Assemblea pubblica di Priorità alla Scuola a Firenze, “La Regione ci incontri”

Era il 23 maggio scorso quando Priorità alla Scuola scese in piazza al grido de “La scuola si-cura non si chiude”. La prima manifestazione in presenza dopo il lock down. Fu un successo di partecipazione di genitori, docenti e bambini. Mille in piazza SS Annunziata a Firenze come in molte altre piazze d’Italia. A poco meno di sei mesi da quella mobilitazione, la sostanza delle richieste è rimasta immutata a fronte di una Dad al 100% nella quale da oggi sono ripiombati 4 milioni di studenti in virtù del nuovo Dpcm. Stiamo parlando della metà della popolazione scolastica italiana.

Domani  Priorità alla Scuola Toscana tornerà di nuovo in piazza per un’Assemblea pubblica in cui definire le prossime mobilitazioni e rinnovare la richiesta di un incontro con la Regione Toscana. Appuntamento alle 15.30 in piazza Santa croce sotto la statua di Dante.

Costanza Margiotta portavoce di PAS intervistata da Chiara Brilli

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/11/201106_01_PRIORITA-ALLA-SCUOLA.mp3?_=1

SABATO 7 NOVEMBRE, ore 15.30 PIAZZA Santa Croce davanti alla statua di Dante 

Di seguito il comunicato di invito all’assemblea pubblica: 

La scuola è un diritto: deve essere l’ultima a chiudere e la prima a riaprire

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A cinque mesi dalla fine del lockdown si torna a chiudere le scuole. Da aprile abbiamo lavorato perché fossero riaperte: non vogliamo che le scuole, di nuovo, siano le prime a chiudere e le ultime a riaprire.

Non possiamo accettare in silenzio le conseguenze di ritardi e mancati investimenti su spazi, personale e prevenzione sanitaria così come non possiamo pagare le conseguenze di un mancato investimento sul trasporto pubblico.

La scuola è di tutti e tutte, senza scuola non ci sono diritti: tutta la città si mobiliti a difesa della scuola.

In piazza discuteremo su quali forme di pressione, espressione e protesta trovare e adottare affinché:

 le allieve e gli allievi delle scuole superiori sia ripristinato il diritto all’istruzione, che non consideriamo in nessun modo garantito attraverso il ricorso alla Didattica a distanza;

 da subito, pubblicamente e con grande trasparenza l’amministrazione proceda – di concerto con le aziende di trasporto e con gli istituti scolastici – a pianificare le condizioni che permettano alle studentesse e agli studenti delle scuole medie e superiori di raggiungere le scuole in sicurezza, senza doversi affollare sui mezzi di trasporto;

 sia istituito un sistema di tamponi e tracciamento rapido dedicato alle scuole.

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L’assemblea si svolgerà nel rispetto delle disposizioni per la prevenzione del contagio da Covid-19. Vi preghiamo di mantenere il distanziamento e di rispettare l’obbligo di mascherina. Potete portarvi uno sgabello o dei cuscini per sedervi.

“Priorità alla Scuola”, giovedì 25 giugno manifestazione nazionale

?Firenze, giovedì 25 giugno, dalle ore 18, si svolgerà la manifestazione nazionale del Comitato “Priorità alla Scuola” in più di 40 città italiane per ribadire le richieste già avanzate al Governo negli ultimi due mesi.

“Insegnanti, genitori, educatori/trici, studenti e studentesse delle scuole e dell’università e personale ATA saranno in piazza per chiedere che il diritto all’educazione e all’istruzione sia garantito a tutte e a tutti”, si legge in un comunicato a firma Comitato “Priorità alla Scuola”.

“La comunità scolastica chiede di ripartire in presenza da settembre senza riduzioni dell’orario scolastico. Bambine, bambini, giovani, insegnanti, lavoratori/trici e famiglie hanno resistito per tre mesi, materialmente e psicologicamente, per far fronte all’emergenza sanitaria. Dopo questo enorme sforzo collettivo, con quasi tutte le attività produttive del Paese già riavviate, anche il mondo della scuola, da settembre, deve ripartire in presenza perché senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita, né umana, né economica”.

Il 25 giugno le manifestazioni si svolgeranno in contemporanea nelle seguenti 45 città: Firenze, Roma, Trento, Ravenna, Genova, Reggio Emilia, Pisa, Livorno, Pontedera, Perugia, Milano, Cremona, Lucca, Ancona, Civitanova Marche, Parma, Vicenza, Arezzo, Pistoia, Udine, Faenza, Torino, Padova, Ferrara, Napoli, Collegno, Vercelli, Brescia, Verona, Prato, Matera, Taranto, Aosta, Bologna, Forlì, Sassari, San Remo, Bergamo, Potenza, Torre Pellice, Imola, Brindisi, Palermo, Terni, Cuneo, Cesena, Cosenza, Mantova. Ma la lista è ancora in aggiornamento.

Oggi a Palazzo Vecchio, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione. Gimmy Tranquillo ha intervistato Costanza Margiotta del ‘Comitato Priorità alla Scuola nazionale’ ed il Presidente della Città di Firenze di Confesercenti, Santino Cannamela:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200623_04_MANIFESTAZIONE-SCUOLA_MARGIOTTA-CANNAMELA.mp3?_=2

Firenze, oltre mille in piazza “La scuola si-cura non si chiude”

Al grido di «La scuola si-cura non si chiude» dal loggiato di piazza Ss. Annunziata, si è concluso l’intervento di Costanza Margiotta, docente universitaria e mamma fiorentina, promotrice del comitato Priorità alla Scuola che ha dato vita alla mobilitazione nazionale di oggi. Oltre mille tra insegnanti, studenti, genitori e bambini sono scesi in piazza a Firenze così come in 20 città italiane per chiedere che da settembre si “torni tutti in classe”.

Da Roma a Firenze, da Milano a Bologna, da Genova a Napoli si sono svolte manifestazioni organizzate dal comitato “Priorità alla scuola”. “Apertura delle scuole in presenza e in continuità da settembre”: è la richiesta che ha unito le piazze da Nord a Sud. Indossando mascherine e mantenendo le distanze di sicurezza, i partecipanti hanno esposto striscioni e intonato slogan come “finché c’è il pc noi rimaniamo qui” e “la scuola dimenticata in piazza è tornata”. Tanti i bimbi che, muniti di gessetti, hanno ‘colorato’ i sit-in.

“C’è stata una grande partecipazione” hanno sottolineato dal Comitato aggiungendo: “In oltre 350 hanno manifestato a Roma, 2000 persone a Milano distribuite di fronte a cento scuole, 500 a Napoli, 1200 a Firenze, 400 a Bologna e 200 a Faenza”.

“L’istruzione è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione italiana, la scuola deve riaprire in sicurezza dando priorità alla didattica in presenza – sostiene il comitato
– A settembre, a ben sei mesi dalla chiusura, non si potrà più parlare di emergenza. La ‘didattica a distanza’ è la didattica dell’emergenza, non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico 20/21”.

Tra le richieste al Governo “più insegnanti, assunzione di precari e precarie, più personale A.T.A, più scuole, più spazi(ovvero rendere agibili le strutture esistenti e costruirne di nuove, temporanee, sostenibili e utilizzare spazi dismessi), più educazione all’aperto, più risorse per la scuola pubblica”.

“Non esiste che la scuola manchi fra le priorità nell’agenda di governo in una fase come questa”. Lo ha detto Cristina Giachi, vicesindaca di Firenze, che ha partecipato oggi alla manifestazione di piazza Santissima Annunziata indetta dal comitato ‘Priorità alla scuola’.

Alcune voci raccolta durante la manifestazione di Firenze da Chiara Brilli

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/05/200525_SPECIALESCUOLA.mp3?_=3

 

In piazza anche l’assessora comunale all’istruzione, Sara Funaro. “Siamo riusciti a fare passi avanti attraverso la possibilità di fare i centri estivi – ha spiegato – ma abbiamo detto in maniera molto chiara che ora bisogna avere certezze per la ripartenza a settembre. Come Comuni stiamo avanzando proposte, ma servono risposte in tempi certi e brevi, se no rischiamo di non essere in grado. I nostri bambini hanno bisogno di tornare a scuola a settembre in presenza, e c’è bisogno di non avere didattica alternata: la didattica a distanza è servita per l’emergenza, ma il rischio di creare disparità sociali è troppo grande”

 

Sabato 23 in piazza per il diritto all’istruzione

Il 23 maggio, alle 15.30, in molte città italiane si manifesta per la riapertura delle scuole a settembre in presenza e continuità. A Firenze, la Manifestazione si Svolgerà in p.zza SS. Annunziata. ASCOLTA L’INTERVISTA con COSTANZA MARGIOTTA, una delle organizzatrici

Lo striscione sarà: *“Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”* che APPENDEREMO IN PIAZZA DAVANTI ALL’ISTITUTO DEGLI INNOCENTI.

? DISTANZIAMENTO OBBLIGATORIO DI 2 METRI TRA PERSONE E/O NUCLEI FAMILIARI e USO OBBLIGATORIO di MASCHERINA. Dei cerchi disegnati coi gessetti per terra ci aiuteranno a mantenere le giuste distanze!!

? La mobilitazione parte da qui: https://secure.avaaz.org/it/community_petitions/ministra_della_pubblica_istruzione_lucia_azzolina_priorita_alla_scuola_/

MICROFONO APERTO PER INTERVENTI!

È necessario tenere buone pratiche di comportamento per prevenire il contagio da covid-19.
Tali pratiche potranno aiutare tutti a esercitare il proprio di diritto a manifestare senza timori.

È necessario responsabilmente avere cura della salute di chi partecipa all’iniziativa pubblica aspettando la cura.

Più scuole, più spazi consegnati a scuole e student*, più educazione all’aperto, più insegnanti, assunzione precar*, più personale A.T.A

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COMUNICATO NAZIONALE:

“Priorità alla scuola”
insegnanti, educator*, genitori e student* indicono una INIZIATIVA PUBBLICA

23 maggio 2020 ore 15.30 in molte città italiane

Costituzione italiana, art. 34
La scuola è aperta a tutt*

Costituzione italiana, art. 34 2020:
LA SCUOLA VA APERTA

Più scuole, più spazi consegnati a scuole e student*, più educazione all’aperto
più insegnanti, assunzione precar*, più personale A.T.A

Il 22 febbraio le scuole e servizi scolastici, dai nidi alle scuole superiori, hanno dovuto chiudere le porte in Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, il 5 marzo nel resto d’Italia. Da allora student*, insegnanti e famiglie si sono ritrovati a gestire la didattica a distanza nel silenzio più assoluto del ministro Azzolina e del resto del Governo. Nessuna idea su come intervenire nelle scuole mentre erano chiuse, nessuna proposta su come riaprirle a maggio, a oggi ancora nessun piano concreto su come ricominciare l’anno scolastico a settembre con più insegnanti e personale e la possibilità di pensionamenti per lavoratori e lavoratrici in età a rischio.

A settembre, a ben sei mesi dalla chiusura, di emergenza non si potrà più parlare. Allora la parola la prendiamo noi: insegnanti, educatori/educatrici, genitori e studenti/esse.

La didattica a distanza è la didattica dell’emergenza, a settembre VOGLIAMO SCUOLE APERTE e DIDATTICA IN PRESENZA. Il ministero deve fin da ora operare per rendere agibili le strutture esistenti e per costruirne di nuove, temporanee, sostenibili, per accogliere tutti i soggetti che fanno la scuola.

La scuola va riaperta. A settembre non vogliamo sperimentazioni.
La scuola va riaperta. A settembre non vogliamo turni nella scuola dell’obbligo.
La scuola va riaperta. Anche i nidi, che sono un servizio pubblico essenziale.
La scuola va riaperta. Le classi siano formate da meno student*.
La scuola va riaperta perché solo la scuola aperta offre inclusione, uguaglianza, possibilità di crescita per bambin* e ragazz*.
La scuola va riaperta perché solo insieme possiamo rispettare e sostenere ogni diversità.
La scuola va riaperta perché solo la scuola aperta può fermare la dispersione scolastica.
La scuola va riaperta perché la scuola deve essere in presenza e in continuità.
La scuola va riaperta perché solo così può essere regolare e continuativa.

La scuola va riaperta in sicurezza perché l’istruzione è un diritto e perché bambin* e ragazz* a scuola ci vogliono tornare.
Più risorse per la riapertura della scuola e il potenziamento in presenza.

Perché la scuola sia un luogo riaperto, accogliente e sicuro per TUTT*.

Distanti ma uniti: FIRENZE, ROMA, FAENZA, MILANO, TORINO, BOLOGNA, CAGLIARI, NAPOLI , REGGIO EMILIA, MODENA, GENOVA, (in ordine cronologico) … In aggiornamento!

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