Duomo di Firenze, lavori in corso per ricollocare tre statue

Un ponteggio sulla facciata del Duomo di Firenze per collocare tre statue. Si tratta di tre copie in marmo al posto delle sculture ottocentesche di Papa Leone Magno, Papa Celestino I e Papa Gregorio VII, ad opera di Raffaello Romanelli, Fortunato Galli e Dante Sodini.

Il montaggio del ponteggio è cominciato e permetterà, dal 10 al 14 luglio 2023, di collocare le statue. E’ quanto spiegato in una nota. Le sculture originali erano state rimosse dalla facciata nel 2017 per permettere il loro restauro, resosi necessario per il forte degrado. Le copie sono state realizzate ad arte dai restauratori dell’Opera di Santa Maria del Fiore all’interno della Bottega di restauro, in via dello Studio a Firenze.

Durante i giorni in cui le sculture saranno collocate sulla facciata del Duomo, con l’ausilio di una gru, sarà possibile seguire le operazioni in corso, si spiega ancora nella nota diffusa nella mattinata di oggi. I lavori odierni fanno parte di un più ampio progetto di manutenzione e restauro della facciata ottocentesca del Duomo di Firenze che prevede anche la sostituzione delle sculture degradate con copie realizzate ad arte. Un intervento importante che contri

Tornano visibili in duomo gli affreschi di Paolo Uccello e Andrea del Castagno

Firenze, al Duomo tornano visibili, dopo il restauro, i due affreschi che rappresentano i leggendari condottieri Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino di Paolo Uccello e Andrea del Castagno.

Dal 17 dicembre i ponteggi del cantiere di restauro spariranno e sarà finalmente possibile per i visitatori della Cattedrale vedere le due opere di Paolo Uccello e Andrea del Castagno. Il recupero, presentato oggi, è iniziato a fine maggio 2022, commissionato e diretto dall’Opera di Santa Maria del Fiore e reso possibile grazie ad American Express.

Il primo restauro dei due affreschi, ad opera del pittore Lorenzo di Credi che realizzò al contempo anche la cornice ‘a candelabre’ sull’affresco di Paolo Uccello, risale al 1524. Successivamente i due capolavori hanno subito nel corso dei secoli altri numerosi restauri che li hanno segnati in maniera indelebile. Quest’anno si è deciso di intervenire di nuovo perché, pur essendo lo stato di conservazione abbastanza buono, erano trascorsi più di 20 anni dal precedente restauro e la superficie pittorica appariva offuscata da una patina scura uniforme.

L’intervento di restauro odierno ha, quindi, avuto un carattere preventivo e conservativo. Per eliminare la polvere più superficiale si è intervenuti con una spolveratura con pennelli morbidi su tutta la pittura, mentre quella più profonda è stata rimossa con una leggera pulitura a tampone con ovatta di cotone idrofilo e acqua deionizzata e carta giapponese interposta. Infine, è stato effettuato un puntuale ritocco pittorico, a velature tonali, nelle lacune tramite l’impiego di pigmenti naturali. “I condottieri di Paolo Uccello e Andrea del Castagno – ha spiegato Sergio Givone, vice presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore – hanno per Firenze un particolare valore simbolico. Questo conferisce al restauro un alto valore non solo artistico, ma anche civile e culturale“.

Duomo di Firenze, 600 anni della Cupola del Brunelleschi. Lo spettacolo di Krypton

Firenze, L’Opera di Santa Maria del Fiore annuncia che la prima assoluta dello spettacolo teatrale ‘Con il cielo dentro’ – ideato in occasione delle Celebrazioni dei 600 anni della Cupola del Duomo di Brunelleschi, e che furono sospese a causa della pandemia Covid – avrà luogo il prossimo 24 novembre (ore 21.15) nella Cattedrale.

La costruzione della Cupola del Duomo di Firenze iniziò nel 1420. Ora, visibile, nel luogo sacro, un’inedita opera di poesia per drammaturgia di Davide Rondoni che il regista Giancarlo Cauteruccio mette in scena con musiche di Roberto Fabbriciani, prodotta dall’Opera con il Teatro Studio Krypton.

Il regista torna così a lavorare nella Cattedrale di Firenze insieme ad un poeta dopo l’intensa collaborazione con Mario Luzi, con cui perseguì l’idea di un work in progress negli anni 2000-2002 per la creazione dell”Opus Florentinum’ che il maestro dedicò a Santa Maria del Fiore e che nel 2014, ricorda un comunicato, “vide una nuova messa in scena di Cauteruccio voluta dalla Cei e dall’Opera in occasione del convegno ‘Mario Luzi.

L’Umanesimo della Poesia’”. Cauteruccio ha scelto di portare direttamente in questo mirabile scenario la sua voce insieme a due attori e una cantante lirica che hanno condiviso il suo percorso artistico, Patrizia Zappa Mulas, Monica Benvenuti e Roberto Visconti.

Inoltre, il poeta Rondoni, sulla scia di Luzi che metteva in scena la “costruzione” della cupola e della cattedrale, procede con nuovo azzardo compositivo a creare una sorta di “sacra rappresentazione contemporanea” dove l’apparente dissidio di voci di scienza e poesia contendono la lettura del senso della Cupola, rappresentazione del Cielo.

Fabbriciani, anche interprete dal vivo, lega la sua composizione alla partitura in versi del testo, e inserisce citazioni da ‘Nuper rosarum flores’ di Guillaume Dufay (c.1400-1474), mottetto isoritmico eseguito in occasione della consacrazione della Cattedrale (1436) presieduta dal Papa Eugenio IV.

La scena è nell’area della controfacciata della Cattedrale, è caratterizzata da due grandi tavoli sui quali campeggiano libri e appunti, simboli di scrittura; schemi, sistemi di misurazione e strumenti scientifici, che rimandano alla Scienza e alla ricerca incessante che ne è alla base.

Chiuso anche il Duomo ma con accesso ai fedeli per la preghiera

Firenze, in conformità alle disposizioni contenute nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, anche il Duomo di rimarrà chiuso.

L’Opera di Santa Maria del Fiore comunica infatti, che il complesso monumentale della Cattedrale di Firenze (Duomo, Cupola del Brunelleschi, Campanile di Giotto, Cripta di Santa Reparata, Battistero e Museo dell’Opera del Duomo) da oggi al 3 aprile 2020 rimarrà chiuso al pubblico come disposto dal Decreto del presidente del Consiglio dell’8 marzo 2020.

Per quanto riguarda la Cattedrale tuttavia, sarà garantito l’ingresso ai fedeli per le preghiere personali secondo le norme di sicurezza.

Sanità privata: 100 scioperanti davanti a Regione Toscana

La sanità privata toscana si è radunata stamattina in P.za Duomo a Firenze. Erano almeno un centinaio le persone che protestavano per la “situazione di incertezza” del loro settore professionale. Il nodo principale della protesta è il rinnovo del contratto: un problema che riguarda quattromila lavoratori in Toscana. L’iniziativa, che prevede anche uno sciopero per l’intero turno di lavoro nelle strutture private, è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil.

I presenti hanno più volte gridato la parola ‘contratto’, ottenendo così un incontro con alcuni rappresentanti della Regione. “Siamo qui, al palazzo del governo regionale – ha detto Bruno Pacini, segretario generale funzione pubblica Cgil Toscana – per chiedere un intervento e un interessamento della politica sia toscana che nazionale. Chiediamo alla politica di agire”.

“La situazione – ha spiegato Marco Bucci, segretario generale della Cisl funzione pubblica toscana – non è più accettabile, oltre che violare i diritti dei lavoratori mette a rischio anche la tenuta del sistema. Un contratto nazionale – continua Bucci – fermo da 12 anni è una situazione del tutto inaccettabile. Noi chiediamo a parità di prestazioni e a parità di servizi tra pubblico e privati, pari dignità tra i lavoratori”.

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“Da 12 anni i lavoratori aspettano questo rinnovo del contratto, il servizio – ha commentato Fabrizio Grassi, responsabile sanità regionale Uil Fpl – non è peggiorato grazie alla professionalità dei dipendenti. La sanità privata, soprattutto in Toscana, è una realtà importante per i cittadini”.

Stefania Saccardi, assessora toscano al diritto alla salute, rivolgendosi ai lavoratori scesi in piazza per chiedere più certezze per il settore e il rinnovo del contratto nazionale, ha spiegato: “sappiamo bene che sono 12 anni che il contratto nazionale è fermo, sappiamo che per tutti i lavoratori è insopportabile che ci siano per lavori uguali rapporti contrattuali diversi, e sappiamo che c’è bisogno di un nostro impegno su questo fronte. Il nostro impegno c’è”.
Saccardi ha voluto parlare di persona con i manifestanti.
“Qualche settimana fa – ha detto – il presidente Rossi ha scritto una lettera alla conferenza Stato-Regioni per chiedere di occuparsi del tema del rinnovo del contratto della sanità privata”. Saccardi ha ricordato che “il tema è nazionale, non solo della Regione Toscana”.

Duomo di Firenze: iniziati i monitoraggi della Cupola

Sono iniziati i lavori di monitoraggio delle superfici esterne dei monumenti del Duomo di Firenze che andranno avanti fino alla fine del mese. Il personale dell’Opera di Santa Maria del Fiore sta svolgendo i lavori con l’ausilio di un’autogru dotata di un braccio di 104 metri.

Ad eseguire i lavori sono gli eredi diretti degli scalpellini che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile. I restauratori e operai dell’Opera del Duomo di Firenze oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio. L’esterno della Cupola del Brunelleschi, non raggiungibile con l’autogru, viene monitorato da un’altra squadra di sei operatori dell’Opera di Santa Maria del Fiore per calata. Gli operatori si stanno calando con funi, come veri e propri alpinisti, dalla base della lanterna della Cupola da un’altezza di 90 metri.

Il monitoraggio delle pareti esterne dei monumenti del Duomo è un’attività che l’Opera di Santa Maria del Fiore fa regolarmente due volte l’anno, all’inizio e alla fine dell’inverno, e che permette di controllare in dettaglio i circa 40mila metri quadrati di superfici marmoree, per verificarne lo stato di conservazione, individuare i possibili degradi e programmare gli interventi di restauro.

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