‘Campo di Marte 2026’, incontro pubblico sul restyling dello stadio Artemio Franchi e del futuro del quartiere

Firenze, si è tenuto venerdì sera al Mandela Forum, l’incontro pubblico  nel quale è stato presentato il restyling dello stadio Artemio Franchi e il futuro del quartiere di Campo di Marte.

“La zona di Campo di Marte, – si leggeva nella nota di presentazione dell’evento del Comune di Firenze – particolarmente importante per la nostra città, sarà al centro dell’incontro pubblico in cui verrà raccontato il futuro dell’area a partire dal progetto di ristrutturazione dello Stadio Franchi, dagli interventi sulla mobilità e dalle soluzioni urbanistiche che la caratterizzeranno nei prossimi anni”.

Secondo un comunicato di Palazzo Vecchio della vigilia dell’evento, le 350 prenotazioni disponibili per il pubblico per partecipare all’evento erano andate esaurite da cittadini desiderosi di prendere parte ai tavoli di discussione.

Come annunciato, erano presenti il sindaco Dario Nardella ed i progettisti, che hanno presentato oltre al progetto di restyling del Franchi, anche tutti gli interventi sulla mobilità e le soluzioni urbanistiche che caratterizzeranno la Campo di Marte dal 2026 in poi.

L’incontro con i cittadini si è svolto intorno ad una decina di tavoli, con un ‘facilitatore’ presente ad ogni tavolo, che aveva il compito di indirizzare la discussione. Erano presenti inoltre, una ventina tra tecnici del Comune e di Arup, la società di progettazione che ha vinto il concorso indetto dall’amministrazione comunale per il restyling del Franchi, per rispondere alle domande dei cittadini.

Nardella: “Contenti della seconda autorizzazione arrivata dalla Soprintendenza” per la ruota panoramica

Firenze, il sindaco Dario Nardella, a margine della presentazione di un lavoro di restauro, ha espresso soddisfazione per l’autorizzazione dell’installazione della ruota panoramica nei giardini della Fortezza da Basso.

“Siamo ovviamente contenti della seconda autorizzazione che ci è arrivata dalla Soprintendenza. Abbiamo cominciato a collaborare molto bene – ha spiegato il sindaco Dario Nardella – con la nuova soprintendente Ranaldi. Non faccio confronti con il passato perché non lo trovo corretto e opportuno.”

“Gli uffici – continua il sindaco – operano ovviamente nel rispetto delle leggi e dei principi di collaborazione. Prendiamo atto con gioia di questa autorizzazione della soprintendente, e ci godiamo anche per questo Natale la ruota panoramica, che avuto così tanto successo il Natale scorso”.

Secondo il sindaco di Firenze, “parlare di proroghe non solo è prematuro, ma credo che sia anche inopportuno in questo momento.”

Il primo cittadino continua poi il suo discorso dicendo che: “Il periodo previsto era quello stabilito fin dall’inizio, e intanto accontentiamoci di questo, perché sarà anche quest’anno un Natale speciale.”

“Ne avevamo bisogno – conclude Nardella – vista la difficile situazione economica che stiamo vivendo. Un po’ di tempo libero con la famiglia e con gli amici sulla ruota, ammirando il panorama di Firenze, vale la pena passarlo”.

Gkn, Nardella: “C’è il silenzio assordante del governo”

Firenze, sulla vertenza della ex Gkn di Campi Bisenzio “c’è il silenzio assordante del governo, del ministero dello Sviluppo economico, del ministero del Lavoro”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella.

Secondo Nardella “se questa è l’attenzione che il nuovo governo vuole dare al problemi del lavoro, al problemi dei lavoratori, alle crisi aziendali di aziende anche importanti, alle politiche industriali del paese, beh, allora c’è da stare molto preoccupati”.

Nardella, a margine della presentazione di un restauro, è tornato poi a chiedere “un impegno diretto al ministro Urso, e lo invito pubblicamente qui a Firenze, per vedere da vicino la situazione e visitare lo stabilimento, perché quello che succede oggi alla Gkn può succedere domani in qualunque altra fabbrica del paese: è già successo in passato in altre città e in altre regioni. Siamo in una situazione ancora più preoccupante dal punto di vista economico: non è accettabile che il governo non si faccia neanche sentire su una vertenza così cruciale e delicata”.

Il sindaco ha inoltre ricordato che ci sono “300 famiglie in una condizione di grande precarietà, senza alcuna certezza sul futuro: 300 lavoratori che non prendono la Cassa integrazione, e gli stipendi sono una minima parte. Tutto questo è inaccettabile, e non si può scaricare sulle istituzioni locali, perché il potere in mano ce l’ha il ministero, e noi dal ministero ci aspettiamo una risposta”.

Il sindaco è tornato poi sulla vicenda del Consiglio comunale del 21 novembre, che si terrà a Palazzo Vecchio e non nella fabbrica di Campi Bisenzio. “Per il mio ruolo di sindaco – ha precisato – non posso avere ingerenze nelle competenze e prerogative autonome del Consiglio comunale. Il presidente Milani credo abbia alla fine preso una decisione in nome dell’unità e dell’equilibrio istituzionale che egli stesso deve rappresentare in qualità di presidente di tutta l’assemblea, e dunque di tutte le forze politiche. Mi auguro comunque che il Consiglio di lunedì sia un’altra importante occasione per tenere i riflettori accesi su questa vertenza”.

🎧 Ambulanti contro il Comune: “Rinnovo delle concessioni e canone fisso per tutti”

Ana Ugl lancia un grido di allarme e chiede al Comune di Firenze e alla Regione di farsi carico della questione legata agli ambulanti. Una categoria che in Italia, secondo i dati ufficiali dell’Osservatorio sul commercio del ministero dello Sviluppo Economico, ha subito in soli cinque anni la chiusura di 20mila piccole attività. Questo principalmente a causa dell’insediamento incontrollato della grande distribuzione, ma anche del commercio on line.

Il grido di allarme degli ambulanti parte dal mercato di San Lorenzo e si estende a tutta la città di Firenze. “Al momento – spiega Vittorio Pasqua, sindacalista e ambulante – il Comune non ha rinnovato le concessioni scadute nel 2020 e quindi, noi, di fatto, ci troviamo ad essere abusivi. In queste condizioni non possiamo accedere al credito, siamo in balia degli eventi e preoccupati per quello che potrebbe accadere. Vogliamo un incontro con il sindaco Nardella per risolvere la situazione”.

I numeri parlano chiaro: soltanto a Firenze si parla di almeno 1500 imprese ambulanti che danno lavoro ad oltre 4mila persone. “Hanno parlato di noi e delle nostre attività come di paccottiglia – spiegano altri ambulanti presenti al mercato – ma la verità è che rappresentiamo la storia di Firenze. E che l’amministrazione comunale, negli ultimi anni, non solo non ha fatto niente per noi, ma non ha nemmeno investito un euro per consentirci di portare avanti serenamente la nostra attività”.

In più c’è la questione del canone fisso legata al suolo pubblico degli ambulanti. “Il Governo ha emesso una legge secondo cui attività come queste dovrebbero pagare circa 460 euro all’anno, ma il Comune di Firenze non l’ha ancora recepita e il risultato è che noi ci troviamo costretti a pagare oltre 3200 euro all’anno. Non abbiamo soldi per andare avanti, siamo stritolati dalla concorrenza del mercato online e paghiamo il 70 per cento di tasse. Qualcuno adesso ci deve aiutare”, conclude Pasqua.

Nardella, no ad un congresso sulla nostra vicinanza al Terzo Polo o al Movimento 5 stelle

Firenze, nella mattina di oggi, 17 novembre, il sindaco Dario Nardella è stato ospite in collegamento a ‘Omnibus’ su La7.

Il primo cittadino a proposito del futuro del suo partito, il PD, ha detto: “Non so cosa Letta deciderà di fare sabato all’assemblea. Io parteciperò ma per me conta un aspetto, non litigare sul tempo che sia troppo o poco, ma impegnarsi perché questo tempo sia speso bene. Ripartiamo dai 5,2 milioni di voti, non sono poco, dobbiamo ampliare il nostro bacino di elettori. Non farei il congresso sulla nostra vicinanza al Terzo Polo o al Movimento 5 stelle. Non dobbiamo seguire i consigli di chi pretende di fare il congresso del PD dall’esterno”.

“Non possiamo dare a qualunque segretario arrivi una delega in bianco sulla definizione dell’identità del PD – ha aggiunto -. L’identità ce la dobbiamo dare tutti insieme su dei valori comuni e poi ci si confronta anche duramente sulla scelta della leadership. Si affronti la questione del governo con una opposizione forte, si organizzino incontri col mondo giovanile, del lavoro per riflettere sull’identità del PD”. Per Nardella “Non possiamo affrontare un congresso così cruciale per l’identità del PD dividendoci sui soggetti con cui ci dobbiamo alleare. Le alleanze vengono dopo, prima viene il profilo della nostra identità”.

Il primo cittadino fiorentino ha espresso il suo punto di vista anche in merito alla questione immigrazione. Secondo Nardella il ministro dell’Interno Matteo “Piantedosi ha detto una ovvietà, che gli immigrati irregolari non devono entrare in un Paese. Peccato che dal Viminale è partita una lettera ai prefetti italiani a cui chiede di ospitare 2mila immigrati insieme ai sindaci delle città interessate, e non poteva essere diversamente anche perché in queste tre settimane non è stato accompagnato al confine nessun immigrato irregolare. L’impressione è che Piantedosi sia sulla difensiva in un contesto dove l’azione di governo è condizionata dalle spinte di Salvini, che non ha alcun interesse ad affrontare la questione immigrazione in modo serio e pragmatico”. Il sindaco ha ricordato che “il centrosinistra ha investito molte energie sul fronte dei paesi africani, Gentiloni ha investito con relazioni diplomatiche, con energie economiche”.

Infine, Nardella ha anche esposto il suo pensiero in merito alla candidatura della Moratti in Lombardia sottolineando che “Per quanto possa essere stimata, Moratti è un esponente politico di centrodestra, il terzo polo lombardo scegliendola si sposta su quella posizione. Il PD lombardo a mio avviso oltre a dire no alla Moratti, deve mettere in campo un candidato forte e competitivo che abbracci tutto il centrosinistra. Con uno scontro nel campo del centrodestra tra Fontana e Moratti c’è molto spazio, la partita è molto aperta. In Lombardia il sistema elettorale è a turno secco – ha ricordato il sindaco – e si può vincere con il 35% dei voti. La partita è molto aperta. Il centrosinistra faccia il centrosinistra e trovi un’alternativa valida a due candidati che sono nello stesso schieramento”.

Nardella: “Pronti all’avvio ufficiale del processo di candidatura dello Scoppio del Carro nell’elenco del patrimonio immateriale dell’Unesco”

Firenze, in occasione di un’iniziativa a Palazzo Vecchio per i 40 anni dell’iscrizione del centro storico della città nella lista Unesco, il sindaco Dario Nardella dichiara di voler candidare anche la nota tradizione pasquale fiorentina dello Scoppio del Carro.

“Siamo ormai pronti all’avvio ufficiale del processo di candidatura dello Scoppio del Carro nell’elenco del patrimonio immateriale dell’Unesco. È un processo complesso, difficile. Altre città italiane sono riuscite” a farlo su proprie tradizioni “penso all’arte del pizzaiolo per Napoli. Noi puntiamo sullo Scoppio del Carro – prosegue Nardella- e anche sull’arte dei beccai”, il nome dei macellai in epoca antica, “legata alla bistecca fiorentina – ha aggiunto -. Per questo secondo progetto ci vuole ancora un po’ di tempo prima di avviare ufficialmente la candidatura ma sono due importanti aspetti della grande tradizione fiorentina per i quali ci battiamo affinché possano essere riconosciuti nell’elenco del patrimonio immateriale”.

Lo Scoppio del Carro è una tradizione religiosa della Pasqua che si svolge in piazza del Duomo davanti alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Tra i vantaggi per un fiorentino, ha aggiunto Nardella, “c’è un fatto di prestigio ma anche un’attenzione della comunità internazionale sulla protezione, sulla tutela: ci sono delle implicazioni in termini di promozione turistica e culturale. È chiaro che significa anche dover avere un’attenzione maggiore sul fronte della protezione. Il cittadino magari inizialmente pensa ai limiti più che alle opportunità. Entrare nel patrimonio dell’Unesco non è una medaglietta da mettersi sulla giacca ma un grande gesto di responsabilità verso le generazioni future, poi è chiaro che bisogna trovare un equilibrio tra le necessità di crescere, sviluppare, trasformarsi, semplificare la burocrazia e la necessità di tutelare il patrimonio”.

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