Via al recupero dell’ex Opera Pia a San Giuliano Terme

Entra nel vivo il recupero dell’ex Opera Pia a San Giuliano Terme (Pisa): un investimento che sfiora i 5 milioni di euro e cofinanziato per circa 4,2 da fondi Pnrr.

“E’ un restauro conservativo – spiega l’assessore al bilancio, Matteo Cecchelli – per riqualificare e rifunzionalizzare i fabbricati, ma anche
il ruolo di ‘porta’ del capoluogo considerata la forte vicinanza con la statale del Brennero”. L’obiettivo dell’amministrazione è un intervento di rigenerazione urbana legato al mantenimento delle caratteristiche fondanti del complesso nel suo insieme, ma anche per i singoli edifici, aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Francesco Corucci, “porterà a rivelare gradualmente l’anima rinnovata del complesso edilizio e il suo ritrovato ruolo di aggregatore sociale”. Infine, conclude il sindaco Sergio Di Maio, “San Giuliano Terme vedrà sorgere una rinnovata presenza di spazi con finalità pubblica, senza consumare suolo e recuperando un edificio dal grande valore storico e architettonico: le nuove forme di socialità, penso ad esempio al
coworking, che animeranno questo luogo, segnano un salto di qualità del nostro Comune. Nel complesso edilizio restaurato, precisa il Comune, saranno inserite “funzioni socio-residenziali all’interno dell’edificio principale e funzioni ‘pubbliche’ sugli spazi e i fabbricati del cortile interno: saranno realizzati appartamenti da adibire a residenze funzionali all’emergenza abitativa dotati dei necessari spazi comuni, un locale sociale, uno spazio per
coworking, una sala per incontri pubblici, un micro-nido.

Nel Pisano fanno esplodere sportello Atm Poste, rubati 40.000 euro

La notte scorsa ad Asciano Pisano, frazione del comune di San Giuliano Terme (Pisa), ignoti hanno fatto esplodere lo sportello Atm dell’Ufficio postale, riuscendo a portare via 40.000 euro.

La polizia, intervenuta con scientifica e squadra mobile di Pisa, sta indagando per risalire alle identità dei criminali fuggiti poi a bordo di un’auto grigia. In base alle testimonianze sembra che ad agire siano state 3 o 4 persone travisate: in pochissimo tempo sono riuscite a forzare la porta antipanico e, introdottisi all’interno, hanno fatto esplodere lo sportello Atm verosimilmente con l’utilizzo di una combinazione di acetilene e ossigeno.

Rinvenuto cadavere carbonizzato vicino ad un campo nel Pisano

Rinvenuto da parte di una giovane ieri pomeriggio il  cadavere carbonizzato di un uomo è sul ciglio di un fossato ad Orzignano, frazione del comune di San Giuliano Terme (Pisa), lungo via di Pescina. Il corpo è stato ritrovato nelle vicinanze di un campo di girasoli. Sul posto i carabinieri. Da quanto appreso asl momento gli investigatori non escludono alcun ipotesi sulle cause.

Rinvenuto ieri il cadavere di un uomo che da un primo esame del cadavere, in base a quanto spiegato, potrebbe essere di origine straniera. Da quanto appreso sarebbero stati trovati più punti di innesco delle fiamme.
Il ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio intorno alle 18.00. Ad accorgersi del corpo una ragazza che stava facendo una passeggiata e che ha dato l’allarme.

Per primi sono intervenuti i sanitari inviati dal 118, poi allertati i carabinieri della
stazione di San Giuliano Terme (Pisa) a cui poi si sono aggiunti i colleghi del nucleo investigativo di Pisa.

Sul posto il medico legale e anche la sostituto procuratore di Pisa Lydia Pagnini. E’ arrivato poi anche il sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio: “E’ un episodio grave quello che
è accaduto nel nostro territorio – ha commentato il primo cittadino una volta arrivato sul posto e dopo aver parlato con gli inquirenti -, aspettiamo lo sviluppo delle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Pisa per capire cosa è successo, per il momento è prematuro sbilanciarsi”.

Gdf Firenze: facevano ‘cartello’ per vendere divise, interdetti 9 imprenditori

Un’inchiesta della GdF di Firenze ha scoperto un ‘cartello’ di imprenditori volto a vendere divise per Comuni ed enti pubblici. L’operazione è stata condotta anche dal pm fiorentino Leopoldo De Gregorio. I 9 imprenditori sono titolari di ditte toscane che producono capi di abbigliamento da lavoro. Indagati anche tre funzionari pubblici.

I nove imprenditori sono stati interdetti per aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata a turbare il corretto svolgimento delle procedure di affidamento di pubbliche forniture, in particolare divise, per Comuni e altri enti pubblici. Le indagini della GdF, avviate dopo una denuncia presentata due anni fa dall’ufficio anticorruzione, trasparenza e controlli del Comune di Firenze, avrebbero “messo in luce alterazioni nelle procedure di affidamento indette da alcuni Comuni ed enti pubblici della Toscana”. Tali imprese, in circa cinque anni, sono risultate più volte aggiudicatarie delle gare bandite da alcuni enti pubblici, territoriali e non, per l’acquisizione prevalentemente di divise e accessori per la polizia municipale, per servizi di guardiania e di rappresentanza.

L’inchiesta avrebbe svelato l’esistenza di un ‘cartello’ di imprese. “Sarebbe emerso un forte vincolo a carico di alcune delle principali società attive nelle forniture dei beni, fondato su interessi perseguiti secondo logiche di non aggressione e accordi attraverso cui alcune aziende si sarebbero divise i territori di diverse regioni del Centro-nord”, si legge nella nota della GdF di Firenze. Le misure interdittive sono state emesse dal gip Alessandro Moneti.
Anche alcuni dipendenti pubblici sono indagati nell’inchiesta. Secondo quanto appreso a tre funzionari pubblici viene contestato il reato di turbativa d’asta. La procura ha perciò chiesto la misura cautelare dell’interdizione dai pubblici uffici sulla quale il gip deciderà dopo l’interrogatorio non ancora avvenuto. Si tratterebbe di un funzionario della polizia municipale di San Giuliano Terme (Pisa), e di due dipendenti dei Comuni di Siena e Cecina (Livorno).
Secondo l’accusa, i funzionari si sarebbero accordati con alcuni degli imprenditori indagati per falsare l’esito di alcune delle gare oggetto dell’inchiesta. Tra i bandi finiti al centro delle indagini nel corso degli anni, ci sono quello per le forniture di divise ai dipendenti della Galleria dell’Accademia di Firenze, dell’Opera primaziale pisana, di fornitura di divise alla polizia municipale di Firenze, di Siena e di Massa.

Pisa, auto travolge ciclista, morto

A San Giuliano Terme (Pisa), una donna avrebbe investito un uomo di 73 anni a causa di un malore alla guida. Conducente sotto choc.

Un uomo di 73 anni è morto stamani poco dopo le 12 mentre era in sella alla sua bicicletta dopo essere stato travolto da un’auto. L’incidente è avvenuto in prossimità di un incrocio a Pappiana, frazione del comune di San Giuliano Terme (Pisa) alle porte di Pisa. La conducente dell’auto è stata trasferita in stato di choc all’ospedale.

Secondo quanto si è appreso, la donna avrebbe avuto un malore alla guida e con la sua auto ha letteralmente travolto il ciclista, che è stato rianimato al lungo sul selciato ma non ha mai più ripreso conoscenza. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dell’incidente.

San Giuliano Terme (Pisa): cittadinanza onoraria a Lucano

Potrebbe essere assegnata già entro l’anno la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, da parte del Comune di San Giuliano Terme (Pisa), piccolo centro alle porte del capoluogo governato dal centrosinistra.

Ieri sera infatti, su sollecitazione di Rifondazione comunista, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che avvia l’iter per arrivare al conferimento della cittadinanza onoraria a San Giuliano Terme.
“A quanto ci risulta – esulta la Rete delle città in comune – si tratta del primo comune in Italia ed è un segnale importantissimo, del quale ringraziamo l’amministrazione comunale comune pisana, ma anche un’iniziativa, quella della concessione della cittadinanza onoraria al sindaco della cittadina calabrese, che stiamo promuovendo in queste ore nei consigli comunali ove siamo presenti (quindi in moltissimi comuni d’Italia), aderendo e facendo nostra quindi la campagna in questa direzione lanciata da ReCoSol.”

“Riteniamo infatti che vada compiuto il massimo della pressione istituzionale e politica perché la partita in corso è la non cancellazione di un’esperienza che non solo parla di giustizia umana e sociale ma, dimostrando anche di funzionare, mette in crisi la narrazione che ci viene drammaticamente propinata dal governo”.
Infine, la Rete delle città in comune annuncia la sua completa adesione alla “prossima manifestazione nazionale antirazzista e appunto a difesa di Lucano e del modello di accoglienza della cittadina calabrese”.

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