🔊 Ecomafie, dati 2022: Toscana al VII posto, tra cementificazione e rifiuti

Ecomafie: nel 2022 la Toscana è 7° in classifica. Oltre 2000 reati ambientali  quelli registrati, più di cinque al giorno. Questa è la fotografia del nuovo rapporto Ecomafia 2023, realizzato da Legambiente. La Toscana si posiziona settima in classifica con 109.324 controlli, il 6,8 % dei quali hanno rilevato reati.  Si tratta di numeri che separano la nostra regione di poco dalla Lombardia, sesta in classifica. I dati raccolti raccontano come la morsa delle ecomafie non si stia arrestando a livello nazionale.

audio Fausto Ferruzza presidente di Legambiente Toscana

Oltre 2000 reati ambientali (per la precisione 2085) quelli registrati nell’anno solare 2022 in Toscana, più di cinque al giorno. Questa è la fotografia del nuovo rapporto Ecomafia 2023, realizzato da Legambiente, edito da Edizioni Ambiente. La Toscana si posiziona settima in classifica con 109.324 controlli, il 6,8 % dei quali hanno rilevato reati. Le persone denunciate sono state 1614, 13 arrestate e 245 sequestri. Ciclo del cemento, reati contro la fauna e ciclo dei rifiuti, tra le principali filiere interessate dal fenomeno criminale. Si tratta di numeri che separano la nostra regione di poco dalla Lombardia, sesta in classifica.

I dati raccolti raccontano come la morsa delle ecomafie non si stia arrestando a livello nazionale. I reati contro l’ambiente restano ben saldi sopra la soglia dei 30.000, esattamente sono 30.686, in lieve crescita rispetto al 2021 (+0,3%), alla media di 84 reati al giorno, 3,5 ogni ora. Crescono anche gli illeciti amministrativi che toccano quota 67.030 (con un incremento sul 2021 del +13,1%): sommando queste due voci – reati e illeciti amministrativi – le violazioni delle norme poste a tutela dell’ambiente sfiorano quota 100.000 (97.716 quelle contestate, alla media di 268 al giorno, 11 ogni ora). A farla da padrone quelli relativi al cemento illegale, (dall’abusivismo edilizio agli appalti) che ammontano a 12.216, pari al 39,8% del totale, con una crescita del +28,7% rispetto al 2021.

Tra le province toscane, da sottolineare l’ingresso di Livorno nella classifica nazionale dei reati ambientali, al nono posto. Si tratta della prima provincia toscana presente, con 565 reati rilevati (1/4 del totale regionale!) seguita da Firenze (258) e poi Lucca (186), invece chiudono la classifica Prato e Pistoia.

In generale, possiamo registrare che tra i reati che hanno generato un maggior fatturato in Italia ci sono il traffico di animali e piante illegali (3,2 miliardi), l’abusivismo edilizio (2 miliardi) e la gestione dei rifiuti speciali (1,7 miliardi) per un business totale di 8.8 miliardi di euro. Dati solo leggermente in calo rispetto al picco dell’anno pre-covid, che nel 2019 registrarono un giro d’affari totale di 11,9 miliardi di euro.

La cementificazione abusiva vede la Toscana quarta in classifica, tra Sicilia e Calabria con 860 denunce, 54 sequestri e 2498 illeciti amministrativi registrati. Anche in questo caso la provincia dove questi reati sono più diffusi è Livorno, poi Firenze e Lucca. Altri settori particolarmente colpiti dai reati ambientali sono stati la filiera dei rifiuti e i reati contro la fauna. In quest’ultimo caso, il numero di reati è particolarmente alto nella provincia di Livorno (390), dove superano di otto volte la seconda in classifica, Firenze (37).

Infine per quanto riguarda i reati ai danni del patrimonio culturale, tra cui furti di opere d’arte, contraffazione e danni alle aree archeologiche, la nostra regione si posiziona quarta in classifica dopo Sardegna, Lombardia e Lazio con 39 opere trafugate.

«Sono dati preoccupanti e in crescita (in valore assoluto) quelli registrati in Toscana nel 2022. Reati ambientali di varia natura e gravità, che però sembrano concentrarsi in modo vistoso sul comparto costiero, soprattutto nella Provincia di Livorno – dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana – che, lo ricordo, ricomprende buona parte anche dell’Arcipelago, Elba in testa. Pressione immobiliare, pesca di frodo, piccoli grandi abusi edilizi, ecco la chiave di lettura del Rapporto di quest’anno. L’altro dato notevole, stavolta in termini relativi, di graduatoria, è il sorpasso della Lombardia, che ha preso il 6° posto su base nazionale, che da una dozzina di anni aveva occupato la nostra Toscana».

Per Legambiente quella contro l’ecomafia è una doppia sfida, che si può vincere da un lato rafforzando le attività di prevenzione e di controllo nel nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse stanziate con il Piano nazionale di ripresa e resilienza; dall’altro mettendo mano con urgenza, a partire dall’Europa, a un quadro normativo condiviso su scala internazionale, con cui affrontare una criminalità organizzata ambientale che non conosce ormai confini sullo scenario globale.

Dieci le proposte di modifica normativa presentate dall’associazione ambientalista per rendere più efficace l’azione delle istituzioni a partire dall’approvazione delle riforme che mancano all’appello, anche in vista della prossima direttiva Ue sui crimini ambientali, di cui l’Italia deve sostenere con forza l’approvazione entro l’attuale legislatura europea. È necessario, sul versante nazionale, rivedere, in particolare il meccanismo del cosiddetto subappalto “a cascata”, quanto previsto dal nuovo Codice degli appalti e garantire il costante monitoraggio degli investimenti previsti per il PNRR. Dal punto di vista legislativo, occorre approvare il disegno di legge contro le agromafie; introdurre nel Codice penale i delitti contro la fauna; emanare i decreti attuativi della legge 132/2016 che ha istituito il Sistema Nazionale per la protezione per l’ambiente; garantire l’accesso gratuito alla giustizia per le associazioni iscritte, come Legambiente, nel RUNTS, il Registro unico nazionale del Terzo settore.

Legambiente, ampliamento aeroporto di Firenze scelta scellerata

Legambiente – “Mi auguro che” la nuova classe dirigente del Pd “riconsideri la scelta dell’aeroporto di Firenze, che è scellerata per il nostro territorio regionale. Non è mai troppo tardi per dire che si erano sbagliati”. Lo ha detto il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, a margine della presentazione del dossier ‘Mal’Aria di città 2023’, in riferimento all’ampliamento dello scalo fiorentino.

In riferimento al report “la situazione rispetto ai trend decennali è leggermente in miglioramento. Ma ci sono tante situazioni critiche. Noi vogliamo pungolare le istituzioni alle proprie responsabilità, a decidere in fretta. È preoccupante e deludente l’azione del nostro governo che si sta cercando di opporre in Europa contro la decisione definitiva di mettere la parola fine alla produzione delle macchine a motore endotermico al 2035, non stiamo parlando di domani ma di tanti anni per mettersi in regola”. Per quanto riguarda Firenze, ha spiegato Ferruzza, “la rete tramviaria ha determinato un miglioramento graduale e netto delle quote di inquinamento. Ma basterebbe ora recuperare quel sedime ferroviario che permetterebbe di avere un trasporto su rotaia degno di una dimensione europea”. L’argomentazione Tav con la necessità di liberare i binari in superficie per i treni regionali, secondo Ferruzza, “è vecchia” mentre sullo scudo verde – il sistema del Comune per monitorare i veicoli in ingresso città – “la posizione è troppo prudente, ci vuole più coraggio a livello metropolitano”.

Per Legambiente, «La tendenza di decrescita dell’inquinamento è troppo lenta, esponendo le città a nuovi rischi sanitari e sanzioni. Il tasso medio annuale di riduzione delle concentrazioni a livello nazionale è, infatti, del solo 2% per il PM10 e del 3% per l’NO2. Le città più distanti dall’obiettivo previsto per il PM10, ad esempio, dovrebbero ridurre le proprie concentrazioni cittadine tra il 30% e il 43% entro i prossimi sette anni, ma stando agli attuali trend di riduzione registrati negli ultimi 10 anni (periodo 2011 – 2021, dati Ecosistema Urbano), potrebbero impiegare mediamente altri 17 anni per raggiungere l’obiettivo, ovvero il 2040 anziché il 2030. Città come Modena, Treviso, Vercelli potrebbero metterci oltre 30 anni. Anche per l’NO2 la situazione è analoga e una città come Catania potrebbe metterci più di 40 anni».

Puliamo il Mondo 2022: in Toscana oltre 100 i comuni che partecipano “Per un Clima di Pace” di Legambiente

L’iniziativa di volontariato di Legambiente festeggia 30 anni: appuntamenti il 30 settembre, 1, 2 ottobre 2022 in tutta la Toscana con tantissime iniziative per liberare dal degrado i territori. Oltre 100 comuni aderenti.

La campagna di Legambiente si ripete da trent’anni con l’obiettivo di rendere più vivibile e più bello il territorio in cui viviamo. Quest’anno la campagna mette al centro la giustizia sociale e climatica ponendo l’attenzione sul valore delle comunità, fautrici di una società che promuove la pace e il rispetto della diversità, rifiutando ogni forma di violenza, di odio e discriminazione; da qui il motto della trentesima edizione: “per un clima di pace”. Anche in Toscana appuntamenti clou dal 30 settembre al 2 ottobre, ma le iniziative andranno avanti per tutto il mese di ottobre e oltre.

Saranno tantissime le iniziative di punta. Nella Piana Lucchese il circolo di Legambiente Capannori e Piana lucchese si riconferma sul gradino più alto del podio per il numero delle iniziative organizzate, con 15 iniziative di pulizia dal 30 settembre al 9 ottobre. Da Lammari a Gragnano, da Parezzana al capoluogo, da Castelvecchio di Compito a Marlia, da Guamo a San Pietro a Marcigliano, un vero e proprio trionfo della partecipazione civica.

 

Il circolo Legambiente Pistoia ha previsto due appuntamenti a Pistoia. Il 30 settembre i ragazzi della scuola ICS Galileo Galilei puliranno contemporaneamente i giardini di Villaggio Belvedere e il Parco Puccini. Il 2 ottobre invece, in collaborazione con l’associazione IL SOLE, bellissima iniziativa con i ragazzi down per una giornata di pulizia all’insegna dell’inclusività.

Sabato 22 ottobre il Circolo Legambiente di Bagno a Ripoli propone per questa edizione di Puliamo il Mondo l’area verde tra Bagno a Ripoli e il quartiere Sorgane di Firenze. La scelta del luogo non è casuale: nelle previsioni urbanistiche dei due comuni l’area è destinata a parco e le associazioni del territorio si stanno battendo perché ne venga conservata il più possibile la naturalità. Il programma è rivolto soprattutto alle scuole del territorio: saranno presenti l’Istituto Comprensivo Teresa Mattei di Bagno a Ripoli e le scuole elementari Vittorino da Feltre di Ponte a Ema e Sandro Pertini di Sorgane. Si partirà dalle tre sedi scolastiche e si faranno tre percorsi diversi attraverso i campi e le zone boschive, per poi riunirsi sul crinale collinare che fa da confine tra i due comuni. Durante la camminata si raccoglieranno i rifiuti abbandonati e si faranno osservazioni sullo stato dei luoghi.

Nel territorio aretino scenario della trentesima edizione di Puliamo il Mondo sarà la riserva naturale di Ponte a Buriano. Qui il circolo locale di Legambiente, con il patrocinio del Comune di Arezzo e la collaborazione del Consorzio Bonifica Alto Valdarno e di altre associazioni attive in loco, organizzerà per la mattina di domenica 9 ottobre una pulizia itinerante a piedi, in bici e in canoa. Partenza prevista per le ore 9:00 e arrivo a Ponte a Buriano alle 12:00. La storica campagna di Legambiente diventa così un’occasione per vivere il territorio e festeggiare insieme i quarant’anni di attività del Circolo Legambiente “Laura Conti”!

 

A Lucignano (AR) l’Amministrazione comunale organizza l’ormai consueto appuntamento con gli alunni della scuola secondaria di primo grado. Nella giornata di venerdì 30 settembre i ragazzi saranno prima impegnati nell’attività di raccolta dei rifiuti sul territorio e poi coinvolti in un percorso di educazione ambientale realizzato in collaborazione con il servizio di igiene urbana SEI Toscana Srl.

Anche il Circolo Legambiente di Pisa sarà impegnato in numerose iniziative sul territorio; Sabato 1 ottobre ore 9:00 è prevista, in collaborazione con la Consulta del volontariato, un’attività di raccolta rifiuti presso il canale della Bufalina, tra Vecchiano e Torre del lago. Un luogo di confine che, in quanto tale, ha bisogno di maggiore cura e attenzione. A Calci, domenica 2 ottobre ore 10:00, verrà organizzata in piazza Garibaldi, di fronte al palazzo comunale, una campagna di pulizia attiva declinata sul tema della pace, tema centrale di questa edizione di Puliamo il Mondo. Alla raccolta dei rifiuti si affiancheranno, a partire dalle ore 15:30, dei laboratori sul riciclo e una mostra di oggetti in ceramica intitolata “LA PACE”, a cura delle associazioni di volontariato. A Pisa la campagna si svolgerà in collaborazione con l’amministrazione comunale domenica 2 ottobre ore 16:00, presso il Lungarno Guadalongo.

 

Il Circolo Legambiente Valdera propone due bellissime iniziative per la 30esima edizione di Puliamo il Mondo 2022: venerdì 30 settembre primo appuntamento con le scuole a Bientina e a Santa Maria a Monte. L’edizione prosegue il giorno seguente (domenica 2 ottobre) con una pulizia delle aree protette nell’area del Padule di Bientina, in collaborazione con Legambiente Capannori e Piana Lucchese. Un’occasione unica per ammirare lo scrigno di biodiversità legata alla presenza di piccoli specchi d’acqua. Il ritrovo è fissato alle ore 9.30 presso il campo sportivo di Castelvecchio di Compito.

 

Nel comune di Borgo a Mozzano ad indossare gli storici cappellini gialli, simbolo della campagna, saranno i bambini dell’Istituto comprensivo. Il Circolo di Legambiente Lucca organizzerà nella mattina di sabato 30 settembre, a partire dalle 10:30, l’attività con le scuole primarie dove gli alunni si dedicheranno alla pulizia dei cortili delle rispettive scuole e delle zone limitrofe ai plessi scolastici.

 

La mattina di venerdì 30 settembre il Circolo Legambiente Chianti Fiorentino ha deciso di coinvolgere i bambini delle scuole di Barberino Val d’Elsa nelle attività di raccolta dei rifiuti. La campagna proseguirà nella giornata di sabato 1 sempre a Barberino Tavarnelle con la partecipazione di Unicoop Toscana: l’appuntamento è fissato alle ore 9 al parcheggio pubblico in via L. Da Vinci, altezza via Lucio Fontana mentre l’attività di raccolta si svolgerà sulla SP94 (traffico veicolare momentaneamente sospeso); domenica 2 ottobre l’iniziativa di pulizia si sposterà nel comune di Greve in Chianti.

 

Legambiente Versilia insieme all’azienda CMAP Srl, in data 30 settembre, organizzerà per i dipendenti una pulizia dell’area verde adiacente al palazzetto dello sport, in darsena a Viareggio. Un’area dove il circolo è solito intervenire con attività di riqualificazione opponendosi a una situazione di degrado.

 

Nel territorio grossetano diverse le attività curate dal Circolo Festambiente. A Grosseto (località Fiumara) il 6 ottobre un appuntamento originale si svolgerà lungo l’asta idrografica dell’emissario San Leopoldo, la pulizia infatti non riguarderà solo la sponda del fiume ma addirittura il corso d’acqua grazie all’utilizzo di kayak; Il comune di Pitigliano, venerdì 30 settembre organizza un’attività di pulizia con i ragazzi dell’IC Umberto I; infine martedì 4 ottobre l’amministrazione comunale di Manciano coinvolgerà 50 ragazzi delle scuole nella pulizia del Parco Pubblico Mazzini, con l’obiettivo di garantire alla comunità il decoro e la vivibilità del verde pubblico.

Presenti a questa edizione di Puliamo il Mondo anche i comuni isolani; confermata per lunedì 3 ottobre la giornata di pulizia in pineta organizzata da Legambiente Arcipelago Toscano, in collaborazione con il Comune di Capoliveri.

Tutti gli appuntamenti in programma in tutta la regione sono consultabili sul sito www.puliamoilmondo.it

🎧 Italia in fumo. Toscana al sesto posto nel report di Legambiente

Italia in fumo. Dal Nord al sud della Penisola come ogni estate è emergenza incendi. Si tratta di roghi spesso di natura dolosa e criminale. Ad aggravare il tutto la crisi climatica, il caldo torrido e l’emergenza siccità. La Toscana al 6° posto con 379 reati connessi a incendi boschivi nel  nuovo report “Italia in fumo” realizzato da Legambiente.

(Audio) Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana

Italia in fumo. Dal Nord al sud della Penisola come ogni estate è emergenza incendi. Si tratta di roghi spesso di natura dolosa e criminale, appiccati per fini speculativi, o per ripicche tra privati o verso la pubblica amministrazione. Ad aggravare il tutto la crisi climatica, il caldo torrido e l’emergenza siccità. Sono già 26.270 gli ettari bruciati dal 1 gennaio al 15 luglio 2022 (fonte EFFIS) e 32.921 gli interventi registrati ed effettuati, dal 15 giugno al 15 luglio, dai Vigili del Fuoco per incendi boschivi, nelle aree urbane e rurali (+4.040 rispetto allo stesso periodo del 2021). Ancora più preoccupanti sono i dati del nuovo report “Italia in fumo” realizzato da Legambiente che, anticipando i dati Ecomafia 2022 e analizzando i dati satellitari dell’EFFIS, fa il punto sul patrimonio boschivo e non andato in fumo nel 2021 e negli ultimi 14 anni, dal 2008 al 2021.

Sono 159.437 gli ettari, di superfici boscate e non, devastati dalle fiamme nel 2021 (+ 154,8% sul 2020). In aumento anche i reati tra incendi dolosi, colposi e generici, 5.385 (+27,2% rispetto al 2020) e le persone denunciate (658, + 19,2%), anche se continuano ad essere sottodimensionate rispetto ai reati, così come i sequestri: 107, con un +35,4% rispetto al 2020. Parliamo di una superfice complessiva di territorio incenerito, a causa di ben 5.298 incendi, di oltre 723.924 ettari, un’area grande quasi quanto l’intera regione Umbria che ha interessato il territorio di almeno 1.296 Comuni, corrispondenti al 16,39% dei comuni italiani, distribuiti in 19 tra Regioni e Province autonome. Ad essere in pericolo sono soprattutto i “gioielli del Paese”: aree protette e siti rete natura 2000. L’azione criminale insiste, nel tempo, su aree geografiche ben delimitate e proprio in queste aree di pregio più di qualcosa non ha funzionato nelle azioni di prevenzione, contrasto e lotta attiva agli incendi.

Di fronte a questo quadro, Legambiente torna a ribadire l’importanza della prevenzione e del rafforzamento delle attività investigative lanciando 10 proposte – a partire da una gestione integrata degli incendi governo integrato degli incendi e piani di adattamento – per contrastare gli incendi con lo scopo di rafforzare la riforma della legge 353 del 2000. Obiettivo solo parzialmente raggiunto con la legge 155/2021, che ha introdotto nella nostra normativa l’incendio di interfaccia urbano-rurale; ha codificato il fuoco prescritto come misura di prevenzione; messo a disposizione 140 milioni di euro da spendere entro il 2023 e altri 150 a valere sui fondi del PNRR; previsto pene più severe per alcuni reati di incedi dolosi; previsto poteri sostitutivi affidati alle Regioni e ai Carabinieri Forestali per la mancata redazione da parte dei Comuni del catasto delle aree percorse dal fuoco.  Ma la norma approvata non fornisce tutte le risposte che l’associazione ambientalista aspettava per contrastare efficacemente gli incendi boschivi, soprattutto alla luce degli effetti già fin troppo visibili della crisi climatica.

“Occorre un radicale cambiamento di approccio e risposta al fenomeno degli incendi – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – che miri a prevenire i roghi attraverso la gestione del territorio, l’utilizzo ecologicamente sostenibile delle risorse agro-silvo-pastorali, la promozione dei servizi ecosistemici che vanno remunerati, per sostenere e rivitalizzare le comunità rurali nelle aree interne e montane in una rinnovata funzione di presidio territoriale. In questa partita servono investimenti veri, ricerca, strumenti e tecnologie, semplificazione di procedure e competenze all’interno di una strategia complessiva definita in condivisione con le popolazioni locali ed i portatori di interesse. Una necessità impellente anche perché, la tendenza che si prospetta nel 2022 e nei prossimi anni, è di una crescita del fenomeno degli incendi boschivi a causa della siccità prolungata che si sta verificando nell’Europa meridionale e le condizioni risultanti che hanno già causato numerosi focolai di incendi prematuri. Un altro segno evidente, insieme allo scioglimento dei ghiacciai alpini, della crisi climatica già in atto”.

Estremamente allarmante anche la situazione in Toscana che si posiziona sesta per numeri di incendi dolosi colposi e generici nel 2021 dopo Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Lazio. Sesta posizione che sembra rispecchiare storicamente l’andamento più generale degli ecoreati nel nostro paese.

“Come si evince dagli ultimi disastrosi incendi di Massarosa e Cinigiano (che ovviamente non sono computati in questo dossier), occorre fare di più sul versante della prevenzione; – dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana e componente della Segreteria nazionale di Legambiente – dobbiamo far sì che la catena di comando della lotta agli incendi ricomprenda da subito una cultura territoriale (e forestale) diffusa, che sappia valorizzare le competenze e il volontariato di ogni luogo. Anche perché con le sempre più frequenti ondate di calore che la crisi climatica ci consegnerà è ancora più urgente serrare le fila nella gestione e tutela del nostro inestimabile patrimonio boschivo”.

Incendi 2021, le Regioni più colpite: Nel 2021, stando al report di Legambiente, la Sicilia resta la regione più colpita sia come numero di reati (993), che come ettari attraversati dalle fiamme (81.590, il 51,3% del totale nazionale), seguita da Calabria (674 reati e 35.480 ettari inceneriti), Puglia (601 reati e 3.660 ettari colpiti) e Campania (553 reati e 5.564 ettari in fiamme). Nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa si concentra il 52,4% dei reati e il 79,1% delle superficie andata in fiamme. Usando solo il parametro delle aree attraversato dal fuoco, spiccano il terzo posto della Sardegna, con 19.228 ettari, e la quarta posizione del Lazio (6.854 ettari).

Bilancio aggressione ai siti natura 2000 e aree protette: Altri due aspetti riguardano l’aggressione in questi 14 anni 2008 al 2021 ai siti natura 2000 e alle aree protette. In particolare nei 2.310 siti Natura 2000 in Italia, seppur ricordando che analizziamo un dato ampiamente sottostimato (a causa del mancato inserimento delle superfici inferiori ai 30 ettari), sono avvenuti 2.078 incendi che hanno mandato in fumo circa 250.000 ettari, tenuto conto delle sovrapposizioni tra le diverse tipologie dei siti Natura 2000. Per quanto concerne le aree protette, sempre nell’arco 2008-2021, è andata in fumo una superficie di oltre 107.670 ettari, a causa di ben 950 incendi, che hanno interessato il territorio di 118 aree protette, corrispondenti al 13,55% delle 871 aree protette istituite nel nostro Paese, distribuiti in 16 tra Regioni e Province autonome.

Anche in questo caso, la Sicilia è la regione più colpita. Da sola rappresenta, nei 14 anni analizzati, oltre il 40% del totale della superficie percorsa dal fuoco all’interno di 38 differenti aree protette.

🎧 Firenze, al Torrino Fiom in Festa 2022!

Programma della Festa:

29 GIUGNO
17:30 “Esperienze di inclusione sociale e lavorativa per lavoratori disabili”
Dialogo con
Maurizio Garofano, Fiom CGIL Firenze, Prato, Pistoia, Camilla Sanquerin, Assessore alle Politiche sociali Sesto Fiorentino, Saverio Tommasi, giornalista e scrittore, Andrea Laurenzi, vicepresidente di Autismo Toscana, Maurizio Rossi, progetto in Frigo Veritas, Adele Carpitelli, progetto in Frigo Veritas

18:30 “Quali politiche industriali, quale modello di sviluppo per l’Italia del Futuro?”
Modera: Chiara Valentini
Dibattito con
Luca Milani, Presidente Consiglio Comunale Firenze, Claudio Vanni, UNICoop Firenze, Alessandra Scoscini, Fiom CGIL Firenze, Prato, Pistoia

19:30 ““è gradita la camicia nera”: il fascismo non è un opinione, è un crimine”
Modera: Andrea Marotta
Dibattito con
Daniele Calosi, Segretario Generale Fiom CGIL Firenze, Prato, Pistoia, Paolo Berizzi, giornalista e scrittore, Andrea Bigalli, referente Libera Toscana, Daniela Morozzi, attrice, Sandro Ruotolo, Senatore della Repubblica

Cineforum: Nomadland
Concerto: Balkan Tir

30 GIUGNO
18:00 “Sistema territoriale: transizione ecologica , che aspetto avrà il nostro territorio?” –
Modera: Azzurra Giorgi
Dibattito con
Paola Galgani, Segretaria Generale CGIL Firenze, Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana, Daniele Calosi, Segretario Generale Fiom CGIL Firenze, Prato, Pistoia, Matteo Biffoni, Presidente ANCI Toscana

19:30 “Guerra e Pace”
Modera: Martina Toti
Dibattito con:
Tomaso Montanari, Magnifico Rettore Università Stranieri Siena, Francesca Re David, Segreteria CGIL Nazionale, Simone Pieranni, giornalista

Cineforum: Le nostre battaglie
Concerto: La Nuova Pippolese

 

1 LUGLIO
18:00 “Filiere produttive, filiere agricole”
Modera: Leonardo Testai
Dibattito con
Massimo Braccini, Segretario Generale FIOM Toscana, Sandro Orlandini, Presidente CIA Toscana centro, Federico Gianassi, Assessore Comune Firenze, Roberto Negrini, LegaCoop

19:30 “A 30 anni dalla strage di Capaci e di via D’Amelio: La mafia è una montagna di merda. legalità e lavoro”
Modera: Raffaele Palumbo
Dibattito con
Loredana De Petris, Senatrice della Repubblica italiana, Maurizio Landini, Segretario Generale CGIL Nazionale, Don Luigi Ciotti, Presidente LIBERA

Cineforum: Full Monty
Concerto: Bassamusica

2 LUGLIO
18:00 “Il lavoro operaio digitalizzato. Inchiesta nell’industria metalmeccanica bolognese”
Dialogo con
Michele Bulgarelli, Segretario Generale Fiom CGIL Bologna, Matteo Rinaldini, Professore Università di Modena e Reggio Emilia, Valeria Cirillo, Professoressa Università di Bari, Daniele Calosi, Segretario Generale Fiom CGIL Firenze, Prato, Pistoia

19:30 “Il sindacalista : Claudio Sabattini. Una vita in movimento”
Modera: Ilaria Ciuti
Dibattito con
Michele De Palma, Segretario Generale FIOM CGIL Nazionale, Gabriele Polo, giornalista, Gianni Rinaldini, ex- Segretario Generale Fiom CGIL Nazionale, Luca Baldissara, Professore Università di Pisa

Cineforum: Nowhere special
Concerto: Lisetta Luchini

NELL’ AUDIO DANIELE CALOSI SEGRETARIO DELLA FIOM FIRENZE PRATO PISTOIA

🎧 “Qualcuno la raccoglierà”: nel WE torna Puliamo il Mondo

‘Puliamo il Mondo’ 2021, dal 24 al 26 settembre l’edizione numero 29. Oggi la presentazione a Firenze con il presidente della Regione Giani e di Legambiente Ferruzza

Torna anche in Toscana, per il ventinovesimo anno consecutivo, ‘Puliamo il Mondo’, l’iniziativa organizzata e promossa da Legambiente (grazie anche al patrocinio e al contributo della Regione). L’appuntamento è dal 24 al 26 settembre con i primi appuntamenti. La campagna proseguirà ad ottobre con un calendario fitto di iniziative. Tema dell’edizione 2021, ‘Qualcuno la raccoglierà’. Oggi la presentazione a Palazzo Strozzi Sacrati, con il presidente Eugenio Giani e quello di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza.

“Un’iniziativa che ha sempre visto la Toscana recitare un ruolo da protagonista – ha detto il presidente Giani -, che più volte è risultata la regione dove la raccolta dei rifiuti, nel corso dell’evento organizzato da Legambiente, è stata la più consistente, un’occasione per tutti di darsi da fare per mantenere pulito il proprio territorio e di sentirsi parte attiva della propria comunità per tutelare uno dei beni più preziosi. Quest’anno saranno 110 i Comuni che hanno dato la propria adesione. Ringrazio Legambiente, per questa e per le altre iniziative a cui la Regione ha deciso di aderire, come Goletta Verde o l’appuntamento che ogni anno si tiene a Rispescia, a riprova di una visione comune rispetto ad un tema così importante come quello legato alla salvaguardia dell’ambiente”.

Soddisfatto anche il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza. “Un’edizione record quella che stiamo per vivere: 150 gli enti che hanno aderito, di cui 110 Comuni, un vero e proprio primato nazionale, nessun’altra Regione ha saputo far meglio. Questo è un dato che ci riempie di orgoglio e che allo stesso tempo ci responsabilizza e che ci fa ben sperare per il futuro, rispetto al valore pedagogico di questa iniziativa che deve abbracciare anche il resto dell’anno, incentivando alla cura e al decoro dell’ambiente che ci circonda. ‘Puliamo il Mondo’, oltre all’azione di ripulitura che coinvolgerà anche nel mese di ottobre tanti luoghi, lungo fiumi e corsi d’acqua minori, strade, parchi, giardini, è una grande festa del volontariato, una delle più grandi al mondo”.

 

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