Pisa, Leonardo produce l’elicottero senza pilota AwHero

Leonardo apre un nuovo stabilimento a Pisa “per rispondere a un mercato in rapida crescita”, quello degli elicotteri a pilotaggio remoto come AwHero.

Leonardo ha inaugurato oggi un nuovo stabilimento a Pisa dedicato allo sviluppo e alla produzione dell’elicottero a pilotaggio remoto AwHero. Presentato sempre oggi il primo modello di pre-produzione del velivolo nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato l’ad Alessandro Profumo, il presidente della Toscana, Enrico Rossi, il vicesindaco Raffaella Bonsangue insieme ad altre autorità civili e militari cittadine.

“Questa nuova struttura – ha detto Profumo – è rappresentativa della strada che Leonardo sta percorrendo: investiamo in tecnologie di ultima generazione e in risorse altamente qualificate per rispondere a un mercato in rapida crescita. Il settore dei velivoli senza pilota è uno dei pilastri della nostra strategia di crescita e vogliamo diventare leader di mercato in questo campo”.

L’apertura dello stabilimento è il frutto di un programma cresciuto significativamente nel corso degli anni. Lanciato nel 2012 nell’ambito di una joint venture con Ids spa, Sistemi Dinamici Spa, dal 2016 è stato acquisito totalmente da Leonardo e dai 28 occupati di allora si è passati ai 60 di oggi.

Quanto all’elicottero a pilotaggio remoto pesa circa 200 kg ed è il primo con struttura e aerodinamica modificata, un nuovo sistema di alimentazione, un nuovo albero di trasmissione del rotore di coda e un nuovo motore con raffreddamento a liquido. Ha effettuato il primo volo, durata 10 minuti, a Nettuno (Roma) a dicembre, mentre un secondo elicottero di pre-produzione volerà tra pochi mesi in attesa della certificazione militare italiana prevista alla fine del 2019. Per Profumo AwHero è “la soluzione perfetta in termini di costo/efficacia per compiti quali monitoraggio del patrimonio ambientale e delle infrastrutture critiche, supporto alle operazioni di salvataggio e protezione civile, valutazione dei danni in caso di disastri e sorveglianza dei confini”.

Enrico Rossi, presidente della Regione, ha detto: “La Toscana non è solo terra di straordinarie bellezze artistiche e paesaggistiche, ma anche di ricerca scientifica e alta tecnologia e la presenza di Leonardo a Pisa e nella nostra regione lo testimonia. La parola Leonardo in Toscana non ricorda solo le celebrazioni di un Cinquecentenario importante ma ci richiama anche a una presenza forte e attiva dal punto di vista industriale, una presenza che oggi fa un ulteriore salto di qualità. Grazie ai fondi europei abbiamo dato un contributo, piccolo ma significativo, di 800 mila euro a sostegno del percorso di ricerca e di innovazione sul prodotto che viene presentato oggi e negli ultimi dieci anni, sempre grazie ai fondi europei abbiamo supportato per una cifra complessiva di 15 milioni di euro numerosi altri progetti di Finmecccanica prima, di Leonardo poi”.

Il presidente ha rivendicato “questa scelta di sostenere con i fondi europei e regionali non solo il tessuto della piccola e media impresa ma anche le grandi imprese: perché in molti casi quello che abbiamo investito ha fatto la differenza nella scelta, per alcune grandi aziende, di continuare e o meno a investire in Toscana”.

“Siamo – ha concluso Rossi – una terra di ricerca, di scienza, di innovazione, di crescita nei settori tecnologici più avanzati. Qui siamo di fronte a un’azienda che svilupperà un’invenzione che ci interessa anche direttamente perché questo elicottero a guida remota potrà essere utilizzato anche per il governo del territorio, per la protezione civile, per comparti economici di grandi potenzialità, come l’agricoltura di precisione”.

Toninelli a Renzi: mi vuole querelare? Vuol dire che lavoro bene

“Se Renzi mi vuole querelare è una buona notizia perché vuol dire che sto facendo bene il mio mestiere. Io ho semplicemente detto che i soldi” per gli aeroporti di Firenze e Pisa, “devono rimanere in Toscana, devono essere utilizzati bene, e che ci sono delle stranezze nello stanziamento dei soldi”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli a margine di una visita al viadotto Puleto sulla E45, nella zona di Valsavignone.

“Nonostante le stranezze – spiega il ministro – quelle risorse le voglio tenere lì ma nel rispetto della legge che dice che Pisa e Firenze sono un popolo unico aeroportuale strategico. Non vedo il perché dalla sera alla mattina Renzi abbia fatto un altro contratto di programma, in attesa che il giorno dopo venisse pubblicata, in Gazzetta ufficiale la legge che diceva che Pisa e Firenze sono un polo unico, per destinare solo a Firenze i soldi. Io li voglio destinare a tutta la Toscana, come peraltro prevede la stessa legge voluta da Renzi.”

Sul Tav Toninelli ha aggiunto che “c’è un dibattito all’interno del governo che si potrà finalmente aprire perché sappiamo finalmente che cos’è il Tav. Oggi una commissione indipendente ha fatto un’analisi costi benefici che ci dice che il Tav costa tra i 7 e gli 8 miliardi in più rispetto ai benefici che produce, e da lì partiamo. Sto facendo molti sopralluoghi in giro per l’Italia e vedo tanti ponti, viadotti, gallerie e strade ammalorate che isolano comunità. In tutta sincerità dico che quegli 8,1 miliardi di soldi italiani, e nessuno mi può contestare questa cifra, io li spenderei meglio in migliaia di piccole e capillari opere di manutenzione diffuse su tutto il territorio nazionale. E’ meglio usare questi 8 miliardi per fare un buco in una montagna di cui vedremo probabilmente la fine tra 20 anni e i benefici tra 50, o metterli immediatamente per opere” di manutenzione?”.

“Il governo può decidere di fare dei cambi nelle voci di bilancio – ha osservato ancora il ministro -. Sono soldi già stanziati dai contribuenti italiani che possono essere destinati ad altro. Questo Governo appena arrivato ha visto una tragedia come quella di Genova, che vede le procure chiudere i ponti, e Province che non hanno un centesimo in cassa per la manutenzione delle strade, io penso che si debba pensare due volte a come utilizzare questi soldi”.

“Chi dice che siamo contro le infrastrutture dice una falsità totale – ha detto Toninelli -. Ieri ho incontrato i vertici di Ance, l’associazione dei costruttori edili, che sono ben felici di aver sentito da me che nelle prossime settimane faremo un decreto sblocca cantieri che semplifica le norme del codice degli appalti fatte dal precedente governo, un disastro che ha bloccato i cantieri. Anche semplificare le procedure degli appalti è una grande opera. Il decreto anticiperà la legge delega che riformerà l’intero codice degli appalti perché vogliamo rilanciare l’economia. Questo è un governo che è a favore delle grandi opere necessarie e utili”.

“Con la Lega c’è un’interlocuzione costantemente coerente ed efficace. Abbiamo sempre trovato la sintesi e la troveremo anche in questo. Probabilmente dal dossier da cui partiamo, partiamo da punti di vista molto distanti ma siccome non abbiamo pregiudizi, e sono convinto non li abbia neanche la Lega, quando parleremo gli dirò di impiegare questi 8 miliardi per permettere alla gente di spostarsi e evitare che intere comunità vengano isolate e conseguentemente si spopolino. Per me questa è la scelta migliore dell’utilizzo dei fondi pubblici”.

Regione: “Dal governo nessuna comunicazione su Cpr in Toscana”

Federica Fratoni, assessore regionale all’ambiente e difesa del suolo, chiarisce: “ad oggi non è pervenuta alla Regione Toscana alcuna comunicazione in merito alla volontà del Governo di aprire un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) a Coltano (Pisa)”.

Federica Fratoni ha spiegato che “nel caso in cui dovesse giungere una comunicazione sarà cura della Regione informare e coinvolgere prioritariamente tutti i livelli istituzionalmente interessati”, ma “ad oggi non è pervenuta alla Regione Toscana alcuna comunicazione in merito alla volontà del Governo di aprire un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) a Coltano (Pisa), né sono pervenute comunicazioni ufficiali circa l’intenzione di aprire un Cpr in altre parti del territorio toscano”.

Per Nardini, Mazzeo e Pieroni “leggendo quanto uscito sulla stampa, e le parole dello stesso sindaco di Pisa Michele Conti, sembrava che il percorso fosse invece già partito. Se così fosse, dunque, il ministero dell’Interno sta agendo in totale e assoluta autonomia ma gli ricordiamo che la legge prevede che il presidente della Regione interessata sia preventivamente avvisato. Ribadiamo dunque non solo tutta la nostra contrarietà al progetto – hanno concluso i consiglieri Dem – ma la necessità assoluta che qualsiasi decisione o ipotesi il governo voglia avanzare debba essere preceduta da un confronto approfondito con la Regione e gli enti locali”.

“Riccardo 3 L’avversario” a La Città del Teatro di Cascina

Un importante appuntamento con i classici oltre le apparenze nella programmazione serale de La Città del Teatro di Cascina, il 16 febbraio in prima toscana “Riccardo 3 L’avversario”, ispirato a Riccardo III di Shakespeare e ai crimini del pluriassassino Jean- Claude Roman, già raccontati da Emmanuel Carrère. Una produzione Arca Azzurra Teatro, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Le Tre Corde Compagnia Vetrano Randisi.

Il testo, un adattamento di Francesco Niccolini, rilegge in chiave contemporanea un grande classico di Shakespeare: Riccardo III, oggi demone recluso e indomito, viene qui sottratto al medioevo inglese e diventa abitante del presente, dando vita a una messa in scena che non sarà una pura variazione sul tema ma qualcosa di “meno rassicurante”. L’ambientazione non è quella di un sala da palazzo reale quattrocentesca, ma sul palcoscenico è tutto bianco e verde acido, pareti che ricordano molto da vicino la stanza di un ospedale: un letto, una sedia a rotelle, un grande specchio. Forse ci troviamo all’interno di un ospedale psichiatrico o un manicomio criminale e forse stiamo per assistere a una terapia sperimentale che porterà un paziente ad affrontare gli orrori di cui si è macchiato. O forse siamo proprio dentro la sua mente abitata da incubi e fantasmi.

In scena Enzo Vetrano nel ruolo di Riccardo, Stefano Randisi è Lady Anna, ma è anche un sicario, Giorgio di Clarence, Buckingham, Edoardo e Richmond, e Giovanni Moschella nei panni di tutti gli altri personaggi: un altro sicario, Hastings, Elisabetta, il principino, Margherita, il sindaco di Londra, Stanley. Uno spazio algido dove tutto è fatto della stessa sostanza di cui sono gli incubi: le vecchie foto, le incisioni sbiadite e le apparizioni, in cui i “forse” sono più delle certezze e governano la messa in scena, gli scambi di ruoli, le ambiguità dei personaggi.

Attori, autori e registi teatrali, Enzo Vetrano e Stefano Randisi lavorano insieme dal 1976. Col Teatro Daggide di Palermo, loro città d’origine, Vetrano e Randisi hanno condiviso l’esperienza formativa del teatro di gruppo, orientando la propria ricerca verso il teatro d’attore, l’improvvisazione e la drammaturgia collettiva. Dall’83 al 92 hanno formato una compagnia all’interno della Cooperativa Nuova Scena di Bologna, per la quale hanno scritto, diretto e interpretato diversi spettacoli, e hanno partecipato a vari lavori con Leo de Berardinis.

Nel 1995 hanno fondato l’Associazione Culturale Diablogues, che nel 2015 si è unita ad altre realtà del territorio nella Cooperativa Le Tre Corde, e che spazia da produzioni di spettacoli di ricerca teatrale e musicale alla didattica, da collaborazioni e consulenze artistiche alla progettazione e realizzazione di festival, rassegne ed eventi.

Dal 1999 hanno avviato uno studio sui testi classici che ha fatto conoscere e apprezzare il loro lavoro anche in circuiti di teatro più tradizionale, distinguendosi per uno sguardo innovativo sui testi e gli autori affrontati, in particolare sul teatro di Pirandello. Recentemente hanno affrontato con risultati emozionanti la drammaturgia di Franco Scaldati. Enzo Vetrano e Stefano Randisi sono presenti nel Dizionario dello Spettacolo del Novecento edito nel 1998 da Baldini e Castoldi.

Francesco Niccolini. Nato ad Arezzo il primo giugno 1965, si è laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze e diplomato in Patafisica Involontaria al Collegium Pataphysicum Mediolanense.

Da molti anni scrive, studia e lavora con Marco Paolini e insieme a lui ha realizzato Il Milione, Appunti Foresti, Parlamento chimico. Storie di plastica, la versione televisiva del Vajont, i racconti del Teatro civico di Report per RAI3, insieme ad Andrea Purgatori e ITIS Galileo.

Negli ultimi anni ha stretto sodalizi artistici speciali con alcuni attori, compagnie e registi che ne stanno caratterizzando il lavoro: Arnoldo Foà, Anna Bonaiuto, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Sandro Lombardi, Alessio Boni, Giuseppe Cederna e molti altri. E alcuni giovani registi: Tonio De Nitto, Emanuele Gamba, Roberto Aldorasi, Simone Guerro. Dal 2009 ha un fruttuosissimo sodalizio con Luigi D’Elia, insieme portano avanti la loro idea di teatro e bosco. Da alcuni anni ha iniziato una collaborazione stanziale come drammaturgo con Arca Azzurra Produzioni.

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INFO:

La Citta’ del Teatro, Via Tosco Romagnola 656 – Cascina (Pi)

tel. 3458212494

biglietteria@lacittadelteatro.it

www.lacittadelteatro.it

Pisa: intervento complesso salva vita a paziente

Un intervento chirurgico multidisciplinare a elevata complessità, che ha coinvolto in sala operatoria quattro equipe, si è concluso con successo e ha salvato la vita a un paziente affetto da un tumore avanzato alla tiroide, esteso anche in altri settori anatomici. L’operazione ha permesso di superare la fase critica e ora il paziente può intraprendere nuovamente le terapie oncologiche necessarie.

Lo rivela l’Azienda ospedaliero universitaria pisana. La patologia, spiega una nota dell’Aoup, “era infatti talmente diffusa da non poter essere trattata con la sola terapia farmacologica ed era necessario un approccio chirurgico che però richiedeva le competenze di più specialisti: endocrinologi, anestesisti, chirurghi endocrini, un cardiochirurgo, un chirurgo toracico, un chirurgo vascolare, un radiologo interventista oltre al personale infermieristico e tecnico di sala operatoria”.
La scelta cui sono approdati gli specialisti dell’Aoup è stata quella di asportare la tiroide congiuntamente alla rimozione del trombo cavale e atriale.
“Una procedura ad alto rischio – conclude l’Aoup – che avrebbe potuto richiedere la ricostruzione delle pareti dei vasi così come il ricorso alla circolazione extracorporea. E’ stato quindi necessario spiegare bene il rischio elevato dell’intervento e ottenere il consenso a procedere.
Dopo una settimana di degenza in rianimazione, il paziente è in buona salute e appena completamente ristabilito sarà di nuovo affidato alle cure degli endocrinologi oncologici per le ulteriori terapie”.

Toscana Aeroporti replica alle dichiarazioni di Toninelli

Toscana Aeroporti “chiede al ministro Toninelli che l’iter” di finanziamento del masterplan dell’aeroporto di Peretola, “che consentirebbe di ottenere un finanziamento pubblico al massimo del 50%, sia portato a termine senza indugio”, e lo invita “ad abbandonare la via della diffamazione alludendo a presunte azioni illegali compiute dall’azienda in “combutta” con ‘gli amici degli amici'”.

Lo afferma la società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa, in merito alle dichiarazioni rilasciate a Firenze in occasione dell’inaugurazione della tramvia dal ministro Danilo Toninelli.
“Toscana Aeroporti – sostiene la società in una nota – non ha violato alcuna legge. Il sistema aeroportuale è stato definito da un decreto del Presidente della Repubblica in data 17/09/2015. L’accordo di programma dell’aeroporto di Firenze è stato predisposto seguendo il percorso previsto dalla Legge e sottoscritto il 09/10/2015, non è chiaro quindi a quali atti ‘illeciti’ si riferisca il ministro. Le opere di compensazione relative al masterplan sono state stabilite dalla procedura di Valutazione di impatto ambientale del ministero dell’Ambiente”.
“Riteniamo che tali affermazioni – conclude la società – danneggino l’immagine e la reputazione di Toscana Aeroporti e del suo management, cosa che l’azienda non può consentire”.
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