Fisco, Lucca: affitti ville al nero per vacanze,nascosti 17 milioni

Denunciate 12 persone in Versilia a causa di affitti di ville al nero per vacanze, sono stati nascosti circa 17 milioni

Scoperti dalla Guardia di Finanza di Lucca 17 milioni di euro di ricavi non dichiarati, a seguito di due indagini svolte nell’ambito degli affitti di immobili di lusso.

La prima operazione, denominata ‘Matrioska’ e partita dai controlli svolti su un’agenzia immobiliare, ha permesso di scoprire un sistema di evasione fiscale, consolidato nel tempo, basato sull’occultamento di una parte considerevole dei canoni di locazione incassati dai proprietari di numerose ville e villini, per lo più situate in zone ‘vip’ della Versilia e affittate a facoltosi clienti stranieri, disposti a pagare fino a 350 mila euro per tutta la stagione estiva.

La seconda, chiamata ‘E vado in vacanza’, ha consentito di individuate alcuni agenti intermediari del settore della locazione, che si occupavano di effettuare inserzioni sul web sia sui propri siti che sulle maggiori piattaforme di prenotazione per pubblicizzare bed & breakfast e case vacanza, i cui proprietari omettevano di dichiarare i canoni di locazione.

Oltre al recupero a tassazione del denaro sottratto al Fisco, 12 persone sono state denunciate per non aver comunicato alla questura le generalità degli alloggiati.

Sono stati oltre 110 controlli fiscali tra proprietari immobiliari, agenzie di mediazione e società di locazione effettuati dalla guardia di finanza nell’ambito delle due operazioni.
Una complessa attività di intelligence quella messa in campo dalla gdf in un settore economico che rappresenta uno dei capisaldi della ricezione turistica della provincia.

L’incrocio degli elementi presenti nelle banche dati con gli elementi investigativi e con i contratti di affitto, ha permesso di scoprire un’ingente base imponibile sottratta a tassazione. Gli approfondimenti eseguiti hanno permesso di constatare corrispettivi e canoni di locazione non dichiarati, omissioni delle comunicazioni obbligatorie e individuare strutture ricettive gestite in nero.

Scuola Montessori: a Lucca cresca la sperimentazione

Inaugurate alla “D. Alighieri” di piazzale Verdi le due classi che utilizzano il metodo Montessori come approccio per la didattica

Da una sono diventate due e presto cresceranno ancora. Sono le classi della sezione
Montessori alla scuola primaria “Dante Alighieri”, per un totale di 44 bambini, che
utilizzano il metodo sviluppato agli inizi del Novecento dall’educatrice, scienziata e una tra
le prime donne medico italiane, come approccio didattico quotidiano. Lucca, infatti, è uno
dei pochi comuni in Italia ad aver avviato questa sperimentazione in una scuola pubblica e
l’intenzione dell’amministrazione Tambellini e dell’Istituto comprensivo Lucca centro è di
proseguire su questa strada.

Il metodo Montessori applicato alla scuola lucchese è stato spiegato questa mattina in
occasione della conferenza stampa che ha visto la presenza del sindaco, Alessandro
Tambellini, dell’assessora alle politiche formative, Ilaria Vietina e della dirigente
scolastica Gabriella Nanini.

La “rivoluzione” didattica delle due classi che studiano secondo i principi Montessoriani è
visibile a colpo d’occhio, perché qui tutto è pensato per dare risalto all’autonomia del
bambino e alla sua vera volontà e spontaneità. Partendo dalla libertà del bambino,
l’approccio educativo Montessoriano si basa su due aspetti fondamentali: il ruolo
dell’insegnante come abile osservatore e l’uso di materiale specifico, all’interno di un
ambiente predisposto: ecco quindi che dalla tinteggiatura alla pavimentazione utilizzata,
dagli arredi al materiale scientifico, tutto è stato studiato dalla Montessori per consentire al
bambino di imparare autocorreggendosi.

Per farlo l’amministrazione Tambellini ha investito quasi 9mila euro nelle attrezzature e negli interventi di risistemazione degli spazi. Così per le nuove imbiancature, per il pavimento e per gli arredi (banchi, armadietti, sedie, attaccapanni, porta carta e porta carta-igienica, mobile a giorno).

Piena soddisfazione da parte del sindaco, che ha potuto vedere di persona le buone
pratiche sviluppate a scuola. “Investiamo nell’istruzione ogni giorno – commenta – e lo
facciamo attraverso la partecipazione a bandi per l’edilizia scolastica, con gli investimenti
nella manutenzione straordinaria e ordinaria, ma anche grazie a una visione di prospettiva
di quello che per noi rappresenta la scuola: il luogo delle relazioni, della libertà, della
disciplina e della responsabilità. Il posto dove si pratica l’uguaglianza e l’equità, dove i
ragazzi hanno pari opportunità e diritti”.

“Secondo Maria Montessori – aggiunge Vietina – la “liberazione dell’anima” è ciò che di
meglio possiamo donare ai nostri bambini e alle nostre bambine. Non solo attraverso un
approccio didattico ben preciso, ma anche grazie alla creazione di uno spazio che metta al
centro l’indipendenza. Ricreare ambienti che possano aiutare bambini e bambine ad
interfacciarsi con la vita di tutti i giorni e fornire oggetti pedagogici pensati ad hoc, aumenta lo sviluppo intellettuale del bambino. Non interferire permetterà al bimbo di autocorreggersi e pensare a soluzioni per risolvere eventuali ostacoli. Il metodo funziona, le famiglie e i bambini sono contenti, le insegnanti anche: è un metodo amato e utilizzato in tutto il mondo, molto meno in Italia, dove è più complicato attivare sezioni Montessoriane: noi ci siamo riusciti, grazie anche a una chiara idea di scuola che stiamo cercando di proporre e costruire al nido, all’infanzia e alla primaria con le scuole all’aperto, la scuola in continuità, il percorso degli orti in condotta, i servizi per l’infanzia”.

Versilia: anziano muore investito da pirata della strada

Da quanto emerso, non ci sarebbero testimoni dell’investimento mortale. Gli investigatori – gli accertamenti sono condotti dal commissariato di Viareggio diretto da Marco Mariconda – sperano che le telecamere installate lungo la via Aurelia Sud, a Torre del lago, abbiano registrano immagini utili alle indagini.

Vittima del pirata della strada un 82enne che stava attraversando sulle strisce a Torre del Lago (Lucca), in Versilia

Un uomo di 82 anni è morto stamani a Torre del Lago, in Versilia (Lucca), dopo essere stato investito da un’auto il cui conducente ha poi proseguito la sua corsa senza fermarsi a prestare soccorso.

Tutto è accaduto intorno alle 6,30 sulla via Aurelia: la vittima Carlo Mezzadra, originario di Legnano (Milano) ma da tempo residente a Torre del Lago, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. A dare l’allarme al 118 alcuni residenti che hanno avvertito un forte rumore notando poi l’anziano a terra.

Sul posto è intervenuta l’auto medica ed una ambulanza della Croce Verde di Viareggio, ma per l’82enne ormai non c’era più nulla da fare. Arrivati poi una volante del commissariato di Viareggio e personale della scientifica.

Da una prima ricostruzione sembra che l’auto che ha investito l’82enne provenisse da Viareggio. La polizia esaminerà le telecamere che sono presenti nella zona per cercare di risalire alla vettura e identificare il conducente.

Nuovo Aeroporto di Firenze, la Cgil Toscana “Giudizio non positivo. Tante criticità”

“Sbagliato dimensionare la pista in funzione della crescita di un modello di turismo insostenibile. Sì a ulteriori sinergie con lo scalo di Pisa. Ascoltare le necessità di lavoro e manifattura, non quelle della rendita”

Di seguito la nota del sindacato sullo scalo fiorentino:

Continuiamo a leggere dichiarazioni sulla necessità di ampliamento di Peretola che si configurerebbe – di fatto – come un nuovo Aeroporto di Firenze. Noi siamo per la qualificazione e la tutela dell’occupazione dello scalo fiorentino, ma il progetto presentato, su cui ben sette amministrazioni locali hanno fatto ricorso contro il decreto di Via, apre moltissime criticità: dall’interruzione del collegamento diretto tra Sesto e l’Osmannoro, al pregiudizio sullo sviluppo del Polo Scientifico, alla messa in discussione del Parco della Piana così come previsto dagli strumenti urbanistici della Regione e del Comune di Sesto, al mantenimento della vocazione produttiva manifatturiera dell’Osmannoro. Inoltre, la proposta non è inserita in un progetto organico di sviluppo dell’area di Firenze e della sua cintura. Non possiamo quindi esprimere come Cgil Toscana un giudizio positivo sull’attuale progetto, vista anche l’incongruenza degli interventi infrastrutturali che verrebbero ad insistere sul territorio della Piana, indice di una mancata condivisa e razionale programmazione da parte di tutti gli attori pubblici coinvolti.

LA QUESTIONE TURISMO

E’ sbagliato prevedere e dimensionare la pista solo in funzione della crescita esponenziale e smodata dei turisti in entrata su Firenze: la sua realizzazione deve muoversi tra l’aumento delle condizioni di sicurezza di passeggeri, lavoratori e cittadini e resa compatibile con una idea regionale di sviluppo del manifatturiero ambientalmente sostenibile e di un turismo distribuito. Nei nostri territori si è affacciato un modello di turismo distruttivo di qualità della vita in ambito urbano, con processi di svuotamento di abitanti ed attività artigiane a favore di attività come gli affitti turistici di breve durata (la realtà della città di Firenze vede 18 milioni di turisti su base annua, di cui solo 10 ufficialmente censiti, alimentando un giro di affari che sfugge alle imposizioni fiscali e refrattario ad un lavoro in pienezza di diritti e di contribuzione). La crescita smodata di tale modello provoca il collasso delle città d’arte ed universitarie, i quotidiani ingorghi, la crescita delle diseguaglianze sociali – lavoro povero e spesso grigio – e territoriali e la fuga dalle attività manifatturiere a favore della rendita immobiliare. Noi siamo per un modello di sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile, che renda possibili qualità della vita e mobilità sociale attraverso un manifatturiero rinnovato ed un turismo sostenibile e distribuito in maniera meno diseguale all’interno di tutto il perimetro regionale.

IL RAPPORTO CON PISA

Abbiamo ritenuto sostanzialmente positiva la scelta di riunire in un’unica Società gli aeroporti di Firenze e di Pisa, evitando un declassamento e ragionando in un’ottica di sistema regionale, meno la riduzione delle quote e del peso politico dei soggetti pubblici nella nuova Toscana Aeroporti e le scelte di sostanziale privatizzazione di quote significative di attività, con ricadute negative su centinaia di lavoratori e lavoratrici. Occorre puntare ad un ulteriore sviluppo delle sinergie con Pisa, il vero aeroporto di ambito regionale, dando finalmente il via alle opere già programmate relative all’ampliamento dello scalo, riconsegnando a Peretola il ruolo di City Airport, potenziando i collegamenti ferroviari Pisa-Firenze, favorendo i collegamenti rapidi con Siena e su tutta la direttrice dell’area Lucca- Pistoia-Prato sia verso Firenze che Pisa e sul collegamento su ferro Peretola-Firenze e con il futuro hub dell’Alta Velocità, da realizzarsi attraverso il sottoattraversamento e la realizzazione di una stazione che svolga la funzione di interfaccia con i treni locali tramite il collegamento diretto con Santa Maria Novella, assolutamente non sostituibile con la tramvia.

INFRASTRUTTURE/LIVELLO REGIONALE

Il sistema logistico ed infrastrutturale della nostra Regione mostra un differenziale negativo rispetto alle più avanzate aree europee sia rispetto alla mobilità delle merci che a quella delle persone. Rischiamo di subire un processo di definitiva marginalizzazione dai grandi flussi di livello sia continentale che planetario. Investimenti programmati e mirati sono fattori indispensabili come volano di sviluppo e di occupazione in settori stremati dalla crisi, verso un sistema che sia costruito sulle esigenze del lavoro produttivo e non su quelle della rendita. Un sistema funzionale anche alla riduzione delle differenziazioni interne alla nostra Regione: la Toscana Centrale, la Costa e le Aree interne, montane e insulari hanno avuto dentro la crisi traiettorie che ne hanno ulteriormente marcato il disequilibrio e le diseguaglianze. Liberare fisicamente i binari della stazione fiorentina di Santa Maria Novella dall’Alta Velocità per destinarli esclusivamente per il trasporto pendolari è una scelta non più procrastinabile, assieme al potenziamento del numero e degli orari lungo la direttrice tirrenica.

Incendio: chiosco a Viareggio distrutto dalle fiamme

Nella notte, a Viareggio, un incendio ha completamente distrutto un chiosco situato davanti all’ex ospedale Tabaracci

Incendio nella notte a Viareggio (Lucca), dove le fiamme hanno completamente distrutto un chiosco in via Fratti, davanti all’ex ospedale Tabaracci che ospita ambulatori e uffici. Una parte della facciata dell’edificio è stata annerita dal fumo che è anche entrato all’interno di alcune stanze. Il chiosco era chiuso da tempo.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Indagini da parte forze dell’ordine sulla natura dell’incendio. Non sarebbe da escludersi il dolo.

Incendi: fiamme nei boschi di Stazzema e a Belvedere di Camaiore

Degli incendi sono divampati a metà mattinata nei boschi di Stazzema (LU), in località Mulina e a Belevdere di Camaiore

Sul posto sono attivi inviati dalla Sala operativa regionale, due elicotteri della flotta AIB a sostegno delle squadre di volontari e operai forestali. Il direttore delle operazioni è dell’Unione dei Comuni della Versilia. Il vento che batte sulla zona complica le operazioni di spegnimento.

Forte vento, e ripresa dell’incendio di domenica scorsa, anche in località Belvedere di Camaiore (Lucca). Sul posto stanno domando le fiamme, giunte ormai in chioma, squadre di volontari e operai forestali coordinate dalla Sala operativa della Regione.

In Toscana, precisa una nota della Regione, si ricorda che fino al 10 ottobre compreso è fatto divieto di bruciare i residui vegetali e accensione fuochi in tutto il territorio regionale.

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