Cassa integrazione al Maggio: lavoratori, “noi il bancomat della Fondazione”

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino attiverà le procedure per il ricorso alla cassa integrazione (Fondo integrativo salariale) per più di 300 dipendenti, tra coro, orchestra, personale amministrativo e tecnici.

Lo fa sapere lo stesso teatro che sul suo profilo Fb ha anche annunciato la cancellazione delle ultime due recite de ‘Il barbiere di Siviglia’ previste martedì 27 ottobre e giovedì 29 ottobre, a causa del nuovo Dpcm. Per quanto riguarda i prossimi spettacoli in cartellone, il teatro cercherà di riprogrammare il ciclo Beethoven di Zubin Metha e la Madama Butterfly e ‘salvare’ l’Otello in programma a partire dal 27 novembre, quindi dopo la scadenza del Dpcm.

Commentando il ricorso alla cassa integrazione, Rosa Maria Di Giorgi, deputata Pd e componente della commissione Cultura auspica che il “sindaco intervenga immediatamente nei confronti del sovrintendente Pereira per bloccare questo atto che suona oltraggioso nei confronti di tutti i lavoratori”. Per Di Giorgi “è incredibile che, a fronte degli appelli del mondo della cultura, a Firenze, primi in Italia, si pensi di dare ristoro ai bilanci delle Fondazioni attraverso il sacrificio ulteriore degli artisti e dei lavoratori tutti. Un atto gravissimo – conclude – che spero venga fermato in tempo dal presidente della fondazione del Maggio, il nostro sindaco”.

“La Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino – ha detto il presidente dell’istituzione, il sindaco Dario Nardella – è stata tra le Fondazioni lirico sinfoniche che nel duro momento della crisi ha fruito di meno di periodi prolungati di Fondo integrativo salariale. Il nostro Teatro è stato il primo teatro d’opera italiano a riaprire e a riattivare un esercizio completo nael pieno delle sue funzioni. Per questo ringrazio il sovrintendente, l’Orchestra, il Coro, i lavoratori tutti. A brevissimo il Maggio studierà delle forme di attivazione della pianta organica che tengano conto delle agevolazioni e integrazioni previste in queste ore dal Mibact. Se necessario accederà al Fondo integrativo salariale in misura limitata per lo stretto necessario per una piena sopravvivenza dell’ente in una fase critica e comune a tutto il Paese ma ci auguriamo molto limitata nel tempo”.

“Siamo il bancomat del teatro, è l’ennesima manovra che tende a fare cassa sulle spalle dei lavoratori, questo non è accettabile alla luce anche dell’esperienza di molte altre Fondazioni che stanno utilizzando l’on line per fare fronte al mantenimento delle attività”, commenta ENRICO SCIARRA segr. gen. Fiale Maggio intervistato da Chiara Brilli

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Dpcm: Nardella, preoccupa molto impatto economico e sociale

‘Governo sia conseguente parole Conte: ristori massimo 10 giorni’

“Ritengo positivo che il Dpcm abbia teso a tutelare la scuola dell’obbligo e almeno una percentuale delle superiori in presenza e abbia fatto uno sforzo per non chiudere gran parte delle attività di lavoro. Ma preoccupa molto l’impatto economico e psicologico sui settori più colpiti dal provvedimento quali la ristorazione, lo sport, la cultura e lo spettacolo”.

Questo è stato il commento al nuovo Dpcm del sindaco di Firenze Dario Nardella. “Per questi settori – prosegue Nardella – il Governo sia conseguente con le dichiarazioni di Conte: azioni immediatamente le misure economiche di ristoro senza perdere tempo perché il tempo ora è decisivo. Ristori immediati, al massimo nell’arco di 10 giorni. Lo abbiamo fatto noi sindaci a marzo nel distribuire quasi mezzo miliardo di euro di buoni pasto, quindi se si vuole è possibile”.

 

Firenze, nuova giunta comunale composta da 5 donne e 5 uomini, Bettini vicesindaca

Benedetta Albanese (Pd) ed Elisabetta Meucci (Italia Viva) entrano nella giunta comunale di Firenze per sostituire Cristina Giachi e Andrea Vannucci, eletti in consiglio regionale nelle liste del Pd alle ultime elezioni amministrative.

La giunta è adesso composta da 5 donne e 5 uomini, con la conferma di una donna nel ruolo di vicesindaca: a Giachi subentra l’assessore Alessia Bettini, che ha anche le deleghe a partecipazione, beni comuni, cittadinanza attiva, manutenzione e decoro. Ad Albanese vanno le deleghe su casa, lavoro, formazione professionale, diritti e pari opportunità, sicurezza urbana; a Meucci vanno università e ricerca, protezione civile, avvocatura, anagrafe, lavori pubblici.

Al Consiglio comunale di lunedì prossimo, si legge in una nota, oltre a illustrare il nuovo assetto della giunta il sindaco Dario Nardella presenterà quattro nuovi consiglieri speciali: Nicola Armentano (coordinatore della Conferenza permanente sulla salute dell’area fiorentina), Mimma Dardano (lotta alle dipendenze, corretti stili di vita, nuove povertà post-Covid), Enrico Conti (statistica), Michele Pierguidi (tradizioni popolari).

La delega al welfare torna a Sara Funaro, che l’aveva già nella scorsa legislatura, mentre a Cecilia Del Re viene affidata la delega al coordinamento dei progetti del Recovery Plan. “A tutti gli altri assessori ho confermato e rafforzato le deleghe come gesto di riconoscimento del lavoro svolto”, ha detto Nardella.

“Non solo raggiungiamo la completa parità di genere tra assessori, ma possiamo lavorare in continuità con l’azione amministrativa di questi anni, con una giunta che metta al centro la forza e l’autorevolezza della squadra”, ha aggiunto il sindaco, secondo cui “è stato fondamentale chiudere rapidamente questa partita, perché con la crisi Covid in atto non possiamo perdere un solo giorno di impegno contro questa terribile pandemia”.

Covid: Nardella, Firenze situazione seria, evitare uscire

Così il sindaco Dario Nardella alla trasmissione Un giorno da pecora su Rai Radio 1. A Firenze e provincia oggi si sono registrati 432 nuovi casi.

“La situazione in città comincia a farsi seria, c’è un aumento esponenziale di contagi. A Firenze gli ospedali hanno molte persone con sintomi Covid, alcune anche gravi: l’ospedale del centro storico”, Santa Maria Nuova, “ha il reparto Covid già tutto pieno. Voglio fare un appello ai fiorentini e ai cittadini delle aree metropolitane: credo che si debba uscire il meno possibile”.   “Il lavoro e la scuola – ha aggiunto Nardella – devono essere difesi, ma si deve contare molto sul senso di responsabilità. A casa è necessario ridurre al massimo le frequentazioni con gli amici, è venuto il momento di stringere un po’: non dobbiamo farci prendere dal terrore, ma ognuno può fare la sua parte”. Il sindaco si è detto “sicuro che non torneremo al lockdown di marzo ma ci saranno misure più restrittive e specifiche, facendo di tutto per salvaguardare la scuola e il lavoro. Sbagliamo a colpevolizzare i giovani, loro sono i protagonisti di questa battaglia, possono fare molto di più e essere decisivi per combattere il contagio”.

Sant’Ambrogio, area Strozzi/Repubblica diventano aree di ‘massimo rispetto’

Confermato il contingentamento dalle 19 alle 2, venerdì e sabato in Santo Spirito con tetto di mille persone e rimane area dunque a presenza limitata con controllo vigili, forze dell’ordine e stewards.

Oltre all’individuazione di 2 aree di massimo rispetto con divieto di stazionamento: piazza Strozzi compresa piazza della Repubblica e  Sant’Ambrogio.

Introduzione di due ‘aree di massimo rispetto’ individuate nell’area compresa tra piazza Strozzi, via Strozzi, via Sassetti, piazza Repubblica, via Pellicceria e nell’area compresa tra piazza dei Ciompi, via Pietrapiana, piazza Sant’Ambrogio e il tratto di Borgo la Croce fino a via Mattonaia: questa la decisione che è stata presa dal Cosp, che si è tenuto oggi pomeriggio in Prefettura. Nelle due ‘aree di massimo rispetto’ il venerdì e il sabato sera, dalle ore 19 alle 2, vigerà il divieto di stazionamento e sarà consentito l’accesso solo per andare in abitazioni private e/o in locali e negozi come previsto dal nuovo Dpcm. Il Cosp ha confermato piazza Santo Spirito come ‘area a presenza limitata’, ovvero con accesso consentito solo a mille persone massimo in contemporanea e contingentamento con varchi agli ingressi nei giorni di venerdì e sabato dalle 19 alle 2. ”Abbiamo lavorato in piena collaborazione – ha raccontato il sindaco Dario Nardella – perché i sindaci si prendono la responsabilità, ma hanno bisogno di supporto. Abbiamo confermato piazza Santo Spirito come area a numero limitato con il contingentamento e abbiamo aggiunto due ‘aree di massimo rispetto’ sulla base del nuovo dpcm, nelle quali si prevede il divieto di stazionamento e si consente il transito solo per andare in abitazioni private e/o nei locali e negozi”.

I controlli nelle due ‘aree di massimo rispetto’ saranno garantiti dalle forze dell’ordine con l’ausilio come sempre della Polizia municipale. ”Nella riunione di questa mattina dei sindaci metropolitani con la ministra Lamorgese – ha detto Nardella – è stato chiarito e precisato che ci sarà il massimo impegno da parte di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza a supporto delle ordinanze dei sindaci. Era quello che chiedevamo per non essere lasciati soli in questa difficile attività di controllo perché è inutile limitare l’accesso alle piazze se poi non lo controlliamo”. Per chi non rispetta il divieto di stazionamento sono previste le multe in regime Covid da 400 euro in su. ”Sarà comunque utilizzato realismo e buonsenso. L’obiettivo è evitare ogni minimo assembramento e qualunque causa, anche solo indiretta, che possa portare a un contatto e a un eventuale contagio”. Il sindaco Nardella fa poi appello al senso di responsabilità dei cittadini: ”Nessuno vuole arrivare a fare le multe. Queste misure servono soprattuto ad aiutare le persone ad avere più senso di responsabilità, a controllarsi di più e a rallentare il contagio che purtroppo nell’area metropolitana di Firenze è molto alto e sta crescendo più velocemente che nel resto della Toscana”.

Proroga tavolini fuori tutto 2020, ok del Comune di Firenze

“Bar e ristoranti potranno tenere tavolini extra all’esterno, per tutto il 2020. Uno strumento in piu’ per garantire il distanziamento tra i clienti, un aiuto concreto per l’economia della nostra citta?”. Lo sottolinea il sindaco di Firenze, Dario Nardella, commentando la proroga alla misura stabilita dal Comune.

Si’ alla proroga del piano tavolini (e sedie). Il Comune di Firenze sposta in avanti la scadenza della misura, riposizionandola al 31 dicembre come previsto dalla conversione in legge dal decreto Agosto. Dopo le valutazioni di Palazzo Vecchio e le richieste delle categorie economiche, l’amministrazione quindi allunga il regolamento a tutto il 2020. Lo fa anche in scia al nuovo dpcm del governo, che, dopo le 18, consente ai locali solo il servizio al tavolo. “La decisione viene presa dunque per cercare, tempo permettendo, di dare ai titolari dei locali maggiore spazio possibile da utilizzare per garantire il distanziamento tra i clienti”, si spiega dal Comune. Sulla proroga e’ al lavoro l’assessore al Commercio e alle Attivita’ produttive Federico Gianassi “che formalizzera’ nei prossimi giorni il provvedimento”.

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