Firenze, allerta ghiaccio dalla mezzanotte alle 13 di domani

Allerta con codice giallo emessa dal Centro funzionale regionale. Possibili i fenomeni pericolosi per il trasporto e i problemi per la distribuzione di servizi

Allerta ghiaccio domani a Firenze. Il Centro funzionale regionale (Cfr) ha emesso, per la zona che riguarda anche la nostra città, il bollettino di valutazione delle criticità con cui stabilisce, dalla mezzanotte alle 13 di domani, venerdì 29 dicembre, codice giallo per il rischio ghiaccio. Oltre Firenze sono interessati anche i Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa.

Nel bollettino del Cfr si sottolinea che sono possibili fenomeni occasionalmente pericolosi per l’incolumità delle persone, in grado di causare disagi e danni a carattere locale ma anche problemi negli spostamenti, temporanei o localizzati problemi alla circolazione stradale, localizzati ritardi nei collegamenti terrestri, ferroviari ed aerei. Possibili anche problemi alla reti di distribuzione di servizi (acqua, luce, gas, telefonia) con localizzate interruzioni.

Porte aperte alla prima scuola pubblica montessoriana in Toscana

Sabato 16 dicembre a partire dalle ore 10 a San Polo in Chianti, la scuola invita tutti al proprio open day. Verranno fornite informazioni sul metodo educativo Montessori ed i genitori interessati potranno iscrivere i proprio figli.

Dopo la sua recente apertura, la prima scuola pubblica toscana che propone il programma Montessori apre le proprie porte al pubblico per fornire informazioni sul fondatore del metodo precettivo e sulle sue applicazioni e per promuovere le iscrizioni all’istituto.

L’evento è patrocinato dal Comune di Greve in Chianti, in collaborazione con il corpo dirigente della scuola primaria di San Polo in Chianti. Forte presenza delle autorità politiche e del mondo culturale locale, assieme al sindaco di Greve, Paolo Sottani, l’evento verrà visitato anche dall’assessore regionale alla Pubblica Istruzione e alla Formazione Cristina Grieco, il dirigente scolastico Fiorenzo Li Volti, l’ispettore MiurMarina Baretta, un rappresentante dell’Opera Nazionale Montessori e i docenti Montessori Lucio Varriale ed Emilio Iovane.

“Un’occasione importante – dichiara il sindaco Sottani – per far conoscere alle famiglie il valore sociale e culturale di questa prima esperienza, un progetto pilota che nasce in Toscana dalla volontà collettiva della comunità, dalla collaborazione tra le istituzioni, il mondo scuola e le famiglie con l’obiettivo di tenere in vita la scuola in questa piccola frazione del territorio comunale”.

“Le materie si toccano – spiega il professor Varriale – matematica, italiano si apprendono attraverso l’esperienza concreta dei bambini che lavorano sulla loro autonomia, sull’autodisciplina e sul rispetto delle regole, sulla conoscenza e sulla consapevolezza di sé e degli spazi e degli strumenti di apprendimento condivisi. La felicità di un bambino, a scuola, dipende dalla conoscenza delle proprie capacità e dal rispetto verso l’altro, questo genera confronto, dialogo e assenza di conflitto”

 

Un giro tra i mulini del Chianti

Greve in Chianti, attraverso i mulini riscopriamo le origini medievali del Chianti.

I mulini hanno rappresentato la rivoluzione del Medioevo: il mulino ad acqua diventa il principale sistema produttivo dell’epoca, integrandosi e sostituendosi a quella animale e fornendo la fonte di sostentamento più diffusa ed accessibile ai fattori che abitavano nella campagna toscana.

Il Chianti infatti pullula di mulini da riscoprire e valorizzare, lungo la Greve e la Pesa la cui storia, religiosa, economica e leggendaria si lega all’attività della macinazione del grano. Infatti, l’uso più comune era quello legato alla macinatura dei cereali, il fattore o l’affittuario del terreno portava il grano al mugnaio, dipendente solitamente di una famiglia nobile, che lo trasformava in farina.

Uno di questi è il Mulino del Piano di Montagliari, che era anche un frantoio, di origine tardo-medievali. Uno degli esempi più conservati anche grazie all’opera di restauro del suo proprietario Mario Giubbi che ha avviato, dall’acquisto della struttura, un percorso di conoscenza e ricerca storica e valorizzazione.

Della struttura architettonica, della gestione economica del mulino si è parlato in uno dei due appuntamenti promosso dal Comune di Greve.

L’assessore alla cultura, Lorenzo Lotti, commenta: “in collaborazione con i volontari e gli appassionati del Gruppo San Michele Gev del Chianti abbiamo organizzato due appuntamenti, molto seguiti dal pubblico che hanno acceso, al fianco di esperti, architetti, agronomi, storici, archeologi, focus insoliti su alcune delle antiche strutture del nostro territorio da salvare e salvate che rivelano pagine della storia e dell’identità del Chianti, il primo è il Mulino del piano di Montagliari, il secondo è la chiesa romanica di San Piero a Sillano”.

Nel territorio di Greve in Chianti e nell’alta Val di Greve i mulini presenti sono oltre 15. “Abbiamo documenti e cartografie – aggiunge Andrea Garuglieri, presidente del Gev – che attestano la presenza di mulini nelle aree di Greti, Ferrone Lamole Le Corti e Montagliari, le cui origini più antiche risalgono al quattordicesimo secolo”.

“La nostra idea – conclude l’assessore – in collaborazione con i proprietari è quella di coinvolgere in futuro i giovani e le nuove generazioni in un percorso educativo, didattico, culturale che avvicini le persone alla conoscenza della cultura rurale del nostro territorio. La storia passa dalla scoperta delle risorse ambientali e delle presenze architettoniche che testimoniano tracce importante del passato del Chianti, un territorio che vale la pena vivere ed esplorare attraverso esperienze dirette e all’aperto”.

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