Al via il monitoraggio delle facciate esterne dei monumenti del Duomo di Firenze

Ieri sono iniziati i lavori di monitoraggio delle superfici marmoree del complesso monumentale del Duomo di Firenze che andranno avanti tre settimane

I monitoraggi sono iniziati dal Campanile di Giotto e proseguiranno sulle superfici esterne del Duomo, della Cupola del Brunelleschi e del Battistero. I lavori sono eseguiti dal personale dell’Opera di Santa Maria del Fiore con l’ausilio di un’autogru con un braccio di 103 metri che permette di raggiungere anche le zone più alte del Campanile di Giotto e della Cupola del Brunelleschi.

Si tratta di una delle attività di manutenzione che l’Opera di Santa Maria del Fiore fa regolarmente sui propri monumenti e che permette di controllare in dettaglio i circa 40 mila metri quadrati di superfici marmoree, di verificarne lo stato di conservazione, individuare i possibili degradi e programmare gli interventi di restauro. Dal 2015, il monitoraggio delle facciate esterne è effettuato semestralmente invece che annualmente, alla fine e all’inizio dell’inverno.

Per questa manutenzione l’Opera investe ogni anno dai 120 ai 160 mila euro solo per movimentare le gru, a cui si deve aggiungere il lavoro del gruppo di restauratori della Bottega di Restauro dell’Opera, una decina, assunti in pianta stabile. Questi operai sono gli eredi diretti degli scalpellini che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio.

Bloccato intruso in Duomo di Firenze, entrato dal cantiere

Momenti di concitazione stasera a Firenze per un’intrusione in Duomo dove poi sono intervenuti vigili del fuoco e polizia.

Secondo quanto spiegato, gli agenti, dopo ricerche andate avanti per quasi un’ora, hanno bloccato un uomo di 44 anni, fiorentino, poi accompagnato in ospedale. In base a una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe riuscito prima ad entrare in un cantiere allestito su una delle facciate della Cattedrale fiorentina, forzando la porta di accesso.

Poi si sarebbe arrampicato arrivando fino alla base della cupola, riuscendo poi a entrare, forzando una porta che consente l’accesso alla cupola stessa. A dare l’allarme una persona che ha visto l’uomo mentre forzava l’ingresso del cantiere. In corso da parte dell’Opera del Duomo verifiche su eventuali danni nella Cattedrale: un primo controllo, a parte la porta forzata, avrebbe dato esito negativo.

Pasqua: lo Scoppio del carro torna oggi a Firenze

Torna nella domenica di Pasqua, 1 aprile 2018, davanti al Duomo di Firenze, l’appuntamento con lo Scoppio del carro, l’antica tradizione popolare fiorentina che si tramanda da oltre nove secoli.

La rievocazione ripercorre le gesta dei fiorentini alle Crociate e del loro ritorno in città nel 1101. La partenza del corteo con il Brindellone, questo il nome del ”carro del fuoco”, avverrà, come sempre, da Porta al Prato; seguirà l’esibizione dei bandierai degli Uffizi in piazza della Repubblica e il sorteggio del torneo di San Giovanni del Calcio storico fiorentino che precede di qualche minuto lo spettacolo pirotecnico, in programma alle 11: questo l’orario in cui la ”colombina” – congegno trasportato da un razzo innescato dal cero santo – partirà dall’altare maggiore della Cattedrale per uscire all’esterno e accendere mortaretti e fuochi pirotecnici disposti sul carro. Seguirà poi la messa in Duomo. All’evento saranno presenti le autorità cittadine.

Lo Scoppio del Carro è una delle tradizioni più amate e antiche della città, che risale alla fine del trecento, quando il “fuoco santo” (simbolo di purificazione), era portato in processione per Firenze sopra un carro. Questa tradizione affonda le radici all’epoca della prima crociata, quando Pazzino de’ Pazzi, di ritorno da Gerusalemme, portò con sé tre pietre provenienti dal Santo Sepolcro; quelle stesse pietre che per centinaia di anni hanno acceso il fuoco del carro. “Da allora – spiega il vice presidente del Consiglio comunale Massimo Fratini – anno dopo anno, la festa è diventata sempre più articolata e spettacolare, il carro si è ingrandito, il fuoco è stato sostituito dai fuochi artificiali, il corteo è diventato più bello e il fascino di questa tradizione ha valicato i confini cittadini per abbracciare il mondo. La presenza di Pazzino de’ Pazzi e dei 2500 militi fiorentini alla Prima Crociata costituisce un segno importante del ruolo di Firenze a Gerusalemme e quindi del prestigio della città dal Medioevo”.

Per la Santa Pasqua la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze con il Coro di Voci Bianche ”Pueri Cantores” eseguiranno, durante la celebrazione eucaristica in Cattedrale, presieduta dall’arcivescovo cardinale Giuseppe Betori con il tradizionale “Scoppio del carro”, la Missa brevis S. Johannes de Deo in Sib maggiore di F.J. Haydn, l’ ”Ecce Sacerdos” di T.L. da Victoria, l’Ave verum Corpus”, il grande ”Regina Coeli” K 276 di W.A. Mozart, oltre a brani di M. Bartolucci, M. Manganelli e del repertorio gregoriano. La Cappella Musicale, diretta dal maestro Michele Manganelli, con i due organisti David Jakson e Daniele Dori, sarà coadiuvata dal potente suono dell’Organo restaurato e dal Quintetto di ottoni e timpani, formato dalle prime parti del Maggio Musicale Fiorentino.

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Betori contro lavoro centri commerciali a Natale

?Firenze, durante la sua omelia, in occasione della Messa di Natale del 25 dicembre 2017, presso il duomo di Santa Maria del Fiore, l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, ha attaccato esplicitamente il lavoro che viene svolto durante la festa del Natale ed in particolare i “centri commerciali che si vogliono aperti anche a Natale”.

“Oggi si chiede di superare il limite che la festa pone all’esercizio del lavoro che, senza un limite, da manifestazione del potere creativo diventa esperienza di soggezione e svela tutto il peso della fatica, e nel fare questa richiesta si antepongono le ragioni della produttività e del consumo a quelle della umanità – ha detto il Cardinale Giuseppe Betori – ciò che è in gioco nell’apertura dei centri commerciali nei giorni di domenica e di festa e che ultimamente qualcuno ha voluto estendere perfino a oggi, il giorno di Natale, non è la possibilità o meno di frequentare i riti religiosi, ma poter o meno avere spazi di umanità, di affetti familiari, di riflessione personale e distensione, di incontri amicali.

Nel difendere la domenica e la festa, nel difendere il Natale dall’offensiva consumistica, ciò che sta a cuore alla Chiesa è difendere la persona umana e la società, non le pratiche religiose.

Ho voluto soffermarmi un poco su questa vicenda dei centri commerciali che si vogliono aperti anche a Natale – ha continuato Betori – non tanto perché questo sia oggi il più grave dei problemi della nostra società, ce ne sono ben altri, come attestano le cronache della guerra, della violenza e della povertà ogni giorno, ma perché in esso emerge con tutta evidenza come laddove non si accetti il limite, quel limite che Dio ha abbracciato per stare con gli uomini, è l’uomo stesso che viene messo in crisi.

Gimmy Tranquillo ha raccolto parte dell’omelia natalizia del Cardinale Giuseppe Betori:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/12/171225_OMELIA-NATALE_BETORI.mp3?_=1

Torna il presepe sul sagrato del Duomo di Firenze

Il presepe sarà benedetto domani dal Cardinale Giuseppe Betori, prima della celebrazione della Santa Messa in Duomo per la festa dell’Immacolata Concezione

Dall’8 dicembre torna sul sagrato della Cattedrale di Firenze, per il settimo anno consecutivo, il presepe con statue in terracotta a grandezza naturale, pezzi unici, creati a mano da una fornace di Impruneta. Il presepe, realizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, rimarrà sul sagrato del Duomo fino all’Epifania, quando per la Cavalcata dei Magi le figure in terracotta saranno sostituite da persone e animali viventi.

Il presepe sarà benedetto l’8 dicembre dal Cardinale Giuseppe Betori, prima della celebrazione della Santa Messa in Duomo per la festa dell’Immacolata Concezione.

Le statue, sotto una capanna di legno, che raffigurano la Sacra Famiglia, un angelo, il bue e l’asinello, sono state realizzate dall’artigiano Luigi Mariani della storica fornace di Impruneta di Angiolo Mariani e figli, la M.i.t.a.l., che le ha donate all’Opera di Santa Maria del Fiore.

Come consuetudine anche all’interno della Cattedrale sarà realizzato un presepe.

 

Firenze, metal detector per entrare al Duomo

Da domani partirà la sperimentazione delle nuove misure di sicurezza, che entreranno effettivamente in funzione a primavera

A Natale nel Duomo di Firenze si potrebbe entrare passando per il metal detector. Partirà infatti domani una sperimentazione su due porte del Duomo ed una della Cupola che vedrà l’utilizzo di apparecchi palmari capaci di individuare eventuali armi e persino certi esplosivi. A darne notizia il quotidiano ‘La Nazione’.

“Si tratta di prove generali”, fanno sapere dall’Opera. “Si dovrebbe partire ufficialmente la prossima primavera. Per ora vedremo come andrà la sperimentazione”

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