna.

Il gemellaggio tra i due mercati ha lo scopo di “promuovere la filiera agroalimentare e le eccellenze enogastronomiche dei rispettivi territori” attraverso scambi commerciali e culturali stabili, azioni per migliorare le opportunità economiche per entrambi i mercati e valorizzare così le botteghe storiche.

L’accordo tra i Consorzi dei rispettivi mercati, che ha avuto il patrocinio dei Comuni di Firenze e Barcellona, è il frutto di quasi un anno di lavoro e di un fitto scambio di idee proposte passato anche da una missione istituzionale in Spagna (ottobre 2021) di una delegazione fiorentina.

A firmare il patto di gemellaggio, alla presenza dell’assessore alle attività produttive del Comune di Firenze Federico Gianassi e dell’assessora al commercio del Comune di Barcellna Montserrat Ballarin, il vicepresidente de La Boqueria Eduard Soley ed il presidente del Consorzio dello Storico Mercato Centrale, massimo Manetti.

In podcast l’intervista all’assessore Gianassi ed il presidente Manetti, a cura di Gimmy Tranquillo.

L’intesa, ha spiegato Gianassi, “rinsalda i rapporti di amicizia fra Firenze e Barcellona perché entrambe le città condividono l’importanza dei mercati non solo come presidio economico e lavorativo delle città ma anche come presidio culturale e sociale”.

“Siamo già gemellati con il mercato Nishiki di Kyoto e siamo a lavoro per stringere nuovi accordi che possano valorizzare sia il nostro spazio che la città – ha aggiunto Manetti -. Siamo felici di poter avviare questa nuova collaborazione con La Boqueria, un mercato con origini antichissime come il nostro”.

🎧 Centri Commerciali Naturali, protocollo d’intesa con il Comune

Firenze, firmato nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il protocollo d’intesa sui Centri Commerciali Naturali. Il documento è stato siglato dal sindaco Dario Nardella, dai presidenti dei cinque Quartieri e dai rappresentanti delle associazioni di categoria.

“I Centri Commerciali Naturali rappresentano una ricchezza insostituibile per la nostra città – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive Federico Gianassi – e con questo protocollo d’intesa, a distanza di oltre 10 anni dal primo siglato nel 2010, intendiamo promuoverli e sostenerli”.

 In podcast l’intervista all’assessore Gianassi a cura di Gimmy Tranquillo

“Dopo la pandemia abbiamo deciso di dare una grande spinta ai Centri Commerciali Naturali rinnovando, a distanza di dieci anni, questo accordo per potenziare le scontistiche, le iniziative, i progetti di promozione da fare insieme – ha dichiarato il sindaco Nardella -. Quest’anno abbiamo intenzione di organizzare una grande stagione natalizia e non soltanto le manifestazioni estive. Vogliamo potenziare, insieme ai Quartieri, le membership, ciòè fidelizzare i cittadini. Il piccolo commercio, quello a dettaglio, la bottega di strada, il negozio sotto casa sono fondamentali non solo per rafforzare il senso di comunità e per promuovere le relazioni sociali, ma anche per far ripartire il commercio. Il 2022 deve essere l’anno della grande ripartenza del commercio nella nostra città”.

“La rete dei negozi di vicinato, che si legano in  associazione via per via, ha un valore enorme, importantissimo  – ha sottolineato l’assessore Gianassi – lo abbiamo visto durante i momenti più difficili della pandemia: con le restrizioni al movimento delle persone i negozi di vicinato furono queli che si organizzarono, prima e meglio, per dare assistenza a quelli quelli che formalmente sono i loro clienti ma, sostanzialmente, sono i cittadini del Quartiere che conoscono da tanti anni. I negozi di vicinato hanno un radicamento che è certamente economico e lavorativo molto importante ma non si limitano a questo: rappresentano anche un radicamento sociale e culturale per le strade e per i Quartieri”. “Il nuovo protocollo viene firmato a distanza da più di dieci anni dal primo – ha spiegato l’assessore – oggi lo aggiorniamo e lo facciamo in una città che sta ripartendo e che vuole mettere al centro il valore che negozi e botteghe rappresentano per Firenze. Per le botteghe che si associano c’è la possibilità di interagire direttamente con l’amministrazione comunale. Da parte di quest’ultima c’è l’impegno alla promozione di queste realtà”.

I cinque i punti del protocollo riguardano i criteri di definizione del Centri Commerciali Naturali, gli strumenti di concertazione, la programmazione annuale delle attività, i compiti degli enti gestori e del Comune di Firenze.

“I centri commerciali naturali – hanno rilevato i presidenti dei cinque Quartieri – sono una risorsa straordinaria di presidio sociale e di animazione territoriale, sono una parte attiva e importante delle nostre comunità locali. Siamo convinti che questo nuovo protocollo sarà uno strumento per valorizzare ancor di più i CCN ed i Quartieri come sempre saranno in prima fila nella collaborazione a progettare e realizzare le iniziative coinvolgendo anche associazioni e società sportive del territorio”.

Criteri di definizione
Il Centro Commerciale Naturale deve essere definito da almeno una o più strade e/o piazze; ciascuna strada o piazza con può risultare appartenente a più di un CCN. Almeno 5 operatori con sede nell’area di riferimento dovranno costituire formalmente un’associazione, comitato o consorzio per la gestione delle iniziative del CCN. Nello statuto dovranno essere presenti specifici riferimenti ad attività di interesse pubblico o di rilevanza sociale e lo statuto dell’associazione/consorzio dovrà essere regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

Strumenti di concertazione
Le parti si impegnano ad istituire un gruppo di lavoro permanente per la definizione: delle modalità per l’incentivazione all’aggregazione delle realtà esistenti, delle linee strategiche e della programmazione delle azioni relative all’anno successivo e delle modalità di monitoraggio delle azioni intraprese.
Il gruppo di lavoro si riunirà periodicamente producendo un documento di sintesi e un programma per l’anno successivo. Attraverso il gruppo di lavoro e gli strumenti di comunicazione concordati, i referenti dei CCN (o loro delegati) potranno essere coinvolti nell’organizzazione e programmazione dei cantieri per infrastrutture e opere pubbliche in genere, nel caso esse abbiano un qualche impatto sul sistema della piccola impresa locale.

Programmazione annuale delle attività
Ciascun ente gestore, per il proprio CCN, potrà presentare entro il 31 gennaio di ogni anno all’amministrazione comunale una programmazione annuale degli eventi che intende organizzare sul proprio territorio, anche per poter beneficiare di eventuali agevolazioni e promozioni (come la semplificazione delle procedure e l’abbattimento del Canone Patrimoniale Occupazione Suolo Pubblico). Il Comune potrà suggerire eventuali modifiche del programma finalizzate alla realizzabilità delle singole iniziative e alla coerenza con gli indirizzi strategici concertati nel gruppo di lavoro, ma soprattutto con le linee politiche di indirizzo generali dell’azione amministrativa.

Compiti degli enti gestori
I Centri Commerciali Naturali, rappresentando un importante presidio sul territorio, si impegnano a segnalare prontamente, tramite i propri rappresentanti incaricati dall’ente gestore, situazioni particolari di disagio e/o degrado, oltre a promuovere iniziative finalizzate al miglioramento del decoro urbano e collaborare con l’amministrazione comunale allo sviluppo di progetti da quest’ultima approvati, finalizzati al riqualificazione, rivitalizzazione e valorizzazione del territorio. Gli enti gestori si impegnano inoltre a promuovere iniziative (campagne, promozioni etc.) – e a collaborare a quelle promosse dal Comune di Firenze – sulla vivibilità urbana, il commercio, l’educazione al consumo, l’educazione civica, la tutela ambientale e campi analoghi, sotto la supervisione dell’ufficio dell’Amministrazione di volta in volta competente.

Compiti del Comune di Firenze
Il rapporto tra l’amministrazione comunale con i CCN potrà esplicitarsi anche attraverso la partecipazione attiva e il partenariato dei Quartieri.
Il Comune, per quanto nelle sue possibilità, supporterà i CCN nel coinvolgimento di sponsor di diversa natura, finalizzati a supportare la realizzazione di progetti condivisi nel gruppo di lavoro e cercherà di favorire occasioni di collegamento fra le politiche di promozione economica e le politiche di promozione culturale dell’Ente, anche valorizzando i CCN all’interno delle manifestazioni culturali, fra cui l’Estate Fiorentina.
Qualora le disponibilità del proprio bilancio lo consentano, il Comune potrà prevedere forme annuali di sostegno alla valorizzazione dei CCN, con particolare riferimento al periodo natalizio quali, ad esempio, il sostegno alla realizzazione di addobbi e illuminazioni natalizie. Potrà anche valutare la concessione di agevolazioni inerenti i tributi locali (Imu e Tar), previa adozione di ulteriori atti deliberativi.
Infine il Comune si impegna a istituire una giornata annuale per la realizzazione di evento pubblico per la promozione dei CCN da tenersi in Palazzo Vecchio o in un’altra sede istituzionale.

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