“Il colore del rispetto”, Cgil fiorentina domani alla manifestazione a Scandicci

No al razzismo, sì al rispetto di tutti”: la Cgil Firenze aderisce alla manifestazione “Il colore del rispetto” che si svolgerà domani sabato 27 ottobre a Scandicci (ore 15, piazza della Resistenza)

“Il colore del rispetto”: la Cgil Firenze aderisce e parteciperà alla manifestazione di domani sabato 27 ottobre a Scandicci, alle 15 in piazza Resistenza (musica, teatro, testimonianze, colore), per dire no al razzismo e no alla barbarie che dal linguaggio si propaga rapidamente ai rapporti sociali e alle decisioni politiche, invitando tutte e tutti a una testimonianza collettiva e attiva, per demolire le barriere create tra le persone e rilanciare il desiderio di convivenza civile, nel segno del rispetto dei diritti e della dignità di tutti.

IL COMUNICATO DELL’EVENTO

Nel dibattito pubblico è sempre più frequente e incondizionato infatti l’uso di un linguaggio offensivo, razzista, sessista, denigratorio, irrispettoso della dignità di ogni gruppo sociale e di ogni singola persona, diffuso ormai anche in ambienti istituzionali.  Un segno della degradazione dei rapporti sociali, ed è strumento purtroppo attivo di disgregazione della comunità civile. Di fronte a questi comportamenti, lo stesso silenzio rischia di divenire nei fatti un atteggiamento complice e corresponsabile. Riteniamo quindi necessario e urgente organizzare una manifestazione pubblica, nella convinzione che la società civile non sia più disposta a tollerare questo stato di cose e sia necessario opporsi a questo livello di violenza verbale, terreno nel quale violenze assai più gravi affondano le radici. Invitiamo quindi TUTTI ad una testimonianza collettiva ed attiva, per demolire le barriere create tra le persone da tali atteggiamenti e rilanciare il desiderio di convivenza civile, nel segno del rispetto dei diritti e della dignità di tutti. Si prega di inviare le adesioni all’email ilcoloredelrispetto@gmail.com.

LE SIGLE PROMOTRICI

A.r.c.o – Associazione Ricerca Cultura Orientamento, Caritas, A.N.P.I Provinciale, ARCI – Comitato territoriale Firenze, Fondazione Fabbrica Europa, Associazione Antropologiche, Artemisia, ASFC – Associazione dei Senegalesi di Firenze e Circondario, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Associazioni Senegalesi di Prato, I Partecipate Organisation, Associazione Senegal Solidarietà di Pontedera, Anelli Mancanti, Cospe Onlus, Associazione Senegalesi di Poggibonsi, Associazione dei Senegalesi Cattolici della Toscana – Santa Francesca Gabrini

Turismo: Cgil Firenze, in città invasione non sostenibile

Flusso di 15 milioni di turisti di cui 10 solo a Firenze città, un turismo che invade secondo Cgil Firenze. Interviene anche Nardella: “Collaboriamo per il bene della città”

Un flusso di “15 milioni di turisti di cui 10 solo a Firenze città, con circa 40mila lavoratori diretti, è un turismo che invade, mangia e beve la città”. Lo ha detto Paola Galgani, segretaria generale della Cgil di Firenze, nella sua relazione al congresso provinciale del sindacato. Questo turismo, sostiene, “svuota il centro dai residenti, favorendo la rendita e competendo sullo sfruttamento del lavoro, spesso femminile: un lavoro instabile, a volte a giornata, poco retribuito, con poche tutele”.

Galgani ha affermato che “pensiamo che questo sviluppo non sia sostenibile: per questo chiediamo di affrontare con coraggio, a partire dalle rappresentanze delle imprese, il tema degli appalti nei servizi per turisti, nelle grandi strutture ricettive come negli appartamenti privati e di come le amministrazioni possono intervenire sulla rendita, prendendo ad esempio le buone politiche di alcune città italiane ed europee, da Bolzano a Barcellona. Sappiamo che c’è bisogno di intervenire anche sulle norme nazionali: sosteniamo con forza la modifica delle norme sul commercio per ridare alle amministrazioni, con la contrattazione fra le parti, il loro ruolo di programmazione e di governo”.

Ha parlato anche il sindaco Dario Nardella :”Un messaggio di riconoscimento reciproco e di collaborazione così come abbiamo dimostrato in questi 4 anni e mezzo di governo della città”. Nardella ha ricordato quando, appena eletto sindaco, “mi recai davanti ai cancelli dell’Esaote con gli operai per sventare il rischio di una chiusura, oggi quell’azienda è sana, forte, con una nuova proprietà, allo stesso modo in queste settimane abbiamo lavorato fianco a fianco per salvare la Bekaert di Figline Valdarno”.

Il sindaco di Firenze rivendica anche la collaborazione sul piano sociale. “Posso ricordare – ha aggiunto – l’impegno sul piano casa lanciato con Sunia, il piano di assunzioni nell’amministrazione comunale, l’impegno comune sul fronte della creazione di nuovo lavoro”. Una collaborazione, conclude Nardella, “che mi auguro vada avanti per il bene della nostra città”.

 

Firenze: Mercoledì studenti in p.zza contro il razzismo

Mercoledì 3 ottobre , in piazza Santissima Annunziata, dalle 14.30 alle 17.30 incontro tra i ragazzi delle scuole superiori e i migranti ospiti delle strutture Cas e Spraar del territorio per dire no al razzismo e all’intolleranza, sì alla partecipazione e all’incontro.

La manifestazione, ‘Una giornata particolare – Firenze città aperta’, è stata lanciata dalla Rete Studenti Medi. Mercoledì sarà anche la “Giornata della memoria per le vittime delle migrazioni”.

Alla manifestazione hanno già aderito Cgil, Flc Cgil, Arci, Anpi, Diaconia Valdese, Oxfam, Caritas (che alla sua mensa in Santissima Annunziata offrirà il pranzo ai ragazzi che escono dalle scuole), Cospe, cooperativa Cat. E vari altri soggetti stanno aderendo in queste ore.

Gli incontri sono pensati per confrontarsi, scambiare conoscenze e fare dimestichezza con lingue diverse. Daniela Morozzi darà la parola a studenti, migranti e operatori dei centri d’accoglienza per ascoltare le loro testimonianze. In programma anche letture e musica.

Alle 17.30, infine, in una sorta di flash mob che simboleggi solidarietà e fratellanza, sarà srotolato un cordone rosso di 300 metri che unirà tutte le persone della piazza, mentre dal palco sarà letta la Carta dei diritti universali.

“Antirazzismo, solidarietà e antifascismo sono tra i nostri princìpi fondamentali – riporta la Cgil Firenze – e vanno difesi sempre, e soprattutto in un momento come questo in cui assistiamo preoccupati al risorgere di focolai di razzismo e fascismo. La conoscenza, – continua – il confronto, l’apertura e la solidarietà sono gli antidoti migliori contro chi vuole riportare indietro le lancette dell’orologio, contro chi parla di muri e respingimenti. Il 7 ottobre parteciperemo con entusiasmo anche alla marcia per la pace Perugia-Assisi”

Proposta di acquisto per il Caffè Giubbe Rosse di Firenze

Firenze, indignazione della Cgil per la proposta per rilevare lo storico caffè Giubbe Rosse.

Si legge infatti sul comunicato della Cgil a riguardo della vicenda Giubbe Rosse: “Siamo esterrefatti di dover acquisire questa novità dalla stampa e non nelle sedi dovute, poiché avremmo voluto apprenderla dalla proprietà al Tavolo istituzionale di Crisi sulla vertenza che si è riunito in Città Metropolitana per l’ultima volta a luglio: a questo punto chiederemo che il Tavolo sia riconvocato, vogliamo tutelare al meglio i circa 20 lavoratori diretti del Caffè e gli altrettanti stagionali che tra mille difficoltà stanno facendo il loro dovere”.

“Il Caffè Giubbe Rosse – continua la Cgil – rappresenta un marchio che ha partecipato alla storia di questa città e merita rispetto in ogni sede, così come lo meritano i suoi lavoratori. La proposta di acquisto – ha scritto La Nazione – è già stata depositata alla cancelleria del Tribunale che segue la procedura di concordato richiesta dall’attuale proprietà il 20 marzo. Dopo udienze, il 27 giugno e il 19 settembre, per la presentazione del ‘piano di salvataggio’, c’è stata una nuova proroga per dar modo ai legali di produrre altri documenti. Il 10 ottobre il Tribunale valuterà in via definitiva il concordato con continuità aziendale proposto dai proprietari debitori.”

Manager chiama forze dell’ordine, ‘tre operai da licenziare’

Ci sono state tensioni oggi nell’azienda fiorentina ‘Pietro Signorini e Figli’. Durante un’assemblea sindacale, il manager, un consulente esterno, è intervenuto chiedendo a 3 operai, in predicato di essere licenziati, di andarsene. Dopo il rifiuto dei 3 l’uomo si è rivolto alle forze dell’ordine che si sono schierati con gli operai e hanno fatto proseguire l’assemblea.

Il manager dell’azienda fa scoppiare tensioni oggi nella ‘Pietro Signorini e figli’, storica azienda del Fiorentino, a Campi Bisenzio che produce rubinetterie ed affini: durante le ferie la ditta aveva comunicato all’Ispettorato del Lavoro l’intenzione di procedere col licenziamento di tre lavoratori.

Oggi un manager della ditta è intervenuto per interrompere una riunione sindacale, fissata dai dipendenti al rientro dalle ferie per discutere del ritardo nel pagamento di stipendi, dove ha intimato ai tre, in predicato di essere licenziati, di andarsene. I tre si sono rifiutati di abbandonare l’assemblea.

Allora, per ritenersi più convincente, il manager, un consulente esterno della ditta, ha chiamato le forze dell’ordine. Ma gli agenti hanno chiarito che i lavoratori sono ancora oggi dipendenti dell’azienda e hanno lasciato che l’assemblea sindacale proseguisse.

La riunione doveva stabilire come proseguire la mobilitazione, che è in corso da mesi e che è anche dovuta ai ritardi nel pagamento degli stipendi. Alla fine è stato stabilito un pacchetto di ore di sciopero che partono oggi e proseguiranno nei prossimi giorni.

Andrea Vignozzi della Fiom Cgil di Firenze ha parlato di “provocazioni” e di “atteggiamento inaccettabile della Signorini. Non è pensabile che un dirigente intimi a dei lavoratori ancora in forza all’azienda di lasciare l’assemblea chiedendo poi l’intervento delle forze dell’ordine. Assemblea che peraltro doveva prendere decisioni su scelte aziendali che non condividiamo nel modo più assoluto”.

“Diciamo no ai licenziamenti”, ha concluso “e richiamiamo la Signorini agli impegni assunti con la Regione Toscana e secondo quanto concordato nei precedenti verbali d’incontro con la direzione aziendale”.

Casa, Cgil Firenze: “Trovare risorse per l’edilizia residenziale pubblica”

Solo a Firenze sono circa un centinaio le case popolari che durante l’anno si liberano, ma a causa di mancanza di fondi per la ristrutturazione vengono riassegnate anche dopo 12 mesi.

Di seguito il testo della nota di Giancarla Casini (Cgil Firenze)

Nei giorni scorsi il Sindaco di Firenze insieme all’Assessore Politiche Abitative Fiorentine ha consegnato, nella periferia sud della città, 40 case di edilizia popolare ristrutturate a famiglie utilmente collocate in graduatoria, grazie al sostegno economico di un’importante azienda privata fiorentina.

Questa notizia non può che essere accolta positivamente, ma – pur trattandosi di una iniziativa meritoria – pensiamo che non sia una risposta al disagio abitativo.

In questi anni sono stati tagliati i fondi pubblici nazionali per far fronte all’edilizia pubblica e di conseguenza le Regione e i Comuni non hanno risorse neanche per ristrutturare gli alloggi che si liberano.

Solo a Firenze sono circa un centinaio le case popolari che durante l’anno si liberano, ma a causa di mancanza di fondi per la ristrutturazione vengono riassegnate anche dopo 12 mesi.

E’ evidente che questo ritardo nel riassegnare gli alloggi contribuisce ad aggravare una situazione che invece avrebbe bisogno di risposte maggiori a causa di un bisogno crescente dovuto al caro affitti, ad un impoverimento dei cittadini e alla precarietà lavorativa.

Servono risorse pubbliche e una politica mirata ed è fondamentale che i Comuni, insieme alla Regione, come più volte ribadito dalla Cgil e Sunia, rimettano al centro del dibattito politico di questo Governo il tema del diritto all’abitare e della precarietà abitativa, che sembra completamente scomparso dall’agenda politica.

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