Italgas prende maggioranza di Toscana Energia, Sindacati: errore clamoroso dei comuni

I sindacati continuano a ritenere profondamente sbagliate e penalizzanti per il territorio sia la scelta dei comuni che hanno deciso di vendere le proprie quote, sia quella dei comuni di Pisa e Firenze di non avere esercitato il diritto di prelazione di cui disponevano

Italgas ha ottenuto l’autorizzazione dell’Autorità per la concorrenza in merito all’acquisto delle quote azionarie di maggioranza di Toscana Energia. E i sindcati non ci stanno.

“Tale passaggio, a seguito della modifica dello statuto e dei patti parasociali avvenuta nel giugno del 2018, consentirà a Italgas di designare la maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione e, attraverso l’eliminazione dell’obbligo della maggioranza qualificata per le decisioni strategiche contenuta nelle modifiche sopra richiamate, di decidere in piena autonomia in tema di programmazione e di scelte per il territorio, relegando i sindaci dei comuni serviti ad un ruolo marginale e di mera rappresentanza” dicono in un comunicato CGIL CISL e UIL.
Nell’estate del 2018, le Organizzazioni Sindacali di categoria, a seguito delle assemblee dei lavoratori, avevano messo in atto una serie di iniziative informando i sindaci e la cittadinanza dei rischi che si correvano con questa operazione di privatizzazione del servizio distribuzione gas.
“Risulta inoltre incomprensibile- aggiungono i sindacati-  come oggi i comuni di Lari, Calcinaia, Casciana Terme, Palaia e Buti abbiano venduto il 2% circa delle azioni per poco più di 15 milioni di euro quando circa un anno fa i comuni di Massarosa, Camaiore, Campi Bisenzio, Dicomano, Pietrasanta, Vicchio e la Provincia di Pisa ne avevano chiesti, dopo la perizia di un advisor finanziario indipendente, circa 70 milioni per il 3%, in quella che appare come una “competizione al ribasso”, controproducente per gli stessi interessi pubblici”.
CGIL CILS UIL “continuano a ritenere profondamente sbagliate e penalizzanti per il territorio sia la scelta dei comuni di vendere – operazione che sembra assumere la valenza di un semplice anticipo dei dividendi futuri che sarebbero comunque spettati a quegli stessi comuni (Toscana Energia ha raggiunto nell’ultimo esercizio un utile netto di 41 milioni) – sia quella degli altri comuni, a partire dai capoluoghi Firenze e Pisa, di permettere tale operazione attraverso la modifica dei patti e dello statuto e non esercitando il diritto di prelazione di cui disponevano”.
Altro motivo di forte attenzione per il sindacato e i lavoratori le voci che si sono diffuse in merito allo spostamento di alcune funzioni e centri decisionali fuori dalla Toscana.
“I sindacati si rammaricano nel constatare come i segnali di allarme lanciati dai lavoratori e dal sindacato siano rimasti inascoltati ma continueranno comunque nell’iniziativa di vigilanza e di contrattazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali, della qualità del servizio per i cittadini e per il necessario presidio territoriale, continuando a richiamare la parte pubblica alle proprie responsabilità” chiude il comunicato di FILCTEM CGIL FEMCA CISL UILTEC UIL TOSCANA

Firenze Parcheggi, proclamato Stato di agitazione per videosorveglianza

Da quanto si legge dal comunicato rilasciato dalle associazioni sindacali, Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti comunicano la sospensione delle relazioni sindacali con la società Firenze Parcheggi, a causa della pretesa di quest’ultima di utilizzare i dati rilevati dai sistemi di videosorveglianza aziendali per finalità disciplinari nei confronti dei propri dipendenti.

Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti hanno in più occasioni manifestato disponibilità ad un confronto con l’Azienda finalizzato ad implementare i sistemi di videosorveglianza che siano effettivamente necessari per tutelare i beni aziendali e per il corretto svolgimento dell’attività. Nondimeno, esse hanno anche ribadito e ribadiscono che non intendono consentire che le informazioni raccolte con tali sistemi di controllo possano essere utilizzate per finalità disciplinari nei confronti dei lavoratori.

Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti ritengono che la posizione di Firenze Parcheggi sia del tutto ingiustificata e contraria al dettato dall’art. 4 della L. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) e rischi di pregiudicare diritti primari dei lavoratori. Per questi motivi, e per il clima già teso esistente tra dirigenti/responsabili e i lavoratori più volte segnalatoci da questi ultimi, si dichiara lo stato di agitazione immediato e non si esclude un’azione di sciopero a sostegno e difesa del diritto inviolabile a privacy, riservatezza e dignità sul luogo di lavoro.

I sindacati coinvolti invitano Firenze Parcheggi a cambiare posizione ed atteggiamento, avviando un reale confronto con essi anziché tentare di imporre unilateralmente “accordi” contrari alla legge e gravemente lesivi dei diritti dei Lavoratori. Diversamente i sindacati non esiteranno a ricorrere in tutte le sedi più opportune in difesa dei diritti dei lavoratori.

Le associazioni sindacali auspicano, infine, nell’intervento del Comune di Firenze per suggerire alla società, della quale è socio di maggioranza, maggior buon senso e posizioni in linea con le aspettative e le tradizioni civili e moderne di una città come Firenze.

Pisa, Fridays for Future lancia la Climate Action Week

Il 20 settembre alle 18.00 in piazza XX settembre prende il via la Climate Action Week. La settimana si concluderà il 27 settembre con la terza mobilitazione sul clima. Sostegno da parte delle sigle sindacali COBAS, FLC CGIL, SISA, USB, USI e CUBToscana, che per il 27 hanno proclamato sciopero, e anche dalla Scuola Normale Superiore, mentre gli scienziati Buizza e Provenzale terranno due lezioni aperte sul clima.

Dal 20 al 27 settembre Pisa, come molte città in tutto il mondo, verrà animata da giovani di Fridays For Future per la Climate Action Week, una settimana dedicata ad eventi e mobilitazioni sull’emergenza climatica, che culminerà venerdì 27 settembre con il Global Climate Strike, il terzo dopo quelli di marzo e maggio, che hanno visto scendere in piazza milioni di persone in tutto il mondo per chiedere misure concrete contro il riscaldamento globale.

La settimana comincerà venerdì 20 settembre alle ore 18.00 con una assemblea pubblica aperta a tutta la città e a tutte le associazioni, i movimenti presenti a Pisa, per allargare la protesta e chiedere che i temi legati alla Giustizia Climatica siano prioritari nelle agende politiche di tutte le istituzioni.

La mobilitazione vede adesioni importanti sia nel mondo della scuola, che delle università, che nei sindacati: COBAS, FLC CGIL e SISA hanno dichiarato sciopero del comparto scuola, mentre USB, USI e CUBToscana hanno dichiarato sciopero generale nazionale di tutti i comparti ad eccezione di quello dei trasporti.

La CGIL Nazionale si occuperà invece di creare assemblee nei luoghi di lavoro di tutte le categorie, riconoscendo, come si legge nella nota di FLC CGIL, che “la lotta per un pianeta vivibile e quella per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono intimamente connesse, così come lo è la lotta contro le diseguaglianze sociali, che comporta che anche il fardello dei costi ambientali si scarichi sugli ultimi anelli della piramide: i lavoratori, i disoccupati, gli studenti, i migranti, i pensionati”.

A Pisa arriva anche il supporto dalla Scuola Normale Superiore, che ha accettato di invitare studenti, docenti e personale alla mobilitazione. Tra gli ospiti della settimana anche il professor Buizza, della Scuola Superiore S.Anna, promotore della lettera aperta “No alle false informazioni sul clima. Il riscaldamento globale è di origine antropica”, indirizzata alle più alte cariche dello stato, e che invita a far sì che “l’Italia segua l’esempio di molti paesi Europei e decida di agire sui processi produttivi e il trasporto, trasformando l’economia in modo da raggiungere il traguardo di ‘zero emissioni nette di gas serra’ entro il 2050”. Il professore terrà una lezione aperta in Piazza Garibaldi sabato 21 settembre.

La Climate Action Week a Pisa prevede queste iniziative:

Venerdì 20 settembre ore 18:00, Piazza XX Settembre: Assemblea Pubblica Fridays For Future Pisa – 20 Settembre.

Sabato 21 settembre ore 17:00, Piazza Garibaldi: lezione a cura del prof. Roberto Buizza (Scuola Superiore Sant’Anna) “Rispondiamo ai negazionisti”.

Domenica 22 settembre ore 10:00, Mondostazione DLF: Terra. Acqua. Beni Comuni, in collaborazione con Un Ponte Per – Comitato Toscano, Progetto Rebeldia e Distretto Economia Solidale Altro Tirreno.

Lunedì 23 settembre ore 20:30, Cinema Arsenale: “Antropocene”, proiezione film e discussione con Fridays For Future.

Martedì 24 settembre ore 18:00, Largo Ciro Menotti: lezione a cura del prof. Antonello Provenzale (CNR – Area di Pisa) “Come e perché cambia il clima”.

Giovedì 26 settembre ore 18:00, Biblioteca storia filosofia UniPi: aperitivo sociale per preparazione materiali per il corteo e benefit.

Venerdì 27 settembre ore 9:00, piazza Guerrazzi: 3° sciopero mondiale per il clima a Pisa – 27 settembre.

 

Casa: Sunia, in Toscana calo sfratti nel 2018, ma c’è emergenza

?In Toscana nel 2018 si registra un calo per gli sfratti eseguiti con forza pubblica (19%), per quello che riguarda gli sfratti in corso (meno 20%), e per quello che riguarda le richieste di sfratto (meno 10%).

le convalide di sfratto in attesa di esecuzione, secondo i dati del ministero dell’Interno resi noti da Cgil e Sunia Toscana, sono 3.848 in tutto, e sono 12mila le famiglie toscane in attesa delle sfratto con forza pubblica.
Tuttavia “le abitazioni che sono state liberate nel corso degli ultimi anni – ha spiegato Laura Grandi, segretaria generale Sunia Toscana – non sono state immesse nel circuito degli affitti per i residenti, bensì immesse nel comparto degli affitti brevi per turisti”, per cui rimane emergenza per 22mila famiglie toscane ancora collocate nelle graduatorie comunali in attesa dell’assegnazione di una casa popolare: si stima che solo il 5% troverà risposta abitativa pubblica nei prossimi cinque anni.
Cgil e Sunia chiedono dunque un piano pluriennale di aumento dell’offerta di alloggi sociali in affitto a canoni sostenibili, una revisione della legge sulle locazioni che punti ad aumentare l’offerta, una dotazione finanziaria continuativa per sostenere gli inquilini in difficoltà.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Maurizio Brotini della segreteria della Cgil Toscana:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/09/190910_EMERGENZA-SFRATTI_BROTINI.mp3?_=1

I dati sugli sfratti in Toscana:
Firenze e provincia, prima città, con 1015 nuove convalide di sfratto, 3494 richieste di esecuzione, 715 sfratti già eseguiti con forza pubblica. Sono in diminuzione del 9% i provvedimenti esecutivi, come le esecuzioni con forza pubblica (meno del 17,72%).
Empoli continua ad essere la città toscana con più espropri immobiliari in rapporto al numero di abitanti.
Pisa e provincia guadagnano il secondo posto con il primato di essere l’unica città con un aumento delle nuove convalide di sfratto del 9,38%, con ben 420 convalide di sfratto e 414 sfratti con richiesta di forza pubblica, 0ltre a 320 sfratti già eseguiti sempre con la forza pubblica.
Livorno e provincia terza città per numero di sfratti, con ben 387 convalide, 304 sfratti con richiesta di forza pubblica e 213 sfratti già eseguiti sempre con forza pubblica.
Al quarto posto Lucca, con 344 convalide di sfratto, 432 richieste di esecuzione e 300 sfratti già eseguiti con forza pubblica.
Prato al quinto posto, con 330 nuove convalide, 1210 richieste di esecuzione e 271 sfratti già eseguiti con forza pubblica.
Seguono Pistoia con 332 nuove convalide, 342 (39% in più) richieste di esecuzione e 130 sfratti già eseguiti con forza pubblica.
Arezzo con 290 nuove convalide, 932 richieste di esecuzione e 269 sfratti già eseguiti con forza pubblica.
Siena con 257 nuove convalide, 514 richieste di esecuzione e 134 sfratti già eseguiti con forza).
Grosseto con 247 nuove convalide, 403 richieste di esecuzione e 109 sfratti già eseguiti con forza pubblica.
Infine, fanalino di coda, Massa Carrara con 226 nuove convalide, 423 richieste di esecuzione e 110 sfratti già eseguiti con forza pubblica.

Carceri: detenuto a San Gimignano incendia cella

Un detenuto nel reparto di media sicurezza del carcere di Ranza a San Gimignano (Siena) ha incendiato ieri la propria cella con lo scopo di creare disordini all’interno del reparto.

E’ quanto denunciano le organizzazioni sindacali di polizia penitenziaria (Cgil-Fp, Cisl-Fns, Cnpp, Sappe e Sinappe) spiegando, in una nota, che “il fumo acre in pochi secondi ha invaso l’intera sezione tanto che ne è stata necessaria l’evacuazione presso i passeggi e solo grazie al tempestivo intervento degli agenti in servizio con gli idranti e gli estintori si è evitato il peggio; per tale motivo un agente ha dovuto ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso”.

“Nello stesso momento nell’altra sezione sempre della media sicurezza 2 detenuti sono venuti alle mani tanto da generare una rissa ed anche lì pronto l’intervento degli agenti addetti che hanno evitato che la situazione degenerasse”, proseguono le sigle sindacali evidenziando “negli ultimi giorni ci sono stati ripetuti oltraggi e aggressioni nei confronti del personale con sputi e minacce verso la divisa”.

I sindacati parlano di “situazione incandescente dovuta anche alla mancanza di un dirigente e di un comandante di reparto in pianta stabile” e denunciano “il sovraffollamento del carcere e l’invio costante di detenuti problematici e psichiatrici allontanati per ordine e sicurezza da altri istituti da parte del provveditorato regionale che evidentemente considera l’istituto di Ranza come una discarica”. Le organizzazioni sindacali si riservano di organizzare a settembre proteste “in quanto stanchi della presa in giro di un amministrazione penitenziaria sorda”.

Maggio, sindacati: “Nardella è elemento di garanzia”

Ieri pomeriggio a Palazzo Vecchio si sono incontrati il sindaco Dario Nardella, l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil con relative categorie, Fials-Cisal e le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino.

Secondo quanto riporta il comunicato Comune-Sindacati: “L’incontro, dalla durata di circa due ore, si è svolto in un clima costruttivo. Durante l’incontro le organizzazioni sindacali hanno specificato che, in questo momento di transizione, la figura del sindaco rappresenta elemento di garanzia e riferimento delle parti sociali.

Si è convenuto sull’attivazione di un tavolo permanente con i sindacati che saranno coinvolti in maniera stabile e partecipata.

E’ stata sottolineata la priorità di costituire celermente, già entro l’estate, il nuovo Consiglio di indirizzo attingendo, per quanto riguarda la figura del sovrintendente, a una personalità autorevole e riconoscibile, con comprovata e specifica esperienza senza guardare a figure gestionali del passato del teatro.

Tra le priorità ci sono quelle di: completare il percorso di ripatrimonializzazione del teatro; aumentare i ricavi e i contributi privati, nonché di stabilizzare quelli pubblici; avviare celermente il piano di stabilizzazioni; continuare infine il percorso di rilancio del teatro e la crescita della qualità artistica della programmazione”.

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