Emittenza locale: Popolare Network, la Redazione di Controradio a sostegno della ‘sorella’ bolognese

La redazione di Controradio apprende con sgomento e preoccupazione le intenzioni della dirigenza di Radio Città del Capo di Bologna, emittente del circuito di Popolare Network  ed esprime solidarietà  alle colleghe ed i colleghi, in difesa di una voce storica della radiofonia indipendente.

Viene condivisa la petizione a sostegno della radio diffusa sulla piattaforma Change.org e il comunicato della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dell’Associazione Stampa Emilia-Romagna in cui si richiede l’immediata apertura di tavoli sindacali sul futuro della redazione bolognese dopo il precipitare della crisi societaria che sta coinvolgendo l’editore di Radio Città del Capo, la NetLit srl, “che ha vissuto prima le dimissioni in massa dei Consiglieri di amministrazione, in disaccordo su alcuni aspetti societari, e ora ha deciso di eliminare dalla programmazione i contenuti locali di cronaca, politica e cultura della redazione di Bologna, dove lavorano cinque giornalisti”.

L’informazione locale prodotta da redazioni che presidiano il territorio e garantiscono un servizio alla collettività, è uno dei pilastri  del valore costituzionalmente sancito all’articolo 21. Attacchi sul piano lavorativo, professionale e della qualità dei contenuti mettono a rischio la stessa tenuta dell’assetto democratico.

Viviamo in una regione come la Toscana che valorizza il panorama locale radio tv, incentivando la qualità dei prodotti e dei rapporti lavorativi all’interno di realtà che fanno fatica a chiudere i bilanci ma che non posso fare ricadere questo sulla spalle di chi quotidianamente svolge un un ruolo fondamentale nel pluralismo dell’informazione. Ci auguriamo che anche in Emilia-Romagna vengano portate avanti adeguate politiche a sostegno dell’emittenza locale che spronino gli editori ad uno sviluppo etico e sostenibile. Occorrono però anche serie strategie imprenditoriali che non svuotino in modo scellerato le redazioni di contenuti e personale ma che valorizzi l’emittenza diffusa.

Unendoci al Comitato di redazione di Radio Popolare e affinché scenari come quello bolognese siano arginati prima che si possano replicare in altri contesti locali,  “daremo sostegno e diffusione ad ogni iniziativa che le redattrici ed i redattori di Radio Città del Capo sceglieranno di mettere in pratica, per difendere il loro lavoro e la loro e nostra voce”.

Abuso alcol tra minorenni: anche un fiorentino ricoverato

Ancora minorenni in ospedale per abuso di alcol dopo una notte in discoteca. E’ successo nella notte tra sabato e domenica a Bologna nello storico locale ‘Matis’. Un 17enne fiorentino e una ragazza di 16 anni sono stati soccorsi per abuso di alcol.

I due minorenni sono arrivati all’ospedale Maggiore privi di sensi e con i sintomi dell’abuso di alcol dopo una notte passata al ‘Matis’. Una ragazza di 16 anni ubriaca al punto da rasentare il coma etilico, e un 17enne portato in ospedale da un amico bolognese privo di sensi e con gli stessi sintomi, un suo coetaneo soccorso dopo aver preso un pugno.
Nella notte tra sabato e domenica, la Polizia è intervenuta due volte nel giro di un’ora, per diversi episodi che hanno coinvolto l’abuso di alcol. Ad un ragazzo di 17 anni fiorentino è stato diagnosticato un abuso etilico. A quanto risulta il giovane aveva al polso un braccialetto giallo che, secondo quanto è stato ricostruito dalla Questura, viene dato all’ingresso solo ai maggiorenni, per avere accesso ai drink. Successivamente verso le 4.40 gli agenti hanno soccorso una 16enne che si era sentita male all’uscita della discoteca per avere bevuto troppo. Sul posto c’era già la madre, avvertita dagli amici.
Per chiarire quanto è successo sabato notte la Questura ha acquisito le immagini delle telecamere del locale. Avviati gli accertamenti sia sotto il profilo amministrativo che penale. Già nel marzo 2014 la stessa discoteca aveva ricevuto una sospensione temporanea della licenza per alcune violazioni accertate da carabinieri.

Olimpiadi 2032 a Firenze e Bologna, Prodi: Italia se è unita può fare tutto

Giunto a Firenze in occasione di una tavola rotonda, i cronisti hanno colto l’occasione per chiedere all’ex premier Romano Prodi le sue impressioni sulla fattibilità della candidatura di Firenze e Bologna alle Olimpiadi del 2032. “L’Italia quando è unita può fare di tutto” ha risposto.

“Ho studiato attentamente il problema – ha spiegato Prodi – ho in testa delle ipotesi abbastanza diverse da quella comune per trasformare il sogno in realtà. L’Olimpiade ha una dimensione enorme e quindi bisogna avere un’organizzazione che sia capace di fare un progetto del genere”.

A chi gli chiedeva se l’Italia avrebbe problemi a livello economico per organizzare un’Olimpiade, l’ex premier ha risposto dicendo di avere “delle idee in testa perché questo non avvenga”.

Una gara ciclistica alle Olimpiadi 2032 di Firenze-Bologna che unisca le due città “mi piacerebbe, perché c’è prima la salita e poi la discesa, quindi sarebbe bello”, ha detto ancora Prodi, grande appassionato di ciclismo.

L’idea di un asse strategico fra i capoluoghi delle regioni Toscana e Emilia Romagna per la candidatura alle Olimpiadi 2032 è stata partorita da Dario Nardella e subito accolta dal primo cittadino bolognese, Virginio Merola, con l’obiettivo di recuperare la candidatura italiana sfumata di Roma. Lo scorso 16 settembre, il consiglio comunale della Città di Firenze ha approvato un Ordine del Giorno che ha rilanciato la candidatura delle due città.

“Le Olimpiadi hanno portato dei deficit impressionanti un po’ ovunque siano state fatte, a parte Atlanta e Los Angeles e, per cui i Giochi del 2032 in Italia dovrebbero essere ampiamente diffusi sul territorio nazionale, per rendere anche i costi sostenibili, e senza prevedere nuove iper-costruzioni”, ha continuato Romano Prodi. “

“Dobbiamo andare avanti con l’idea ma portarla in porto con una spesa tollerabile e compatibilità con il territorio. Firenze e Bologna facciano le Olimpiadi italiane- ha concluso -, allargando il progetto a tutto il Paese, per avere dietro tutta l’Italia, questa può essere la sfida vincente”.

Firenze, approvato Ordine del Giorno per candidatura alle Olimpiadi 2032

Come si deduce dal comunicato stampa rilasciato ieri sera dal Comune di Firenze, il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del Giorno del Partito Democratico che rilancia la candidatura di Firenze e Bologna per le Olimpiadi del 2032.

23 sono i sì a favore dell’Ordine del Giorno che arrivano dal Partito Democratico, Lista Nardella e Movimento 5 Stelle, i 2 no da Sinistra Progetto Comune; Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto hanno optato per l’astensione, per un totale di 6 non voto.

L’Ordine del Giorno ricorda che Firenze e Bologna sono culle della cultura e della civiltà nel mondo ed eccellenze del made in Italy, esprimenti il meglio in campo alimentare, in quello della moda, della tecnologia e dell’alta formazione universitaria, ricorda che in passato Firenze ha organizzato eventi sportivi internazionali quali, ad esempio, i Mondiali di ciclismo nel 2013 e che i dati che sono emersi nell’organizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina prevedono, oltre alla creazione di circa 20.000 posti di lavoro da qui al 2026, un giro di affari stimato di oltre 4 miliardi complessivi a fronte di costi molto più contenuti rispetto al passato, con un aumento pro capite dell’intera cittadinanza.

L’Ordine del Giorno invita il sindaco a proseguire nell’importante percorso nel veder realizzata questa grande opportunità, agendo all’interno dei dettami del programma di mandato.

Hanno commentato il risultato Antonella Bundu e Dmtrij Palagi di Sinistra Progetto Comune: “Durante il Consiglio Comunale di ieri abbiamo assistito, stupiti, al comportamento del Gruppo del Movimento 5 Stelle, che si è astenuto sul programma di mandato di Nardella, coerente nella sostanza con quanto sostenuto dal Partito Democratico in campagna elettorale. Pensavamo di avere degli alleati in Palazzo Vecchio sui temi della tutela del territorio, in particolare rispetto al ‘nuovo’ vecchio progetto per l’aeroporto e al sottoattraversamento per l’Alta Velocità. Invece siamo stati gli unici a votare per un allineamento del Comune di Firenze alla posizione condivisa dai Sindaci di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato, chiedendo di investire invece sul Parco della Piana e sullo sviluppo del Polo Scientifico.

“Anche sulle Olimpiadi – hanno continuato – registriamo di essere l’unica voce di opposizione. Inizieremo a interrogare l’amministrazione per capire come intende muoversi per garantire quella ‘sostenibilità’ dichiarata in questi giorni, per un evento rilevante e di grande impatto. Ricordiamo come ci sia ancora una soluzione per il nuovo stadio, come ancora si stia discutendo (per alta velocità e aeroporto) di progetti ormai superati dalla storia, come la realizzazione del PalaWanny sia slittata, rispuntando ieri come ennesimo annuncio di Nardella…”.

“Continueremo a portare avanti la nostra puntuale opposizione, sperando – concludono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – che le grandi intese tra centrodestra, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sul territorio locale diventino chiare a tutta la cittadinanza”.

Sorani: “Sostegno alla proposta per Olimpiadi 2032 a Firenze e Bologna”

A favore della candidatura alle Olimpiadi del 2032 proposta dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che vedrebbe una sinergia fra il capolouogo toscano e la città di Bologna, si è espresso il presidente di Confartigianato Firenze, Alessandro Sorani, che la considera “una scelta per il futuro di due città all’avanguardia”.

“La buona politica è quella che quando fa scelte cerca non di guardare alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni. Per questo la proposta del sindaco di Firenze Dario Nardella per le Olimpiadi 2032 da ospitare fra Firenze e Bologna ci piace e ci convince e per quello che ci riguarda siamo a disposizione di Palazzo Vecchio per dare il nostro sostegno nei modi che si riterrà è più opportuno” è il commento di Alessandro Sorani sull’idea del sindaco di Firenze sulle Olimpiadi estive da organizzare in coppia con Bologna fra 12 anni.

“L’alleanza di Firenze con Bologna e più in generale della Toscana con l’Emilia Romagna – spiega il presidente di Confartigianato Firenze – è davvero la carta vincente per andare al confronto con il Comitato Olimpico Internazionale e riportare in Italia i Giochi Olimpici Estivi che ci mancano da 60 anni. Dalla nostra non abbiamo solo un patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale imparagonabile, ma anche due centri di eccellenza per capacità produttive, attrattività, sostenibilità e efficienza amministrativa”.

“Non mi stupisce quindi che il sindaco di Bologna Merola e anche il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini abbiano immediatamente compreso la portata della sfida lanciata da Nardella accettandola di buon grado. Perché è evidente che sarebbe una grande occasione di sviluppo per tutto il territorio e per le comunità e le imprese che vi vivono e vi operano” conclude Sorani.

Sgominata banda ‘ovulatori’ eroina, 31 arresti

La Guardia di finanza del Comando provinciale di Bologna e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 31 persone appartenenti a un presunto gruppo criminale che importava eroina attraverso corrieri ‘ovulatori’.

L’operazione si è svolta in Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Lazio, con un sequestro di beni per circa mezzo milione e numerose perquisizioni. I dettagli sono stati illustrati alle 11 in una conferenza stampa nella sede del comando provinciale di Bologna, via Magazzari 9.

Le fiamme gialle di Bologna e dello Scico si sono avvalse anche del supporto dei comandi territoriali e della sezione aerea di manovra di Grottaglie (Taranto). Le misure sono state eseguite nelle province di Bologna, Reggio Emilia, Ravenna, Pistoia, Arezzo, Brescia, Roma, Monza e Milano, 22 custodie cautelari in carcere e nove obblighi di dimora.

Il gruppo è ritenuto essere ‘di stanza’ nelle province di Reggio Emilia e Bologna. L’operazione ‘Lot Bis’, costituisce l’epilogo di circa due anni di indagini coordinate dai pm Stefano Orsi e Michele Martorelli della Dda, che hanno richiesto le misure disposte dal Gip Domenico Panza.
Tra i dati emersi, una stabile organizzazione del gruppo e consolidati collegamenti con fornitori esteri. L’organizzazione era promossa in particolare da tre fratelli, tutti residenti a Reggio Emilia, di 46, 43 e 35 anni, e faceva arrivare in Italia dal Pakistan, tramite Grecia e Spagna, ingenti quantitativi di eroina, attraverso corrieri che ingerivano gli ovuli, poi espulsi una volta arrivati a destinazione.
Oltre ai destinatari dell’ordinanza, sono stati arrestati nel corso dell’operazione anche 17 corrieri presi in flagranza e droga è stata sequestrata negli scali di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Firenze Peretola, Pisa Galileo-Galilei, Napoli Capodichino e Vienna, ingenti quantitativi di eroina destinati principalmente alla piazza emiliana.
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