Amministrative in Toscana: “Ripartiamo da zero, aspettiamoci poco di buono”

Lo ha detto Enrico Rossi (LeU), presidente della Regione Toscana, in vista delle  elezioni di domenica che vedranno 21 comuni toscani al voto tra cui Pisa, Siena e Massa.  Secondo Rossi la sinistra “è assente nel dibattito nazionale, e rischia di esserlo anche in questa regione”.

“Io penso che ripartiamo da zero, e quindi chi riparte da zero può aspettarsi poco di buono,
almeno nella prima fase”. Lo ha detto Enrico Rossi (LeU), presidente della Regione Toscana, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano le sue impressioni in vista delle imminenti
elezioni amministrative.
“Mi auguro – ha detto, in occasione di un briefing con la stampa – che nella Toscana si riesca a conservare le realtà su cui, a mio parere, si è governato e penso si sia governato bene. Certo anche in quelle qualche sofferenza rischierà di venire fuori perché al di là del valore dei sindaci che si sono ricandidati e hanno ben governato, il vento non tira nella
direzione positiva”.
Secondo Rossi la sinistra “è assente nel dibattito nazionale, rischia di essere assente anche in questa regione per le nostre divisioni, per le polemiche, per la sconfitta che abbiamo subito su cui merita che tutti si rifletta ma lo si faccia anche rapidamente. Ho sentito solo un guizzo di opposizione con l’intervento che ieri ha fatto Delrio, un orgoglio, una
rivendicazione anche di una storia politica”.

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Militare aggredito a Pisa: la solidarietà di Rossi

Il presidente della giunta regionale della Toscana Enrico Rossi ha rivolto un messaggio di “pronta guarigione e solidarietà ” al militare ferito a Pisa.

Un “caro augurio di pronta guarigione” e solidarietà sono stati espressi dal presidente della Toscana Enrico Rossi al militare che martedì scorso è stato ferito a Pisa dopo essere stato aggredito da un ambulante abusivo extracomunitario nel corso di controlli nel centro storico. Solidarietà di Rossi anche all’altro carabiniere aggredito nel corso dello stesso servizio di controllo.

“Inoltre vorrei esprimere al militare ed al comando regionale il mio ringraziamento, a nome di tutta la giunta – conclude Rossi -, per l’opera svolta quotidianamente per garantire la sicurezza e la legalità per i cittadini e per il Paese”.

Toscana Pride, Regione Toscana: “Partecipate con i bambini”

“Andremo alla manifestazione di Siena, come abbiamo sempre fatto. E’ una bella manifestazione, ci sono stato molte volte, e consiglio i cittadini di partecipare, anche con i bambini”. Così il presidente Enrico Rossi, che stamani ha partecipato, assieme alla vicepresidente Monica Barni e alla portavoce del Toscana Pride Marialuisa Favitta (foto), alla conferenza stampa di presentazione del Toscana Pride 2018, che sabato 16 giugno porterà a Siena migliaia di persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e trasngender, queer, intersessuali, asessuali ed eterosessuali, che sfileranno insieme “Per Orgoglio e per Amore”.

Quanto alle dichiarazioni del neoministro della famiglia Lorenzo Fontana sulle famiglie arcobaleno, e alle polemica sollevata dall’associazione “Difesa dei valori” per il patrocinio dato dalla Regione al Toscana Pride, questo il commento di Rossi: “Non capisco questa posizione regressiva. Noi non torniamo indietro e andiamo avanti sulla nostra strada. Nel 2004 siamo stati la prima Regione ad approvare la legge contro le discriminazioni sessuali, una legge pionieristica in materia di diritti delle persone a prescindere dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere. Da allora siamo andati sempre avanti, nelle azioni di contrasto all’omofobia e a favore del rispetto della diversità”.

“Ricordiamoci che esiste una legge dello stato che regola le unioni civili, e quindi la creazione di nuove famiglie, una legge che deve essere applicata – ha sottolineato Monica Barni – Le famiglie arcobaleno esistono nella realtà, e, oltre a pagare le tasse, pagano più di altre il fatto di vivere in uno Stato che non tutela i suoi cittadini allo stesso modo, anche quando una legge sancisce i loro diritti. Diritti che non possono essere riservati solo a chi può permettersi di andare in tribunale, ma devono essere di tutti. Su questo la Regione Toscana continuerà a battersi. Riprendo le parole del presidente Rossi: “La Regione Toscana, io e la Giunta, siamo dalla parte delle famiglie Arcobaleno e dei loro bambini. A sostegno della dignità e dell’eguaglianza dei diritti. Ora e sempre””.

“Anche quest’anno – ha aggiunto la vicepresidente, che ha anche la delega alle pari opportunità – ci ritroviamo con grande orgoglio a patrocinare il Toscana Pride. La Regione Toscana è da sempre impegnata sui temi del contrasto alle discriminazioni, dell’apprezzamento della diversità e nell’affermazione dei diritti della persona. Aderiamo convintamente alla rete nazionale Ready, che lavora nel campo dell’educazione, della cutlura, dell’informazione. E in questi mesi abbiamo lavorato per aiutare gli enti locali ad applicare la legge sulle unioni civili”.

“Il Pride è oggi più che mai una manifestazione necessaria – ha detto la portavoce del Toscana Pride Marialuisa Favitta – Noi chiediamo la laicità delle istituzioni, il riconoscimento dei legami affettivi, una legge contro l’omofobia, la tutela delle famiglie omogenitoriali. C’è bisogno di Pride perché c’è bisogno di una cultura che promuova il rispetto delle differenze”.

La Regione Toscana partecipa, in qualità di ente fondatore, alla rete nazionale Re.a.dy (Rete delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni). Ogni anno la Regione dà un contributo complessivo di 80.000 euro alle circa 25 amministrazioni toscane che aderiscono alla rete (circa 3.000 euro a ciascuna amministrazione), per la realizzazione di interventi e iniziative di promozione delle pari opportunità e di integrazione delle politiche riguardanti le persone LGBTI. Nessun contributo specifico è stato dato al Pride di Siena, mentre è stato concesso il patrocinio regionale ed è stata stabilita la partecipazione del Gonfalone.

Info sugli eventi sul sito del Toscana pride

Piombino, Rossi: “obiettivo la stesura dell’accordo di programma in tempi rapidi”

“Intendiamo arrivare in tempi brevi alla stesura dell’Accordo di programma con le istituzioni per dare e avere un quadro di certezze circa gli impegni reciproci in materia ambientale che possano creare le condizioni per gli investimenti sull’area industriale di Piombino da parte del gruppo indiano che si appresta ad acquistarla”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha spiegato così il significato della riunione che ha tenuto questa mattina presso i suoi uffici di Palazzo Sacrati Strozzi con le organizzazioni sindacali, presenti anche il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani e il consigliere regionale Gianni Anselmi.

“Spero – ha detto il presidente – che rispetto all’atteggiamento del nuovo Governo prevalga il principio della continuità amministrativa. La Regione Toscana è stata parte attiva e ha svolto un ruolo decisivo per arrivare a questo punto. Adesso è il momento di chiudere l’Accordo di programma. Penso poi che sarebbe il caso di fare anche un accordo tra Stati, tra Italia e India per avere certezze sui reciproci impegni. E, nel caso in cui per qualche motivo l’acquisto non dovesse andare in porto (ma le cose mi sembrano ben impostate e credo usciremo con una soluzione in tempi brevi) sono senz’altro per la nazionalizzazione del sito industriale piombinese, come del resto aveva ipotizzato anche Matteo Salvini in campagna elettorale, proprio a Piombino”.

Parlando con i giornalisti,  Rossi ha aggiunto che sarà necessario chiudere anche l’accordo con il Ministero del lavoro per avere la riconferma delle misure di protezione sociale e ha detto di essere preoccupato che non ci siano esuberi e che i lavoratori non siano lasciati per strada.

“Per il resto – ha poi concluso – dobbiamo lavorare perché l’attività riprenda a pieno ritmo. Noi stiamo ragionando sulla opportunità di andare anche ad un Accordo di carattere locale che riguardi i tempi, la questione degli esuberi che non vogliamo, come partire da subito con le demolizioni per creare già da quest’anno una maggiore occupazione e la richiesta che entro il 2019 si dia avvio ai lavori per la realizzazione dell’altoforno elettrico”.

E’ questo il quadro della situazione e delle prospettive che è stato fatto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali “con piena soddisfazione da parte di tutti” e il presidente ha annunciato che la Regione (presente oggi anche con il consigliere per i problemi del lavoro, Gianfranco Simoncini e con il responsabile della segreteria del presidente, Paolo Tedeschi) nei prossimi giorni sarà nuovamente a Roma per proseguire il lavoro.

“Infine – ha sintetizzato con una battuta – su Piombino adesso bisogna avere anche un po’ di fortuna, anche se fare più in fretta di come abbiamo fatto finora, è difficile”.

 

Rossi su Vibo Valentia: “Da nuovi governanti silenzio su morte migrante”

“Ieri i nuovi governanti hanno dichiarato su tutto. Silenzio invece sulla morte di Sacko Soumali, sindacalista, nella piana di Gioia Tauro, dei braccianti agricoli immigrati; anche lui migrante regolare di 29 anni, ucciso a Vibo Valentina, da una fucilata alla testa sparata da lontano. Forse per lui ”la pacchia è finita””. Lo scrive su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana ed esponente di Liberi e Uguali.

Sciopero dei braccianti, proclamato per oggi dall’Usb, dopo la morte dell’attivista Soumaila Sacko, il 29enne maliano ucciso sabato sera a colpi di fucile in provincia di Vibo Valentia. Erano in tre in località Ex Fornace, a San Calogero, quando ignoti hanno aperto il fuoco con un fucile, colpendo Sacko, morto una volta giunto in ospedale a Reggio Calabria, e ferendo gli altri due che erano con lui. La vittima viveva nell’area della tendopoli di San Ferdinando. Per oggi Usb ha proclamato la protesta dei braccianti con assemblee in tutti i posti di lavoro. Alle 12, proprio a San Ferdinando, ci sarà un’iniziativa con la partecipazione dei dirigenti del sindacato.

 

Nardella su Governo: “Inizio più incerto e faticoso mai visto finora”

“E’ evidente che questo governo ha un’anima ideologica leghista e di destra estrema”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella, parlando con i giornalisti del nuovo esecutivo a margine di una iniziativa in città.

“E’ stato l’inizio più incerto, faticoso e complicato mai visto finora – ha aggiunto – e del governo finora sappiamo poco. Si conferma il dato di un esecutivo guidato da un presidente del Consiglio in pectore non eletto dai cittadini. Per il resto non possiamo che aspettare le prime azioni, i primi fatti, per dare valutazioni sensate che ci consentano anche di fare proposte alternative”. Il sindaco Nardella ha poi “rinnovato l’in bocca al lupo al primo ministro Giuseppe Conte: glielo avevo già rivolto in quella che poi era stata una falsa partenza – ha detto – Ora è la volta buona per lui. Fa piacere che sia una personalità che viene da Firenze, tra l’altro dallo stesso settore in cui mi sono formato e ho lavorato anche io. Per il resto giudicheremo sui fatti”.
“Salvini è un lepenista, e forma un governo che somiglia molto a quelli dei paesi di Visegrad: ha pulsioni fascistiche e razzistiche, non voglio dire che è fascista e razzista”. Lo ha detto Enrico Rossi (LeU), presidente della Regione Toscana, intervenendo a Studio24 su Rainews24. “Mi preoccupa che ci sia un legame con Putin – ha aggiunto, a proposito della maggioranza di governo – e che la destra estrema americana, penso a Steve Bannon, guardi con interesse a questa esperienza. E’ come se l’Europa si trovasse stretta in una morsa e questo governo desse una mano a chi vuole ridurla, a chi vuole darle ruolo un meno forte”.
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