Pisa, caldo torrido: stop a carrozze con cavalli fino al 15 settembre

Lo annuncia sulla sua pagina Facebook il sindaco  di Pisa Michele Conti, che ha aggiunto: “Per me, come per molti cittadini e rappresentanti delle associazioni, la tutela degli animali è una priorità”.

Un’ordinanza per vietare la circolazione delle vetture pubbliche a trazione animale nella fascia oraria compresa tra le  11.30  e le 16.30: l’ha emanata il Comune di Pisa a tutela della salute degli animali.

“Non possiamo consentire che i cavalli che trainano carrozze piene di turisti siano fatti lavorare nelle ore più calde di questa estate torrida” ha dichiarato oggi il sindaco di Pisa, Michele Conti.

Era stato il deputato leghista e segretario locale del Carroccio, Edoardo Ziello, ieri a sollecitare il provvedimento: “Usare i cavalli per trainare le carrozze piene di turisti, durante queste giornate caratterizzate da un caldo infernale – ha scritto ieri sulla sua pagina Fb – è una vera e propria crudeltà che, nella mia città (Pisa), patria di culture e civiltà, non può essere tollerata”.

Il parlamentare ha riferito anche di essersi “confrontato con alcuni rappresentanti delle categorie economiche” e di avere poi chiesto a Conti “di emanare, quanto prima, un’ordinanza restrittiva che limiti ancora di più della legge l’orario d’esercizio dell’attività nel periodo estivo” chiedendo però uno stop orario più lungo (dalle 11 alle 19). “L’importante – ha concluso Ziello – è il segnale chiaro che deve essere dato. Per me il benessere degli animali è prioritario”.

L’ordinanza ha valore fino al 15 settembre

Salvini: “In commissione parità Regione Toscana donna che appoggia Talebani”

Salvini si riferisce a Nura Musse Ali, avvocata di origine somale, che,  in un’intervista rilasciata al Tirreno,  si dice “a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti talebani in Afghanistan, non perché condivida il loro modus operandi” ma perché ritengo che quello che stiamo vivendo sia una tappa obbligata della storia”

“Siamo sicuri che Letta e Giani prenderanno le distanze, perché l’apologia dell’islam radicale è incompatibile con la nostra democrazia”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini commentando un’intervista all’avvocatessa 35enne originaria della Somalia abitante a Pisa, riportata sul Tirreno. Nura Musse Ali, secondo quanto scritto sul quotidiano, si dice “a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti talebani in Afghanistan, non perché condivida il loro modus operandi” ma perché ritengo che quello che stiamo vivendo sia una tappa obbligata della storia”. Per Nura Musse Ali, l’Afghanistan inizia “il proprio lento cammino verso un’interpretazione evolutiva delle sue leggi e la maturazione del concetto di vita politica e sociale”.

“Fa parte della commissione Pari Opportunità della Regione Toscana e si è dichiarata a favore del ritorno del regime talebano in Afghanistan: le parole di Nura Musse Ali, indicata dal Pd e intervistata dai media locali, sono gravissime soprattutto perché pronunciate da una donna. Come si può sostenere un regime guidato da criminali che ammazzano, stuprano, torturano e chiudono in casa le donne? ” attacca il leader della Lega.

A Salvini fa eco Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega ed ex candidat alla presidenza della Regione Toscana per il centrodestra. “Nura Musse Ali deve dimettersi dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana” dice Ceccardi “è scandaloso che una donna, una figura con responsabilità politica e istituzionale, si definisca, e cito le sue parole, a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti”.

“Chi ha cuore i diritti delle donne, non può applaudire al ritorno dei talebani in Afghanistan. Durante l’occupazione americana e delle forze occidentali – continua Ceccardi – si saranno forse fatti degli errori, ma un conto è dire che si poteva, e si doveva fare, di più, un altro è addirittura affermare che con i talebani le donne staranno meglio”. “Anche i numeri, laddove non bastasse il semplice buon senso, dovrebbero aiutare a capire la differenza. Nel 2003 – osserva Ceccardi – le donne he frequentavano in Afghanistan le scuole superiori erano il 6%, nel 2017 il 39%. Nel 2019 si contavano 1.000 donne imprenditrici, dato basso ma inimmaginabile vent’anni prima. O, ancora: le donne erano arrivate al 22% del totale degli occupati”. “Chiediamo a tutto il Pd tutto di prendere le distanze e alla consigliera di dimettersi perché non ha chiaro cosa voglia dire difendere i diritti delle donne”, conclude Ceccardi.

D’accordo con Salvini anche i deputati della Lega in Toscana: Claudio Borghi, Maurizio Carrara, Donatella Legnaioli, Mario Lolini, Guglielmo Picchi, Manfredi Potenti, Edoardo Ziello. Che in una nota definiscono “inaccettabili le parole pronunciate da Nura Musse Ali, fortemente voluta dal Pd quale Componente della commissione Pari Opportunità della Regione Toscana. Non solo la giovane si è espressa a sostegno dei fondamentalisti islamici che in questi giorni stanno disseminando il terrore in Afghanistan, ma ha definito quanto sta accadendo un ‘cammino verso un’interpretazione evolutiva’. Non crediamo che la sharia possa essere definita una forma di progresso, ma un modo autoritario e repressivo per imporre forti limitazioni alle libertà individuali. Ci auguriamo una presa di posizione da parte del Pd e del Presidente della Regione Toscana, con l’auspicio che non condividano anch’essi il pensiero della loro rappresentante”.

Mareggiata a Marina di Pisa, disagi e allagamenti

Marina di Pisa, una forte Mareggiata sta investendo la costa Toscana, al momento le notizie peggiori arrivano da Marina di Pisa.

La forte mareggiata ha anche allagato alcune strade della frazione balneare ed il sindaco della città toscana si è recato stamani sul posto per effettuare un sopralluogo insieme ai tecnici della protezione civile e alla polizia municipale.

Il fenomeno degli allagamenti e i ciottoli scaraventati dalla forza del mare agitato sulla strada si verifica spesso in caso di mareggiate e da tempo il Comune chiede alla Regione Toscana, che ne ha la competenza, un intervento risolutivo sulle scogliere frangiflutti.

“Oggi non è una buona domenica per la nostra città. Marina di Pisa è stata colpita, nuovamente, da un’intensa mareggiata che ha scagliato migliaia di sassi nella carreggiata della via Litoranea, danneggiando tutte le attività commerciali e le abitazioni limitrofe – denuncia, con un post su Facebook, il deputato della Lega e segretario cittadino del Carroccio, Edoardo Ziello, aggiungendo che il sindaco Michele Conti – ha già attivato la macchina dei servizi per far tornare la zona alla normalità”.

La Regione Toscana deve accelerare – aggiunge il consigliere Ziello – i lavori sulle dighe frangiflutti perché questo scempio non è più tollerabile”.

“Sono pisano da sempre e a Marina Di Pisa ci sono cresciuto e mai avrei pensato di vedere una situazione del genere – scrive un residente di marina di Pisa a commento dell’accaduto su Facebook – Oltre ad aver modificato in peggio l’ambiente e l’immagine del posto questa soluzione oltre a non aver portato nessun beneficio è un danno continuo ogni anno più volte l’anno. Prima di posarli ci voleva tanto a capire che i sassini diventano proiettili sparati dal vento? Quando c’erano solamente gli scogli a protezione oltre alla barriera frangiflutti era normale che il mare arrivasse in strada invece questa soluzione oltre a non servire fa pure danni”.

Libera: Comune di Pisa rimuove edicola confiscata alla mafia

Era chiusa da anni, ma c’era un progetto per rivitalizzarla, anche se in altra forma. Da ora non c’è più. L’edicola nel centro di Pisa, confiscata a un clan mafioso e data in gestione a Libera, non è più al suo posto nel cuore del centro storico pisano.

“L’ha rimossa il Comune – spiega Nicola Pedretti, della segreteria regionale di Libera – ma non ci hanno dato altre spiegazioni affermando che il personale competente era in ferie”. Ciò che lascia perplessi gli attivisti di Libera sono le modalità di rimozione del chiosco, avvenute nella giornata di Capodanno perché il 31 dicembre l’edicola era regolarmente al suo posto, in borgo Stretto.

“Non sappiamo – spiega Pedretti – se c’è stata un’interlocuzione, e in quale forma, con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati, e proprietaria del bene. Noi siamo rimasti alla proposta dei mesi scorsi del sindaco di Pisa, Michele Conti, che voleva spostare il chiosco nella vicina piazza Garibaldi. Eravamo in attesa di ulteriori chiarimenti sul progetto e invece l’edicola è sparita, tra l’altro mandando al macero disegni e testi esposti in una bacheca e frutto di un progetto avviato nelle scorse settimane con gli studenti delle scuole pisane”.

“Apriamo l’anno con una notizia pessima, assolutamente inaspettata e fuori da ogni accordo preso finora. L’edicola confiscata è stata rimossa dal Comune di Pisa ieri”. Lo scrive su Fb il presidio pisano ‘Giancarlo Siani’ di Libera riguardo al chiosco rimosso ieri. “Abbiamo lavorato con impegno – sostiene Libera – per mantenere vivo il simbolo che l’impronta della criminalità organizzata ha lasciato sul nostro territorio e non più tardi dello scorso maggio le settimane di mobilitazione per l’edicola avevano risvegliato l’interesse cittadino sul tema.

Grazie alla mobilitazione di un’ampia fetta della popolazione, dalle scuole alle associazioni studentesche, e il supporto in prima persona di Don Ciotti e del sindaco, Michele Conti, oltre che l’impegno garantito dai rettori delle Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna, erano stati presi accordi con il Comune per preservare questo simbolo, garantendo una continuità nel messaggio e nell’utilizzo a scopo sociale”.

Infine, Libera Pisa si dice “indignata per un atto che non tardiamo a definire vile”. “Non solo hanno rimosso un simbolo della lotta alla criminalità organizzata – conclude la nota – ma oltretutto hanno distrutto tutti i messaggi di speranza che i ragazzi delle scuole avevano appeso all’edicola. Alla nostra richiesta di spiegazioni al Comune ci hanno risposto che erano tutti in ferie”.

“Aver fatto sparire di soppiatto quell’edicola sotto i portici confiscata alla mafia, la dice lunga della cultura politica e del rispetto per la lotta alle mafie che hanno gli attuali governanti della destra a Pisa. Davvero un brutto segnale.” Ad affermarlo, Nicola Fratoianni, segreetario di Sinistra Italiana-Leu, intervenuto sulla vicenda.

“La lotta alla mafie la si fa ogni giorno – prosegue il parlamentare di Leu – con l’azione di magistratura e forze dell’ordine, con l’impegno civico, sociale e culturale dei cittadini. Ma per per far questo servono anche simboli, come era quell’edicola. Evidentemente questo impegno non è nelle sensibilità dell’attuale amministrazione, e fa bene Libera a parlare di vigliaccheria e ad indignarsi”. “Noi comunque – conclude Fratoianni – chiederemo in Parlamento al governo che attivi il prefetto di Pisa affinché si faccia chiarezza fino in fondo a questa vicenda”.

“Mi fa veramente ribrezzo vedere gli esponenti del Pd sminuire nomi di grandi protagonisti dell’Antimafia e usarli come turpe clava da agitare contro di me e il sindaco Conti arrivando, addirittura, a chiedersi ‘quale educazione vogliamo dare ai nostri figli’. Sicuramente non quella di degradare le città con inutili ferraglie improvvisate a mausolei della legalità”. Così su Fb il deputato della Lega, Edoardo Ziello, commenta la rimozione da parte del Comune di Pisa di un’edicola che fu confiscata alla mafia e poi data in gestione a Libera, ma poi chiusa da molto tempo.

“La cultura dell’Antimafia – afferma Ziello su Fb – si trasmette coi fatti: ecco la scelta di avere a Pisa un assessore dedicato al contrasto alle mafie che col Pd neanche esisteva e i percorsi culturali avviati nelle scuole, totalmente improntati alla concretezza e non alle tante belle chiacchiere vuote come veniva fatto prima. Al posto dell’edicola verrà collocata una targhetta come aveva detto lo stesso sindaco a più riprese, senza contare la possibilità di rendere la struttura meccanica più apprezzabile e collocarla in una zona che non contrasti con il suo paesaggio”.

“Infine – conclude Ziello – mi fa davvero sorridere leggere il goffo tentativo di impartire lezioni di legalità a chi come me viene da una famiglia di questori della Polizia di Stato”. Replica il consigliere regionale del Pd, Alessandra Nardini: “Il suo è il solito intervento scomposto, senza alcuna spiegazione per questa azione dalle modalità inaccettabili, condotta come un’imboscata. Anziché preoccuparsi di chiarire, parla di ferraglia, che dunque va semplicemente rimossa come si farebbe con una fioriera rovinata: per lui non rientra tra i doveri di chi siede nelle istituzioni favorire soluzioni affinché i simboli di legalità e antimafia possano restare vitali”.

Pisa: maestra spiega ‘Sardine’ in classe, è bufera

Dopo  la protesta di alcuni genitori che attraverso Fb accusano la stessa insegnante di propaganda ideologica, il deputato della Lega Edoardo Ziello ha depositato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’istruzione.

La maestra ha minimizzato: “E’ stato un caso – ha spiegato – perché avevo questa sardina in tasca per restituirla a una bambina che il giorno prima avevo incontrato in piazza insieme ai suoi genitori”.”In classe un’altra alunna mi ha chiesto come mai ci fosse così tanta gente in piazza per la manifestazione delle Sardine- ha aggiunto la maestra – e ho colto l’occasione per ricollegarci alla storia di Guizzino, pesciolino nero portatore di un messaggio positivo, perché, le ho detto, mentre da soli è difficile, insieme si è più forti e per ricordare agli alunni la Costituzione che all’articolo 3 ci ricorda che siamo tutti uguali senza distinzione di razza, sesso o religione”.

Di tutto altro parere il leghista Ziello. “Non si può inquinare l’ambiente scolastico portando nei luoghi deputati all’istruzione simboli propagandistici di certe idee politiche – ha affermato Ziello motivando l’interrogazione -. Mi auguro che la maestra non discrimini i suoi alunni in base alla propria sensibilità politica. Se fossi in lei porgerei immediatamente le scuse più sentite ai genitori”.

Pisa: denunciato pusher minorenne dopo colluttazione con carabinieri

Un pusher minorenne di origine tunisina è stato denunciato dai carabinieri di Pisa per spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale per avere reagito con violenza al controllo dei militari che lo hanno sorpreso davanti alla stazione ferroviaria mentre cedeva a un tossicodipendente una dose di cocaina.

Alla scena hanno assistito gli inquirenti che si sono avvicinati e il ragazzino ha tentato di sfuggire al controllo nascondendo in bocca la dose di stupefacente per poi disfarsene durante una colluttazione con i carabinieri.

Il pusher è stato accompagnato in una comunità per minori a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sull’episodio è intervenuto anche il deputato pisano della Lega Edoardo Ziello, esprimendo “solidarietà al carabiniere aggredito” e sottolineando che “operazioni di prevenzione e controllo come questa sono essenziali per contrastare microcriminalità, spaccio di droga e il diffondersi del degrado sociale in città”.

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