Caso David Rossi: la mail fu scritta dopo la sua morte

Un altro giallo, spunta nella vicenda della morte di David Rossi, addetto alla comunicazione di Monte dei Paschi di Siena. Stavolta riguarda la mail con la quale scriveva di volersi suicidare. Il suo corpo senza vita fu trovato il 6 marzo 2013 sulla strada su cui si affacciava il suo ufficio presso Rocca Salimbeni.

Quello che emerge da un’inchiesta de L’Espresso riguarda la mail con la quale David Rossi scriveva all’amministratore di Mps, Fabrizio Viola, la sua intenzione di suicidarsi. Stando a quanto riportato quella mail fu creata il giorno successivo al ritrovamento del corpo di David Rossi.

Il fatto, per la verità, è già noto agli inquirenti che ancora indagano per far luce sulla vicenda. Infatti, la relazione che evidenzia questa anomalia è presente negli allegati alla proposta di archiviazione della Procura di Genova. La relazione era stata inviata dal giudice per le indagini preliminari di Genova, Franca Borzone, oggi in pensione.

Secondo la polizia postale la mail incriminata, apparentemente inviata da David Rossi il 4 marzo 2013, è stata invece creata il 7 marzo. Il messaggio – «Stasera mi suicido, sul serio. Aiutatemi!!!» – è collocato all’interno di uno scambio di mail tra Rossi e Viola. La Polizia postale ha trovato due versioni di questa mail, con la stessa frase, «ma entrambe hanno data di creazione il 7 marzo 2013» alle ore 11.41. Invece, «il delivery time è del 4 marzo 2013 alle ore 10.13».

Una prova senza la quale è difficile chiudere il caso come suicidio.

Controradio Infonews: le principali notizie dalla Toscana, 22 dicembre 2021

Controradio Infonews: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina di Controradio. Per iniziare la giornata ‘preparati’

CONTRORADIO INFONEWS – La creazione di un manichino antropomorfo ma virtuale che sarà utilizzato in alcune ricostruzioni 3d in laboratorio. Il tutto con l’ausilio di un laser scanner in grado di ricostruire le condizioni del 6 marzo 2013, quando l’ex capo comunicazione di banca Mps David Rossi morì precipitando in un vicolo dalla finestra del suo ufficio in Rocca Salimbeni. Questa la superperizia condotta ieri dai Ris di Roma su disposizione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul decesso dell’ex manager. Il Ris ha anche operato con luce notturna, pioggia artificiale e perfino con un orologio uguale a quello di Rossi per simulare il più possibile le stesse condizioni della sera della morte.
CONTRORADIO INFONEWS – Standing ovation, e anche alcune richieste di bis, per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Firenze, in una delle sue ultime uscite pubbliche serali da Capo dello Stato, dove ha assistito, accompagnato dalla figlia, al concerto inaugurale del nuovo auditorium da 1100 posti al Teatro del Maggio Fiorentino. L’evento  a 10 anni esatti dall’inaugurazione della prima sala del teatro fiorentino, che vide un concerto diretto dallo stesso Mehta alla presenza dell’allora Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
CONTRORADIO INFONEWS – Sottoposta a fermo una nave portacontainer della Compagnia Msc, a Livorno, per motivi di sicurezza dalla Guardia costiera di Livorno dopo una ispezione a bordo. L’ispezione, spiegano dalla capitaneria, è stata eseguita dopo che a bordo dell’unità, battente bandiera di Panama, si è verificata una grave avaria che avrebbe potuto pregiudicare la sicurezza della nave, del suo equipaggio e dell’ambiente marino.

CONTRORADIO INFONEWS – La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio colposo nei confronti di quattro medici, tre dell’ospedale Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri e uno di Careggi, per la morte di una donna di 84 anni morta il 19 marzo 2019 a causa delle conseguenze di un trauma cranico da caduta le cui conseguenze, poi mortali, non avrebbero valutato in modo corretto. L’anziana finì a terra dopo essere stata travolta da un cane sfuggito al suo proprietario, il 14 marzo 2019 a Grassina (Firenze). Per il proprietario dell’animale è stato chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di lesioni gravissime.

CONTRORADIO INFONEWS – Non ci sarà la tradizionale discesa della Befana dal campanile di piazza Duomo a Pistoia, il prossimo 6 gennaio, ma soltanto dei piccoli eventi rivolti ai bambini in diverse piazze del centro storico, “che permetteranno una migliore gestione degli accessi e minori rischi di assembramento”. È quanto deciso durante la riunione in
Prefettura a Pistoia del Comitato provinciale  ordine e sicurezza pubblica, per valutare le misure di sicurezza e di controllo del territorio in occasione delle festività natalizie.

David Rossi: aperto fascicolo su foto inedite

Si tratta di due video e 61 foto inedite girate dalla polizia e non allegate al fascicolo che i pubblici ministeri senesi aprirono dopo la morte di David Rossi. Ne ha parlato la trasmissione “Non è l’arena” di Massimo GilettiNon è l’arena di Massimo Giletti

Due video e 61 foto inedite girate dalla polizia e non allegate al fascicolo che i pubblici ministeri senesi aprirono dopo la morte di David Rossi. E’ questo il materiale inedito su cui la procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi, senza ipotesi di reato, dopo la trasmissione Non è l’arena di Massimo Giletti che si è occupata della morte dell’ex responsabile comunicazione di monte dei Paschi, morto in circostanze misteriose (ufficialmente per suicido) il 6 marzo 2013.

Dell’esistenza del materiale ha parlato la poliziotta della scientifica Federica Romano in audizione, il 25 novembre, della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Rossi.

Intanto la stessa Commissione manderà oggi ai pm genovesi il verbale del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, all’epoca comandante provinciale di Siena, che nel corso dell’audizione ha riferito di essere entrato nell’ufficio di Rossi subito dopo la morte con il pm Antonino Nastasi, uno dei tre sostituti senesi, insieme a Nicola Marini e Aldo Natalini.

Dal resoconto, per i commissari, sarebbe emerso un grave inquinamento probatorio: dal rovesciamento del cestino, alla chiusura della finestra da cui precipitò Rossi in un vicolo sul retro della sede di Mps, dagli effetti personali toccati o mossi nella stanza tra cui il computer, fino ai momenti in cui un pm avrebbe risposto a due telefonate pervenute sul cellulare del manager. Quest’ultima circostanza sarebbe stata smentita già dai tabulati telefonici.

Ai magistrati genovesi, la Commissione manderà anche le audizioni di altri appartenenti alle forze dell’ordine, secretate: dal luogotenente Nesticò ai poliziotti Gigli, Marini e Romano. Nei prossimi giorni i pm apriranno un fascicolo: le ipotesi di reato potrebbero essere quelle di favoreggiamento, omissione d’atti d’ufficio e falso.

Morte di David Rossi, Pm Genova ad aprire nuova inchiesta

Genova, favoreggiamento, omissione d’atti d’ufficio e falso. Sono questi i reati che potrebbero essere ipotizzati dalla procura di Genova quando riceverà gli atti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, il capo comunicazione Mps, avvenuta nel marzo 2013 a Siena. Pierantonio Zanettin, presidente della commissione, aveva annunciato l’invio degli atti ai magistrati genovesi, competenti a indagare sui magistrati del distretto toscano, dopo l’audizione del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, all’epoca comandante provinciale di Siena.

Aglieco ha riferito del sopralluogo fatto nell’ufficio la morte di David Rossi, insieme agli inquirenti, in particolare con il pm Antonino Nastasi, uno dei tre sostituti senesi, insieme a Nicola Marini e Aldo Natalini, che indagarono.

Dal resoconto, per i commissari, sarebbe emerso un grave inquinamento probatorio: dal rovesciamento del cestino, alla chiusura della finestra da cui precipitò Rossi in un vicolo sul retro della sede di Mps, dagli effetti personali toccati o mossi nella stanza tra cui il computer, fino ai momenti in cui un pm avrebbe risposto a due telefonate pervenute sul cellulare del manager.

Aglieco era stato sentito dai magistrati genovesi nell’ambito dell’inchiesta, poi archiviata, sui presunti festini a luci rosse a cui avrebbero partecipato alcuni magistrati senesi che poi avrebbero insabbiato le indagini sulla morte di David Rossi. L’ufficiale non aveva però raccontato quanto poi emerso in Commissione. E a breve, dunque, potrebbe ripartire una nuova indagine a Genova.

David Rossi: “quando ci vedemmo aveva giacca blu, non grigia”

Così l’imprenditore Fulvio Muzzi durante l’audizione in commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi ha risposto a chi gli chiedeva di che colore fosse stata la giacca dell’ex manager di Mps al momento del loro incontro

La giacca rinvenuta nell’ufficio di Rossi dopo la sua morte “era di colore grigio” , ma poco prima di essere trovato morto, il responsabile della comunicazione MPS David Rossi “indossava una giacca blu”. Ne è “sicurissimo” l’imprenditore Fulvio Muzzi che ne ha parlato durante l’audizione in commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi rispondendo a chi gli chiedeva di che colore fosse stata la giacca dell’ex manager s al momento del loro incontro “avvenuto intorno alle 17.35” del 6 marzo 2013.

Il membro della commissione d’inchiesta Luca Migliorino (M5s) ritiene il dettaglio “molto interessante” .  Muzzi e Rossi, che si conoscevano da tempo, si erano incontrati per un caffè vicino a Rocca Salimbeni per motivi privati legati alla professione di Muzzi, imprenditore nel campo dell’elettronica. Muzzi sarebbe stata l’ultima persona incontrata da Rossi fuori dalla banca prima del decesso, “mi sembra strano che non sia mai stato ascoltato dagli inquirenti” ha poi aggiunto Migliorino. Alla domanda se avesse notato dei cambiamenti nel comportamento di Rossi dopo la perquisizione domiciliare, Muzzi ha risposto: “Per me non era cambiato”. Una parte dell’audizione dell’imprenditore senese è stata poi secretata.

“Il 19 febbraio 2013 fu un uno spartiacque nel suo comportamento, è stato quello il momento in cui ha cambiato il suo atteggiamento”. Così invece Chiara Galgani, collega di David Rossi all’ufficio comunicazione di Mps, in riferimento alla data della perquisizione domiciliare che subì l’ex capo della comunicazione di banca Mps morto poi il 6 marzo dello stesso anno, il 2013, precipitando dalla finestra del suo ufficio in Rocca Salimbeni.

Chiara Galgani, durante l’audizione in commissione d’inchiesta sulla morte di Rossi, ha spiegato come dopo la perquisizione il manager “era ancora più chiuso, era più assente al lavoro, tendeva ancora di più ad evitare il confronto”. Galgani, che fa parte dell’ufficio stampa e comunicazione di Mps, ha anche ricostruito l’incontro avvenuto tra lei e il suo superiore nel suo ufficio “poco prima delle 18” del 6 marzo 2013: “Rispondeva in modo lucido e puntuale alle mie domande ma l’ho trovato un po’ assorto come se avesse anche altre cose su cui stava contemporaneamente ragionando”, ha aggiunto Galgani ricordando di essere uscita dalla banca intorno alle 19.20 e di essere passata davanti alla stanza di Rossi “e – ha ricordato – la porta era chiusa”.

David Rossi: ” omessi esami su alcune ferite”

Lo ha dichiarato il procuratore di Siena Salvatore Vitello, audito dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Rossi. “Dai sopralluoghi vi è la totale assenza di indizi violenti che si sarebbero trovati se Rossi avesse dovuto difendersi”

Il procuratore di Siena Salvatore Vitello è stato  audito oggi dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David  Rossi, capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena, che venne trovato cadavere sulla strada su cui si affacciava il suo ufficio presso Rocca Salimbeni a Siena il 6 marzo 2013.

Su alcune ferite trovate sul cadavere del dirigente di Mps David Rossi, quelle alle braccia e a un ginocchio, “non abbiamo accertamenti scientifici che in qualche modo ci diano certezze, perché non sono stati fatti quando dovevano essere fatti” ha detto   Vitello.

Le lesioni alle braccia e alle ginocchia, ha spiegato Vitello, non furono esaminate in sede di autopsia e pertanto, dopo la riapertura delle indagini, la seconda perizia ha “cercato di spiegarle con le evidenze che erano emerse nel corso dei sopralluoghi”.  Secondo Vitiello, dopo l’accoglimento dell’istanza di riapertura delle indagini sulla morte di David Rossi, accoglimento avvenuto nel novembre 2015, fu dato comunque  seguito “a tutte le sollecitazioni investigative suggerite dalla famiglia”.

“Si possono fare tante ipotesi, ma il dato che emerge per quello che rileva sul piano probatorio è il seguente: dai sopralluoghi vi è la totale assenza di indizi violenti che si sarebbero trovati se Rossi avesse dovuto difendersi da una aggressione, se avesse ingaggiato una lotta, se fosse scappato da qualcosa, trascinato con forza, non vi è nessun dato che lo rileva” ha concluso Vitello.

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