Sicurezza, Firenze: installate in città 63 nuove telecamere di sorveglianza

Questa mattina il sindaco Dario Nardella, accompagnato dall’assessore alla Sicurezza urbana Andrea Vannucci e dai rappresentanti di Silfi spa, ha inaugurato di persona una delle nuove telecamere, quella posta all’incrocio tra via di Brozzi e via della Saggina. Con i 63 nuovi dispositivi installati arrivano a 818 gli apparecchi presenti sul territorio del Comune.

“Prosegue il nostro impegno sulla sicurezza – ha detto il sindaco Dario Nardella – e prosegue in modo coerente, efficace e intelligente perché abbiamo sempre sostenuto che la sicurezza rappresenti un diritto dei cittadini, che non può essere lasciata al fai da te e al far west e che debba essere garantita da un lato dalle forze dell’ordine e dall’altro dal Comune. Il nostro piano delle telecamere va avanti così come quello dell’illuminazione pubblica per avere strade, piazze e giardini più sicuri”. “Abbiamo mantenuto l’impegno di arrivare a 750 telecamere entro la fine dello scorso mandato, ora abbiamo già superato quota 800 – ha continuato Nardella -. Il nostro obiettivo è toccare quota mille nell’arco di poco tempo e sarà un altro traguardo importante per la città. Siamo di gran lunga la città con la più alta concentrazione di telecamere per abitante. In città c’è una rete di videosorveglianza che può essere utilizzata sia dalla Polizia municipale che dalle forze dell’ordine attraverso il sistema di collegamento tra le centrali operative che consente ai cittadini di sentirsi più tranquilli e alle forze dell’ordine e alla Polizia municipale di intervenire tempestivamente qualora fosse necessario”.

“Abbiamo raggiunto risultati significativi – ha detto l’assessore Vannucci -: all’inizio dello scorso mandato le telecamere attive erano 150, mentre alla fine, a maggio scorso, erano 750; adesso sono 818. Tra i mesi di giugno e luglio scorsi ne sono state accese circa 70. Questi numeri dimostrano che c’è stato un grande e costante investimento da parte dell’amministrazione comunale su questo settore per assicurare la sicurezza urbana, per garantire la quale lavoriamo anche sui fronti della prevenzione e della deterrenza. L’installazione delle telecamere coinvolge tutti i quartieri ed è un progetto in continuo ampliamento”.

Nardella
il Sindaco di Firenze si prepara a installare la telecamera

La videosorveglianza a Firenze è messa in atto al momento da 818 telecamere, collegate tra loro da una rete in fibra ottica a un sistema centrale di supervisione, gestione ed archiviazione. Le immagini sono rinviate dal sistema in tempo reale alle sale operative di Polizia municipale, Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza oltre che alle sale gestione semaforiche della Direzione Mobilità e di Silfi e alle sale operative del 118, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco.

Le nuove telecamere si trovano nei quartieri 1, 2 e 5. Sono state installate in centro storico (area Sant’Ambrogio e via dei Benci e San Niccolò in Oltrarno), nel quartiere Leopolda e nelle zone del Parterre, di Campo di Marte e Varlungo-Rovezzano. Le telecamere sono state installate nelle zone maggiormente sensibili della città, tenendo conto sia delle priorità concordate con la prefettura in sede di Cosp che delle segnalazioni dei presidenti di Quartiere e dei cittadini.

Nardella e Vannucci
Nardella e Vannucci

Sentiamo le parole dell’assessore Andrea Vannucci, intervistato questa mattina da Domenico Guarino.

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Aggressione carcere Livorno, Cosp chiede interventi

Cosp: “Vicinanza e solidarieta al poliziotto ferito. Quali azioni sono state intraprese nei confronti dell’aggressore da parte delle autorità preposte?”

“Dopo la denuncia della Federazione sindacale del Cosp sull’inaudita aggressione compiuta ai danni di un poliziotto penitenziario colpito violentemente alla testa con uno sgabello lanciato da un detenuto del carcere di Livorno non nuovo a simili azioni, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria con una singolare nota del 19 febbraio scorso indirizzata alla direzione del carcere di Livorno, al comando della casa circondariale e al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Toscana, esprime ‘vicinanza e solidarieta’ al poliziotto chiedendo quali azioni siano state intraprese nei confronti dell’aggressore da parte delle autorità preposte”. E’ quanto riportato in una nota a firma del Cosp.

“Il coordinamento sindacale penitenziario per conto della segreteria interregionale Toscana-Umbria a firma di Santo Di Pasquale in una nota inviata al Provveditore ha chiesto quali provvedimenti disciplinari sono stati adottati nei confronti del detenuto e quali strumenti sono garantiti al personale per tutelare l’integrità fisica, le condizioni di sicurezza e l’incolumità di chi quotidianamente è chiamato a svolgere un duro servizio sempre più oneroso”, ha ripreso il comunicato.

“Il sindacato nel sollecitare l’immediato allontanamento dell’autore dell’aggressione in altra struttura penitenziaria, ricorda la circolare emanata dal capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Basentini che prevede esplicitamente il trasferimento in altri istituti per gravi motivi di sicurezza di detenuti responsabili di aggressioni, anche solo tentate, agli agenti di polizia penitenziaria, al personale sanitario, agli operatori e altri detenuti. A distanza di giorni dall’evento il Cosp in una ulteriore nota ha chiesto quali provvedimenti siano stati adottati nei confronti dell’aggressore. Il sindacato chiede se al riguardo l’amministrazione penitenziaria abbia provveduto alla trasmissione degli atti alla competente autorità giudiziaria e se sia stato disposto il trasferimento del detenuto”- conclude il sindacato.

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