Cgil, Prezzi delle Rsa a Firenze aumentano di 365€ anno

Firenze, secondo Cgil e Spi Cgil, in alcune Rsa della città, le tariffe delle Rsa aumenterebberole di1 euro al giorno, cioè 365 euro l’anno per ogni ospite, a cusa “della crescita nazionale dei prezzi al consumo”.

Cgil e Spi Cgil, lo rendono noto, protestando anche a nome delle famiglie: “Inaccettabile, non si devono scaricare i costi sulle famiglie”. Inoltre, i sindacati fanno un appello alle istituzioni a “riorganizzare e ridefinire ruolo e prospettive delle strutture”.

“Ci risulta – scrivono in una nota – che alcuni gestori di residenze sanitarie per anziani, nei territori della Città metropolitana fiorentina, hanno appeso nelle proprie bacheche un avviso rivolto agli utenti e ai familiari dove vengono informati che, a causa dell’aumento nazionale dei prezzi al consumo, a partire dall’1 gennaio 2022 sarà applicato – alla già cospicua tariffa del contratto di soggiorno – l’incremento di 1 euro al giorno, un aumento annuo di 365 euro a ospite. Troviamo inaccettabile questa modalità di porsi e crediamo che sia l’ora di farla finita”.

“Il tema dei costi extra per gli utenti ospiti in Rsa – affermano Giancarla Casini Cgil Firenze e Mario Batistini Segretario generale Spi Cgil Firenze – sta lievitando in modo esponenziale e le famiglie sono costrette, anche causa degli alti prezzi, a tenersi a casa gli anziani anche se sono in situazioni complicate e complesse”.

“A fronte di questo ennesimo esempio e di come ‘alcuni gestori’ affrontano questioni così delicate, scaricandone semplicemente il costo sulle famiglie – proseguono -, si rende sempre più evidente e necessario che le istituzioni regionali e locali ridefiniscano ruolo e prospettive di queste fondamentali strutture del nostro sistema socio sanitario”.

Pertanto, affermano sempre Cgil e Spi, c’è “la necessità che le istituzioni regionali e locali svolgano un ruolo forte e determinato per affrontare le tante sfide che la riorganizzazione dell’Assistenza Territoriale Sanitaria e Sociale ci impone. Un nuovo modello di welfare territoriale che preveda un concreto cambio di paradigma finalizzato alla qualità del servizio alla persona anche con Residenze Socio-Sanitarie a gestione pubblica”.

“Cambiamo la Legge di Stabilità”, in migliaia in piazza a Firenze

“Cambiamo la Legge di Stabilità”: migliaia in piazza Santissima Annunziata  nel centro di Firenze, per chiedere di cambiare la legge di bilancio che su troppi aspetti non convince i sindacati, dal lavoro al fisco, dalle pensioni al sociale, alla decisiva partita dello sviluppo.

AUDIO Claudio Guggiari segreteria cgil Toscana

Cgil, Cisl e Uil, anche in Toscana, hanno deciso di scendere in piazza per sostenere le proposte e le piattaforme presentate al governo in questi mesi e ribadire le priorità: lavoro, occupazione, lotta alla precarietà, protezioni sociali, non autosufficienza, fisco, pensioni, investimenti e per modificare alcune delle misure della legge di bilancio che non dà risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese.
In piazza parleranno alcuni delegati dei vari settori; previsto anche l’intervento di uno studente, a conferma che il sindacato confederale è attento a tutte le generazioni, anche a chi nel mondo del lavoro entrerà domani. E poi i segretari generali di Cgil e Cisl Toscana, Dalida Angelini e Ciro Recce, con le conclusioni affidate a Tiziana Bocchi, della segreteria nazionale Uil.

“In queste settimane – spiega Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana – abbiamo toccato con mano la delusione e la rabbia di lavoratori e lavoratrici durante le assemblee nei luoghi di lavoro, in preparazione di questa mobilitazione. In questa Legge di Stabilità non ci sono risposte sufficienti per chi lavora, per chi è in pensione o ci vorrebbe andare, per chi vive disagio sociale o economico, per donne e giovani, per chi ha bisogno di un fisco più equo. Dalla Toscana e dalle altre mobilitazioni regionali partirà un messaggio forte per Governo e Parlamento: bisogna modificare la Legge di Stabilità in una direzione di maggiore giustizia sociale, c’è ancora tempo e modo per farlo”

“Andiamo in piazza domani – dice Ciro Recce, segretario generale Cisl Toscana – perché la manovra non dà risposte sufficienti, che aspettiamo in particolare dai due tavoli su fisco e pensioni. Sulle pensioni, non ci accontentiamo della proroga di misure cerotto che rispondono solo a qualche migliaio di lavoratori: il nostro obiettivo è il superamento della ‘Fornero’; e poi bisogna pensare ai giovani, assicurando loro una pensione di garanzia e incentivando la previdenza complementare. Le risorse sul fisco sono poche e quindi vanno indirizzate solo a lavoratori e pensionati, riducendo la pressione fiscale a chi le tasse le ha sempre pagate. Per una riforma strutturale servono altre risorse, che vanno recuperate dalla lotta all’elusione e all’evasione fiscale. Insufficienti anche le risorse per la non autosufficienza: l’incremento previsto è un segnale, ma ancora non basta per i bisogni delle famiglie italiane alle prese con questo problema.”

“È arrivato il momento – afferma Annalisa Nocentini, segretaria generale Uil Toscana – di restituire qualcosa ai cittadini. Siamo convinti che il governo debba impegnare tutti gli 8 miliardi previsti dal taglio del cuneo fiscale per lavoratori, giovani e pensionati. E saremo in piazza proprio per chiedere equità nella manovra finanziaria. Vogliamo risposte sulle politiche attive del lavoro, sugli ammortizzatori sociali, sulla redistribuzione giusta delle risorse. L’obiettivo è costruire un Paese che crei opportunità per i giovani, per le donne che spesso hanno pagato di più il prezzo della crisi, e dia sostegno agli anziani che sono rimasti da soli.”

Cgil, prima volta tribunale riconosce rider come worker

Firenze, “È la prima volta in Europa che un tribunale riconosce, grazie all’impegno della Cgil, che i rider rientrano nella categoria dei ‘worker’ ai quali l’Ue riconosce pieni diritti sindacali e assicura una tutela del posto di lavoro in caso di licenziamenti collettivi”.

Così la Cgil nazionale in merito alla decisione della magistratura fiorentina che “ha dichiarato inefficaci i licenziamenti effettuati da Deliveroo e ha imposto alla società di avviare immediatamente ‘le procedure di consultazione e confronto previste dall’art 6 Ccnl terziario distribuzione e servizi nonché le procedure di informazione e consultazione previste per i licenziamenti collettivi'”.

L’azienda, si ricorda, “è stata condannata a non dare ulteriore attuazione al Ccnl Ugl Rider, permettendo così a tutti i rider di Firenze di reclamare finalmente l’applicazione piena delle condizioni economico e normative previste dalla contrattazione collettiva agita da organizzazioni rappresentative”.

Secondo il tribunale Deliveroo, si spiega sempre dalla Cgil, “ha anticipatamente cessato, senza confrontarsi con il sindacato, i rapporti di lavoro dei rider per imporre un contratto collettivo sottoscritto da una organizzazione che agiva con una particolare ‘vicinanza’ ‘alle posizioni datoriali'”.

Per il sindacato di corso d’Italia è una decisione “che segna un punto fondamentale nella lotta per i diritti dei rider e sancisce il diritto della Cgil a negoziare, riconoscendo a NidiL, Filcams e Filt, la rappresentatività effettiva per tutelare i diritti dei lavoratori dell’economia digitale”, “rappresenta il riconoscimento della fondatezza delle iniziative portate avanti da sempre dalla Cgil e apre la strada ad una tutela piena ed efficace delle condizioni di lavoro per questi lavoratori. Deliveroo, insieme alle altre multinazionali di Asso Delivery con cui da tempo è aperto un tavolo di confronto che però non ha prodotto avanzamenti sul piano del trattamento dei lavoratori, dovrà ora confrontarsi”.

🎧 Da Anpi a operai Gkn a presidio Cgil Firenze. Anche Ast porta solidarietà. Le voci alla manifestazione

Dall’Anpi agli operai del Collettivo di fabbrica della Gkn con il loro mega striscione ‘Insorgiamo’, dai rappresentanti delle istituzioni  e dell’Associazione Stampa Toscana, a semplici cittadini tra i partecipanti stamani al presidio organizzato davanti alla sede della Cgil di Firenze in bordo dei Greci dopo l’assalto di ieri a Roma.

Sempre nel capoluogo toscano manifestazione davanti alla sede della Cgil regionale, mentre presidi sono stati promossi dalla Cgil in ogni città capoluogo di provincia della Regione.

In podcast le voci dei partecipanti alla manifestazione, tra gli altri: Matteo Gkn, Emiliano Fossi, Antonella Bundu, Daniele Calosi, Eugenio Giani, raccolte da Gimmy Tranquillo.

Durante il presidio in borgo dei Greci c’è stato il collegamento con Roma per l’intervento del
segretario della Cgil Maurizio Landini. A precederlo esponenti di Anpi e Aned mentre poi hanno preso la parola il presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani e, in chiusura, il governatore toscano Eugenio Giani.
Tra i presenti rappresentanti di altri sindacati, dell’Ast e dell’Ordine dei giornalisti, di Cia e lavoratori di più aziende di Firenze e provincia.

L’Associazione Stampa Toscana, sindacato unitario dei giornalisti, è al fianco della Cgil “per l’incredibile attacco squadrista subito alla sua sede di Roma da un gruppo di no green pass guidati da esponenti di Forza Nuova. Quando si attaccano le sedi sindacali, cioè dei rappresentanti dei lavoratori, non ci possono essere ‘se’ o ‘ma’, ma solo la condanna più netta ed il grido di allarme per una situazione che sta raggiungendo i terribili livelli di cento anni fa, quando le devastazioni delle Camere del lavoro e delle organizzazioni dei lavoratori furono l’ultimo atto prima della dittatura fascista”. L’Ast esprime “la solidarietà degli organismi dirigenti e di tutti gli iscritti in particolare alla Cgil della Toscana, la regione nel cui capoluogo venne trucidato nel 1921 Spartaco Lavagnini in un assalto simile a quello messo in atto dai neofascisti ieri a Roma”. “La libertà sindacale e la libertà di informazione – afferma il presidente Sandro Bennucci a nome di tutti gli organismi dirigenti dell’Ast – sono due beni insostituibili che non possono essere mai messi a rischio da azioni squadriste. L’assalto alla sede della Cgil è maturato in un clima nel quale anche i giornalisti sono fatti oggetto di intimidazioni e minacce per il solo fatto di essere testimoni e cronisti di questa difficile fase del Paese. Dal sindacato dei giornalisti giunga alla Cgil e a tutte le organizzazioni che ogni giorno si battono per i diritti di chi lavora il più incondizionato appoggio per ogni iniziativa che intenderanno promuovere in difesa delle libertà costituzionali, a cominciare da quelle per i diritti sindacali e dell’informazione”.

Mt Logistica licenzia tutti i 25 addetti

Livorno, Cgil: “Mt Logistica ha deciso di licenziare tutti i suoi 25 addetti operativi presso il piazzale di via Firenze a partire dal prossimo 1° ottobre. In questi giorni sono iniziate ad arrivare le lettere di licenziamento ai lavoratori”.

“Chiediamo a gran voce che Mt Logistica riveda la propria decisione: la città di Livorno, già in ginocchio a causa di una pesante crisi occupazionale, non può sopportare la perdita di altri posti di lavoro”. Così Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt-Cgil provincia di Livorno.

“Mt Logistica si occupa per conto della Bertani Trasporti del servizio di movimentazione auto – spiega Gucciardo in una nota -. Mt Logistica dice però di non ritenere più sostenibile l’appalto in questione e per questo ha deciso di recedere dal contratto a partire dal prossimo 30 settembre. Una decisione che riteniamo assolutamente inaccettabile. All’azienda chiediamo pertanto di ritirare il provvedimento, di continuare a mantenere l’appalto e dunque salvare questi 25 posti di lavoro”.

Dal sindacato anche un appello “alla Bertani Trasporti affinché, nel caso in cui Mt Logistica confermasse il proprio passo indietro, si impegni a riaffidare l’appalto ad un nuovo soggetto in grado di garantire la continuità occupazionale”.

Siamo perfettamente a conoscenza delle difficoltà del settore. I volumi di vendita delle auto si stanno sempre più comprimendo a causa della perdurante crisi economica. Sia la pandemia che una lenta ma progressiva transizione all’auto elettrica stanno imprimendo un duro colpo a tutto il mondo della componentistica. Stiamo vivendo una congiuntura sfavorevole, e tutto ciò si ripercuote in modo pesante anche nel settore della movimentazione delle auto: ciò però non significa che i costi di questa grave crisi debbano essere scaricati sui lavoratori.

MPS, CGIL: “Toscana diventerà terra di raccolta dei risparmi per impieghi da realizzare altrove”

I lavoratori Mps saranno  in sciopero venerdì 24 e in presidio nelle piazze italiane. CGIL: “E’ intollerabile che a 5 mesi dalla prima richiesta di incontro da parte delle Organizzazioni Sindacali, il Ministero del Tesoro e il Governo nel suo insieme non abbiano avuto il buon gusto di informare i rappresentanti dei lavoratori sui processi in atto”.

La Cgil Toscana  è “a fianco dei lavoratori Mps” e denucnia: “è inaccettabile il silenzio del Governo, la nostra regione rischia di trasformarsi in terra di raccolta dei risparmi per impieghi da realizzare altrove”.

“E’ intollerabile che a 5 mesi dalla prima richiesta di incontro da parte delle Organizzazioni Sindacali, il Ministero del Tesoro e il Governo nel suo insieme non abbiano avuto il buon gusto di informare i rappresentanti dei lavoratori sui processi in atto” sosiene la CGIL.

Che aggiunge: “ciò è ancor più grave per ciò che pare essere l’operazione annunciata da Unicredit, limitata cioè a parti di Mps, il rischio di destrutturazione del gruppo, con un incerto destino delle società di scopo, l’allontanamento delle direzioni dai territori, con conseguenze inevitabili in termini di migliaia di esuberi e ulteriore rischio di una Toscana che si trasformi in terra di raccolta dei risparmi per impieghi da realizzare altrove”.

CGIL parla di ” storia in parte già vista e per evitare la quale ci auguriamo che Governo, Parlamento e istituzioni locali, sappiano agire con la necessaria prudenza anche in considerazione delle ingenti risorse pubbliche destinate allo scopo”.

“La Toscana, terra di piccola impresa, ha bisogno di un sistema del credito solido, ma attento e pro-attivo nel sostegno alla propria economia, soprattutto nella congiuntura che stiamo vivendo” conclude il sindacato.

presìdi di venerdì 24 settembre in occasione dello sciopero in Mps:

 a Milano (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Fontana davanti la sede della banca si svolgerà un presidio dalle ore 8:30 alle ore 11:00;
– a Roma (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Montecitorio si svolgerà un presidio dalle ore 10:00 alle ore 13:00;
– a Bari (con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin del Gruppo Mps) in Piazza Aldo Moro si svolgerà un presidio dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
– a Siena è previsto un presidio a sostegno della vertenza contro l’ipotesi di smembramento della banca. E’ indetto da Cgil, Cisl e Uil in piazza Salimbeni, di fronte alla sede storica di Mps, dalle 10 alle 12. Un presidio “per contrastare le ricadute occupazionali, sociali ed economiche sulla città e sull’intero territorio” e “a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’indotto Mps”, spiegano i sindacati.

Exit mobile version