Firenze, Sassoli: ok Commissione per intitolare strada

Firenze – La commissione toponomastica di Palazzo Vecchio ha dato parere favorevole, attraverso una votazione, per intitolare un luogo della città a David Sassoli, scomparso lo scorso 11 gennaio.

La richiesta di intitolare una strada a David Sassoli è arrivata in primis dal sindaco di Firenze Dario Nardella. David Sasoli è venuto a mancare mentre era in carica come presidente del Parlamento Europeo, era nato a Firenze nel 1956.

Adesso, inizierà l’iter previsto dalla Commissione, per decidere il luogo della città e rendere viva la memoria di David Sassoli.

“Un segnale importante di vicinanza e ricordo per la figura di David Sassoli – ha spiegato il presidente della commissione toponomastica Mirco Rufilli – recepito immediatamente dalla commissione per valorizzare la sua figura in città. Questo è un modo per ricordarlo non solo come uomo politico ma anche, e soprattutto, come essere umano di altissimo spessore. Fiorentino di nascita, David, avrà presto un luogo a lui dedicato, così da poter rimanere nella memoria cittadina in maniera indelebile per sempre. Ringrazio la Commissione per il lavoro svolto”.

Insieme a David Sassoli la commissione ha dato il via libera ad un luogo per Teresa Mattei, partigiana, attivista instancabile legata a Firenze per molte vicende, una targa in ricordo di Giorgiana Corsini, ed un luogo per l’ex presidente della Corte dei Conti Francesco Staderini.

Sassoli, Nardella vuole intitolargli una strada a Firenze

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha dichiarato di voler intitolare una strada a suo nome. Sassoli era nato nel capoluogo toscano nel 1956 e anche se non sono passati dieci anni dalla sua scomparsa l’intenzione del primo cittadino sarà presentata in Giunta.

La morte di David Sassoli ha colpito tutta la politica nazionale ed internazionale. Un volto noto per essere stato il conduttore del Tg1 e poi per la sua carriera politica.

Nardella, ha spiegato, “Chiederemo al prefetto una deroga per intitolargli una via della sua città natale nonostante non siano passati dieci anni dalla morte”. La proposta sarà presentata in Giunta in questi giorni. Come detto ancora da Nardella, ospite su La7 della trasmissione ‘L’aria che tira’, “abbiamo ricevuto tanti messaggi di cordoglio dei fiorentini” che chiedono “di dedicargli una strada.”

Intanto, in mattinata si sono tenuti i funerali di Stato nella chiesa di Santa Maria degli Angeli per la morte di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo. In molti presenti alla cerimonia funebre e tante le parole in questi giorni per ricordarlo. Alla cerimonia funebre erano presenti le più alte cariche dello Stato e i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue von der Leyen e Michel. A Sassoli sono stati tributati gli onori militari con tre squilli di tromba.

Sassoli, minuto di silenzio a inaugurazione Pitti, cordoglio amministratori toscani

Firenze, Cordoglio per la scomparsa del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli viene espresso dagli tutti gli amministratori della Toscana, di seguito alcuni dei comunicati.

Un minuto di silenzio per ricordare David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, è stato osservato alla cerimonia d’apertura di Pitti Immagine Uomo oggi a Firenze, la città dov’era nato il politico e giornalista scomparso stanotte all’età di 65 anni. “Un grande fiorentino, nato a Firenze, innamorato di questa città”, ha detto il sindaco Dario Nardella, che ha chiesto il minuto di silenzio. “Avevamo un vero legame di amicizia, ci siamo sentiti anche poche settimane fa – ha spiegato lo stesso Nardella ai cronisti, a margine dell’evento -, gli chiedevo della malattia, e ho cercato di incoraggiarlo. David Sassoli anzitutto è un fiorentino: ricordiamolo, è nato a Firenze. Anche per questo abbiamo deciso di mettere le bandiere a mezz’asta a Palazzo Vecchio. Amava la città, ricordo il suo bellissimo discorso sull’Europa, prima del Covid, nel salone dei Cinquecento, e stavamo lavorando con lui per un incontro con i sindaci europei e la presidente della commissione europea Von der Leyen”.

“Una notizia terribile che ci lascia sgomenti. Provo un grande dolore, penso innanzitutto allo strazio dei suoi cari per un tempo interrotto in modo così difficile da accettare. Ma penso anche alla perdita enorme per la politica, per la buona politica, italiana ed europea – così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, esprime il suo cordoglio per la prematura scomparsa del presidente del Parlamento europeo – Sassoli ha interpretato con grande correttezza ed equilibrio il suo ruolo di presidente dell’assemblea di Strasburgo – prosegue – ma senza mai rinunciare alla battaglia per difendere e rinnovare i valori dell’europeismo, impegnandosi in prima persona contro l’insidia dei populismi e dei nazionalismi. Nella sua attività di giornalista e di uomo delle istituzioni trasmetteva a tutti noi la convinzione, l’orgoglio e la passione con le quali agiva e che lo hanno sempre distinto. Lo piangiamo e lo piange la Toscana, che gli ha dato i natali e che si stringe alla famiglia. Alla moglie, ai figli e a tutti i suoi cari le condoglianze della giunta regionale e le mie personali”.

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana: “In questo ultimo anno, nonostante i molteplici impegni che avevi – ricorda di Sassoli Mazzeo -, non ci hai mai fatto mancare la tua vicinanza, la tua presenza, il tuo supporto ed abbiamo sempre percepito nitidamente l’affetto vero e sincero che provavi per la nostra regione. Dentro l’aula del Consiglio regionale della Toscana e dentro ciascuno di noi risuonano vive le parole che ci hai affidato sia in occasione della Festa dell’Europa sia nella ricorrenza della Festa della Toscana. Ci hai reso più ricchi e, per usare una tua espressione, ci hai indicato la strada da percorrere. Ci hai fatto capire con forza quanto sia importante rispondere alle sfide dell’oggi puntando sul noi anziché sull’io, riscoprendo il nostro essere comunità, il nostro essere solidali. Ci hai chiesto di non dimenticare mai di prenderci cura degli altri e ci hai ricordato che l’Europa, quella che abbiamo immaginato, realizzato e che tu ogni giorno da Presidente del Parlamento hai contribuito a rafforzare, è appartenenza ad un’idea comune che trae forza delle nostre radici per guardare al futuro. Non lo dimenticheremo, David. E insieme ai colleghi troveremo il modo per ricordarti all’interno del Consiglio regionale e per trasferire soprattutto alle ragazze e ai ragazzi della Toscana la lezione che ci hai lasciato. Ci mancherai. Tanto”.

“Ci lascia improvvisamente e troppo presto un uomo di valore, che è sempre rimasto legato alla nostra città dove risiede parte della sua famiglia. Da presidente del Parlamento Europeo ha fatto un lavoro importantissimo per l’Europa e per il nostro Paese, riuscendo al contempo a rimanere vicino anche alla città di Prato con la sua presenza come ha fatto per tutta la sua vita”. Così il sindaco di Prato Matteo Biffoni, esprimendo il cordoglio, insieme a tutta la Giunta comunale e a nome di tutta la città, per la scomparsa di David Sassoli.

“Questa notte un immenso dispiacere ha colpito anche la comunità del Pd toscano. David Sassoli era nato a Firenze, questa era la sua terra di origine, spesso mi ricordava quanto gli fosse legato. E anche noi eravamo molto legati a lui. Non ci ha fatto mai mancare il suo sostegno e la sua presenza nei momenti importanti”. Così, in una nota, Simona Bonafè, eurodeputata e segretaria del Pd toscano, ricorda David Sassoli. “Con lui il Partito Democratico ha percorso un bellissimo pezzo di strada, terribilmente troppo breve – riprende Bonafè -. Ha lavorato fino all’ultimo. È stato dalla parte dei più deboli e indifesi e una guida per il Parlamento europeo dallo stile garbato, ma salda e determinata ogni volta che vedeva messi in discussione i valori e i diritti fondanti dell’Unione. A nome del Pd della Toscana le più sentite condoglianze alla sua famiglia. Non lo dimenticheremo”.

“Ci addolora la notizia della prematura scomparsa di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, fiorentino di nascita, rimasto sempre molto legato a Firenze, e alla figura politica di Giorgio La Pira. Ho piacere di ricordare oggi la sua cordiale disponibilità a rispondere all’invito e collaborare alle iniziative delle Chiese toscane. L’ultima nel 2019 quando fece un intervento su ‘Quale umanesimo per l’Europa’ nell’ambito del convegno ‘Umiltà, disinteresse, beatitudine’, promosso dalla CET per rileggere il Convegno ecclesiale di Firenze e il discorso fatto da Papa Francesco nella nostra Cattedrale nel 2015”. Così il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. “Nel citare spesso le parole del Papa, il presidente Sassoli – ricorda Betori – non aveva mancato di evidenziare la sua idea di un’Europa fondata sulla pace e la solidarietà, la sua visione di una politica europea impegnata a difendere i diritti umani, le persone più fragili, il dovere dell’accoglienza per i migranti, la difesa del lavoro e delle opportunità per i giovani. Un umanesimo dunque fondato sui valori cristiani, che nel ricordare il suo impegno, speriamo possano essere in futuro ancora la guida per l’Unione Europea”.

Un minuto di silenzio per ricordare David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, è stato osservato alla cerimonia d’apertura di Pitti Immagine Uomo oggi a Firenze, la città dov’era nato il politico e giornalista scomparso stanotte all’età di 65 anni. “Un grande fiorentino, nato a Firenze, innamorato di questa città”, ha detto il sindaco Dario Nardella, che ha chiesto il minuto di silenzio. “Avevamo un vero legame di amicizia, ci siamo sentiti anche poche settimane fa – ha spiegato lo stesso Nardella ai cronisti, a margine dell’evento -, gli chiedevo della malattia, e ho cercato di incoraggiarlo. David Sassoli anzitutto è un fiorentino: ricordiamolo, è nato a Firenze. Anche per questo abbiamo deciso di mettere le bandiere a mezz’asta a Palazzo Vecchio. Amava la città, ricordo il suo bellissimo discorso sull’Europa, prima del Covid, nel salone dei Cinquecento, e stavamo lavorando con lui per un incontro con i sindaci europei e la presidente della commissione europea Von der Leyen”.

Festa della Toscana, Sassoli: primato straordinario stop pena morte

🔈Firenze, David Sassoli, presidente del Parlamento europeo è intervenuto con un videomessaggio al Consiglio regionale in occasione della seduta solenne per la Festa della Toscana.

“La festa della Toscana è una celebrazione che ci ricorda – ha detto il presidente David Sassoli – che nel 1786 il Granducato di Toscana fu il primo stato al mondo ad abolire formalmente la pena di morte e la pratica della tortura, un primato di straordinario significato non solo per l’Italia ma per l’intera civiltà giuridica europea. Nel celebrare l’identità e l’orgoglio di questa regione che affonda le sue radici nella libertà comunale, nei principi dell’umanesimo, siamo tutti chiamati a riflettere sui nostri valori comuni, sulla giustizia, sulla pace, sul diritto alla vita, sui diritti fondamentali della persona”.

“Rafforzare la sensibilità rispetto alla pena di morte – ha aggiunto – certo costituisce anche oggi nel nostro contesto contemporaneo un dovere morale, un impegno culturale irrinunciabile. Come sapete le istituzioni europee, in particolare il Parlamento europeo sono da sempre in prima linea perché non ci può essere Europa senza la dignità delle persone, il riconoscimento giuridico del suo valore. Rispetto a questo tema non possiamo restare indifferenti. Le esecuzioni capitali rappresentano un fallimento dello stato di diritto perché sono irrevocabili, e come spesso dimostrato possono essere anche inflitte ad innocenti”.

“Ma soprattutto – ha concluso Sassoli – è la storia che ci insegna che questa sanzione non costituisce un valido deterrente contro i crimini ma piuttosto finisce per svalutare il valore della vita che invece rappresenta la premessa per favorire i rapporti tra gli Stati e le relazioni sociali”.

“La nostra non è una rievocazione storica, si cala in un’iniziativa che è quanto mai attuale ha detto poi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, durante la seduta solenne che celebra l’abolizione della pena di morte da parte del granduca Pietro Leopoldo nel 1786 – In un pianeta dove vivono 7 miliardi di persone 3,5 miliardi, la metà del nostro pianeta, vive con ordinamenti che hanno ancora la pena di morte: negli Stati Uniti, in India, in Cina, in Iran. Il nostro è un messaggio verso quella metà del mondo che ha ancora la pena di morte come massima sanzione del loro ordinamento penale. Non è una rievocazione storica, ma un messaggio quanto mai attuale”.

Giani ha poi ricordato la storia di “Gregory Summers morto nel braccio della morte che scrisse al presidente degli Stati Uniti a cui chiese di essere sepolto nel primo Paese che ha abolito la pena di morte e questo suo gesto portò il presidente degli Stati Uniti ad acconsentire al trasferimento della salma in quello che è il cimitero del nostro comune, Cascina, che ospita questa persona. Siamo diventati un riferimento nel mondo per questa scelta e questo impegno”. Giani ha concluso sottolineando che “il Consiglio regionale quest’anno vive una situazione di maggior difficoltà a far passare iniziative che danno questo messaggio. L’anno scorso furono 130 le iniziative, ma quest’anno non possono essere organizzate le iniziate in presenza, ma ringrazio l’ufficio di presidenza e Mazzeo perché si è dato il giusto riconoscimento a questo biglietto distintivo della Toscana nel mondo”.

Il servizio di Gimmy Tranquillo con le voci di Antonio Mazzeo, David Sassoli e Eugenio Giani:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/11/201130_FESTA-TOSCANA_MAZZEO-SASSOLI-GIANI.mp3?_=1

Regionali: Sassoli a elettori, non allontanatevi dall’Europa

“Ai cittadini della Toscana e delle regioni che andranno a votare dico solo ‘Non allontanatevi dall’Europa’ “. Così il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli a margine del Festival Economia e spiritualità, apertosi ieri a Prato, nella Villa del Palco.

“Questo è un momento in cui tutti i meccanismi devono vedere le istituzioni correre con lo stesso passo: le regioni – ha detto Sassoli rispondendo a un quesito sulle imminenti elezioni
– sono un pezzo del sistema europeo e se c’è un invito che posso fare è quello di fare in modo che nessuno si allontani dalla prospettiva europea” .

“Il Recovery found è un’occasione straordinaria non solo per la quantità di soldi che l’Italia
avrà a disposizione, ma anche perché noi dobbiamo avere successo nel meccanismo politico all’origine di questo risultato: un’Europa più forte e solidale che risponde alle crisi”. Lo ha detto Sassoli, rispondendo ai cronisti sui sistemi di protezione economica azionati dalle istituzioni comunitarie riguardo alla lotta al coronavirus.
“Sono contento del fatto che da marzo ad oggi – ha spiegato Sassoli – l’Europa abbia cambiato atteggiamento e non imponga nulla: ha messo in campo degli strumenti e liberamente, nella loro autonomia, i Paesi possono usare o non usare. Secondo me .
ha proseguito – il Mes poteva far bene per rafforzare il nostro sistema sanitario, la protezione delle cittadine e dei cittadini. Così non è stato, per vari motivi, ma ora è inutile
riaprire la polemica perché la concentrazione deve essere sui 209 miliardi di euro del Recovery found, che è un’occasione straordinaria”

 

Firenze, consegnate le ‘Chiavi della città’ a David Sassoli

“Per il costante impegno da dedicato alle istituzioni comunitarie e per il conseguimento di significativi risultati a favore di un’Europa unita, pacifica, inclusiva e aperta al dialogo con i popoli vicini”. È questa la motivazione letta dal sindaco Dario Nardella al momento della consegna delle Chiavi della città a David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, che si è svolta nel Salone Cinquecento al termine del consiglio comunale straordinario su “L’eredità di Giorgio La Pira nell’Europa di oggi”.

La seduta, cui erano presenti anche rappresentanti di numerosi comuni toscani, si è aperta con i saluti istituzionali del presidente del consiglio comunale Luca Milani, a seguire un breve video sulla figura di La Pira e l’intervento del sindaco Nardella. Hanno poi preso la parola i capigruppo, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni in rappresentanza dei colleghi delle altre circoscrizioni, il presidente dell’Istituto Universitario Europeo Renaud Dehousse e infine l’intervento di David Sassoli.

Il consiglio comunale straordinario si è chiuso con la cerimonia di consegna delle Chiavi della città, riproduzione fedele delle chiavi delle antiche porte di Firenze,  da parte del sindaco Nardella al presidente del Parlamento Europeo.

“E’ fondamentale attualizzare il pensiero lapiriano all’interno delle nostre vite e delle nostre azioni istituzionali – afferma il sindaco di Firenze, Nardella, nel suo intervento durante il consiglio comunale – e all’interno delle politiche europee come un potente fattore di rilancio dei valori fondanti dell’UE. È necessario più che mai dare concretezza al pensiero europeista lapiriano per perseguire il suo modello di azione. L’Europa può e deve farsi portatrice con rinnovata forza dei suoi valori fondanti: prima di tutto la pace”.

Nardella si dichiara orgoglioso di avere in Consiglio “il Presidente in questo ponte ideale che la lega a La Pira, credo sia un onere oltre che un onore”, augurandosi che “possa portare nel Parlamento e nelle istituzioni europee il messaggio, il valore, lo stile, la sobrietà e la concretezza, il coraggio di Giorgio La Pira”.

“E’ importante tornare a parlare di Europa con parole nuove – ha detto nel suo intervento il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – e, soprattutto, con prospettive nuove partendo da quell’esperienza di valore politica ed amministrativa che a Firenze ha visto l’azione di Giorgio La Pira. La generazione politica degli anni ’50 e ’60 – ha ricordato Luca Milani – aveva un sogno europeo di pace e prosperità. Oggi l’Europa sembra aver smarrito quel sogno ed è vissuta, da molti, come una costrizione più che come un’opportunità. Sarebbe bello che proprio da Firenze ripartisse un comune sogno per l’Europa. Per l’Europa di oggi e per quella di domani”.

Exit mobile version