Clima: rischiano peschi, albicocchi e piante ornamentali

Firenze, Il clima e il caldo anomali rischiano di compromettere le coltivazioni della Toscana, soprattutto alberi da frutto e piante ornamentali. Questo è quanto affermato da Fedagripesca, un organo che rappresenta oltre il 20% del Made in Italy agroalimentare.

E’ più di un allarme quello lanciato dal presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, Fabrizio Tistarelli. “Siamo davanti a uno scenario quasi inedito, con fioriture anticipate di mesi – spiega Fabrizio Tistarelli – Temiamo soprattutto per peschi, albicocchi e susini, molto diffusi nella nostra regione.

E’ a rischio anche un altro asso portante, quello dei vivai, dove le temperature delle ultime settimane hanno completamente stravolto i ritmi biologici di tante piante ornamentali, basti pensare alla fioritura delle mimose”. “Se il caldo anomalo continuerà – conclude Tistarelli – nelle prossime settimane l’agricoltura toscana, già gravata dal caro energia, dagli ungulati e dai parassiti, rischia di subire il colpo di grazia”.

Il cambiamento climatico è ormai un problema largamente diffuso che colpisce molti ambiti, tra cui appunto, l’agricoltura. Il caldo anomalo sta stravolgendo le coltivazioni e le fioriture, causando danni ingenti al settore agricolo e provocando grosse perdite delle produzioni. Con il clima eccessivamente mite non si danneggiano solo i ritmi biologici delle piante, ma si agevolano i parassiti che attaccano più facilmente le colture ancora in campo.

Non solo, le fioriture anticipate che si stanno verificando sono a grosso rischio, poiché potrebbero essere esposte ad un imprevedibile calo delle temperature più avanti. Ciò significa che le gemme fiorite anticipatamente verranno a mancare in primavera.

🎧 Fedagripesca Toscana: “Rischio aumenti insostenibili, intervenire subito”

Fedagripesca Toscana fa appello al governo per intervenire sugli incrementi dei prezzi, soprattutto sui beni di prima necessità, che stanno crescendo sempre di più: “Serve supporto dal governo per contenere i costi”.

L’allarme sull’aumento dei prezzi è stato lanciato dal presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, Fabrizio Tistarelli. Il presidente ha dichiarato che si sta affermando “un incremento insostenibile del prezzo del pane e di altri beni di prima necessità, come latte, uova, farina e pomodoro, è uno scenario reale e preoccupante anche in Toscana. Serve un intervento immediato da parte del governo”.

In podcast l’intervista a Andrea Bartoli di Fedagripesca Confcooperative Toscana, a cura di Gimmy Tranquillo.

La situazione, come viene evidenziato, è il risultato della concomitanza tra fattori potenzialmente letali. “Gli esercenti toscani escono da due anni di pandemia in cui, per forza di cose, hanno perso per strada clienti che erano punti di riferimento, come scuole, bar e ristoranti: recuperarli tutti è una missione complessa. Accanto a questo c’è la morsa del caro energia, con le bollette che non frenano la loro ascesa, a fronte di incassi in costante diminuzione. Il quadro è reso però ancora più drammatico dall’incremento dei costi delle materie prime più utilizzate in questi segmenti”, continua Fabrizio Tistarelli.

In un contesto come il questo, i prezzi del pane e degli altri beni di prima necessità potrebbero aumentare fino a livelli insostenibili per le famiglie italiane.  “Le alternative – prosegue Tistarelli – diventerebbero due: o si aumentano in prezzi finendo fuori mercato, o si abbassa la serranda della propria attività. Nel frattempo molti operatori rinunciano ormai da settimane a pagarsi lo stipendio, per rimanere in pari con le spese. Tanti non ce la fanno comunque: è una dinamica in costante peggioramento. Ecco perché – conclude – aspettiamo dal Governo misure di sostegno irrimandabili. Ne va della sopravvivenza di un’intera categoria”.

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