Eni: possibile realizzazione di una nuova bioraffineria a Livorno

Firenze, rappresentanti dell’Eni hanno incontrato il presidente della Regione Toscana ed i Sindaci di Livorno e Collesalvetti per discutere di una possibile realizzazione di una nuova bioraffineria.

Dall’incontro che Eni ha avuto con Eugenio Giani ed i sindaci Luca Salvetti e Adelio Antolini, è stato confermato che si sta studiando una possibile realizzazione, all’interno del sito industriale Eni di Livorno, di una nuova bioraffineria.

Lo studio di fattibilità prevede la costruzione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati così suddivisi: un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining da 500mila tonnellate/anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano.

La realizzazione della nuova bioraffineria all’interno dell’area industriale di Livorno, permetterebbe di massimizzare le sinergie con le infrastrutture già disponibili e quindi di assicurare un futuro produttivo e occupazionale al sito.

La progettazione dei tre nuovi impianti a Livorno sarà ultimata entro il 2023 e la realizzazione potrebbe avvenire già entro il 2025. Il piano di trasformazione della raffineria di Livorno sarà oggetto di un lungo percorso di confronto con le istituzioni del territorio e con le organizzazioni sindacali di categoria nell’ambito del modello relazioni industriali.

Giuseppe Ricci, direttore generale di Energy Evolution di Eni, ha commentato che stanno “lavorando per aggiungere un importante milestone alla strategia di decarbonizzazione di Eni e al percorso intrapreso molti anni fa, con la trasformazione, a Venezia nel 2014, della prima raffineria in bioraffineria. La coesistenza di impianti bio e tradizionali è stata proficuamente testata con la recente produzione a Livorno di Eni Biojet, il primo Saf (Sustainable Aviation Fuel), esclusivamente da materie prime di scarto, grassi animali e oli vegetali esausti grazie alla sinergia con la bioraffineria Eni di Gela. Il nostro obiettivo è aumentare la disponibilità di prodotti decarbonizzati e sostenibili e di traguardare i target di riduzione delle emissioni scope 3”.

Sulla possibile apertura di una nuova bioraffineria a Livorno, si sono poi espressi anche gli altri partecipanti dell’incontro. A tal proposito il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha dichiarato un “grande apprezzamento per la decisione di Eni di studiare la riconversione della raffineria di Livorno in una bioraffineria improntata ad una transizione energetica sostenibile sia in termini ambientali che di mercato di sbocco. L’innovazione tecnologica e la rilevanza dell’investimento, così come le sinergie impiantistiche tra nuove e precedenti attività produttive, dischiudono una vera prospettiva di sviluppo attenta anche a mantenere la forza lavoro e l’intera filiera produttiva. Si tratta di scelte lungimiranti, compatibili con il territorio di riferimento, che potranno altresì beneficiare della competitività infrastrutturale derivante dall’ammodernamento dello stesso porto di Livorno con la Darsena Europa”

Altro intervento è arrivato poi dal sindaco di Livorno, Luca Salvetti. Il sindaco ha sottolineato che “in questi tre anni di mandato, la definizione di chiare prospettive industriali e occupazionali per la raffineria Eni di Stagno ha visto il nostro impegno costante a fianco di istituzioni, sindacato e azienda, con l’imprescindibile obiettivo di dare un futuro all’impianto e certezze ai lavoratori. È grande la soddisfazione nel constatare come gli sforzi di tutte le parti abbiano portato all’individuazione di un percorso virtuoso che ci auguriamo porti alla realizzazione nel nostro sito di una nuova bioraffineria. Progetto che coniuga obiettivi industriali, compatibilità ambientale e stabilità occupazionale. Il percorso ci ha visti attivamente impegnati, giungendo nel marzo di quest’anno a sedere al tavolo di confronto voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico a fianco dei vertici aziendali, del Presidente Giani e dei rappresentanti dei lavoratori. Quell’impegno inizia ora a dare i suoi frutti e la strada sembra tracciata. Il lavoro è, e resterà sempre, al centro degli obiettivi di questa amministrazione, pronta a fornire anche in futuro una stabile e collaborativa interlocuzione istituzionale a tutti i soggetti impegnati su questo fronte”.

Infine è arrivata anche la dichiarazione di Adelio Antolini, sindaco di Collesalvetti. Antolini sostiene che “la realizzazione di una bioraffineria dentro lo stabilimento Eni di Stagno, che col sindaco Luca Salvetti prospettammo in una conferenza stampa nel gennaio 2021 come una soluzione opportuna per il nostro territorio sia per il mantenimento dei posti di lavoro qualificati sia per l’ambiente, oggi sta diventando una realtà. Questo studio è già un risultato e un impegno per lo sviluppo futuro con un investimento di Eni ad alto livello di innovazione tecnica. Un bel lavoro di squadra di Eni e Regione Toscana con i Comuni di Livorno e Collesalvetti”.

Collesalvetti, incendio raffineria Eni, Prot. civile, tenere finestre chiuse

Collesalvetti, in provincia di Livorno, una colonna di fumo nero preceduta da alcuni forti rumori, che hanno fatto pensare ad alcune esplosioni, si è sollevata intorno nella raffineria Eni di Stagno.

Il fumo è visibile da molta distanza. Il sindaco del vicino comune di Collesalvetti Adelio Antolini riferisce: “Eravamo in consiglio comunale e ci hanno avvertito della cosa. È visibile una colonna di fumo nero che si vede anche da Collesalvetti, dopo che si sono sentiti ci dicono almeno tre forti rumori”, simili a scoppi.

La Protezione civile del Comune di Livorno, a livello precauzionale, invita la cittadinanza di tenere le finestre chiuse. Lo fanno sapere dal Comune in merito all’incendio in corso in un impianto che è in manutenzione dentro lo stabilimento Eni. Il sindaco Luca Salvetti si è recato alla raffineria per seguire la situazione da vicino.

Secondo prime informazioni, sarebbe un incendio scoppiato all’interno di un impianto della raffineria Eni. L’impianto era in manutenzione e forse erano presenti residui di idrocarburi che hanno preso fuoco. Al momento non risultano persone coinvolte.

“Ho parlato con il direttore dello stabilimento – ha confermato il sindaco di Livorno Luca Salvetti andato sul posto – Al momento non risultano persone coinvolte nell’incendio di un impianto in manutenzione. Nel frattempo, sembra che i vigili del fuoco siano riusciti a domare le fiamme”.

AGGIORNAMENTO dei Vigili del Fuoco: Intervento alla raffineria ENI di Stagno, nel comune di Collesalvetti: l’incendio ha coinvolto l’ impianto forno hot oil all’ interno allo stabilimento. L’Incendio è stato estinto e sono in atto le operazioni di raffreddamento e bonifica.
Al momento non risultano coinvolte persone. Sul posto stanno operano squadre del comando di livorno, di pisa, di lucca e di firenze.
La viabilità stradale è stata ripristinata.

Collesalvetti (Livorno): denunce per sciopero davanti “Panificio Toscano”

Verranno tutte denunciate per vari reati, secondo quanto appreso, le 30 persone, tra lavoratori e sindacalisti Si Cobas in sciopero, che nel tardo pomeriggio di ieri hanno dato vita a una manifestazione non autorizzata all’esterno del Panificio Toscano di Collesalvetti (Livorno).

Durante lo sciopero le persone, sedute a terra, hanno tentato di impedire l’ingresso e l’uscita nello stabilimento di lavoratori e automezzi dei fornitori. La polizia, sempre secondo quanto si apprende, è intervenuta per consentire il passaggio dei mezzi sollevando di peso i manifestanti che si erano seduti a terra davanti ai cancelli del panificio.

“Ieri – spiegano invece dal sindacato Si Cobas – ancora ancora volta gli operai si sono fermati per rivendicare l’applicazione del contratto nazionale dei Panifici Industriali, riconoscimento dei livelli e degli scatti di anzianità maturati”.

“Le tensioni sono iniziate dopo che – aggiungono dal sindacato – la polizia ha scortato all’interno della fabbrica una macchina di crumiri chiamati dall’azienda per sostituire, illegalmente, i lavoratori in sciopero.”

“A quel punto – concludono dal sindacato – sono iniziati i blocchi ai cancelli per tre volte aggrediti dalle forze dell’ordine per rendere nullo l’esercizio del diritto di sciopero dei lavoratori”.

Panificio Toscano: lavoratori condannano azioni SiCobas

Un documento firmato dai lavoratori del Panificio Toscano condanna lo stato di agitazione che il sindacato SiCobas ha messo in atto nelle ultime settimane. A grande maggioranza i dipendenti confermano le decisioni della Cooperativa Giano, anche in merito all’allontanamento di due soci  lavoratori.

Mentre il Panificio Toscano ha formalmente avviato l’iter che porterà all’assunzione diretta dei soci lavoratori attualmente occupati dalla cooperativa, la grande maggioranza dei soci esprime fiducia per il raggiungimento di un accordo in questo senso e condanna le azioni di protesta.

Nello stabilimento di Collesalvetti 31 dipendenti (su 42) hanno firmato un documento in cui “elencano tutti i disagi che in circa 6 mesi abbiamo subito da parte del personale iscritto al sindacato SiCobas“. Nel documento si fa riferimento a “scioperi“ e “notizie date alla stampa che non sono condivise dalla maggioranza dei lavoratori“ ma anche ad atteggiamenti minacciosi e discriminanti verso gli addetti, in particolare verso la componente femminile. Per questo, i 31 firmatari del documento si dicono stanchi e preoccupati e chiedono di essere tutelati.

Contemporaneamente i soci della cooperativa Giano si sono espressi in una consultazione circa il possibile reintegro di due lavoratori licenziati per motivi disciplinari e, anche in questo caso, a stragrande maggioranza hanno confermato la decisione aziendale, con 73 voti a conferma dell’esclusione, 8 contrari e 23 astenuti. La consultazione, comunque, ha valenza solo “interna” perché solo il Giudice del lavoro,  ha  competenza per qualificare la legittimità o la illegittimità di un licenziamento disciplinare.

Si tratta di due eventi che confermano e sottolineano che, la stragrande maggioranza dei soci lavoratori  della cooperativa Giano condivide il processo che si è aperto ed è fiduciosa che in breve tempo avverrà il loro trasferimento all’interno del Panificio Toscano e al tempo stesso rendono evidente l’isolamento che la componente SiCobas ha all’interno della cooperativa e l’uso strumentale che di questa vicenda si è voluto fare.

Ora, questo l’augurio di Panificio Toscano, si accelerino i tempi per l’assunzione dei lavoratori e si ricrei al più presto il clima di collaborazione  e fiducia indispensabile per il bene dell’azienda e dei lavoratori.

Muore 18enne in incidente scooter contro camion

Uno scooterista di 18 anni residente a Nugola (Livorno) è morto la notte scorsa in un incidente stradale sulla via delle Sorgenti tra Livorno e Collesalvetti dopo uno scontro con un camion. L’incidente è accaduto poco dopo la mezzanotte. Sul posto sono intervenuti con un’ambulanza i volontari della Svs di Livorno con medico a bordo ma per il ragazzo non c’è stato niente da fare.

Si chiamava Filippo Arpesani il 18enne morto la notte scorsa nell’incidente stradale sulla via delle Sorgenti, tra Livorno e Nugola, dopo essersi scontrato con un camion che stava effettuando un trasporto eccezionale con scorta. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Collesalvetti, ma la dinamica è ancora tutta da chiarire e da verificare, il giovane passando di lato al trasporto eccezionale si sarebbe scontrato con un perno sporgente della struttura che il camion stava trasportando. Sul posto anche vigili del fuoco e polizia stradale per ricostruire la precisa dinamica dell’incidente.

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