Nuovo bando per il recupero di Sant’Orsola

Firenze, il Consiglio della Città Metropolitana, su proposta di Benedetta Albanese, consigliera delegata al Patrimonio, ha approvato una delibera per un nuovo bando finalizzato al recupero dell’ex convento di Sant’Orsola, nel centrale quartiere di San Lorenzo.

Il termine ultimo, stabilito per la presentazione delle proposte per riportare a nuova vita il complesso di Sant’Orsola, restituendolo alla città, è stato fissato per il 30 novembre 2018.

Il Consiglio dell’ente, spiega una nota, ha dato mandato alla Direzione Patrimonio di predisporre un nuovo avviso per l’individuazione di un operatore economico, singolo o in raggruppamento con altri, con cui avviare una trattativa privata finalizzata all’affidamento in concessione della valorizzazione di Sant’Orsola, stabilendo il termine del 30 novembre 2018 per la presentazione delle proposte.

“Ci siamo riservati, operando nell’ambito di una trattativa privata, la facoltà di richiedere variazioni progettuali, come anche integrazioni alla proposta selezionata – spiega Albanese – L’operatore che avrà presentato la migliore proposta dovrà presentare il Piano economico finanziario a supporto della stessa, nonché dimostrare l’effettiva e immediata disponibilità di almeno un terzo dell’importo indicato nella proposta come necessario per la realizzazione dell’intervento”.

Negli ultimi anni, sono stati emessi svariati bandi per il recupero del complesso (un tempo proprietà della Provincia, ora della Città metropolitana) ma finora nessuno ha dato il risultato auspicato.

Lunedì si torna a scuola, in aumento gli studenti

Firenze, lunedì torna a suonare la campanella nella Città Metropolitana, e dai dati si apprende che è nuovamente in aumento la popolazione scolastica.

In aumento complessivamente il numero degli studenti: da 43477 del 2016-2017 a 43026 del 2017-2018 fino ai 43613 attuali. Si è registrato in questi anni un certo calo degli istituti tecnici e professionali e un incremento dei licei.

Per l’anno scolastico 2018-2019, ci saranno 1935 classi, in totale, tra esse le nuove prime saranno 412, con una popolazione scolastica della Città Metropolitana di Firenze è di 43 mila 613 allievi (i “primini” 10064).

A tutti gli studenti gli auguri del Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella e del consigliere delegato alla Scuola Giampiero Mongatti.

“La scuola è l’asse portante del nostro futuro – dichiara Nardella – e nel giorno dell’apertura sentiamo la festa dell’attesa per cui desideriamo di dare il meglio ai nostri ragazzi, cercando di superare gli ostacoli che pure non sono mancati in termini di risorse. Tuttavia, abbiamo ottimizzato e reperito i fondi per un’offerta di qualità e una maggiore sicurezza degli edifici e degli impianti, anche con il coinvolgimento diretto dei dirigenti scolastici, ai quali sono stati assegnati fondi autonomi”.

“I dati suffragano questo nostro impegno – sottolinea Mongatti – Tra il 2016 e il 2018 abbiamo stanziato risorse per 55 milioni e 973 mila euro, destinati a 40 strutture in otto Comuni del territorio. Naturalmente non siamo fermi e stiamo predisponendo nuovi progetti per il 2019”.

Le risorse assegnate per i Comuni sono state le seguenti: 28 milioni a Firenze, 3 ad Empoli, 2 a Sesto Fiorentino, Borgo San Lorenzo e Scandicci, uno rispettivamente a Pontassieve, Bagno a Ripoli e Figline-Incisa.

Nel 2017 sono stati appaltati 35 progetti. Tra i più significativi la riqualificazione di tre facciate dell’Istituto Buontalenti di Firenze, per 1 milione e 886 mila euro, l’adeguamento sismico del Giotto-Ulivi di Borgo San Lorenzo (1 milione e 58 mila euro), il completamento della bonifica dell’amianto e il nuovo impianto fotovoltaico del ‘Federigo Enriques’ di Castelfiorentino per 1 milione e 7 mila euro.

In progettazione la nuova costruzione del Liceo Agnoletti di Sesto Fiorentino, per 15 milioni e 500 mila euro. Previsto un nuovo edificio con 30 aule, laboratori, palestra e auditorium.

Nuovo edificio scolastico in progettazione anche per il Ferraris di Empoli, per un importo di 7 milioni e 700 mila euro.

Nei mesi di giugno/luglio, a Firenze, sono iniziati gli ampliamenti, per 4 milioni e 54 mila euro, dell’Istituto Elsa Morante, con la costruzione di un nuovo edificio per aule e laboratori, e dell’Istituto Buontalenti, 2 milioni e 420 mila euro necessari per i laboratori di cucina e una sala, oltre all’adeguamento normativo del Liceo Capponi (con 1 milione e 700 mila euro per la realizzazione di una nuova scala di sicurezza e il rifacimento completo degli impianti elettrici).

Avviati anche i lavori di ampliamento per l’Istituto Chino Chini di Borgo San Lorenzo (4 milioni e 54 mila euro), e per l’Istituto Balducci di Pontassieve (2 milioni e 200 mila euro). Per entrambi si tratta della costruzione di un nuovo edificio, collegato a quello principale, che permetterà di rimuovere una struttura prefabbricata esterna. 18 le nuove aule del Chini, 8 per il Balducci.

Infine, a Firenze sono previsti nei primi mesi del 2019 l’inizio dell’ampliamento del Liceo Rodolico (succursale di via del Podestà), 1 milione e 784 mila euro, e quello della succursale dell’Istituto Alberghiero Saffi. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo edificio in via del Mezzetta.

Sono stati realizzati nel 2017 interventi di riqualificazione energetica, tramite sostituzione degli infissi, agli istituti Vasari, Balducci, Meucci (ancora in corso), presso la sede e l’edificio convitto dell’Agrario, con un investimento di 1 milione e 800 mila euro.

Bimbo di 1 anno ucciso dal padre con un coltello

Scarperia, comune della città metropolitana di Firenze, un bimbo di un anno è morto dopo essere stato colpito dal padre con un coltello nel corso di una lite familiare.

Secondo quanto appreso, anche se alla ricostruzione stanno lavorando i carabinieri e il pm di turno Fabio Di Vizio, l’uomo avrebbe ucciso il piccolo di Michele di un anno al culmine di una lite con la convivente e poi avrebbe cercato di colpire con lo stesso coltello anche l’altra figlia di 7 anni.

La bambina, secondo quanto riferito dai carabinieri, non ha riportato ferite, la bimba sarebbe stata salvata dalla madre che si messa nel mezzo ed è rimasta ferita proprio per proteggerla.

Michele, il bimbo che ha perso la vita, aveva compiuto un anno lo scorso 3 settembre, per lui la morte è arrivata improvvisa con una o più coltellate inferte dal papà.

La madre invece, è rimasta ferita alla testa e agli arti, secondo quanto appreso, proprio nel tentativo disperato, quando si è frapposta tra l’uomo, ormai in preda a un raptus incontenibile, e la piccola, rimasta illesa.

L’allarme ai carabinieri lo avrebbe dato la nonna del bimbo, che ha chiamato il 112 alle 20:00, dicendo che era stato “ammazzato suo nipote” e che l’assassino era il padre del piccolo.

I militari, arrivati subito sul posto, si sono trovati davanti a una scena raccapricciante con il bimbo e la madre in un lago di sangue. Immobile, in evidente stato di shock, hanno trovato anche il 34enne che è stato fermato e che non avrebbe opposto resistenza.

Sul posto anche i mezzi del 118: i sanitari hanno provato a rianimare Michele e le manovre sono continuate pure nell’ambulanza con la quale è stato trasportato al pronto soccorso dove, però, è arrivato senza vita.

Anche la madre è stata portata allo stesso ospedale, a Borgo San Lorenzo. Lei non sarebbe in pericolo di vita. Il coltello usato dall’uomo per colpire il figlio e la donna è stato poi ritrovato nel giardino. I motivi scatenanti del raptus, e della lite che lo ha preceduto e che ha portato all’ennesima tragedia familiare, li ricostruiranno i carabinieri della compagnia di Borgo, con l’aiuto del reparto della sezione scientifica, coordinati dal pm di turno Fabio Di Vizio arrivato poco dopo nell’abitazione.

Entrambi i genitori del bambino erano già conosciuti alle forze dell’ordine, anche se non sono ancora chiari i loro precedenti.

Sgomento e incredulità, le prime razioni nella piccola frazione di Sant’Agata dove la famiglia di Michele viveva in un terra tetto, con un piccolo giardino davanti, fuori dal centro del paese.

Sì della Città Metropolitana di Firenze al Masterplan Aeroporto

Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha dato parere favorevole al Master Plan della nuova pista dell’Aeroporto di Firenze, dopo l’illustrazione della relativa delibera da parte del consigliere delegato alle Infrastrutture Andrea Ceccarelli. Nardella: “Avanti per la sicurezza e lo sviluppo di un’infrastruttura che riguarda il futuro di tutti noi”.

Con la delibera approvata si autorizza una variante al Piano territoriale di coordinamento (Masterplan) e si nomina come unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente ed in modo univoco e vincolante la posizione dell’Amministrazione su tutte le decisioni di competenza della conferenza il responsabile della Direzione Progetti Strategici della Metrocittà.

La Città Metropolitana era stata chiamata a partecipare alla Conferenza dei Servizi indetta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’espressione di parere per l’approvazione del Master Plan aeroportuale 2014/2029 dell’aeroporto Amerigo Vespucci e in questa sede la Città metropolitana era stata chiamata ad esprimere la volontà dell’Ente.

Il Master Plan dell’Aeroporto Vespucci è stato sottoposto a procedura di Valutazione di impatto ambientale di competenza statale. La procedura si è conclusa con giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto a condizione che ottemperi ad una serie di prescrizioni.

“Andiamo avanti per la sicurezza e lo sviluppo di una infrastruttura che riguarda il futuro di tutti noi”, ha commentato il Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella. Le prescrizioni da ottemperare in ordine alla Via saranno prese in esame dall’Osservatorio Ambientale.

La delibera è stata approvata con i voti del Pd, tranne quello del consigliere Emiliano Fossi, che è sindaco di Campi Bisenzio; contrari Alessio Biagioli, sindaco di Calenzano, e Stefania Collesei di Art 1- Mdp ed Enrico Carpini di Territori Beni Comuni.

Il Consiglio della Città Metropolitana ha respinto un ordine del giorno presentato da Carpini, con il quale chiedeva all’Assemblea di “l’impegno di tenere in debita considerazione le osservazioni espresse dai Comuni” della Piana Fiorentina, che sarà interessata dalle modifiche apportate al Piano territoriale di coordinamento.

Per Marco Semplici (Pd) “bisogna prendere atto che non si può tenere esclusivamente agli interessi di alcuni comuni a fronte di un interesse prevalente regionale su Peretola”. Per Francesca Paolieri (Pd) “l’ordine del giorno non tiene conto del fatto che la discussione sullo scalo viene da molto lontano. I Comuni hanno partecipato ai tavoli di confronto. Si dimentica che lo scalo privilegiato dai visitatori rispetto a Firenze è Bologna, non Pisa”.

Stefania Collesei (Art. 1- Mdp) ha votato a favore di “un documento che non ritengo divisivo. Non si chiede altro che il Consiglio faccia il suo lavoro, ascoltando i Comuni”. “Non si condivide nemmeno il minimo”, ha commentato Alessio Biagioli.

Milleproroghe, Nardella: ”su periferie taglio inaccettabile”

Riguardo alla riunione Anci di oggi a Roma sul Bando periferie bloccato dal governo, Nardella ha dichiarato:”so che i sindaci, senza distinzione di colore o appartenenza politica, porteranno la posizione di tutti i Comuni. Il governo ha deciso in modo assolutamente unilaterale e improvviso di tagliare circa 2 miliardi di euro che riguardano il finanziamento di centinaia di progetti di riqualificazione delle nostre periferie”.

Il sindaco di Firenze, e coordinatore Città metropolitane Anci, Dario Nardella, parlando con i giornalisti, ha sottolineato che questo stop “significherebbe 18 milioni di euro cancellati da un giorno all’altro. Soldi che noi abbiamo già impegnati, addirittura già appaltati con contratti già firmati per nuove telecamere nelle periferie, la riqualificazione di giardini e parchi dei nostri quartieri e di alcune aree pubbliche, come il rifacimento di marciapiedi e passerelle”.

Per Nardella, “non è accettabile che un governo che a parole dice che bisogna mettere in sicurezza il patrimonio pubblico, che bisogna stare vicino ai cittadini riqualificando le aree pubbliche, con la stessa strafottenza taglia quei soldi già assegnati, con impegni scritti, che i sindaci avrebbero utilizzato proprio per affrontare quegli stessi obiettivi”.

Lastra a Signa, trasporto pubblico locale: appello alla Regione del sindaco Bagni

Il sindaco Bagni fa appello alla Regione Toscana per rivedere il costo del biglietto ferroviario da Lastra a Signa a Firenze o istituire un biglietto metropolitano integrato, a fronte dei maggiori costi che i cittadini lastrigiani che prendono il treno per Firenze devono affrontare, rispetto alle stesse tratte urbane utilizzando l’autobus.

Il sindaco di Lastra a Signa Bagni ha chiesto un incontro in Regione proprio sull’argomento. “Nel corso degli ultimi due mesi – spiega il sindaco – ho chiesto più volte all’assessorato alle infrastrutture e mobilità la possibilità di un incontro per affrontare la questione. L’assessore Ceccarelli infatti, con lettera del 28 giugno 2018, ci ha comunicato dell’entrata in vigore dal 1° luglio  della nuova tariffa regionale relativa al TPL su gomma. Una delle motivazioni dell’applicazione della nuova disciplina è quello di avere tariffe omogenee ed integrate su tutta la regione nelle varie modalità di trasporto (gomma, ferro, nave), principio più che condivisibile”.

“Oggi, tuttavia, – aggiunge ancora il sindaco- il costo del collegamento da Lastra a Signa a Firenze su gomma è inferiore a quello su ferro: sul TPL è applicata la tariffa urbana, con costo del biglietto singolo dal 1 luglio aumentato da 1,20 a 1,50 euro, a fronte del biglietto ferroviario di sola andata ammontante a 2,60 euro e determinato dall’applicazione della tariffa della fascia chilometrica da 10 a 20 km”.

“Pertanto – prosegue il sindaco Bagni-, al fine di raggiungere l’obiettivo del riallineamento tra costo del biglietto su gomma e quello su rotaia, chiediamo la diminuzione del prezzo del biglietto ferroviario per quelle tratte che a livello di TPL sono considerate tratte urbane, come il collegamento Lastra a Signa/Firenze. A questo si aggiunge il problema di chi, dopo il treno, deve prendere l’autobus: a quel punto si arriva a costi sproporzionati per chi si muove nell’area della Città metropolitana: ad esempio per raggiungere l’Ospedale di Careggi da Lastra a Signa, prendendo treno e autobus, servono addirittura 8,20 euro (a/r)”.

“Occorre muoversi in maniera condivisa sul tema, per questo – aggiunge il sindaco –  penso di coinvolgere anche i comuni limitrofi della Piana dove, come succede da noi, si registra un ampio utilizzo del treno per muoversi verso Firenze: abbiamo tutti la stessa problematica che molti cittadini, a ragione, vivono come un’ingiustizia. Propongo quindi – conclude- o la diminuzione del costo del biglietto del treno o l’istituzione di un biglietto integrato che consenta di utilizzare, con lo stesso tagliando, due mezzi (autobus/tramvia e treno) per le tratte urbane nell’area della Città metropolitana”.

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