Giubbe Rosse: nuova fumata nera per vertenza, ancora sconosciuto proprietario marchio

Vertenza Giubbe Rosse, ancora non si sa chi è il proprietario del marchio: fumata nera ieri al tavolo istituzionale sulla vertenza. La Filcams Cgil Firenze: “Mistero incomprensibile, per noi il marchio non può essere disgiunto da lavoro e locale”

Fumata nera ieri al tavolo di crisi della Città metropolitana di Firenze sulla vertenza delle Giubbe Rosse: ancora non è stato svelato chi è il proprietario del marchio dello storico caffè di piazza della Repubblica, che rimane ad oggi un mistero.

In occasione dell’incontro di ieri, il curatore fallimentare ha comunicato che ad oggi il marchio ancora non è nelle disponibilità della curatela e quindi si potrebbe bandire l’asta sull’esercizio senza il marchio delle Giubbe Rosse. Se questo dovesse determinarsi sarebbe una incomprensibile, perché l’appetibilità del caffè diventerebbe pressoché nulla e l’asta rischierebbe di andare deserta, con i rischi connessi per la chiusura dell’esercizio e quindi la perdita occupazionale. Il curatore fallimentare comunque non ha chiuso la vicenda e ci ha preannunciato che tra una settimana – massimo dieci giorni – ritornerà al tavolo per illustrarci le sorti della proprietà del marchio.

La Filcams Cgil Firenze, davanti a questa preoccupante e pessima prospettiva, ha ribadito la propria posizione sostenendo che il marchio non può essere disgiunto dal lavoro e dal locale; abbiamo il timore che questa vicenda della proprietà del marchio possa diventare il terzo segreto di Fatima senza ragione alcuna. Abbiamo quindi rappresentato al curatore fallimentare anche l’importanza della continuità del contratto dell’affitto del locale, in mancanza della quale si rischierebbe la scomparsa del caffè da piazza della Repubblica.

La Filcams Cgil Firenze, insieme ai lavoratori alle lavoratrici, ha ribadito che si batterà per svelare questo mistero incomprensibile sulla proprietà del marchio affinché si restituisca a Firenze e a piazza della Repubblica un locale che fa parte della storia della città, fuori da giochi e giochetti commerciali.

Pisa, Landini su reddito: per ora casino e nuova precarietà

“Il contrasto alla povera è un tema molto caro anche al sindacato, assai prima di quando se ne sono occupati loro. La verità è che il reddito di cittadinanza così com’è mischia lotta alla povertà e politiche per il lavoro e fare un miscuglio, significa fare un casino, tra l’altro come si è visto con i navigator, creando nuova precarietà”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un’assemblea alla Vodafone di Pisa.

“Non possono essere solo i centri per l’impiego gli strumenti per creare nuovo lavoro – ha aggiunto – e infatti il messaggio che si manda con i navigator è tutt’altro che positivo perché si crea nuova precarietà anziché lavoro vero e stabile”. Il sindacato, ha concluso Landini, “ha unitariamente molte idee sul contrasto alla povertà e anche sulla riforma delle pensioni oltre che sulle politiche per lo sviluppo e auspichiamo che dopo il 9 febbraio (la manifestazione unitaria dei sindacati a Roma, ndr) il governo apra un tavolo di discussione su tutto questo”.

“Il governo ha un’ampia maggioranza in Parlamento ma non è un problema nostro se regge o meno fino alle elezioni europee. Non spetta al sindacato far cadere il governo oppure no”. Lo ha detto Landini rispondendo alle domande dei giornalisti. “Il problema è che le due forze di governo – ha spiegato – si sono presentate alle elezioni con programmi politici alternativi l’uno all’altro e poi hanno deciso di mettersi d’accordo con un contratto tra privati che ora impedisce qualsiasi discussione in Parlamento e con le organizzazioni sociali. Loro possono girarla come vogliono ma Cgil, Cisl e Uil hanno 12 milioni di iscritti, 12 milioni di persone che liberamente hanno scelto di farsi rappresentare dal sindacato e quindi il problema è se l’esecutivo ha interesse ad aprire un dialogo con noi per cambiare la politica economica e sociale”.

“Avere fatto il job’s act e avere provato a mettere in discussione il rapporto con il sindacato non mi pare abbia portato benissimo al governo di centrosinistra. Noi seguiamo con rispetto ma senza interferire la discussione interna al Pd ma credo che un partito che vuole essere di centrosinistra debba riflettere anche su questo”. Lo ha detto il leader della Cgil,  commentando la fase congressuale dem.
“Penso – ha concluso – che tra me ragioni elettorali della sua sconfitta ci sia stata proprio la rottura con il mondo del lavoro e quindi credo che ora debba cercare di recuperare quel
rapporto di fiducia con tanti lavoratori che hanno scelto di non andare a votare o hanno votato altre forze politiche”.

“Il problema non è solo la discussione
sulle grandi opere, su quelle si metta d’accordo il Governo al
suo interno, ma ciò che serve davvero è un piano straordinario
di investimenti per far ripartire il Paese”. Lo ha detto il
segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo avere
partecipato a un’assemblea sindacale alla Vodafone di Pisa, la
prima da quando è stato eletto alla guida del sindacato.
“Le grandi opere – ha aggiunto – sono anche gli asili nido
dove ce ne è bisogno, la sanità dove non c’è e così via. E’
necessario capire che Paese si immagina tra 10-15 anni ed è su
questo che vogliano confrontarci”.

Botta e risposta tra Toscana Aereoporti e Cgil sulla nuova pista a Peretola

Per Toscana Aeroporti le competenze dei sindacati dovrebbero essere relative alle assunzioni ed alla stabilità dei lavoratori, non alla pianificazione urbanistica di un territorio. Cgil risponde: “Nessuno può accusare la Cgil di essere contraria allo sviluppo di Firenze e della Toscana.”

Toscana Aereoporti ha espresso “vivo sconcerto per il comunicato stampa di Fiom Cgil”, in cui il sindacato esprime il suo parere negativo rispetto alla nuova pista di Peretola.

“Non risulta che la Fiom Cgil esprima parere in Conferenza dei Servizi”, afferma la società in una nota, sostenendo che “Forse la Fiom Cgil dovrebbe rivolgere le proprie attenzioni su temi come gli sforzi che la Società ha fatto per non licenziare nessuno, semmai per aver stabilizzato 100 lavoratori, per aver recentemente chiuso un accordo sindacale unitario e per le nuove assunzioni che la nuova pista porterebbe. Queste, forse, dovrebbero essere le competenze delle organizzazioni sindacali e non la pianificazione urbanistica e infrastrutturale di un territorio, o ancor meno la valutazione tecnica di una infrastruttura aeroportuale”.

Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze, ha risposto alle accuse mosse da Toscana Aereoporti nei confronti del sindacato: “Nessuno può, se non strumentalmente, accusare la Cgil di essere contraria allo sviluppo, anche infrastrutturale, di Firenze e della Toscana. Ne sono testimonianza quanto diciamo da anni e quanto abbiamo ribadito, nero su bianco, nel documento politico programmatico dell’ultimo congresso della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze. In tema di infrastrutture chiediamo il completamento del sotto attraversamento ferroviario, quello delle tranvie già progettate, chiediamo parcheggi scambiatori alle porte della città ed hub intermodali”.

Per rispondere a Toscana Aereoporti, continua Galgani: “Il progetto presentato apre moltissime criticità: dall’interruzione del collegamento diretto tra Sesto e l’Osmannoro, al pregiudizio sullo sviluppo del Polo Scientifico, alla messa in discussione del Parco della Piana così come previsto dagli strumenti urbanistici della Regione e del comune di Sesto, al mantenimento della vocazione produttiva manifatturiera dell’Osmannoro. Su quell’area così controversa” tutti i progetti di urbanistica già programmati “non possono convivere senza una visione organica e progettuale di quell’area”.

Uno degli elementi assolutamente critici della vicenda, secondo Cgil, sta nel fatto che il progetto della nuova pista non sia stato inserito in una visione organica di sviluppo dell’area fiorentina. Il sindacato non vorrebbe un ridimensionamento dello scalo fiorentino, ma una riqualificazione che tuteli l’occupazione in termini quantitativi e qualitativi.

Paola Galgani conclude “Resto in attesa della decisione della Conferenza dei Servizi”.

Sciopero nazionale Guardie giurate, 48 ore di stop anche in Toscana

Domani, martedì 29 gennaio, si terrà a Firenze l’attivo dei delegati sindacali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs per fare il punto della situazione in vista dello sciopero nazionale proclamato per l’1 e 2 febbraio per il Ccnl Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari scaduto il 31/12/2015.

Un contratto con le indennità di presenza ferme al 2008, e che negli ultimi 10 anni è stato rinnovato solo una volta. In Toscana, questi lavoratori che ogni giorno rischiano la vita per poco più di 1.000 euro al mese, si fermeranno per 48 ore.

Ma chi è la guardia giurata? La guardia giurata è quella figura che dà sicurezza, e che troviamo nelle stazioni ferroviarie, nei tribunali, negli ospedali, di pattuglia diurna/notturna, negli aeroporti e nei furgoni blindati per trasportare valori necessari a noi tutti; furgoni blindati che vengono presi di mira sempre più spesso da assalitori armati e violenti per un rischio concreto che, ogni giorno, la guardia giurata deve mettere in conto.

Il Ccnl in questione riguarda anche gli addetti ai Servizi Fiduciari, lavoratori che spesso troviamo nei supermercati di tutta Italia. Anche loro svolgono il loro lavoro con grande professionalità nonostante uno stipendio misero e inadeguato rispetto all’impegno e ai rischi quotidiani: la loro paga parte da 797 euro lordi al livello F.

Lo sciopero di 48 ore inizierà a mezzanotte del 1 febbraio e terminerà alle ore 24 del 2 febbraio con una grande manifestazione che si terrà a Milano la mattina del 1 febbraio.
Si prevede una forte partecipazione; da Firenze partiranno più pullman organizzati dai funzionari Giuseppe Martelli, Giuseppe Viviano e Gennaro Cotugno rispettivamente di Filcams, Fisascat e UILTuCS, che domani si confronteranno sugli ultimi dettagli logistici per la trasferta.

Scandicci, sindacati: domani sciopero lavoratori fuori magazzino Unicoop

Uno sciopero di un’ora, dalle 10 alle 11, e un presidio all’esterno del magazzino Unicoop di Scandicci (Firenze) dove ieri un operaio, dipendente della Cft che opera in appalto, è rimasto ferito da una saracinesca che cadendo lo ha colpito alla testa.

Lo sciopero è stato proclamato per domani dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil. I sindacati chiedono, in una nota, a Unicoop e alla cooperativa Cft “un intervento urgente sulla sicurezza del lavoro all’interno della struttura che ha visto in passato gravi incidenti, anche mortali” ed “esprimono al lavoratore infortunato vicinanza e ne auspicano una pronta guarigione”.

I sindacati si dicono inoltre disponibili ad aprire “un tavolo permanente sulla sicurezza all’interno del magazzino Unicoop di Scandicci con tutte le parti in causa.

L’incidente è avvenuto ieri mattina, quando un operaio è stato soccorso dagli uomini del 118 dopo che una saracinesca lo aveva colpito mandandolo in codice rosso all’ospedale.

Cgil apre sportello “orienta-lavoro” all’Ospedale Careggi

Firenze, all’ospedale di Careggi la Cgil di Firenze apre lo sportello “orienta-lavoro” rivolto a neolaureati in scienze infermieristiche, medicina e in tutte le facoltà che avviano alle professioni sanitarie.

La consulenza offerta dallo sportello è pensata come una vera e propria “bussola del lavoro”: saranno a disposizione la lista delle aziende che possono assumere e le informazioni sui concorsi pubblici, sulla formazione (master, corsi, Ecm), su come scrivere un curriculum (formato Europass).

Previsto anche l’aiuto a comprendere a pieno il valore di un contratto di lavoro, a quali doveri si è sottoposti e quali diritti garantisce, quanti tipi esistono, cos’è concretamente la Partita Iva, come si fa ad aprirne una e tante altre peculiarità.

Si noti bene: il servizio non è limitato solo a chi è in cerca di un occupazione, ma è pensato anche per chi si trova già nel mondo del lavoro e ha bisogno di chiarimenti, o necessita di qualcuno che rappresenti e difenda i suoi diritti.

Lo sportello che apre a Careggi, promosso da Fp Cgil, Sol Cgil, Nidil Cgil, Camera del lavoro e Udu, sarà nel dettaglio uno sportello Sol (Servizio Orientamento Lavoro): i Sol sono parte integrante del Sistema dei servizi della Cgil, costituito da tutte quelle attività di tutela, assistenza e consulenza che il sindacato assicura per fornire risposte concrete e solidali alle varie esigenze che si incontrano nel corso della vita lavorativa, a cominciare dalla ricerca di lavoro e di opportunità formative (le due sedi fiorentine Sol: Firenze Borgo Greci 3 lunedì ore 15-18, Empoli via San Mamante 10 mercoledì ore 10-13).

Lo sportello sarà aperto il giovedì (si parte il 24 gennaio) dalle 15 alle 18 presso la sede Fp Cgil in viale di San Luca dentro l’ospedale di Careggi

INFO: sol@firenze.tosc.cgil.it

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