Torna a Pisa il Festival internazionale della robotica

Pisa diventa ‘Robotown’, la città dei robot, grazie alla seconda edizione del Festival internazionale della robotica, che torna nella città toscana dal 27 settembre al 3 ottobre: lo scorso anno furono oltre 10mila i visitatori.

In questi giorni si rinnova il protocollo d’intesa che vede impegnarsi nell’organizzazione e nel sostegno del festival Regione Toscana, Comune e Provincia di Pisa, Università, Scuola Normale, Scuola Sant’Anna, Cnr, Aoup, Fondazione Stella Maris, Camera di commercio e Fondazione Arpa.
Il festival è diretto da Franco Mosca, professore emerito di chirurgia generale all’Univesità di Pisa e presidente di Fondazione Arpa, mentre la direzione artistica è di Renato Raimo, che curerà la regia e condurrà l’evento clou, in programma il 3 ottobre al Teatro Verdi di Pisa, con la partecipazione di Andrea Bocelli.
Il Festiva si dipanerà in più sedi lungo la cosiddetta Arno valley, dalla Versilia a Pontedera (Pisa). Il programma, ancora in via di definizione, conta già decine di eventi di carattere scientifico, divulgativo, musicale e culturale.

Fra gli eventi dell’ edizione precedente: quelli dedicati all’arte e allo spettacolo, all’insegnamento dei chirurghi, allo sport e al superamento delle disabilità, all’industria, al rapporto con l’etica e con la regolazione normativa, al miglioramento della logistica farmaceutica, alla cooperazione umanitaria e alla solidarietà, per contribuire a vincere le diseguaglianze. Nel panel dei relatori scienziati, intellettuali, artisti che presenteranno alcuni dei progetti che avranno un alto impatto per migliorare la vita dell’uomo.

Nel Mediterraneo microplastica come nei vortici del Pacifico. Serena Maso

Lo dice una nuova ricerca di Greenpeace, CNR – ISMAR e UNIVPM. Nelle acque marine superficiali italiane si
riscontra un’enorme e diffusa presenza di microplastiche comparabile ai livelli presenti nei vortici oceanici del nord
Pacifico, con i picchi più alti rilevati nelle acque di Portici (Napoli) ma anche in aree marine protette come le Isole Tremiti
(Foggia). Parla la responsabile Mare di Greenpeace Italia.

Lavoro: Spinelli, mozione a sostegno precari Cnr Firenze

“La ricerca pubblica deve passare da essere un capitolo di spesa ad essere un investimento indispensabile per lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese”.

La Giunta toscana si impegni a “sollecitare i competenti organi governativi affinchè nella
legge di bilancio in discussione in questi giorni in Parlamento si giunga a una soluzione positiva” per i ricercatori del Cnr di Firenze. È quanto chiede una mozione presentata dal capogruppo Mdp in Consiglio regionale Serena Spinelli.

“Proprio ieri ho partecipato all’assemblea dei lavoratori del Cnr di Firenze, al polo di Sesto Fiorentino – spiega in una nota -, da giorni in stato di agitazione. In Italia da anni la ricerca pubblica ricorre a un precariato strutturale, circa il 40% dell’organico che a Firenze tocca la punta del 45, al quale si continuano a tagliare fondi e risorse”.

Secondo Spinelli “il decreto 75/2017 ha fornito lo strumento legislativo per il superamento del precariato ma così come sottolinea il presidio permanente dei lavoratori Cnr Area della Ricerca Firenze, ad oggi la volontà della dirigenze del Cnr e dei ministri Miur e Mef non
sembra andare nella stessa direzione. Inoltre, il Governo non ha stanziato i fondi adeguati a rispondere all’intero processo di stabilizzazione”.

Per Spinelli, “la ricerca pubblica deve passare da essere un capitolo di spesa ad essere un investimento indispensabile per lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese. Oltre un terzo del personale del Cnr è precario, con un’anzianità media di 7 anni e con casi che raggiungono addirittura i 20 anni. Una situazione di stallo vergognosa a cui è urgente porre rimedio e di fronte alla quale suona davvero inutile e stucchevole lamentare la cosiddetta fuga dei cervelli all’estero” conclude.

Cnr: Firenze, lavoratori protestano a favore dei precari

Cento i lavoratori precari di Sesto Fiorentino che rischiano il posto per effetto dei tagli all’ente.

Al Cnr di Sesto Fiorentino (Firenze) i lavoratori hanno votato per l’apertura di un’assemblea permanente, per chiedere all’ente e al governo “il mantenimento del personale precario, l’avvio delle procedure di stabilizzazione e l’apertura di un confronto coi sindacati”.

L’iniziativa rientra nell’ambito della mobilitazione nazionale del personale del Cnr: analoghe assemblee si sono svolte a Roma, Pisa, Palermo, Bologna, Sassari e Cosenza.

A Sesto Fiorentino, scrive la Flc-Cgil in una nota, sono circa cento i lavoratori precari che rischiano il posto per effetto dei tagli all’ente. Il consiglio d’amministrazione, oggi, ha fatto sapere che convocherà i sindacati entro il 5 dicembre.

“In questo Paese c’è un terribile bisogno di riconoscere attenzione e valore alla ricerca – lamenta Stefano Bernabei (Flc-Cgil) – si parla di lavoratori molto qualificati che a ogni scadenza di contratto sono in bilico. L’assemblea permanente a Sesto Fiorentino durerà finchè non arriveranno risposte, la mobilitazione continua”.

Precari ricerca, striscione su sede Cnr a Pisa

Da settimane occupata simbolicamente un’aula.

Non vogliono abbassare la guardia i precari della ricerca e dall’aula occupata, simbolicamente, del Cnr di Pisa espongono un maxi striscione, con scritto ‘8.800 precari: assunzioni o lotta a oltranza’, alla vigilia del voto sulla Legge di stabilità alla quale hanno fatto presentare alcuni emendamenti dai parlamentari che aprirebbero le porte a una graduale stabilizzazione di tutti gli aventi diritto. “Sono ore decisive, non solo per il futuro di 8.800 famiglie ma soprattutto per l’intero mondo della ricerca pubblica italiana”, hanno scritto in un documento.

“Il Cnr occupato di Pisa supportato da Usb – prosegue la nota – rende ancor più visibile la sua richiesta per conto di tutti gli enti pubblici di ricerca affiggendo un enorme striscione sul tetto dell’edificio principale. A poche ore dalla votazione in Senato degli emendamenti alla Legge di bilancio, con questo gesto vogliamo dimostrare di essere determinati e pronti a tutto. Gli emendamenti che prevedono l’assunzione di 8.800 unità di personale sono tuttora ammissibili e saranno oggetto di votazione nei giorni di sabato e domenica”.

I precari, conclude la nota, sono “pronti a mettere in atto tutte le forme di protesta necessarie in supporto alle nostre istanze: l’occupazione continua, la lotta non si fermerà sino a quando non otterremo 8.800 stabilizzazioni”.

Flash Mob “Non sparate alla Ricerca”

?Firenze, le lavoratrici ed i lavoratori precari di INDIRE, insieme ad alcuni rappresentanti del personale precario del CNR Pisa, dell’INAF, dell’ISPRA e del CREA, hanno organizzato, in piazza della Repubblica il Flash Mob “Non sparate alla Ricerca”.

L’iniziativa si inserisce nella protesta portata avanti da alcuni precari degli EPR per contrastare i tagli alla ricerca pubblica, con l’obiettivo di richiamare – si legge in un comunicato distribuito durante il Flash Mob – l’attenzione sul fenomeno del precariato che negli ultimi anni appare quasi essersi cronicizzato, anche a causa di scelte economiche che hanno penalizzato un settore che rappresenta il futuro del paese.

Per sanare questa situazione servirebbe -sempre secondo il comunicato – la stabilizzazione di 8.800 precari, ricercatori, tecnici e amministrativi, per valorizzare così esperienze, conoscenze e competenze maturate nei tanti anni di attività.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Valentina Pappalardo collaboratrice tecnica di Indire:

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