Coronavirus, Toscana: 13 sanitari positivi di Asl Toscana Centro

Sono 13 i sanitari dipendenti dell’Asl Toscana Centro – competente per i territori di Firenze, Prato e Pistoia – risultati positivi al coronavirus. Tra questi, nove medici e quattro infermieri.

Almeno 58, secondo il dato aggiornato al 16 marzo scorso, i sanitari positivi al covid-19 nelle altre Asl della Toscana. Sempre alla data del 16 marzo nessun caso era stato registrato al pediatrico Meyer e nell’Azienda ospedaliero universitaria senese.

Intanto il Presidente regionale Enrico Rossi, in una diretta facebook, ha annunciato che la Toscana darà avvio ad uno screening di massa per l’emergenza Coronavirus e acquisterà 500mila test seriologici, ovvero del sangue.

“Pensiamo che lo screening di massa darà risultati importanti – ha detto ieri Rossi -. E’ nostro interesse tutelare per primi medici, infermieri e sanitari. Gli altri test saranno a disposizione su richiesta dei medici di famiglia e pediatri e saranno fatti da delle unità speciali ogni 30mila abitanti”.

Coronavirus: Toscana, partita distribuzione mascherine a Comuni e volontari

La Protezione Civile della Regione Toscana ha avviato una prima distribuzione di mascherine di tessuto non tessuto a Comuni, associazioni di volontariato e cooperative associate per garantire agli operatori del volontariato sociale, dei servizi pubblici locali e della cooperazione, di poter continuare a espletare in sicurezza le proprie mansioni. Le mascherine vengono prodotte da alcune aziende locali e sono tuttora in corso i contatti con l’Istituto superiore di sanità per validarne formalmente le caratteristiche.

La Sala operativa unificata della Protezione civile regionale (Soup) ha inviato una lettera ai vari soggetti coinvolti comunicando l’inizio di una distribuzione giornaliera dei nuovi dispositivi di protezione individuale. Grazie al supporto di Comuni, della Città Metropolitana di Firenze, delle Province, di Cispel, Caritas e delle associazioni rappresentative delle cooperative, sarà possibile assicurare un flusso di materiale continuo che, nel corso dei giorni, terrà conto delle esigenze comunicate.

”Le mascherine che verranno distribuite – spiegano gli assessori regionali alla protezione civile Federica Fratoni ed alla salute Stefania Saccardi – sono destinate agli operatori impegnati in tutte quelle funzioni essenziali, anche se non sanitarie, che consentono alle nostre comunità di mandare avanti i servizi pubblici fondamentali e quegli interventi di assistenza sociosanitaria indispensabili ogni giorno, ma ancora di più adesso, in questo particolare e difficilissimo momento. Vogliamo con l’occasione ringraziare di cuore i sindaci e tutti gli operatori che a vario titolo esercitano un presidio sul territorio per il grande e prezioso lavoro che stanno facendo”.
”Per far fronte alla impellente richiesta di dispositivi di protezione individuale – ha concluso il presidente della Giunta regionale Enrico Rossi – la Regione Toscana ha organizzato la produzione ‘in loco’ di mascherine chirurgiche di buona qualità, in Tnt e con triplo strato, testate dall’Università di Firenze, attivando la filiera produttiva grazie al supporto di alcune aziende locali in grado di produrne 100.000 al giorno. Questo ci permette di poter rifornire di questi importanti dispositivi di protezione individuale tutto il personale sanitario e non solo. La protezione è una condizione decisiva per chi svolge professioni essenziali negli enti locali e per gli operatori di cooperative e volontariato”.

Con l’assessora Saccardi abbiamo fatto il punto sugli aggiornamenti degli interventi del sistema sanitario regionale per fronteggiare il contagio e il picco stimato per il 28 marzo prossimo.

Coronavirus, Rossi: “230 nuovi posti in terapia intensiva”

Altri 74 posti letto in terapia intensiva individuati da allestire in Toscana, all’ospedale di Careggi: l’annuncio arriva dal presidente della Regione Enrico Rossi, con un post su facebook. Poi, in diretta al Tg3, il governatore ha affermato che il picco, secondo gli esperti, è previsto intorno alla data del 28 marzo.

Rossi ha spiegato che con i 150 trovati ieri i nuovi posti letto di terapia intensiva “sono in tutto circa 230”, che si aggiungono “ai 447 posti già attivi di terapia intensiva, che per grande parte saranno usati eventualmente per malati da Covid-19”.
Rossi ha scritto nel post, di essere stato stamani all’ospedale fiorentino di Careggi, e di aver individuato i posti letto con i dirigenti dell’azienda ospedaliera e dell’azienda sanitaria del territorio. “La particolarità di questi ultimi 74 nuovi posti – ha scritto – è che per gran parte sono possibili grazie ai grandi investimenti fatti sulle strutture che consentono di avere posti letto con un’alta strumentazione e sono facilmente trasformabili in terapie intensive”.

Il governatore toscano, Enrico Rossi, ha poi ricordato che, per far fronte all’emergenza Coronavirus, “naturalmente è necessario e importante fare altre assunzioni e chiederemo al personale medico, infermieristico e tecnici, andato in pensione di rientrare in servizio”.

“Lo scenario su cui stanno lavorando gli esperti prevede un picco intorno al 28 marzo che dovrebbe essere sostenuto già con le dotazioni che abbiamo, senza bisogno dei 230 posti letto di terapia intensiva aggiuntivi che abbiamo individuato ma è bene lavorare molto e prepararsi al peggio, Noi vogliamo curare tutti, è la funzione del sistema pubblico”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenendo al Tgr Toscana.

“Richiameremo anche medici e infermieri pensionati – ha aggiunto – per dotare i posti aggiuntivi con personale e risorse umane adeguate. Poi cerchiamo strumentazione aggiuntiva. Ho parlato stamani con il commissario Arcuri che mi ha assicurato il suo intervento.

“Noi stiamo rifornendo di mascherine a un ritmo di 100mila al giorno più quelle mandate dalla Protezione civile nazionale. Abbiamo fatto un grande lavoro. Non avrei mai pensato di dover autoprodurre mascherine. Voglio ringraziare tutte le imprese, anche il settore della moda, che si sono adoperate per questo”, ha spiegato sempre Rossi.

“Prendiamo atto che ci sono aziende che si stanno adeguando agli standard di sicurezza delle linee guida e questo è davvero importante. Penso che cessare l’attività produttiva sia un fatto molto problematico. Per cui l’invito ad adottare la sicurezza all’interno delle aziende da parte mia è molto pressante”.

“L’assessore Bugli sta analizzando il decreto del Governo, mi dice che sono stati accolti molti suggerimenti – ha concluso Rossi -. Istituiremo un gruppo di lavoro per capire quali riflessi può avere sulla Toscana. Abbiamo dato incarico all’Irpet di verificare, settore per settore, qual’è la situazione e le criticità e capire alla fine quale sarà il conto di questa bruttissima crisi.”

Coronavirus: Toscana,stop fino 3/4 centri anziani e disabili

 Nuova ordinanza, la 12/a, del  presidente della Toscana Enrico Rossi per prevenire e contenere la diffusione dell’epidemia da Covid-19.

Due le misure disposte: chiusura temporanea, da domani 16 marzo al 3 aprile, delle
strutture semiresidenziali per anziani e disabili, i cosiddetti centri diurni, e istituzione di una commissione di esperti per definire le linee guida di indirizzo per i percorsi di cura
destinati ai pazienti affetti da Covid-19.

La sospensione delle attività dei centri diurni – disposta dopo un confronto con gestori e rappresentanze sindacali dei lavoratori – risponde, si spiega, “alla necessità di rafforzare
ulteriormente le misure di sorveglianza sanitaria per contenere” la diffusione del Coronavirus, “soprattutto per la popolazione più fragile” come anziani e disabili”. Nei casi ritenuti necessari dai servizi competenti, l’assistenza “sarà comunque garantita sulla base di singoli piani assistenziali personalizzati, ove possibile dalle stesse strutture in raccordo
con i servizi territoriali aziendali di riferimento (le Asl): presso il domicilio degli assistiti o, eventualmente, attraverso la predisposizione di piani residenziali temporanei. Le
eventuali attività assistenziali necessarie verranno rimborsate da parte delle Asl utilizzando risorse destinate alle convenzioni in essere con i centri diurni”.

La commissione di esperti, designati dai dg delle Asl e coordinata dal direttore regionale competente in materia di diritto alla salute, ha invece ha il compito di definire, entro
domani, le linee guida di indirizzo per il percorso diagnostico-terapeutico in ambito ospedaliero e sanitario per chi è colpito da Covid-19. In particolare “dovrà delineare le
caratteristiche cliniche e terapeutiche che sarà necessario attivare, in un crescente livello di intensità di cura, dal momento dell’entrata in ospedale del paziente fino all’eventuale
ricovero in terapia intensiva”. Avrà anche il compito di aggiornare costantemente le linee guida, in relazione con l’evoluzione della situazione complessiva.

Coronavirus, Toscana: firmata nuova ordinanza per i trasporti

Nuovo ordinanza del presidente della Toscana Enrico Rossi, per l’emergenza coronavirus,  questa volta dedicata alle regole per i servizi di trasporto pubblico. Nell’ordinanza: dovranno essere garantite 3 fasce orarie tpl; stop alla vendita dei biglietti a bordo e regole pure per i taxi.

Nell’ordinanza (la numero 11), si legge: che le aziende “riprogrammino i servizi garantendo nello specifico le fasce orarie 6.30-9.30/12.00-15.30/17.30-19.00, tenendo conto delle mutate esigenze di mobilità della popolazione ma anche del rispetto delle condizioni igienico sanitarie dei passeggeri e del personale in servizio a bordo, con particolare riferimento al rispetto della distanza interpersonale di un metro come prima misura di contenimento”.

Ancora l’ordinanza emanata dalla Regione Toscana, dispone che “vengano garantiti servizi e collegamenti per le zone nelle quali sono localizzati i plessi ospedalieri e le attività di prima necessità di cui e’ garantita l’apertura al pubblico ai sensi del Dpcm 11 marzo 2020” e che sia sospesa “la vendita a bordo dei mezzi di trasporto pubblico locale dei biglietti di corsa semplice”.
La aziende di tpl “dovranno comunicare tempestivamente alla Regione ed agli enti competenti la nuova programmazione dei servizi e dovranno inoltre darne la massima diffusione agli utenti, con l’utilizzo di ogni canale informativo a disposizione”.

L’ordinanza detta norme anche per i servizi di trasporto pubblico non di linea (tra cui taxi e ncc): dovranno garantire il rispetto della distanza interpersonale di un metro, sia tra i passeggeri che tra i passeggeri ed il conducente; adottare strumenti di protezione individuale e garantire l’idonea areazione, effettuare operazioni di pulizia e sanificazione ad ogni cambio turno (nel caso di servizio taxi) o ad ogni prestazione o viaggio (nel caso di servizio di noleggio con conducente).

Rossi, massimo impegno per mascherine e prodotti

Firenze, “Ieri, come nei giorni addietro, io e il mio staff siamo stati impegnati al massimo a cercare mascherine, camici e prodotti medicali – lo scrive il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su facebook – la nostra autonoma produzione di mascherine con tessuto non tessuto sta aumentando, e anche le forniture dalla Protezione civile di Roma sono diventate significative”.

“Oggi e domani, la distribuzione in Toscana comincerà ad essere più consistente – continua Rossi – Ma solo con gli inizi della prossima settimana pensiamo di poter arrivare a soddisfare le esigenze che crescono in continuazione”.

“Abbiamo cercato anche gli occhiali e ordinato di costruire migliaia di visiere – aggiunge -. Abbiamo ordinato anche duemila dispositivi per l’alimentazione dell’ossigeno a domicilio. Ma devono arrivare dagli Stati Uniti. Vedremo. La buona notizia è che la Cina, essendo entrata in over produzione di mascherine, perché è uscita dall’emergenza, è pronta ad esportare in tutto il mondo. Voglio rassicurare i lavoratori della sanità che il nostro impegno per dotarli di adeguate protezioni è totale”.

Per Rossi, “gli Stati dell’Europa che litigano per le mascherine, che non hanno un piano per forniture sanitarie in caso d’emergenza sono il segno drammatico di come sia stupido affidare tutto al mercato globale e alle sue regole del profitto che con la salute spesso non si conciliano. Nessuno ha pensato ad emanare direttive chiare per tutelare la salute di chi lavora. Solo alcune aziende in Toscana mi hanno segnalato di avere adottato iniziative per tutelare i loro dipendenti. Io ho posto il tema a livello nazionale. Oggi incontrerò i sindacati regionali dei lavoratori. Insieme, discuteremo del problema e cercheremo di individuare soluzioni e proposte”.

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