Teatro in terrazza, esplode l’Estate di San Francesco

Nove spettacoli teatrali, in programma dal 20 giugno al 31 agosto, danno vita al cartellone estivo promosso dal Comune di Greve in Chianti nella terrazza del museo San Francesco.

Teatro con vista sul cuore storico e collinare di Greve in Chianti: la terrazza del museo San Francesco, da cui si gode un panorama mozzafiato, è il palcoscenico estivo scelto anche quest’anno dal Comune di Greve in Chianti per ampliare l’offerta culturale con un ricco calendario di proposte teatrali all’aperto.

Le origini della vita chiantigiana e il suo importante patrimonio artistico, testimoniato da reperti etruschi, tesori dell’arte sacra, capolavori della pittura medievale e rinascimentale, si uniscono ai diversi linguaggi teatrali delle compagnie toscane, protagoniste del calendario “Estate di San Francesco”.

“Utilizzare e potenziare la fruibilità di una bella e ampia area pubblica come la terrazza del museo per l’allestimento di spettacoli teatrali è una formula che piace ai cittadini e ai visitatori – spiega l’assessore alla Cultura Lorenzo Lotti – prova ne è il consenso del pubblico che sempre più numeroso ha partecipato agli eventi della stagione di San Francesco nelle edizioni passate; rinnoviamo l’intento di valorizzare una location di prestigio, promuovendola non solo come spazio di ingresso al museo ma come arena estiva capace di animare le notti grevigiane investendo sul connubio e sull’integrazione tra le diverse forme di espressione culturale”.

Un’occasione speciale per vivere Greve in Chianti dal tramonto a sera con una visita al museo e uno spettacolo teatrale: il Comune moltiplica così le opportunità di conoscenza delle risorse culturali del territorio mettendo in scena nove spettacoli che alternano classici come Machiavelli, Molière e Curzio Malaparte a opere di drammaturghi contemporanei tra cui Ugo Chiti e Neil Simon e testi in vernacolo.

L’apertura del sipario è affidata il 20 giugno a “La Mandragola”, caposaldo della produzione di Niccolò Machiavelli per la regia di Alessandro Calonaci, presentato dalla Compagnia Mald’estro. Il 27 giugno riflettori accesi su “Questi sconosciuti”, liberamente tratto dal film di Paolo Genovese per la regia di Maria Paola Sacchetti. La compagnia che presenta lo spettacolo è “I giardini dell’arte”. “Rimini, Pensione Gradisca” è il titolo della produzione in vernacolo della Scompagnia dell’Etrusco, su testo e regia di Gabriella Cappelli, in programma il 4 luglio. L’11 luglio ritorna la compagnia Mald’estro con “Il Malato immaginario” di Molière per la regia di Alessandro Calonaci, il 18 i tre atti de “La Panacea di tutti i mali” di Antonella Zucchini assicurano gag e risate nella commedia in vernacolo curata alla regia dalla Compagnia Né fischi né fiaschi. Nel mese di agosto quattro date da non perdere. L’1 agosto Andy e Norman di Neil Simon per la regia di Cristina Innocenti che propone una sua rielaborazione, interpretata dalla compagnia Annoitre. L’8 agosto è di scena un maestro toscano di spicco nazionale. Si tratta di Ugo Chiti con il suo “Loro”, nell’allestimento di Samuel Osman e Viviana Ferruzzi e la compagnia Laboratorio Amaltea. Il 29 agosto Alessandro Calonaci propone “Maledetti toscani”, tratto da Curzio Malaparte e ultimo appuntamento, quello del 31 agosto, con “La Zuppiera” di Gabriella Cappelli. Il vernacolo della Scompagnia dell’Etrusco chiude in bellezza, con la sagacia e l’ironia toscana, il cartellone estivo del teatro grevigiano nella terrazza del museo.

Inizio spettacoli: ore 21.15. Ingresso libero.

Pronto Badante a Greve in Chianti

Pronto Badante, a Greve in Chianti apre il martedì: un nuovo servizio di orientamento e informazione per le famiglie a partire da domani, 19 giugno.

Sarà aperto tutti i martedì dalle ore 9.30 alle ore 11.30 il punto informativo rivolto alle famiglie e agli assistenti familiari negli spazi dell’Associazione Volontariato Grevigiano nell’ambito del Progetto Pronto Badante, promosso dalla Regione Toscana.

Lo sportello, in collaborazione con la Cooperativa sociale Coop 21, sarà gestito dai volontari dell’Associazione Avg. Con “Pronto Badante” apre a Greve in Chianti un servizio di sostegno rivolto alla persona anziana nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità.

Il progetto garantisce un punto di riferimento per ricevere informazioni sui percorsi socio-assistenziali e un sostegno economico per l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante. “Un servizio a supporto delle famiglie – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Cristina Faini – attivo nella sede dell’associazione Avg che arricchisce il panorama dei servizi presenti sul territorio dell’Unione comunale a favore delle fasce deboli della popolazione”.

Le persone anziane che vivono sole o in famiglia per poter accedere al servizio devono avere almeno 65 anni; essere residenti in Toscana; trovarsi per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio; non avere già in atto un progetto di assistenza personalizzato (Pap) con i servizi territoriali. L’operatore assiste l’anziano e la famiglia anche nelle procedure on-line di Inps per quel che riguarda l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare ed inoltre fornisce un tutoraggio per aiutare la famiglia e l’assistente familiare nelle prime fasi dell’attivazione del rapporto.

Lo spazio dove sarà attivato lo sportello è la sala riunione della sede dell’Avg, situata in via della Pace, 8 a Greve in Chianti. L’inaugurazione è prevista il 19 giugno alle ore 11. Ente capofila del progetto nella zona sud est fiorentina è la cooperativa Nomos.

Concluso il Congresso ARCI Firenze, Forconi riconfermato presidente

Il Congresso di ARCI Firenze alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, aperto venerdì 20 aprile, si è concluso oggi con la nomina dei 55 componenti del consiglio direttivo territoriale: 19 donne e 36 uomini, con un’età media decisamente più bassa rispetto al Consiglio precedente.

Alcune conferme e molti nomi nuovi nel nuovo Consiglio dell’Associazione, soprattutto quelli di giovani dirigenti di circoli e associazioni nate di recente o rigenerate; riconfermato, con l’unanimità dei voti dei delegati e delle delegate al Congresso ARCI di Firenze, il presidente uscente del Comitato Jacopo Forconi, il cui impegno è quello, dichiarato a chiusura dell’Assemblea “di continuare sull’onda del rinnovamento e del coinvolgimento di nuovi soggetti associativi e dirigenti, per tutelare il patrimonio dell’Arci che è un patrimonio storico, che viene da lontanissimo e proprio per questo ha bisogno di idee e proposte nuove, che possano rigenerarlo. È una sfida enorme e continua, perché in realtà intervengono continuamente cambiamenti nel mondo e nella società ed è chiaro che l’ARCI deve essere all’avanguardia, un passo avanti nelle proposte, nell’elaborazione e nella trasformazione dei valori presenti nei nostri statuti in attività concrete, iniziative ed eventi”.

Un congresso che ha valutato positivamente i documenti congressuali dei livelli territoriale, regionale e nazionale e che ha portato alla definizione di 11 ordini del giorno che impegnano direttamente il Comitato o che saranno portati ai successivi Congressi Regionale e Nazionale su molti temi, dal restituire ai circoli il loro ruolo di centri di integrazione, rilanciare le iniziative per la pace, intensificare il contrasto alle ludopatie e al gioco d’azzardo, promuovere la cura dei beni comuni e incentivare le iniziative di formazione, rilanciare una comunicazione identitaria a ogni livello e promuovere la difesa del territorio.

Vino, boom del Chianti: eccellenza toscana sul mercato, si prepara al Vinitaly

Nel 2017 sono stati venduti circa 13 milioni di litri di vino, con un incasso record di quasi 70 milioni di euro (69.453.432 euro) raggiunto grazie al suo alto valore alla bottiglia di circa 4 euro; e se il trend del Chianti si confermerà anche per il 2018 il vino toscano è destinato a diventare anche il re delle vendite.

Il vino Chianti si prepara dunque al Vinitaly con nuComemeri record; la sua crescita è stata dell’8,5% nel 2017 e non ha rivali: prima fra tutte le denominazioni di origine protetta. Con 13.103.261 di litri è invece al secondo posto per le vendite nei supermercati, al primo posto di poco il Lambrusco (13.127.427). Sono i dati della ricerca sui consumi nella grande distribuzione, elaborata dall’istituto di ricerca Iri per Vinitaly, la fiera del vino dal 15 al 18 aprile a Verona.

Secondo i dati sulla grande distribuzione elaborati dal Consorzio Vino Chianti, da febbraio 2017 a febbraio 2018, la regione con più alti numeri di vendite è la Lombardia con quasi 4 milioni di bottiglie vendute, al secondo posto la Toscana con 3,3 milioni. Il Nord e il Centro si confermano le zone con più alti volumi. I formati più venduti sono le bottiglie da 0,75 l (48,9%).

“Siamo soddisfatti del trend in forte crescita del nostro vino nella grande distribuzione – dice Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. Questi numeri rilevano il consolidamento di anno in anno di quest’eccellenza toscana sul mercato. Continueremo a lavorare per incrociare nuova domanda e offerta. Il Consorzio ha il fondamentale compito di raccontare il prodotto del nostro territorio, far conoscere un brand che tiene alto il nome della Toscana nel mondo”.

“Per il secondo anno consuntivo – aggiunge Lorenzo Tersi, wine advisor per il Consorzio Vino Chianti – realizziamo crescite sia in volume e valore. Il Chianti consolida le posizioni al centro nord e cattura nuovi consumatori al sud.”

Corte d’Appello conferma l’illegalità dei Tutor autostradali

Il sistema di monitoraggio del traffico nato a Greve in Chianti dovrà essere rimosso e distrutto. Ogni giorno di ritardo nell’operazione costerà una sanzione di 500 euro ad Autostrade per l’Italia. La replica di quest’ultima. “Tutor resta, verrà sostituito”.

A conclusione di una causa iniziata nel 2006 la Corte d’Appello di Roma ha concluso che il sistema di monitoraggio del trafficol autostradale denominato Tutor debba essere rimosso da tutti gli apparati e distrutto. La causa è che il sistema costituisce contraffazione del brevetto detenuto da Craft, un’azienda di Greve in Chianti, fondata da un ex tecnico della Galileo Romolo Donnini, assistito dal professor Vincenzo Vigoriti e dall’avvocato Donato Nitti.

Autostrade per l’Italia è probita dal produrre e commercializzare il sistema e dovrà, a sue spese, rimuovere i macchinari dalle strade. Per ogni giorno di ritardo verrà sanzionata con un ‘ammenda di 500 euro. Non verrà riconosciuto il danno per la vilazione del brevetto all’azienda creatrice, la Craft, ma Autostrade potrà aquistare la licenza.

Il Tutor non verrà rimosso dalla rete di Autostrade per l’Italia, ma sarà immediatamente sostituito con un nuovo sistema diverso da quello attuale. Lo comunica Autostrade per l’Italia, dopo la decisione della Corte d’Appello di Roma, che ha stabilito che i Tutor costituirebbero una forma di violazione del brevetto della Craft. La sentenza, inoltre, sarà impugnata presso la Corte di Cassazione da Autostrade, “le cui ragioni sono state riconosciute fondate da 4 precedenti sentenze di merito in tutti i gradi di giudizio”.

“Per evitare che vengano annullati i benefici del Tutor che ha ridotto del 70% il numero di morti sulla rete autostradale”, si legge ancora nella nota, Autostrade per l’Italia “si farà carico della sanzione pecuniaria prevista per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione integrale degli apparati con altro sistema di rilevazione della velocità media, che avverrà entro tre settimane”. La decisione della Corte d’Appello di Roma, conclude la nota, “riconosce che non c’è stato alcun arricchimento da parte di Autostrade per l’Italia, non avendo la concessionaria ottenuto alcun vantaggio economico dall’utilizzo del sistema che ha come unico obiettivo quello di tutelare la sicurezza dei clienti, né alcun danno per Craft. Pertanto, la sentenza di oggi non prevede alcun indennizzo a beneficio di Craft per l’utilizzo del sistema”.

Io sono chi, uno spettacolo sull’esperienza nelle RSA al Teatro della Limonaia

Sabato 24 febbraio, alle ore 21, al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino si racconta, attraverso lo spettacolo Io sono chi, il progetto residenziale, durato 20 giorni, che ha coinvolto attivamente gli ospiti delle 4 RSA coinvolte attraverso  interviste informali, laboratori musicali e di arte visiva.

Il testo originale dello spettacolo, di Valerio Nardoni, è tratto dall’esperienza e dalle interviste realizzate tra dicembre 2016 e febbraio 2017 dalla cantattrice Alessia Arena durante la propria residenza artistica nelle RSA della Val di Pesa e del Chianti, suoi luoghi di origine.

Durante il progetto l’artista ha indagato la prospettiva degli anziani sul rapporto tra identità e relazione con il proprio corpo, spinta dalla riflessione che quando una persona entra in una casa di riposo si spoglia del proprio ambiente, rimanendo con un solo ed unico elemento identificativo: il proprio corpo.

Da qui l’affermazione: Io sono Chi, ovvero teatro di narrazione, di storie di corpi e di mani, di uomini e di donne; storie universali.

Sul palco Alessia Arena per raccontare tra parole e musica la vitalità del mondo delle residenze per anziani, tracciando una linea tra identità e relazione con il proprio corpo.

L’esperienza residenziale, da cui lo spettacolo scaturisce, è stata documentata da Il Gobbo e la Giraffa videoproduzioni, ed è poi divenuta parte integrante dello spettacolo come contributo video posto a chiusura dello stesso. Tale video è elemento narrativo dell’esperienza residenziale, ma soprattutto testimonianza che quanto posto sul palco è materia/storia viva.

Il progetto ha visto la collaborazione artistica di Daniela Morozzi, già vicina a tale tematica con lo spettacolo Mangiare bere dormire ~ Storie di badanti e badati!, di cui è stata protagonista.

La regia è di Matteo Marsan, attore/regista e direttore artistico del Teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga. Con il patrocinio e il contributo dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino, col supporto e contributo di RosaLibri, Tavarnelle Val di Pesa e Greve in Chianti, Villa San Martino e Istituto San Giuseppe, San Casciano Val di Pesa. Riconoscimenti : progetto finalista a #faigirarelacultura 2016,  Slinding Theaters 2017.

Alessia Arena, performer poliedrica, specializzatasi in musica barocca si è avvicinata al teatro frequentando l’Atelier für physisches Theater di Berlino. Dal 2013 si dedica al teatro canzone attraverso progetti da lei ideati che vedono come protagonisti figure significative del nostro tempo, sia per la loro storia umana che artistica, quali la visionaria poetessa Alda Merini in “Alda canta Ancora”, l’indomita cantante siciliana Rosa Balistreri in “A Piedi Nudi” e lo scrittore Gianni Rodari con Sergio Endrigo in “CantaBestiario” Con Io sono Chi l’artista apre una nuova strada nel suo percorso artistico, volta ad indagare direttamente sul campo quelle pieghe della nostra società, ancora oggi tenute fin troppo in ombra. Candidata alle Targhe Tenco 2016, finalista radiofonica al Premio Mia Martini 2015, è risultata vincitrice di numerosi premi tra i quali: Poggio Bustone 2016, Premio della Critica Bigazzi 2016; Premio Gozzano 2015, Rivelazione al Festival Sete Sois Sete Luas 2014.

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