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Ordine degli Architetti: “Ponte del Giglio, ripensare il progetto”
Riportiamo il comunicato dell’Ordine degli Architetti di Firenze sull’opera in oggetto e indirizzato alle Amministrazioni.
“Da molti anni si discute del collegamento delle due sponde dell’Arno su più tratti del suo percorso nel territorio fiorentino. Da ottobre 2017 si parla del nuovo ponte sull’Arno che dovrebbe collegare Signa a Lastra a Signa e già a dicembre dello stesso anno era stato presentato il progetto del ‘ponte del Giglio’.
Nel tempo quest’opera è tornata poche volte alla ribalta delle cronache del territorio, per un percorso di realizzazione che sembrava renderne difficile l’attuazione. Ora si è ripresentata con tanto di presentazione del progetto e con l’annuncio da parte del sindaco di Signa del ritiro del ricorso al Tar contro la nuova pista dell’aeroporto di Peretola.
L’Ordine degli Architetti di Firenze
Escrementi di cane e blatte in cucina, chiuso bar a Signa
Stop all’attività di preparazione e somministrazione di alimenti da parte di un bar di via Roma, a Signa (Firenze).
Il provvedimento di sospensione, per un tempo non inferiore a un mese, è stato emesso dalla Asl su richiesta dei carabinieri del Nas a causa delle scarse condizioni igienico sanitarie.
Nella cucina, spiegano i militari in un comunicato, è stata accertata “la presenza diffusa di feci di cinque cani chihuahua che si muovevano liberamente nel locale, avendo a disposizione ciotole di cibo e acqua”.
Accertata inoltre la presenza di blatte e di sporcizia in tutti gli ambienti. Sempre i carabinieri del Nas nei giorni scorsi hanno scoperto una cucina abusiva in un bar gestito da cittadini cinesi in via Sant’Antonino, nel centro di Firenze. Al titolare è stata contestata una sanzione amministrativa di mille euro.
Capannoni-alveare, chiudono 6 aziende
Portata a termine un’importante operazione congiunta tra Guardia di Finanza, Asl e Ispettorato del Lavoro che ha portato alla scoperta di lavoro sommerso, clandestini e sfruttamento in capannoni-alveare. Sei aziende di abbigliamento chiudono tra i comuni di Signa e Campi Bisenzio.
Scambio informativo e collaborazione operativa tra Guardia di Finanza, Asl e Ispettorato del Lavoro per contrastare capannoni-alveare con i relativi fenomeni di evasione fiscale, sfruttamento del lavoro nero e/o irregolare e sfruttamento della manodopera clandestina.
Sette aziende irregolari su sette controllate in cinque capannoni-alveari fatiscenti, con 53 addetti non in regola su 62 impiegati, di origine cinese o pachistana, “intenti a lavorare in condizioni di particolare degrado, in ambienti privi di qualsiasi requisito di sicurezza”, con cucine all’interno dei bagni. Questo il bilancio di un intervento delle Fiamme gialle del comando provinciale di Firenze, condotto con Asl e Ispettorato territoriale del lavoro a Sant’Angelo a Lecore, fra i comuni di Campi Bisenzio e Signa (Firenze).
Dei lavoratori controllati, 18 sono risultati irregolari, e 35 completamente privi di contratto di lavoro: fra questi ultimi, 23 sono risultati clandestini, e in quanto tali segnalati alla procura di Firenze, così come i cinque datori di lavoro.
Per 6 ditte su 7 è stata disposta la sospensione dell’attività. Le sanzioni amministrative comminate ammontano a circa 250mila euro.
La Guardia di finanza sta tuttora effettuando verifiche per ricostruire i rapporti commerciali delle ditte, terzisti nel campo dell’abbigliamento e della pelletteria, che producevano per aziende italiane.
Maltrattamento in famiglia: picchiava il padre, arrestato a Signa
Questa notte i Carabinieri della Compagnia di Signa hanno arrestato un giovane di 24 anni per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Il ragazzo, già noto alle forze di polizia, a seguito di un alterco avuto per futili motivi con il padre 48enne l’ha violentemente strattonato, insultato e minacciato di morte. Il malcapitato, stanco delle ripetute vessazioni, ha richiesto l’intervento dei carabinieri che giunti prontamente sul posto sorprendevano l’uomo in flagranza di reato traendolo in arresto. La vittima ha fatto ricorso alle cure dei sanitari che le riscontravano varie escoriazioni mentre per l’ uomo si sono aperte le porte del carcere di Sollicciano.
Patti per videosorveglianza: firma contro criminalità e degrado
Firmati oggi in prefettura gli accordi con i comuni di Empoli, Lastra a Signa, Scandicci e Signa: impegno comune contro criminalità e degrado.
Rafforzare la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e di degrado urbano attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza: aquesto mirano i patti firmati oggi in Prefettura tra il vice prefetto vicario reggente Tiziana Tombesi e i sindaci dei comuni di Empoli Brenda Barnini, Lastra a Signa Angela Bagni, Scandicci Sandro Fallani e Signa.
Dopo il comune di Firenze, che nello scorso febbraio ha già firmato un patto analogo (in prefettura alla presenza del ministro Minniti), Empoli, Lastra a Signa, Scandicci e Signa sono i primi quattro comuni della provincia ad avviare questo nuovo percorso previsto proprio dal titolare dell’Interno, al fine di promuovere la sicurezza urbana integrata, per mezzo di un maggior utilizzo degli apparati di videocamere in quelle aree dei territori comunali maggiormente esposte al rischio criminale.
I patti firmati oggi contengono le finalità da perseguire e gli impegni reciproci tra i sottoscrittori; seguirà da parte delle amministrazioni comunali la redazione dei progetti tecnici di videosorveglianza da sottoporre, entro il prossimo 30 giugno, al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Una volta completato l’esame, comunque non oltre il 31 agosto, la Prefettura trasmetterà i programmi, con una relazione di accompagnamento, al ministero dell’Interno. Qui verrà elaborata una graduatoria nazionale dei progetti pervenuti, sulla cui base verranno concessi i finanziamenti. Per il triennio 2017/2019 è stata autorizzata una spesa complessiva di 37 milioni di euro da distribuire in tutto il Paese.
“Sono soddisfatta di firmare oggi questi patti, ha dichiarato Tiziana Tombesi, che sono il primo passo di un nuovo cammino che può garantire risultati importanti. Innanzitutto, più controllo del territorio e ciò aumenterà il senso di sicurezza dei cittadini. Potranno essere monitorati anche i punti nevralgici della viabilità, le aree commerciali e industriali, i luoghi di maggior aggregazione delle persone, come i parchi. Ogni accordo ha le sue caratteristiche perché tiene conto delle specificità territoriali e delle diverse necessità di ogni realtà comunale. Inoltre, questi patti, ha concluso Tombesi, possono essere anche un impulso per le altre amministrazioni dell’area metropolitana”.