Fisco: azienda del marmo evade oltre 7 mln, 3 denunciati

Nell’operazione ‘Black murble’, sono stati scoperti oltre 7 milioni di euro sottratti al fisco, attraverso un giro di fatture false per più di 4 milioni e mezzo e quasi 1,4 milioni di Iva evasa, da parte di un gruppo di imprese versiliesi operanti nel settore del marmo, riconducibili ad uno stesso nucleo familiare.

La guardia di finanza di Viareggio (Lucca) ha scoperto alcune aziende del marmo in una situazione di forte evasione del fisco, per un valore oltre i 7 milioni di euro, con l’operazione denominata ‘Black marble’, marmo nero, che ha portato alla denuncia di tre persone e al sequestro preventivo, tra l’altro, di due appartamenti a Forte dei Marmi come chiesto dalla procura e accolto dal gip per quasi 760mila euro. Partita nel settembre 2016, l’attività ispettiva ha visto anche quattro verifiche fiscali e cinque controlli nei confronti delle aziende del gruppo.
Il giro di fatture false, emesse ed utilizzate dalle società, erano utilizzate per giustificare solo cartolarmente la compravendita di ingenti quantitativi di marmo, sia sul territorio nazionale che in Spagna. Per queste ultime operazioni, le aziende della Versilia si avvalevano di una società con sede formale alle Isole Baleari ma di fatto operante in Italia e riconducibile agli stessi imprenditori.
I legali rappresentanti delle società versiliesi sono stati denunciati per i reati di emissione ed utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, mentre al legale rappresentante della società spagnola è stata contestata anche l’omessa presentazione delle previste dichiarazioni annuali.

Investe giovani in darsena: un morto, pirata della strada arrestato

E’ stato arrestato e trasferito in carcere l’automobilista che questa mattina poco prima delle 5, a viale Europa in Darsena a Viareggio (Lucca), ha investito due giovani che stavano attraversando la strada ed uno dei quali è morto.

Si tratta di un 25enne, trovato dai carabinieri nella sua casa di Torre del Lago (Lucca). L’uomo ha abbandonato l’auto sulla quale viaggiava, una Lancia Y, poco distante dal luogo
dell’incidente. Importanti sono state le testimonianze di alcune persone presenti al momento dei fatti e che hanno permesso ai militari di risalire all’identità del conducente. Il 25enne è stato portato prima al pronto soccorso dell’ospedale Versilia
per le analisi tossicologiche e poi trasferito presso la compagnia dei carabinieri di Viareggio, diretta dal capitano Edoardo Cetola, dove è stato interrogato prima di essere
condotto nel penitenziario. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio stradale, oltre a lesioni gravi. La vittima dell’investimento è Andrea Lucchesi, 21 anni, di Lucca. Ferito gravemente un suo amico di 25 anni, anche lui di Lucca: è ricoverato all’ospedale di Livorno.

Dagli accertamenti svolti sarebbe risultato positivo all’alcool test e all’hashish il 25enne in carcere a Lucca. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine il tasso alcolico presente nel 25enne sarebbe stato di 1,10g/l.

Un minuto di silenzio per ricordare il giovane morto questa mattina  è stato osservato questo pomeriggio prima dell’inizio del secondo corso mascherato del Carnevale di
Viareggio. La presidente della Fondazione Maria Lina Marcucci, dal palco, ha voluto così ricordare il giovane deceduto. Nell’investimento è rimasto ferito, in modo molto grave, un
amico della vittima.

Versilia: pirata strada in Darsena, morto uno dei due giovani investiti

E’ morto uno dei due giovani investiti questa mattina in Viale Europa in Darsena a Viareggio (Lucca), da un’auto il cui conducente non si sarebbe fermato a prestare soccorso e che è stato rintracciato dai
carabinieri che stanno svolgendo le indagini.

Il ragazzo di 21 anni, fanno sapere dall’ospedale Versilia, è deceduto appena salito sull’elicottero Pegaso che avrebbe dovuto trasferirlo nel nosocomio di Livorno. L’altro giovane, di 23 anni, è stato invece trasferito all’ospedale livornese e
dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico.

Treno deragliato, Ultras Viareggio: ‘Basta stragi’

Gli ultras del Viareggio, ieri in trasferta a Genova sul campo del Ligorna (serie D), hanno esposto uno striscione in tribuna con la scritta ‘Basta stragi ferroviarie’, dopo l’incidente avvenuto giovedì alle porte di Milano, col deragliamento di un treno che ha causato tre vittime e decine di feriti.

Gli ultras del Viareggio sono sempre stati sensibili alla questione e nelle loro trasferte hanno sempre cercato di sensibilizzare i tifosi delle altre squadre sul tema della sicurezza ferroviaria. Come noto, Viareggio fu colpita dal disastro ferroviario del 29 giugno 2009, che causò 32 morti, numerosi feriti e danni ingenti.

Strage Viareggio: famiglie vittime, “Stop transito merci pericolose”

I familiari delle 32 vittime della strage di Viareggio del 29 giugno 2009, aderenti all’associazione ‘Il Mondo che vorrei’, annunciano di aver scritto ai vertici delle Ferrovie e di aver preso iniziative per stimolare miglioramenti nella sicurezza ferroviaria.

“A seguito del continuo silenzio, nonostante una sentenza e le seguenti motivazioni, sul tema della sicurezza ferroviaria da parte delle istituzioni – si legge -, visto il continuo verificarsi di incidenti, tra cui alcuni simili per dinamica all’incidente di Viareggio” e “avendo rilevato che nel solo 2017 ci sono stati 30 incidenti ferroviari con feriti e in alcuni casi con conseguenze mortali”, “tutto questo ha posto la nostra associazione ad intraprendere azioni dirette verso gli organi che per loro natura dovrebbero automaticamente preservare prima di tutto la vita umana”.
“Così – prosegue il testo – abbiamo sollecitato i Comuni della Versilia, la provincia e la Regione (che hanno sottoscritto un documento dell’associazione), a prendere impegno formale nella salvaguardia dei propri concittadini nell’attraversamento del proprio territorio di merci pericolose su rotaia”.
I familiari ricordano di esser stati relatori nella Commissione speciale sulla Sicurezza nel Lavoro istituita dal Comune di Lucca e “di aver inviato una lettera direttamente alle Ferrovie dello Stato e alle sue controllate (Rfi, Trenitalia, Logistica), facendo richiesta di inviare il Documento sulla Valutazione del Rischio nella tratta del nostro Comune (Viareggio), poiché la sentenza ha sottolineato come nel trasporto di merci pericolose, Ferrovie ometta totalmente un’attenta analisi del rischio. Tutto questo, come molte volte abbiamo sottolineato nelle varie sedi istituzionali, mette fortemente a rischio la vita dei cittadini che vivono nel raggio di 500 metri a ridosso della ferrovia”.

Viareggio, rubato anche il ‘Gesù nero’ dal presepe

Ad un solo giorno di distanza dalle polemiche per la comparsa del bambino nero nel presepe, portato a causa dei continui furti del Gesù originale, anche la nuova statuina è stata rubata

“Non ci crederete: dopo quello bianco, si sono fregati anche Gesù Bambino nero”. E’ il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro ad annunciare sulla sua pagina facebook che nel presepe allestito dal Comune in piazza Mazzini non c’è più il Gesù bambino nero che da ieri aveva alimentato anche la discussione sui social.

Lo stesso sindaco aveva scritto che dopo che in passato era sparito il bambinello bianco avevano messo quello di colore sperando che non lo rubassero. “Visto che i Gesù bambini bianchi qualche genio se li portava via appena messi, un’anima buona ne ha portato uno nero, per vedere se rubano anche quello. Magari un ladro pentito, o un cittadino anticonvenzionale che ha visto la culla vuota. Non si può mai sapere, a Natale succedono le cose più strane”; ma evidentemente non è servito e anche questo è sparito.

La notizia aveva immancabilmente fatto scoppiare la polemica tra gli esponenti politici viareggini.

“A Viareggio la tradizione ha dovuto cedere alla strumentalizzazione – dice la consigliera regionale della Lega Nord, Elisa Montemagni -. Non c’è dubbio che Gesù rappresenti tutti i cristiani e, certo, ogni modalità con la quale egli viene rappresentato non è un problema. Ma mi chiedo se sia giusto strumentalizzare così una tradizione della nostra cristianità. La palese ostentazione di buonismo a fine propagandistico è evidente dato che a nessuno sfugge che il Bambin Gesù abbia un colore della pelle diverso da quella di Giuseppe e Maria”.

Diversa la posizione del coordinatore di Forza Italia in Comune, Alessandro Santini: “A me il Bambin Gesù nero non dispiace affatto, anche perché un bambino nato a Betlemme da genitori di Nazareth, morto a Gerusalemme, sicuramente non era di carnagione bianca, non aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri”.

E poi su Facebook: “Ma la Madre bionda? Almeno un San Giuseppe mulatto” – “Io non te lo vorrei dire ma si sa che Gesù non è figlio di Giuseppe” – “In fin dei conti proprio bianco non sarà stato… W i colori anche a Natale”.

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