Incidenti sul lavoro: un morto e un ustionato grave nel Senese

Ieri nel Senese si sono verificati due incidenti sul lavoro: un operaio è morto cadendo dal tetto di un capannone industriale, mentre un altro ha riportato gravi ustioni al corpo dopo essere stato investito da un flusso geotermico.

Un operaio di 59 anni è morto ieri pomeriggio cadendo dal tetto di un capannone industriale sul quale stava effettuando un sopralluogo. È successo ad Abbadia San Salvatore (Siena).

Da quanto ricostruito l’uomo sarebbe precipitato da un’altezza di otto metri dopo il cedimento di una lastra di eternit della copertura dove era salito, con l’aiuto di un carrello elevatore, per fare alcune verifiche.

A ritrovare il 59enne a terra il proprietario del capannone: subito ha chiamato soccorsi che al loro arrivo hanno solo potuto constatare il decesso dell’operaio. Sul posto intervenuti anche i carabinieri: accertamenti in corso per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e le cause del cedimento della lastra. Il capannone e anche il mezzo elevatore sono stati posti sotto sequestro.

Un operaio di 48 anni, invece, si è ustionato mentre stava effettuando lavori di manutenzione ad una condotta geotermica, riportando gravi ferite alle mani e alle braccia.
E’ successo a Piancastagnaio (Siena) intorno alle 10 di ieri mattina dove l’uomo, residente in provincia di Grosseto e dipendente di una ditta di Piombino (Livorno), stava realizzando l’intervento. Durante le operazioni di manutenzione è stato investito da un flusso geotermico.
Soccorso dai sanitari del 118 è stato trasferito all’ospedale di Pisa al centro grandi ustionati di Cisanello.

Toscana stanzia 13mln per ripascimento spiagge

Rossi: da Massa a Piombino, ora attendiamo approvazione Governo

Sono 20 i progetti presentati con un finanziamento della Regione Toscana pari a 13 milioni. Questi i numeri del capitolo destinato al ripascimento delle spiagge e al rifacimento degli arenili danneggiati dalle mareggiate nel tratto da Massa sino a Piombino.

“Il piano degli interventi – ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi a margine di un incontro tenutosi al museo di scienze naturali di Livorno – è già stato inviato al Governo. Aspettiamo e auspichiamo una sollecita approvazione in modo da far partire la prossima stagione balneare nel miglior modo possibile”.

“Nell’attesa – ha concluso Rossi – stiamo discutendo sulle modalità di appalto, in modo da garantire trasparenza e velocità di esecuzione”. Alle 16.30 il presidente della Regione sarà a Grosseto per la presentazione dei progetti inerenti la fascia a sud della Toscana.

Difesa infermiera Piombino chiede il rito abbreviato

La difesa di Fausta Bonino, l’infermiera 57enne accusata dalla procura livornese di omicidio volontario plurimo per le morti sospette di 10 pazienti avvenute nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Piombino (Livorno) tra il 2014 e il 2015, ha presentato istanza al giudice chiedendo il rito abbreviato.

L’ udienza preliminare, come riporta oggi la stampa locale, è prevista per il 18 gennaio. Convocate anche le parti lese, i parenti delle vittime e l’Asl. Per l’accusa quelle morti furono causate dall’utilizzo, “deliberato e fuori dalle terapie prescritte”, di eparina in dosi tali da “determinare il decesso” per improvvise emorragie.
Il legale di Bonino, Cesarina Barghini, spiega che “non abbiamo chiesto di fare il rito abbreviato per una riduzione della pena”, “non avremmo nessun vantaggio dalla scelta del rito speciale”, “lo abbiamo scelto perché siamo profondamente certi della innocenza di Fausta Bonino. Vogliamo porre fine nel tempo più rapido possibile a questo supplizio al quale Fausta Bonino è stata sottoposta ingiustamente da quasi tre anni”.

Oltre all’infermiera, che deve rispondere, tra l’altro, di omicidio aggravato e continuato, dovrà comparire anche il primario Michele Casalis del reparto di anestesia e rianimazione, accusato di omicidio colposo plurimo: per il suo ruolo avrebbe dovuto vigilare sul personale del reparto e quindi anche sulla Bonino. La sua colpa, in sostanza, è quella di negligenza, imperizia e violazione dei protocolli terapeutici.

Colpito da fulmine a Piombino, salvo con massaggio cardiaco in spiaggia

Stava prendendo il sole su un’amaca, nella spiaggia di Vignale-Riotorto, a Piombino
(Livorno), quando è stato colpito da un fulmine ed è andato in arresto cardiaco.

L’uomo, un 48enne di Bagno a Ripoli (Firenze), è salvo grazie alla presenza di un medico e un infermiere che si trovavano poco lontano per altri motivi e che hanno iniziato subito le manovre di rianimazione e il massaggio cardiaco. Sul posto è poi arrivato l’elicottero Pegaso e altri sanitari si sono calati con il verricello: dopo averlo stabilizzato lo hanno
trasferito all’ospedale di Grosseto. Le sue condizioni sarebbero gravi ma il 48enne non sarebbe in pericolo di vita.

Paura invece al campeggio de ‘Le Gorette’, nel comune di Cecina (Livorno), dove un albero è caduto, senza provocare danni alle persone, durante un breve ma intenso temporale che ha interessato la zona tra Cecina e San Vincenzo. Una ventina gli interventi dei vigili del fuoco. La forte pioggia, accompagnata da raffiche di vento e fulmini, ha causato la caduta anche di altri alberi e reso pericolanti alcuni pali mentre un fulmine si è abbattuto su una grossa pianta in località Malandrone. La situazione si è poi normalizzata abbastanza velocemente.

Il violento temporale che si è abbattuto a sud di Livorno ha causato anche un’interruzione, circa venti minuti, della circolazione sulla statale Aurelia, all’altezza di Campiglia Marittima, dove un cavo elettrico pericolante creava pericoli agli automobilisti.
Intorno alle 20.20 l’Aurelia è stata riaperta in entrambe le direzioni.

Livornese: spazi verdi riqualificati

Bando promosso da Cesvot e Regione Toscana “Giovani e beni Comuni”: nell’area livornese quattro spazi verdi saranno riqualificati.

Quattro spazi verdi da valorizzare e far rinascere grazie alla creatività dei giovani. Hanno un comune denominatore i progetti delle associazioni livornesi che hanno vinto i finanziamenti previsti dal bando “Giovani e beni comuni”, promosso da Cesvot e finanziato da Regione Toscana , Giovanisì, in accordo con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

Grazie ad un finanziamento complessivo di 140mila euro (5 mila euro vanno ad ogni progetto) infatti 98 associazioni di volontariato della Toscana possono, in sinergia con 130 soggetti pubblici e privati, vogliono recuperare e restituire alla collettività beni immobili dismessi, giardini e spazi abbandonati ma anche memorie, tradizioni e saperi andati perduti. Due erano le condizioni poste dal bando: che i progetti dessero spazio al protagonismo giovanile e che fossero presentati da un gruppo di almeno tre associazioni col sostegno di una rete di partner tra istituzioni, amministrazioni locali ed enti non profit.

Sistemare e restituire ai cittadini il Parco di Collinaia, un’area verde situata in via Garzelli di Livorno (devastata dall’alluvione del 9 settembre 2017), è l’obiettivo del primo progetto che ha ottenuto i finanziamenti regionali. A lavorarci saranno i giovani volontari delle associazioni che si occuperanno anche di organizzare attività di animazione con le realtà già attive nel parco: dallo Sportello del cittadino, alla Parrocchia Nostra Signora di Lourdes, dal Comitato per la festa dell’Uva, all’associazione musicale di giovani. In occasione dell’avvio del progetto, della piantumazione di alberi e dell’inaugurazione dell’area verde che tornerà a nuova vita saranno organizzati degli eventi rivolti a tutti i cittadini.

La Pubblica Assistenza di Piombino è capofila del progetto in favore di un altro giardino, quello dell’Arsenale nella piazzetta Beato Federico Ozanam a Piombino. L’area verde è stata adottata nell’aprile del 2017 dall’associazione che ha già provveduto alla pulizia e alla manutenzione ordinaria ora manca di abbellire lo spazio con le maioliche realizzate attraverso un laboratorio di ceramica e di valorizzarlo al meglio organizzando iniziative e attività rivolte ai cittadini.

I giovani livornesi sono chiamati a riqualificare il Parco Centro Città con la street art. “ME ARTIST TOO” ha come capofila l’associazione Progetto Strada vuole far diventare protagonisti i ragazzi che vivono questo spazio insieme ai volontari delle associazioni e ai giovani dei centri di aggregazione. Il murales avrà all’interno installazioni mobili che i ragazzi sostituiranno secondo il loro gusto, sarà costruita una scultura con materiale di riciclo, saranno abbellite le panchine del parco e fatti contest ed esibizioni, il tutto realizzato attraverso laboratori ad hoc, promosso attraverso i social e documentato da un video.

Anche a Portoferraio c’è uno spazio verde da far rinascere a seconda vita: si trova in via Ninci sotto i bastioni e sarà presto animato dai ragazzi provenienti dalle associazioni di volontariato Misericordia e Sacramento con una serie di iniziative rivolte ai cittadini e che vogliono coinvolgere anche coetanei lontani dal mondo del volontariato.

“Dare in mano ai ragazzi alcuni degli spazi verdi che hanno più bisogno di cure è una buona idea da più punti di vista, serve a responsabilizzarli, a renderli protagonisti del loro tempo, a farli interagire con altri gruppi e con altre realtà del territorio, e può essere un modo per far avvicinare qualcuno di loro al mondo del volontariato”, commenta Fiorella Cateni, presidente della delegazione Cesvot Livorno “E’ comunque particolarmente importante cercare il coinvolgimento dei giovani quando si parla di beni comuni e quando si ha come obiettivo quello di rafforzare l’idea di comunità”.

Aggredisce barista e distrugge locale a Piombino, arrestato dai carabinieri

Danneggiamento, violenza, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale i reati contestati al 44enne a Piombino che risultava in stato di ebbrezza.

Un uomo di 44 anni, di origine marocchina, è stato arrestato la notte scorsa dai carabinieri a Piombino (Livorno) con l’accusa di aver aggredito una barista e danneggiato un locale di via della Repubblica. Danneggiamento, violenza, lesioni aggravate e lesioni e resistenza a pubblico ufficiale i reati contestati al 44enne, che sarebbe stato ubriaco.
Il fatto è accaduto alle 2.30, quando secondo la ricostruzione dei militari l’uomo, irregolare sul territorio nazionale, ha prima aggredito la barista del locale, provocandole lesioni e contusioni varie giudicate guaribili in 10 giorni, poi ha praticamente distrutto l’interno del bar, lanciando bicchieri e bottiglie verso chiunque cercasse di avvicinarsi, e infrangendo le vetrate del locale.
I carabinieri, subito intervenuti, sono riusciti a bloccarlo nonostante la reazione dell’uomo che con calci e pugni ha tentato di resistere, e a portarlo in caserma. Gli stessi militari intervenuti sono stati accompagnati all’ospedale e medicati con 7 giorni di prognosi per traumi distorsivi e contusioni. Il 44enne dopo l’arresto, su disposizione del pm di turno, è stato trasferito nel carcere di Livorno.
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