Nardella: dl sicurezza crea emergenza a Firenze

Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, a proposito dell’esito dei bandi per l’accoglienza a Firenze con un migliaio di posti rimasti scoperti.

Per effetto della legge sicurezza “siamo ora in una situazione di vera emergenza, con il rischio di ritrovarci in mezzo alle strade” centinaia di migranti ‘fantasma’ che sono “fuori da qualunque controllo e forma di integrazione, ed è esattamente quello che avevamo previsto: nessuno ha fatto niente per evitarlo”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, a proposito dell’esito dei bandi per l’accoglienza a Firenze con un migliaio di posti rimasti scoperti.
“E’ quello che avevamo detto – ha lamentato Nardella, a margine di un evento a Firenze con Pietro Bartolo – ci eravamo espressi con grande chiarezza contro il decreto sicurezza, che gioca sul binomio insicurezza uguale immigrazione. Ci eravamo espressi dicendo che il decreto avrebbe prodotto centinaia di fantasmi, ed è così. Perché su circa 1.400 richiedenti asilo risulterebbero solo poche centinaia coloro per i quali hanno risposto i soggetti del terzo settore”.

La politica del vicepremier Matteo Salvini sui migranti “è una politica fatta soltanto di immagine, non di sostanza” ha detto  Nardella.
“La sostanza – ha aggiunto – è il dramma di una convivenza sociale difficile, di un governo che non ha nessun piano per governare i flussi dei migranti, per mettere in campo soluzioni di integrazione”. Secondo Nardella c’è anche “il dramma di un’Italia che ha perso ogni credibilità con tutti i paesi del Mediterraneo, a cominciare dai paesi del Nord Africa, perché non ha curato le relazioni con i paesi di provenienza e quindi non ha nessuno strumento per gestire i rimpatri in modo corretto. Il dramma di un’Italia sempre più isolata, con un Governo che da un lato pretende di avere l’Europa che lo aiuti, giustamente, a governare il fenomeno dell’immigrazione, ma dall’altro cerca tutte le alleanze antieuropee, alleanze con i vari Orban e Le Pen, che non hanno alcuna intenzione di integrare i migranti e sono i primi a isolare l’Italia”

Amministrative Firenze: Nardella, elezioni saranno ”referendum” su tramvie

“Sono convinto che queste elezioni saranno il ”referendum” sulle tramvie. Su questo referendum io sono chiaramente schierato dalla parte della realizzazione, del resto sono l’unico che le ha fatte e l’unico che le vuole”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella nel corso di un volantinaggio elettorale davanti all’ingresso dell’azienda Leonardo (ex Officine Galileo) a Campi Bisenzio (Firenze).

Nardella, accompagnato dal sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi e dal candidato al consiglio comunale (nella lista del Pd) Luca Milani, ha salutato i dipendenti prima del loro ingresso a lavoro. Tra i temi chiave quello sulla tramvia. “E’ incredibile – ha commentato Nardella – il numero di persone che sono entrate qui in fabbrica e mi hanno chiesto della tramvia, sia fiorentini che non fiorentini. Su questa opera c’è un plebiscito”.

Partono lavori nuova viabilità accesso aeroporto Peretola

?Firenze, al via i lavori per la realizzazione del nuovo svincolo di Peretola, per l’esattezza della parte relativa al nuovo accesso all’aeroporto da viale Luder, con l’eliminazione dell’impianto semaforico all’inizio dell’A11.

Stamani il sindaco e l’assessore alla mobilità hanno illustrato l’intervento che prevede la realizzazione del nuovo svincolo di accesso all’aeroporto di Peretola.

Grazie a questa opera sarà eliminata l’interferenza tra il flusso dei veicoli in arrivo da viale Luder e diretti in autostrada e quello dei mezzi in uscita dall’aeroporto, creata dal semaforo che oggi crea code e rallentamenti, con benefici a livello di circolazione e di inquinamento.

In concreto vista la presenza della tramvia e le interferenze tra questa, già costruita, e l’intervento nell’area dello svincolo, il progetto del nuovo ramo di accesso all’aeroporto è stato modificato rispetto alla previsione iniziale.

Inoltre, grazie allo stralcio rispetto all’opera complessiva di competenza di Autostrade per l’Italia, è stato possibile realizzare l’intervento subito e direttamente dall’Amministrazione comunale con i fondi di Autostrade per l’Italia (pari a 1.362.299 euro).

Lo stralcio progettuale comprende quindi tutto quanto necessario alla costruzione e alla completa funzionalità del nuovo collegamento tra viale Luder e l’aeroporto.

In particolare, circa 270 metri di viabilità con relativo sistema di smaltimento delle acque piovane e le opere complementari come la segnaletica e le barriere di sicurezza.

I lavori, che dureranno oltre 9 mesi, sono iniziati stamani con la bonifica bellica e poi si passerà alla realizzazione dell’opera.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del Sindaco di Firenze, Dario Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190509_SVINCOLO-PERETOLA_NARDELLA.mp3?_=1

Stadio, Marcheschi: “Risistemiamo il Franchi, basta illudere città e tifosi”

Nel corso di un incontro con dirigenti di alcune società sportive anche il candidato sindaco di Punto e a Capo, Mustafa Watte, è intervenuto sulla vicenda, sostenendo che “E’ estremamente positivo il fatto che la copertura delle tribune del Franchi e l’adeguamento dell’intero impianto, come soluzione dell’annoso problema dello stadio di Firenze stia facendo sempre più proseliti”.

“Anche a me sarebbe piaciuto il nuovo stadio ma è chiaro che non ci crede più nessuno – afferma Paolo Marcheschi di FdI -, ormai siamo costretti ad un piano B. Nardella ha rilanciato l’idea della cittadella sportiva a Campo di Marte: ma Campo di Marte è già una zona sportiva, non servono ulteriori stravolgimenti”.

“E’ dal 2009 che Renzi e poi Nardella – spiega Marcheschi -, insieme ai Della Valle, hanno alimentato illusioni nella tifoseria e nella città. E’ finito il tempo di prendere in giro la gente che ha il cuore foderato di viola. Di progetti e plastici del nuovo stadio ne è piena Firenze, ma hanno alimentato soltanto illusioni.”

“Il progetto di allestire una squadra competitiva non c’è, purtroppo lo abbiamo capito – aggiunge sempre Marcheschi -, allora non sarebbe sufficiente risistemare il Franchi? Forse si può smettere di aspettare i Della Valle che investano 200-300 milioni di euro per fare uno stadio alla Mercafir, visto poi che il Comune non è in grado di trasferire il mercato ortofrutticolo in altre zone”.

“E allora se il nuovo stadio rimarrà una chimera mettiamo mano al vecchio Franchi, questo lo potrebbe fare il Comune, il nuovo sindaco – osserva ancora -. Altrimenti l’attuale stadio rimarrebbe un ‘buco nero’ nel quartiere di Campo di Marte. Si potrebbe coprire il Franchi, renderlo caldo e accogliente, vi si potrebbero fare eventi, mercati e negozi.”

“Magari spendendo 40-50 milioni di euro a fronte delle centinaia che servirebbero per farlo nuovo a Novoli”, conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.

“All’inizio di questa campagna elettorale – ha ricordato il candidato sindaco Watte – la proposta era stata avanzata dall’ex assessore allo sport, Tea Albini e da me prontamente rilanciata. Ora l’invito alla  ACF Fiorentina a sciogliere i nodi e fare chiarezza circa le intenzioni della società, più che un ultimatum sembra la presa d’atto, da parte del sindaco Nardella, del fallimento di una ipotesi alla quale noi non avevamo mai creduto, essenzialmente per due motivi.”

“Da un lato – argomenta Watte -, la realizzazione di un nuovo stadio nell’area Mercafir creerebbe più problemi di quanti ne risolva. Le concessioni, legittime, per il ritorno economico al soggetto privato provocherebbero una pressione di cemento su un territorio che deve essere salvaguardato perché limitrofo all’aeroporto che aumenterà il suo carico con i lavori di adeguamento. Dall’altro lato, è falso che il Comune di Firenze non dovrebbe sostenere spese scaricando sul privato l’onere di realizzare l’impianto. Il vecchio stadio Franchi, monumento nazionale, non potrebbe essere lasciato, abbandonato a se stesso, per trasformarsi progressivamente in rudere. E, pertanto, una notevole spesa per il suo risanamento e per la periodica manutenzione graverebbe in ogni caso sui fiorentini”.

Perciò, conclude Watte “ invitiamo tutti i candidati ad impegnarsi, prima del voto, per l’adeguamento del Franchi”

Inaugurato a Firenze il Memoriale italiano di Auschwitz

Firenze, torna visibile, presso il centro Ex3 a Gavinana, il Memoriale italiano di Auschwitz, opera d’arte contemporanea collocata nell’ex campo di sterminio e poi smantellata, che qui ha trovato una nuova casa.

Il Memoriale degli Italiani fu voluto, progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) grazie alla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali tra i quali spiccavano i nomi degli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso, dello scrittore Primo Levi, del regista Nelo Risi, del pittore Pupino Samonà e del compositore Luigi Nono che produssero una delle prime installazioni multimediali al mondo.
Allestito ad Auschwitz nel 1979 e inaugurato nella primavera successiva, proprio 40 anni dopo viene presentato a Firenze al termine di una lunga e dolorosa vicenda che ne ha portato prima alla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamento da parte della direzione del museo.
Oggi quindi l’opera ‘rinasce’ grazie a un complesso progetto che ha visto lavorare fianco a fianca Comune di Firenze, Regione, Ministero per i Beni e le attività culturali e la stessa Aned, proprietaria dell’opera, con il sostegno decisivo di organizzazioni come la Fondazione Cr Firenze, Firenze Fiera, Unicoop Firenze, Studio Belgiojoso, Cooperativa archeologia. K-Array, Tempo Reale.
L’Aned, infine, si è incaricata di progettare e realizzare una prima mostra sulla storia della memoria della deportazione italiana lungo i decenni, che ora è visibile al piano terra della struttura.
Oggi, contestualmente all’inaugurazione, partiranno anche le prime visite guidate, rivolte soprattutto alle scuole e coordinate dalle direzioni Istruzione e Cultura, con un calendario di aperture consultabile sul sito cultura.comune.fi.it/memoriale.
Il Memoriale potrà essere visitato gratuitamente su prenotazione esclusivamente con accessi guidati: le visite a cura di MUS.E saranno rivolte alle classi della scuola secondaria di primo e secondo grado e ai giovani e adulti dai 10 anni in su. Le visite saranno attive già giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 maggio alle 9.30, 10.30 e alle 11.30; domenica 12 il pomeriggio alle 15.30, 16.30 e 17.30.
Le visite saranno poi proposte tutti sabati, domeniche e lunedì. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria (per individuali e gruppi: info@muse.comune.fi.it, 055-2768224, per le scuole: didattica@muse.comune.fi.it, 055-2616788).

Firenze, Sala: “Qui per dare una mano all’amico Nardella”

Giuseppe Sala, sindaco di Milano è intervenuto, questo pomeriggio, ad un incontro assieme al sindaco Nardella e alla sindaca di Ancona Valeria Mancinelli nel giardino del circolo Sms di Rifredi.

“Zingaretti ha risposto nell’unico modo in cui poteva rispondere, ma io la considero una battuta, non di più”. Ha affermato  Beppe Sala, rispondendo ai giornalisti a proposito delle dichiarazioni del segretario Pd Nicola Zingaretti, il quale non ha escluso una candidatura a premier dello stesso Sala. “Io ho due anni davanti” come sindaco, ha aggiunto Sala e “sono tanto tempo; per mia cultura voglio essere giudicato alla fine. Così ho fatto con l’Expo, così voglio fare alla fine del mandato, poi si vedrà. In questo momento sono totalmente concentrato su Milano. Però, il sindaco di Milano deve far sentire le sue ragioni, deve portare il suo contributo. Io questo faccio, e questo è il motivo per cui sono oggi qua dall’amico Nardella”.

Per Sala i sindaci possono essere un esempio per il Pd nazionale: “Da quel punto di vista noi possiamo portare un contributo. Ma in campagna elettorale è difficile che vengano fuori proposte, per cui io guardo con molta attenzione a queste europee, con forse più attenzione ai miei amici e colleghi che sono candidati, ma la vera proposta ai cittadini verrà fuori dopo le elezioni.”

“Ero stamattina con il mio collega Fontana: siamo su due schieramenti diversi, però Fontana la ritengo una persona specchiata”, ha spiegato il primo cittadino di Milano, a proposito dell’inchiesta sulle tangenti nel capoluogo lombardo che ha portato all’arresto di 43 persone, e nel cui ambito è stato rilevato un episodio di “istigazione alla corruzione” nei confronti del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il quale è parte offesa e non è indagato.

“C’è un sistema – ha spiegato ancora Sala – che storicamente ha sempre portato un po’ intorno alla Regione Lombardia, che si è prestato nella storia a un certo livello di illegalità. Il Comune è toccato dal fatto che c’è un dirigente accusato di abuso di ufficio: non voglio dire che la cosa non sia grave, però a questo punto sembra non ci siano dei soldi che corrono. Stiamo ad osservare. Però, togliendoci un po’ dalle considerazioni politiche, la mafia e la criminalità esistono anche da noi, non l’ho mai nascosto. Si tratta di fronteggiarla e di dare un esempio diverso”, ha concluso Sala.

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