Migranti: 69 persone tra cui una bimba disabile sbarcati a Livorno

Migranti: sbarco a Livorno della Life support di Emergency.  E’ approdata ieri sera per sbarcare le 69 persone soccorse in tre distinti interventi realizzati tra sabato 7 e domenica 8 nel Mediterraneo centrale.  Rimarranno tutte in Toscana tra di loro anche una bambina disabile di quattro anni, paraplegica dalla nascita, accompagnata dalla madre.

La nave Life Support ha attraccato alla banchina 57 della Stazione marittima del porto di Livorno alle 20.30, scortata da una motovedetta della Capitaneria. A bordo della nave ong di Emergency 69 migranti provenienti da Libia, Marocco, Egitto, Siria, Sudan e Tunisia: 46 uomini, 5 donne, 12 minori non accompagnati, 6 minori accompagnati.

La stessa ong ha spiegato “di aver tratto in salvo i 69 migranti a seguito di tre operazioni di soccorso distinte: il 7 ottobre recuperando 21 persone su un’imbarcazione alla deriva partita la sera prima da Tripoli, altri 21 il giorno dopo, partiti da Zwara (Libia), su una barca in legno con il motore non funzionante in acque internazionali, nella zona Sar maltese e i restanti 27 nella stessa giornata ancora nella zona Sar maltese, prelevati da un mezzo che imbarcava acqua dopo essere partiti da Sfax (Tunisia)”.

A coordinare le operazioni di sbarco c’era il capo della squadra mobile della questura livornese Giuseppe Lodeserto. Presenti in banchina gli ufficiali della Capitaneria di porto, il sindaco Luca Salvetti, il questore Giuseppina Stellino, il comandante provincia dei carabinieri Piercarmine Sica, rappresentanti dei servizi sociali e soccorritori di Croce rossa, Misericordie e Pubblica assistenza.

“Tra i 69 migranti a bordo, anche una bambina disabile di quattro anni, paraplegica dalla nascita, accompagnata dalla madre, che è stata prontamente sottoposta a visita di controllo da un pediatra del Meyer inviato su disposizione dell’Asl. Dalle prime operazioni di identificazione e screening, poi, non risultano criticità mediche per quanto concerne gli altri migranti a bordo”. Lo ha detto il prefetto di Livorno, Paolo D’Attilio, stasera presente alla banchina 57 della Stazione Marittima per assistere allo sbarco della Life Support.

Quanto ai ricollocamenti dei 69 migranti tratti in salvo dalla nave di Emergency, il prefetto ha precisato che “rimangono tutti in Toscana e saranno distribuiti nei vari centri di accoglienza presenti sul territorio”.

La Life Support è sbarcata a Carrara. Giani: “Disponibili al censimento dei migranti”

Le operazioni di sbarco sono in corso, ma è arrivata intorno alle 8,15 di stamani, lunedì, la Life Support, la nave di Energency con a bordo 29 persone, tra cui tre donne e un bambino, tratte in salvo il 2 giugno al largo della Libia e destinata al porto di Marina di Carrara. E’ la terza volta che lo scalo viene assegnato a una nave delle ong come destinazione per lo sbarco di migranti soccorsi in mare.

La stessa Life support era stata destinata a Marina di Carrara lo scorso 19 aprile – allora erano state 55 le persone scese a terra, tra le quali anche due presunti scafisti poi fermati alla polizia – mentre il 29 gennaio era toccato alla Ocean Viking dell’ong Sos Mediterrane’, con 95 migranti.

I migranti saranno tutti collocati in strutture toscane. La Life support li aveva tratti in salvo il 2 giugno scorso. Lo ha spiegato il prefetto di Massa Carrara Guido Aprea, insieme alla sindaca Serena Arrighi tra i presenti stamani al porto di Marina di Carrara. Tra i 29 migranti ci sono un bimbo di 2 anni con la madre e altre due donne: tutte e 4 rimarranno in provincia di Massa Carrara, i 26 uomini saranno invece distribuiti nelle altre province toscane. Secondo quanto spiegato da Emergency, i 29 migranti sono originari di Eritrea, Etiopia, Gambia e Sudan ed erano partiti da Sabratah, in Libia.

E a proposito di migranti e Life Support, ha parlato anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Da parte nostra c’è l’assoluta disponibilità ad assecondare tutto ciò che può servire a inquadrare nel modo migliore il fenomeno delle migrazioni”. Lo dice il Governatore alla Stampa in merito al censimento degli irregolari che il Viminale sperimenterà dopo l’estate nella sua regione. La misura però viene interpretata come un’apertura a “sperimentare forme di accoglienza. Noi lavoriamo perché non esistano irregolari e perché tutto si svolga nella massima certificazione. Il metodo che abbiamo sempre privilegiato in Toscana è l’accoglienza diffusa”.

La Toscana, che oggi accoglie nuovamente la Life Support, non ha sottoscritto lo stato di emergenza per i migranti: “La firma del protocollo d’intesa è formale – spiega – La Toscana è una delle Regioni che collabora maggiormente per l’accoglienza e l’impiego dei migranti in attività socialmente utili”. La Toscana inoltre, viene rimarcato, si oppone alla costruzione di nuovi centri per il rimpatrio: “Sono ormai note e discusse le esperienze dei Cpr che diventano luoghi detentivi – commenta il governatore – Se vogliono realizzarli senza provvedere a una riforma che li adegui a essere centri in cui l’obiettivo principale è l’accoglienza e non la detenzione, li faranno loro. Non certo con il nostro sostegno”. Impedirlo non si può, ammette Giani, “ma sarebbe un fatto politico forte prendere questa decisione senza l’ok della Regione”.

La Life Support in arrivo a Carrara con 29 migranti

C’è un’altra nave di migranti che sta per arrivare sulle coste toscane. Si tratta della Life Support di Emergency, alla quale è stato assegnato il porto di Marina di Carrara per completare le operazioni di salvataggio di un gruppo di migranti.

La nave Life Support della ong Emergency attraccherà quindi lunedì 5 giugno nel porto di Marina di Carrara coi 29 migranti soccorsi oggi davanti alla Libia. Lo rende noto il Comune di Carrara (Massa Carrara). “Anche questa volta – sottolinea la sindaca Arrighi, che ha ricevuto comunicazione dalla prefettura – la nostra città si farà trovare pronta e saprà accogliere queste persone con umanità e professionalità. A coordinare le operazioni sarà, come sempre, il prefetto Guido Aprea e il Comune di Carrara sarà pronto a fare la propria parte”.

La Life Support tornerà così a Marina di Carrara a meno di due mesi dalla prima volta, il 19 aprile scorso quando sbarcò nello scalo 55 persone raccolte da una barca alla deriva in acque internazionali. Il 30 gennaio scorso, invece, a Marina di Carrara arrivò la Ocean Viking di Sos Méditerranée con 95 persone soccorse davanti alle coste libiche.

Ormai quella di veder arrivare navi ong cariche di migranti in Toscana è diventata una sorta di consuetudine viste le politiche del governo Meloni che impongono porti a grande distanza dai luoghi di salvataggio.

Porto di Livorno assegnato a nave di Emergency con 63 migranti a bordo

Roma, le autorità italiane hanno autorizzato lo sbarco nel porto di Livorno, di 63 migranti che si trovano attualmente a bordo di una nave di Emergency.

La nave a cui è stato assegnato il porto di Livorno è la ‘Life Support’ di Emergency, che ha concluso questa mattina all’alba intorno alle cinque il suo primo salvataggio in mare di 70 naufraghi soccorsi in zona SAR Libica.

Alle 8:48 di stamattina – spiega Emergency – la Life Support ha chiesto un porto sicuro dove far sbarcare i superstiti e in seguito il centro nazionale di coordinamento marittimo di salvataggio ha assegnato Livorno.

Tra i superstiti ci sono 5 donne di cui una incinta al settimo mese, 2 bambini al di sotto dei 2 anni di età e 24 minori non accompagnati a partire dai 13 anni. Provengono da Somalia, Egitto, Costa D’avorio, Camerun, Burkina Faso, Mali.

Una unità della Guardia costiera libica – riferisce la ong – era presente durante le operazioni di soccorso e ha recuperato e distrutto successivamente l’imbarcazione ormai vuota.

Emergency apre un negozio per i regali di Natale a Firenze

Firenze, Emergency aprirà un negozio per i regali di Natale, da giovedì 1° dicembre a sabato 24 dicembre in via Vincenzo Gioberti 61 (Nove Botteghe).

Tappeti tessuti a mano e tavolini intarsiati realizzati da artigiani afgani, accessori creati grazie a materiale di recupero, manufatti provenienti da tutto il mondo, prelibatezze natalizie e tante altre idee regalo per garantire il diritto alla cura a chi è vittima di guerra e povertà. Sono solo alcuni dei regali di Natale da acquistare nel negozio di Emergency.

Lo spazio sarà aperto da lunedì a domenica dalle ore 10 alle ore 19.30, e la Vigilia di Natale dalle ore 10 alle ore 13. Qui sarà possibile trovare più di 70 idee regalo con il logo di Emergency, ma anche tanti prodotti provenienti dai Paesi in cui lavora l’Ong o da realtà solidali.

Le cooperative che collaborano con i negozi di Emergency operano in condizioni rispettose dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori e spesso realizzano i loro prodotti con materiali riciclati o di recupero, si spiega in una nota. Anche quest’anno uno spazio è riservato ai prodotti di artigianato proveniente dall’Afghanistan, dove la popolazione continua ad avere bisogno dell’aiuto internazionale.

Nei negozi di Natale di Emergency si possono acquistare dolci artigianali come quelli di Cotti in Fragranza alla mandorla e al pistacchio, realizzati dai ragazzi del carcere minorile di Malaspina a Palermo; articoli di cartoleria tra cui penne riciclate, matite ecosostenibili e taccuini realizzati con scarti alimentari riciclati; monili decorati con inchiostri a base d’acqua e privi di solventi chimici, ma anche collane in bronzo e ceramica con simboli che evocano la pace.

Una novità di quest’anno sono gli accessori in pelle di Cartiera, laboratorio di moda etica che realizza borse e marsupi recuperando pelle e tessuti di alta qualità, creando opportunità di lavoro per giovani immigrati ed ex richiedenti asilo.

Come ogni anno, non mancano t-shirt e felpe: dalle classiche rosse con logo Emergency a quelle con le illustrazioni contro la guerra. Nel negozio di Firenze sarà possibile trovare anche il ‘Panettone fatto per Bene’ che sarà in vendita anche nelle piazze di tutta Italia da giovedì 8 a domenica 11 dicembre.

Gino Strada è morto. Reazioni in Toscana alla notizia

Roma, è morto il fondatore di Emergency Gino Strada, aveva 73 anni. “La notizia ci ha colto tutti di sorpresa, lasciateci riprendere dal dolore”. È il primo commento della presidente di Emergency Rossella Miccio dopo la morte di Gino Strada. Miccio ha annunciato nelle prossime ore una nota dell’organizzazione.

“Con Gino Strada l’Italia e il mondo perdono un grande uomo che ha trascorso la vita al fianco dei più fragili. Dotato di un coraggio, di una forza e di una determinazione immensi ha portato avanti tante e importanti iniziative umanitarie, garantendo con l’associazione da lui fondata il diritto alla vita e alla cura delle vittime di guerra e delle persone più bisognose – afferma in una nota il sindaco di Firenze Dario Nardella appresa la notizia – Firenze ringrazia Gino Strada per tutto quello che ha fatto – continua il sindaco – e si stringe al dolore della sua famiglia e di Emergency, a cui rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze”. “Ricordo ancora i suoi racconti di tanti anni fa al Mandela Forum – conclude Nardella -, in occasione del tradizionale raduno dei volontari di Emergency, dai quali emergeva una grande umanità. Le sue doti umane e la sua dignità sono da prendere ad esempio nella difesa dei cittadini più deboli”.

“Un uomo che si è da sempre donato agli altri e che sicuramente mancherà a molti di noi. Grazie per ciò che ha fatto qui sulla terra, riposa in pace Gino Strada”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha commentato la notizia della morte del fondatore di Emergency. “Gino Strada – ha proseguito – con il suo impegno ha tolto il velo a ogni guerra mostrandocela attraverso il volto e le sofferenze delle vittime civili. Ma attraverso Emergency  ha realizzato ospedali che sono una straordinaria risorsa sanitaria nelle zone più difficili del pianeta, ospedali che danno risposte fondamentali a tante persone ferite, ma che  rappresentano anche un fondamentale presidio di umanità”.
Sono stati molti, in passato, i legami stretti fra il fondatore di Emergency e la nostra terra. Ospite di varie iniziative della Regione, tra cui il Meeting di San Rossore e quello dei Diritti umani, il fondatore di Emergency aveva ricevuto numerosi riconoscimenti sul territorio: gli era stata conferita, per esempio, la cittadinanza onoraria di Empoli e il premio “Sant’Andrea d’oro”. Ma soprattutto in passato Strada aveva ricevuto dalla Toscana il sostegno a diverse sue iniziative.  E’ il caso dell’adozione, insieme a numerosi comuni toscani,  di alcuni ospedali di Emergency in Afghanistan, in Iraq, in Cambogia, in Sierra Leone: grazie a questo accordo erano stati così stati reperiti finanziamenti per l’assistenza chirurgica e sanitaria alle vittime di guerra, per la fornitura di medicinali ed attrezzature, la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari.

“Firenze saluta oggi un grande uomo di pace, un uomo che nei suoi 73 anni di vita si è adoperato, con energia, coraggio e abnegazione, alla protezione dei più deboli, in scenari di guerra drammatici, sempre esponendosi in prima persona – dichiara il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – Firenze, città di Pace, troverà sicuramente il modo migliore per ricordare il suo operato. Emergency, da lui fondata, sta continuando e continuerà il suo lavoro per proteggere le vittime delle guerre nel mondo. Questo è ciò che ci lascia Gino Strada, un semplice ma difficilissimo messaggio: operare ogni giorno per proteggere la vita, ovunque. Un monito per tutti”.

“Con Gino Strada scompare un uomo altruista e coraggioso – così il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo – che sapeva servire chi aveva bisogno di cure e di conforto senza guardare all’appartenenza nazionale o etnica, convinto del grande valore della pace. Siamo vicini in questo momento ai suoi cari e a tutta Emergency, fedele al suo prezioso impegno su tanti fronti caldi del mondo, dove domina la guerra e la violenza, con un particolare pensiero al suo Afghanistan, in queste ore drammatiche per il paese”.

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